Il Bitcoin attraversa una fase di apparente contrazione tecnica, con un declino mensile del 4% dell’hash rate, ma secondo le analisi di VanEck questo movimento rappresenta un segnale storicamente bullish per i prezzi futuri. Nel primo periodo si concentrano tutti gli elementi chiave della dinamica in atto: capitolazione dei miner dopo l’halving, pressione sui margini operativi, riallocazione energetica verso attività di intelligenza artificiale più redditizie, rafforzamento del supporto on-chain e un’accelerazione senza precedenti dell’adozione istituzionale guidata da BlackRock, ETF spot e treasury aziendali. L’insieme di questi fattori descrive un mercato in fase di riassestamento strutturale, dove segnali apparentemente negativi sul piano tecnico coincidono con una crescente fiducia di lungo periodo da parte di investitori istituzionali, governi e grandi imprese.
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Declino dell’hash rate e capitolazione dei miner
Il calo del 4% dell’hash rate mensile di Bitcoin rappresenta uno dei segnali più osservati dagli analisti on-chain nel corso del 2025. Secondo VanEck, e in particolare gli analisti Patrick Bush e Matthew Sigel, questa flessione non indica una perdita strutturale di sicurezza della rete, ma riflette una fase di capitolazione dei miner. Dopo l’halving, i profitti si sono ridotti in modo significativo, mentre i prezzi hanno mostrato una fase di debolezza relativa. In questo contesto, molti operatori meno efficienti hanno spento parte delle macchine, riducendo temporaneamente la potenza complessiva di calcolo.
La pressione non deriva soltanto dalla dinamica tipica post-halving. Un fattore chiave è rappresentato dalla riallocazione energetica verso l’AI, considerata più redditizia nel breve periodo. I data center e le infrastrutture ad alta intensità energetica stanno progressivamente spostando capacità computazionale verso workload legati all’intelligenza artificiale, dove i margini superano quelli del mining tradizionale. Questo processo riduce l’hash rate nel breve termine, ma non compromette la sostenibilità di lungo periodo del network Bitcoin.
Storicamente, queste fasi hanno anticipato rimbalzi significativi dei prezzi. I dati analizzati da VanEck mostrano che quando l’hash rate registra cali negativi fino al 30%, il Bitcoin tende a generare rendimenti positivi medi del 65% entro 90 giorni e del 77% entro 180 giorni. Al contrario, periodi di crescita costante dell’hash rate sono stati associati a rendimenti medi più contenuti, intorno al 48% nello stesso arco temporale. Il mercato interpreta quindi la capitolazione come una pulizia strutturale, che elimina operatori inefficienti e prepara il terreno a una fase di espansione.
Prezzo, supporti on-chain e comportamento dei detentori
Nel breve termine, il Bitcoin scambia intorno agli 80.500 euro, con una flessione di circa l’1% nelle ultime 24 ore. Le opinioni sul medio periodo restano divise, con alcuni analisti che ipotizzano un possibile ritracciamento verso i 59.500 euro nel corso del 2026. Tuttavia, l’analisi on-chain evidenzia livelli di supporto estremamente solidi.
La heatmap delle transazioni mostra un cluster rilevante intorno ai 78.000 euro, livello al quale sono stati acquistati circa 976.000 BTC, per un valore complessivo stimato in 76 miliardi di euro. Questo accumulo crea una base di supporto strutturale, poiché una quota significativa di detentori tende a evitare vendite in perdita. In fasi di correzione, questi cluster ad alto volume storicamente funzionano come punti di assorbimento dell’offerta, stabilizzando il prezzo.
Un eventuale retest dell’area dei 78.000 euro viene quindi interpretato come una fase di consolidamento piuttosto che come un segnale di inversione ribassista. La resilienza dei detentori di lungo periodo e la riduzione dell’offerta liquida rafforzano la tesi di una struttura di mercato più matura rispetto ai cicli precedenti.
BlackRock e il posizionamento di Bitcoin per il 2025
Sul fronte istituzionale, BlackRock ha posizionato il Bitcoin tra i principali temi di investimento per il 2025, affiancandolo a strumenti tradizionali come i T-bills e alle azioni tecnologiche delle Magnificent Seven. Questo posizionamento segna un passaggio simbolico rilevante, poiché colloca Bitcoin all’interno di una strategia di allocazione mainstream, non più confinata alla sfera speculativa.
L’ETF iShares Bitcoin Trust domina il mercato statunitense degli ETF spot, con 62 miliardi di euro di asset in gestione e 57 miliardi di euro di influssi netti dal lancio avvenuto a gennaio 2025. Questi numeri riflettono una domanda strutturale, sostenuta non solo da investitori retail evoluti, ma anche da fondi pensione, asset manager e, secondo le dichiarazioni di Larry Fink, da fondi sovrani.
Fink ha sottolineato come questi flussi rappresentino un chiaro segnale di transizione da una fase di trading tattico a una di investimento di lungo termine. Il Bitcoin viene progressivamente percepito come una riserva di valore alternativa, integrata nei portafogli per finalità di diversificazione e copertura macroeconomica. Questa evoluzione contribuisce a ridurre la volatilità strutturale e ad aumentare la profondità del mercato.
Espansione delle treasury aziendali in Bitcoin
Parallelamente all’adozione istituzionale, cresce il numero di aziende che utilizzano il Bitcoin come asset di treasury. Trump Media ha recentemente acquistato 451 BTC per un valore di 37 milioni di euro, portando le proprie riserve a 11.542 BTC, valutati oltre 917 milioni di euro. Questa scelta conferma una strategia di accumulo coerente con il trend corporate osservato negli ultimi anni.
