Truffe online
Phishing, sfruttato il servizio slink di LinkedIn
Tempo di lettura: 3 minuti. Gli attori della minaccia abusano di LinkedIn Smart Link per aggirare i Secure Email Gateways
Una campagna di phishing che abusa dei reindirizzamenti LinkedIn Smart Link è stata recentemente osservata dal Cofense Phishing Defense Center.
Di cosa si tratta
Nel caso specifico la campagna si rivolgerebbe ad utenti di nazionalità slovacca e gli attori delle minacce abuserebbero delle legittime funzionalità di LinkedIn Smart Link aggiungendo variabili alfanumeriche univoche alla fine delle URL per reindirizzare gli utenti verso siti Web malevoli. Questa tattica oltre a consentire di aggirare in tal modo i controlli di sicurezza dei gateway di posta elettronica abusando di una fonte attendibile, essendo inconsueta abbasserebbe anche la guardia degli utenti destinatari.
Smart Link è una funzionalità riservata agli utenti LinkedIn Sales Navigator e Enterprise, che consente di inviare documenti utilizzando un unico collegamento, fornendo report su analisi e condivisioni.
“La funzione “Smart Link” di LinkedIn consente agli utenti di reindirizzare a siti Web legittimi per promuovere il proprio sito Web o annunci pubblicitari. Gli attori delle minacce, tuttavia, hanno idee diverse e reindirizzano gli utenti a siti dannosi nel tentativo di rubare informazioni personali.”, commentano i ricercatori Cofense.
Il messaggio e-mail esca
I messaggi di posta elettronica recapitati avvisano di una spedizione in attesa di essere consegnata, e che l’ordine, con un numero di riferimento fittizio, può essere evaso solo con il pagamento di una piccola spesa di spedizione di € 2,99.
“La spedizione è in attesa di consegna.
La Posta Slovacca ha preso l’iniziativa e ti ha inviato questa e-mail per informarti che la tua spedizione è ancora in attesa di tue istruzioni.
Rif. C.: SK66902371WS
Spese di spedizione: 02,99 €
Conferma il pagamento delle spese di spedizione cliccando sul seguente link:
Conferma qui“
In realtà i ricercatori, esaminando il campione e-mail hanno constatato:
- l’impersonificazione della Slovenská pošta, il fornitore di servizi postali statali Slovacchi. L’indirizzo di posta elettronica del mittente è in realtà “sis[.] sk@augenlabs.com” che nulla ha a che fare con il servizio in oggetto;
- che il link nascosto in “conferma qui” contiene una URL di tipo slink (Smart Link) (“hxxps://www[.]linkedin[.]com/slink?code=g4zmg2B6/”) il cui codice alfanumerico reindirizza verso una pagina web di phishing che cerca di imitare la vera pagina della Slovenská pošta (sito legittimo “https://tandt.posta.sk”).
La pagina di landing
Con l’espediente della spesa di spedizione, l’obiettivo reale degli attori criminali è quello di carpire i dettagli della carta di credito, inclusi numero, nome del titolare, data di scadenza e codice di verifica CVV, eventualmente inseriti sul form che viene proposto alla vittima dopo il reindirizzamento. Dando seguito alle richieste, all’utente viene chiesta una password inviata via SMS, per poi essere dirottato verso una pagina di conferma finale falsa.
Prestare sempre attenzione
Questa campagna mostra come la sicurezza dei gateway di posta elettronica possa essere aggirata in assenza di un ulteriore livello di protezione. Occorre pertanto prestare sempre attenzione alle eventuali e-mail sospette veicolanti collegamenti e allegati di ogni genere.
Non si può escludere che l’abuso di LinkedIn Smart Link possa diventare una consuetudine nelle prossime campagne di phishing, anche estendendo ulteriormente il bacino delle potenziali vittime.
Notizie
Arresti in Europa per una Truffa da 645 Milioni di Euro nel Caso JuicyFields
Tempo di lettura: 2 minuti. Un’operazione coordinata ha portato all’arresto di 9 sospetti nella frode d’investimento JuicyFields da 645 milioni di euro.
