Google: fix critico per i bug Google Pixel e nuove API per Android Auto

di Redazione
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Google accelera sul fronte affidabilità dei dispositivi Pixel e sull’evoluzione dell’ecosistema Android, intervenendo su bug critici che hanno colpito fotocamera e stabilità delle app, mentre prepara una serie di aggiornamenti software trasversali che coinvolgono Android Auto, Gmail, YouTube, Google One e i servizi basati su AI Gemini. Il quadro che emerge è quello di una piattaforma in continua espansione funzionale, ma ancora segnata da problemi strutturali che incidono sull’esperienza quotidiana degli utenti, in particolare su smartphone Pixel di ultima generazione.

Nel breve periodo, l’attenzione è concentrata sui fix correttivi, mentre sullo sfondo si intravedono novità che anticipano Android 16 e un rafforzamento dell’integrazione AI su tutto l’ecosistema Google.

Android 16 QPR3 Beta 1.1 corregge crash critici sui Pixel

Google ha distribuito Android 16 QPR3 Beta 1.1 per i dispositivi Pixel dal 6 al 10, un aggiornamento mirato a risolvere un bug particolarmente fastidioso che causava la chiusura immediata di diverse applicazioni all’avvio. Il pacchetto, dal peso di circa 58 MB, arriva via OTA agli utenti iscritti al programma beta e mantiene la patch di sicurezza di dicembre 2025.

Il problema riguardava app di sistema e applicazioni di terze parti, rendendo alcuni Pixel di fatto inutilizzabili per attività quotidiane. Google ha confermato che la versione stabile di Android 16 con queste correzioni arriverà nel primo trimestre del 2026, ricordando però che uscire dal programma beta dopo l’installazione richiede il wipe completo del dispositivo.

Bug fotocamera Pixel: foto che spariscono dopo lo scatto

Più delicata è la situazione legata alla fotocamera Pixel, un problema segnalato da mesi e ancora senza un fix ufficiale definitivo. Su diversi modelli, inclusi Pixel 8a, serie Pixel 9 e Pixel 10, le foto scattate risultano visibili solo temporaneamente e poi scompaiono dopo l’elaborazione in background.

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I file restano nella cartella DCIM come elementi “pending” con dimensione zero byte, rendendo impossibile il recupero degli scatti. Il bug ha colpito anche i video, con interruzioni improvvise e perdita dei contenuti. La problematica sembra estendersi a modelli precedenti, dal Pixel 6 in poi, e ha causato la perdita di foto personali durante eventi festivi e momenti importanti.

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Al momento, riavviare il dispositivo appare come l’unico metodo per prevenire ulteriori perdite, ma non risolve il problema alla radice. L’assenza di una comunicazione ufficiale da parte di Google alimenta il malcontento tra gli utenti, soprattutto considerando il posizionamento premium dei Pixel.

Nuova modalità Panorama su Pixel 8

Accanto ai bug, Google introduce anche nuove funzioni. Con l’aggiornamento Camera 10.2, debutta la modalità Panorama su Pixel 8, caratterizzata da un’interfaccia più guidata, indicatori di livello, anteprima in tempo reale e integrazione con HDR+ per lo stitching delle immagini.

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La funzione consente una cattura più fluida, suggerendo la rotazione sul posto per evitare artefatti. Resta escluso, però, Pixel 7 Pro, scelta che ha sollevato critiche nella community. La modalità conferma l’approccio di Google nel differenziare le funzioni fotografiche in base alla generazione hardware, anche quando le capacità tecniche sembrerebbero compatibili.

Multitasking Gemini: l’AI non interrompe più le attività

Dalle build di test emergono dettagli su un multitasking migliorato per Gemini su Android. Invece di chiudersi quando l’utente cambia app, l’assistente AI si riduce a un’icona fluttuante, continuando a lavorare in background. Una notifica segnala il completamento delle attività, mentre uno swipe permette la chiusura completa.

Questa modifica trasforma Gemini in un servizio persistente, più vicino a un vero assistente operativo che a una semplice chat AI. Il cambiamento è coerente con la strategia di Google di rendere l’intelligenza artificiale centrale e trasversale all’esperienza Android, soprattutto in vista di Android 16.

Android Auto introduce il casting dei media

Un’altra novità in sviluppo riguarda Android Auto, che si prepara a supportare il casting diretto di contenuti multimediali dallo smartphone al display dell’auto. Il codice individuato nella versione 15.9 conferma l’utilizzo del Media Router, portando una funzione già presente su Android Automotive anche nei veicoli compatibili con Android Auto.