Anche Matador Technologies ha ottenuto l’approvazione per raccogliere fino a 53 milioni di euro, con l’obiettivo di espandere la propria treasury da 175 BTC a 1.000 BTC entro il 2026. L’approvazione da parte dell’Ontario Securities Commission rafforza la legittimità di questo approccio. Il management ha evidenziato come la struttura di capitale matura consenta accumuli graduali, riducendo l’esposizione alla volatilità e ottimizzando il timing di mercato.
Questo modello riflette un cambiamento culturale nel mondo corporate, dove il Bitcoin viene sempre più considerato un asset strategico di lungo periodo, piuttosto che una scommessa speculativa.
Movimenti rilevanti su Ethereum e riallocazioni di capitale
Nel contesto più ampio degli asset digitali, anche Ethereum registra movimenti significativi. ETHZilla ha venduto 24.291 ETH per un controvalore di 68 milioni di euro, a un prezzo medio di 2.810 euro per ETH, riducendo il saldo residuo a 69.800 ETH. La decisione è stata motivata dalla necessità di rimborsare anticipatamente note convertibili con scadenza fissata per fine dicembre 2025.
L’operazione evidenzia una gestione attiva del bilancio, orientata alla riduzione del debito e alla stabilizzazione finanziaria. L’azienda ha dichiarato l’intenzione di focalizzarsi maggiormente sulla tokenizzazione di asset reali, puntando a flussi di cassa più prevedibili. Questo tipo di riallocazione segnala una maggiore maturità finanziaria nel settore, con un approccio meno ideologico e più orientato alla sostenibilità.
Intelligenza artificiale, geopolitica e convergenza tecnologica
Il 2025 segna anche una convergenza sempre più evidente tra criptovalute, intelligenza artificiale e geopolitica. La collaborazione tra xAI e il Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti per l’integrazione dei modelli Grok nella piattaforma GenAI.mil rappresenta un passaggio chiave. Il sistema, destinato a oltre tre milioni di dipendenti militari e civili, opera su informazioni non classificate ma controllate, combinando modelli avanzati, strumenti agentici e dati in tempo reale.
Questo tipo di partnership evidenzia come le infrastrutture digitali, incluse quelle legate alle criptovalute e alla blockchain, stiano entrando nel perimetro strategico degli Stati. La capacità di elaborazione, la sicurezza e la resilienza diventano asset geopolitici, con ricadute dirette anche sul mercato crypto.
Dataset AI, stablecoin e regolamentazione globale
Sul fronte dei dati, QVAC, divisione AI di Tether Data, ha lanciato Genesis II, aggiungendo 107 miliardi di token a un dataset sintetico educativo che raggiunge ora 148 miliardi di token su 19 domini. Questo progetto, rilasciato sotto licenza Creative Commons, punta a promuovere lo sviluppo di modelli locali e la ricerca aperta, rafforzando l’ecosistema AI globale.
In parallelo, l’approvazione di USDT su Tron da parte dell’Abu Dhabi Global Market come token fiat-referenced per attività regolate segna un passo importante nella regolamentazione delle stablecoin. La rete Tron ospita oltre 71 miliardi di euro in USDT circolante, grazie a costi di transazione ridotti e scalabilità elevata. L’approvazione riflette l’ambizione degli Emirati Arabi Uniti di posizionarsi come hub blockchain globale, con un approccio che combina innovazione e compliance.
Nuovi equilibri regolatori e mercati prediction
Negli Stati Uniti, la nomina di Michael Selig come chairman della CFTC rafforza un orientamento pro-Bitcoin e pro-crypto. Selig ha sottolineato la necessità di modernizzare il framework regolatorio per gli asset digitali, coordinando l’oversight con la SEC e posizionando gli Stati Uniti come capitale globale della tecnologia finanziaria digitale.
Nel frattempo, i mercati prediction guadagnano rilevanza. Kalshi ha dimostrato una capacità predittiva superiore del 40% rispetto a Wall Street nelle previsioni sull’inflazione, mentre Coinbase ha acquisito The Clearing Company per scalare l’offerta di mercati basati su outcome economici, politici e culturali. Questa evoluzione suggerisce una crescente integrazione tra finanza tradizionale, blockchain e modelli previsionali avanzati.
Domande frequenti su Bitcoin nel 2025
Perché il calo dell’hash rate di Bitcoin è considerato un segnale positivo?
Storicamente, un calo significativo dell’hash rate (come il 30% negativo) indica la capitolazione dei miner meno efficienti. Questo evento spesso segna un minimo di mercato, seguito da un rimbalzo dei prezzi: i dati mostrano rendimenti medi positivi del 72% a 180 giorni dopo tali eventi.
Qual è il ruolo di BlackRock nel mercato Bitcoin del 2025?
BlackRock ha identificato Bitcoin come un tema d’investimento chiave per il 2025. Il suo ETF iShares Bitcoin Trust ha raccolto 62 miliardi di euro in asset, segnalando una forte domanda istituzionale e l’accettazione di Bitcoin come classe di asset legittima e diversificante.
In che modo l’AI sta influenzando il settore crypto?
L’AI sta convergendo con il settore crypto su più fronti: i miner Bitcoin stanno riallocando risorse energetiche verso data center AI più redditizi; aziende come xAI collaborano con enti governativi; e progetti come QVAC utilizzano token crypto per incentivare la creazione di dataset sintetici per l’addestramento dell’AI.
Cosa comporta l’approvazione di USDT su Tron ad Abu Dhabi?
L’approvazione da parte dell’Abu Dhabi Global Market consente l’uso regolamentato di USDT sulla rete Tron per transazioni finanziarie. Questo legittima l’uso delle stablecoin in un hub finanziario globale, offrendo transazioni low-cost e veloci in un quadro di conformità e sicurezza potenziato.