L'Altra Bolla
Boicottare la Barilla: indignazione per un video sugli insetti a tavola
Tempo di lettura: 2 minuti. La rete invita a non comprare più i prodotti del marchio, Balivo invita a riflettere sull’opportunità economica per l’intero Paese
La Barilla è finita nel mirino dei suoi consumatori. La nota azienda produttrice di pasta del Bel Paese ha pubblicato nei giorni scorsi attraverso la sua Fondazione diversi video che informano i cittadini in modo ironico sull’utilizzo di farine di insetti in 140 paesi del mondo. Il video è stato prontamente cancellato dall’ente che ha il compito di studiare le abitudini alimentari del globo ed ha giustificato il fatto che si trattasse solo di una campagna informativa ed ha negato, attraverso un comunicato stampa, di aver tecnicamente avviato una linea di produzione a base di farine di insetti .
La questione delle farine di insetti è molto attuale dal punto di vista europeo in virtù del fatto che da poco si è aperto ancora più il campo di azione della vendita di prodotti a base di grilli, larve e bacarozzi nel vecchio continente. Oltre ad essere una novità in contrasto con quelle che sono le abitudini europee acquisite negli ultimi secoli, la vendita di prodotti che a lungo termine molti considerano sostitutivi e non integrativi, sembrerebbe essere anche parte di un piano globale per la riduzione della fame in giro per il mondo. Anche in questo caso è giusto notare come la nota azienda produttrice di pasta abbia cancellato il video negando la sua intenzione di scommettere nel settore visionario di quello che è già stato individuato come il cibo del futuro ed un caso simile è accaduto poco tempo fa anche alla piattaforma PayPal dopo aver annunciato di essere disposta all’interno delle sue policy a cancellare il conto corrente a coloro che si trovavano a diffondere notizie false in giro per la rete. Anche in quel caso ci si è trovati dinanzi ad una smentita dell’azienda, nonostante ci fossero documenti scritti in modo ufficiale e che dimostravano l”effettivo piano di censura dei correntisti nel caso avessero diffuso notizie false.
Le reazioni della rete e le riflessioni da fare
Le reazioni della rete hanno espresso non solo l’indignazione nei confronti di questa iniziativa, ma hanno acceso un riflettore su due aspetti fondamentali. Il primo è quello della coerenza da parte degli imprenditori della Barilla e qualcuno si è chiesto appunto se continueranno a mangiare farina di grano o quelle di insetti , così come se cammineranno in auto elettrica oppure in Maserati.
Il fatto che sia Pay Pal e sia Barilla siano tornate indietro sui loro passi una volta che è stato e evidente il dissenso dei consumatori , ha aperto un altro interrogativo, che in realtà sarebbe una conferma alla preoccupazione che le nuove scelte possano avere sulle vendite delle aziende e che, boicottandole, sia l’unico modo indurle a fare passi indietro. Un problema che apre una riflessione lo sottolinea Caterina Balivo, denunciando l’astio nei confronti di un’azienda che applica una visione nel medio lungo termine in linea con i piani futuri nel settore dell’alimentazione globale.
In sintesi, non è che fallendo la Barilla non sarà più possibile produrre pasta con farine di insetti, ma vi saranno altre aziende magari straniere che sostituiranno la Barilla quando il prezzo del grano sarà troppo alto da poter soddisfare la produzione industriale a basso costo alla quale ci siamo abituati negli ultimi anni. Fare una battaglia di principio sapendo di essere soli oppure appoggiare un’eventuale strategia di espansione di un’azienda storicamente collegata all’Italia? Sarebbe ovviamente opportuno iniziare nel secondo caso a domandarci effettivamente quale insetto sarebbe giusto mangiare per il cenone di Natale.
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TikTok: azione legale contro Stati Uniti per bloccare il divieto
Tempo di lettura: 2 minuti. TikTok sfida una nuova legge degli Stati Uniti che minaccia di vietare l’app, sostenendo che viola la Costituzione e i diritti fondamentali alla libertà di espressione.
TikTok ha intrapreso un’azione legale contro il governo degli Stati Uniti per opporsi a una nuova legge che imporrebbe il divieto dell’app se la sua azienda madre, ByteDance, non la vendesse entro un anno. La legge, chiamata “Protecting Americans From Foreign Adversary Controlled Applications Act,” è stata firmata dal Presidente Biden due settimane fa come parte di un pacchetto legislativo che includeva anche aiuti per Ucraina e Israele.
Dettagli della causa
La causa presentata da TikTok sostiene che la legge violi la Costituzione degli Stati Uniti, in particolare il diritto alla libertà di espressione e alla libertà individuale. TikTok descrive la legge come un’azione senza precedenti contro una singola piattaforma di espressione, argomentando che essa impone un divieto permanente e nazionale, impedendo agli americani di partecipare a una comunità online unica che conta più di un miliardo di persone globalmente.