L’obiettivo è consentire la riproduzione di audio e video durante le soste, con un’interfaccia rinnovata secondo il linguaggio Material 3. Google ha già anticipato che Android 16 estenderà ulteriormente il supporto video sulle auto compatibili, segnando un passo importante nell’infotainment.

Aggiornamenti ai servizi Google: Gmail, One, YouTube e Messages

Sul fronte dei servizi, Google introduce una serie di aggiornamenti rilevanti:

Google permette finalmente il cambio dell’indirizzo @gmail.com, con rollout graduale. Il vecchio indirizzo resta come alias, le email arrivano su entrambi e l’utente può effettuare il cambio fino a tre volte, con un blocco di riutilizzo per 12 mesi.

Google One lancia sconti del 50% sui piani annuali per nuovi abbonati nel 2026. Il piano 100 GB scende a 9,16 euro l’anno, mentre il 2 TB arriva a 45,84 euro. Il piano AI Pro, a 91,69 euro, include funzioni avanzate di Gemini 3 Pro, con limiti elevati su prompt e generazione immagini tramite Nano Banana.

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YouTube introduce Playables Builder, uno strumento basato su Gemini 3 che consente ai creator di sviluppare giochi senza codice, partendo da prompt testuali o video. I giochi possono essere pubblicati su mobile e web, aprendo una nuova area di sperimentazione per la piattaforma.

In Messages, Google rimuove la discussa emoji banana dalla funzione Remix in beta, sostituendola con un pulsante più neutro. La scelta segue le critiche della community, che aveva giudicato la funzione superflua e visivamente invasiva.

NotebookLM e l’evoluzione dell’AI generativa

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Infine, NotebookLM si arricchisce con un nuovo formato Lecture per Audio Overview. L’AI può generare narrazioni singole fino a 30 minuti, con scelta di lingua e durata, affiancando opzioni come Deep Dive e Brief. La funzione è in fase di test interno e conferma l’intenzione di Google di spingere l’AI verso contenuti strutturati e di lunga durata, non solo risposte rapide.

Equilibrio fragile tra innovazione e affidabilità

L’insieme di questi aggiornamenti mostra un ecosistema in rapido movimento, dove AI, servizi cloud e integrazione cross-device avanzano rapidamente. Allo stesso tempo, i bug persistenti sui Pixel, in particolare quelli legati alla fotocamera, mettono in evidenza un problema di qualità e controllo che rischia di erodere la fiducia degli utenti più fedeli.

Google si trova quindi in una fase delicata: da un lato accelera sull’innovazione, dall’altro deve dimostrare di saper garantire stabilità e affidabilità su dispositivi che rappresentano la vetrina del suo software.

Domande Frequenti sugli aggiornamenti tecnici Google

In cosa consiste il bug delle foto “zero byte” sui Pixel?

È un errore nel processo di salvataggio ed elaborazione delle immagini sui dispositivi Pixel recenti (8a, 9, 10). Durante il processing in background (HDR+, ecc.), il sistema fallisce nella scrittura finale del file, lasciando nella memoria un file vuoto (0 byte) invece della foto. Il problema richiede spesso un riavvio per sbloccare la pipeline della fotocamera.

Cosa cambia tecnicamente con Android 16 QPR3 Beta 1.1?

Questo aggiornamento intermedio (patch) risolve specificamente un bug che causava il crash delle applicazioni all’avvio del sistema. Non introduce nuove funzionalità visibili ma stabilizza l’ambiente di esecuzione delle app sui Pixel supportati.

Come funziona il nuovo cambio indirizzo in Gmail?

A livello di backend, Google permette di modificare l’identificativo principale (l’indirizzo email). Invece di creare un nuovo account separato, il sistema degrada il vecchio indirizzo a “alias”, mantenendo il routing delle email verso la stessa casella di posta e preservando lo storico dei dati e le impostazioni di sicurezza.

Cos’è il Media Router in Android Auto?

È un componente software che gestisce il routing dei flussi multimediali. La sua implementazione in Android Auto suggerisce che il sistema sarà presto in grado di ricevere flussi video (casting) dal telefono al display dell’auto, gestendo la decodifica e la visualizzazione in modo simile a un dispositivo Chromecast, ma adattato agli standard automotive.