Una vasta operazione di polizia, supportata da Europol e Eurojust, ha portato all’arresto di nove sospetti coinvolti nella frode d’investimento “JuicyFields”, una delle più grandi truffe di crowdsourcing legate alla coltivazione di cannabis a scopo medicinale. Gli arresti sono il risultato di un’indagine congiunta che ha coinvolto più di 400 agenti di polizia in 11 paesi.
Dettagli dell’Operazione
Il giorno dell’azione, l’11 aprile 2024, sono stati eseguiti nove mandati di arresto e 38 perquisizioni domiciliari. Durante l’indagine e l’operazione, sono stati sequestrati o congelati beni per un totale di circa 8.921.000 euro, tra cui 4.700.000 euro in conti bancari, 1.515.000 euro in criptovalute, 106.000 euro in contanti e 2.600.000 euro in beni immobili. Sono stati inoltre sequestrati veicoli di lusso, opere d’arte, vari oggetti di lusso, nonché un gran numero di dispositivi elettronici e documenti.
Il Caso JuicyFields
JuicyFields è stata pubblicizzata come una piattaforma di crowdsourcing per la coltivazione, la raccolta e la distribuzione di piante di cannabis per uso medicinale. Gli investitori, che dovevano investire almeno 50 euro, erano stati attratti con la promessa di profitti elevati dalla vendita di marijuana a compratori autorizzati. Nonostante le promesse di rendimenti annuali del 100% o più, la piattaforma non ha mai rivelato come avrebbe raggiunto tali risultati. Alla fine, si è rivelato un classico schema Ponzi, dove i soldi degli investitori venivano usati per pagare i rendimenti agli investitori precedenti, piuttosto che per generare profitti legittimi.
Implicazioni Legali e di Sicurezza
L’intera operazione ha richiesto una coordinazione significativa a causa della complessità della frode e della vasta gamma di paesi coinvolti. Il team di investigazione congiunto, guidato dalle autorità di polizia tedesche e spagnole, dalla Gendarmerie francese e supportato da Europol, ha dovuto ricostruire una complessa rete di evidenze digitali per preparare questo ondata di arresti. Un obiettivo ad alto valore, ritenuto uno degli organizzatori principali dello schema, è stato rintracciato nella Repubblica Dominicana e arrestato con la collaborazione delle autorità locali.
Ruolo di Europol
Europol ha avuto un ruolo cruciale nell’indagine, coordinando le operazioni e fornendo supporto analitico su misura. Inoltre, ha condiviso i risultati delle indagini finanziarie e altre informazioni di intelligence con i paesi coinvolti. Il giorno dell’azione, Europol ha dispiegato ufficiali con uffici mobili in varie località globali per assistere con la coordinazione delle misure coercitive legali.
Questa operazione dimostra l’efficacia della cooperazione internazionale nel combattere le frodi online complesse e transnazionali. Inoltre, evidenzia l’importanza per gli investitori di rimanere vigili e scettici di fronte a opportunità d’investimento online che sembrano troppo belle per essere vere.
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Truffa dei buoni SHEIN da 300 euro, scopri come proteggerti
Tempo di lettura: < 1 minuto. La truffa dei buoni SHEIN da 300 euro sta facendo nuovamente vittime in Italia, con un’impennata di segnalazioni soprattutto su piattaforme come TikTok. In questo articolo, esploreremo le dinamiche di questa truffa e ti forniremo consigli utili su come difenderti.
Il ritorno della truffa SHEIN
Dopo essere stata affrontata nel corso del 2023, la truffa delle fake gift card SHEIN è tornata a far parlare di sé, con una nuova ondata di attacchi tra marzo e aprile 2024. Questa volta, i truffatori stanno sfruttando i social media per raggiungere le loro vittime.
Come funziona la truffa
I malintenzionati contattano le persone tramite social media, email e WhatsApp, proponendo la possibilità di vincere buoni del valore di 200, 300 o 500 euro spendibili su SHEIN. Tuttavia, dietro queste promesse si cela un inganno: i link forniti reindirizzano a siti falsi che imitano il vero sito di SHEIN. Una volta lì, viene chiesto agli utenti di compilare sondaggi o fornire dati sensibili, con la falsa promessa di ricevere i premi promessi. In realtà, gli hacker possono accedere ai dati delle carte di credito o di debito degli utenti, utilizzandoli per effettuare transazioni non autorizzate.
Come proteggerti
Per evitare di cadere vittima di questa truffa, è importante seguire alcuni semplici accorgimenti. In primo luogo, ricorda che SHEIN non richiede mai pagamenti tramite email, ma solo attraverso la sua applicazione ufficiale. Inoltre, controlla sempre che i contatti da parte di SHEIN avvengano tramite account ufficiali, identificabili dai domini di posta elettronica @shein.com o @sheingroup.com. Infine, evita di cliccare su link inviati da mittenti sospetti e non fornire mai dati sensibili a siti web non affidabili.
Consigli
La truffa dei buoni SHEIN continua a rappresentare una minaccia per gli utenti di internet, ma seguendo alcuni semplici accorgimenti è possibile proteggersi efficacemente. Ricorda sempre di prestare attenzione ai segnali di allarme e di verificare l’autenticità delle comunicazioni prima di fornire qualsiasi tipo di informazione personale online.
Truffe online
CERT-AgID scopre campagna di Phishing mirata alle PA tramite Email di Outlook
Tempo di lettura: 2 minuti. Il CERT-AgID avverte di una campagna di phishing che prende di mira le PA italiane, cercando di rubare credenziali di Outlook tramite email ingannevoli.
Il CERT-AgID (Centro di Certificazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale) ha rivelato dettagli su una campagna di phishing attualmente in corso, mirata specificamente alle Pubbliche Amministrazioni italiane. L’obiettivo degli aggressori è di sottrarre credenziali di accesso agli account di posta elettronica MS Outlook, camuffando le loro email fraudolente da comunicazioni ufficiali di reparti HR o contabilità.
Metodologia dell’attacco
Le email di phishing inviate fingono di informare i destinatari su presunti aggiustamenti salariali o accessi a buste paga elettroniche. Questo approccio è calcolato per attrarre l’attenzione dei destinatari e convincerli ad agire, aprendo gli allegati o seguendo link dannosi.
Oggetto dell’email: “Avviso di adeguamento delle buste paga di marzo” Allegato: presenta una doppia estensione .pdf.html, indicando un tentativo di mascherare un file HTML come un innocuo PDF.
Indicatori di Phishing
Per riconoscere questi tentativi fraudolenti, il CERT-AgID mette in evidenza alcuni campanelli d’allarme:
- Sollecitazioni all’azione urgente.
- Allegati sospetti con doppie estensioni.
- Richieste di inserimento credenziali.
- Uso di un linguaggio generico e presenza di errori grammaticali.
Meccanismo dell’Allegato
Una volta aperto l’allegato, l’utente viene indirizzato a una pagina di phishing che simula l’aspetto di una legittima richiesta di login, tentando di catturare le credenziali inserite.
Tecniche di Abuso
Gli aggressori hanno abusato dei servizi di Form builder online, come il sito gratuito formester.com, per creare e gestire le pagine di phishing, rendendo più semplice la raccolta delle informazioni inserite dalle vittime.
Indicatori di Compromissione (IoC)
Per assistere le Pubbliche Amministrazioni nella difesa contro queste minacce, il CERT-AgID ha condiviso gli Indicatori di Compromissione rilevati, facilitando l’identificazione e il blocco di ulteriori tentativi di phishing.
Raccomandazioni
Il CERT-AgID sottolinea l’importanza della vigilanza e dell’adozione di buone pratiche di sicurezza, come il controllo accurato di email e allegati, la verifica dell’attendibilità delle richieste di login e l’uso di soluzioni anti-phishing, per proteggere le infrastrutture delle Pubbliche Amministrazioni da questi attacchi.
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