Argomentazioni di TikTok
TikTok contesta le affermazioni del governo statunitense riguardo ai rischi per la sicurezza nazionale, affermando che non ci sono prove concrete che sostengano tali preoccupazioni. La società afferma che il processo legislativo è stato affrettato e segreto, basato su speculazioni piuttosto che su prove concrete come richiederebbe il Primo Emendamento.
Sfide tecniche e politiche
La legge impone a ByteDance di vendere TikTok entro il 19 gennaio 2025, ma TikTok sostiene che tale vendita sia praticamente impossibile sia tecnicamente sia politicamente. Dal punto di vista tecnico, il trasferimento degli “algoritmi di TikTok” richiederebbe l’approvazione del governo cinese, che potrebbe bloccare la vendita. Inoltre, la migrazione di “milioni di linee di codice software” a un nuovo proprietario presenterebbe enormi sfide tecniche.
Implicazioni
Questa causa segna l’ultimo capitolo di una lunga disputa tra il governo degli USA e TikTok, che ha iniziato durante l’amministrazione Trump con tentativi falliti di vendere le operazioni americane dell’app a aziende statunitensi come Oracle, Microsoft e Walmart. ByteDance ha indicato che potrebbe preferire chiudere TikTok piuttosto che venderlo, sottolineando la complessità delle sfide che l’app affronta.
Questa battaglia legale non solo è cruciale per il futuro di TikTok negli Stati Uniti, ma solleva anche questioni significative su privacy, sicurezza e la regolamentazione di internet e delle tecnologie globali. Questo caso potrebbe avere implicazioni di vasta portata non solo per TikTok ma per l’intero settore tecnologico, influenzando come le applicazioni globali operano negli Stati Uniti sotto la supervisione di leggi e regolamenti nazionali.
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Meta arriva l’intelligenza artificiale per la Pubblicità
Tempo di lettura: 2 minuti. Meta lancia strumenti AI rivoluzionari per gli inserzionisti, permettendo la creazione di variazioni nelle immagini delle ads
Meta ha lanciato nuovi strumenti di intelligenza artificiale generativa destinati agli inserzionisti, che ora possono creare non solo sfondi diversi per le immagini dei prodotti, ma anche variazioni complete dell’immagine delle pubblicità. Queste innovazioni sono progettate per offrire agli inserzionisti una maggiore flessibilità creativa e per migliorare l’efficacia delle campagne pubblicitarie.
Funzionalità innovative
Variazioni complete dell’immagine
Gli inserzionisti possono ora modificare non solo lo sfondo di un’immagine, ma anche il soggetto dell’immagine stessa, offrendo così nuove prospettive creative. Ad esempio, un’immagine di una tazza di caffè potrebbe essere trasformata per mostrare la tazza in un contesto completamente diverso, come un campo di caffè.
Estensione dell’immagine e sovrapposizione di testo
Questa funzionalità permette agli inserzionisti di adattare le proprie immagini a diversi formati, come Reels o Feed su Facebook e Instagram, e di sovrapporre testo con una scelta tra le font più popolari.
Implementazione e implicazioni Etiche
Meta ha implementato rigidi controlli per prevenire l’uso improprio di queste tecnologie, come la generazione di contenuti pubblicitari inappropriati o di bassa qualità. Tuttavia, la possibilità di modificare sostanzialmente le immagini dei prodotti solleva questioni etiche significative, come la potenziale induzione in errore dei consumatori riguardo l’aspetto reale dei prodotti.
Sicurezza e Verifica
Per mitigare questi rischi, Meta ha introdotto numerosi controlli pre e post generazione delle immagini e ha testato estensivamente queste funzioni con esperti interni ed esterni per identificare e correggere eventuali vulnerabilità.
Expansione Globale e Meta Verified
Questi strumenti AI sono stati lanciati globalmente il 7 maggio e saranno disponibili a livello mondiale entro la fine dell’anno. Inoltre, Meta sta espandendo il suo servizio di abbonamento Meta Verified per le imprese, portandolo in nuovi mercati e introducendo il servizio anche su WhatsApp.
Impatto sul Mercato Pubblicitario
L’introduzione di questi strumenti AI da parte di Meta rappresenta un passo significativo nell’evoluzione della pubblicità digitale, offrendo agli inserzionisti potenti strumenti per personalizzare e ottimizzare le loro campagne. Questa mossa potrebbe non solo aumentare l’efficacia delle campagne pubblicitarie ma anche spingere altri attori del settore a sviluppare tecnologie simili.
Con queste innovazioni, Meta si pone all’avanguardia nel campo della pubblicità AI, offrendo agli inserzionisti opportunità senza precedenti per l’engagement del pubblico. Tuttavia, la gestione responsabile di queste tecnologie sarà cruciale per garantire che siano usate in modo etico e trasparente. Questi sviluppi segnano un’era entusiasmante ma anche sfidante per il marketing digitale, poiché le capacità sempre più avanzate dell’IA aprono nuove frontiere creative e etiche.
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Jack Dorsey getta la spugna e lascia Bluesky
Tempo di lettura: < 1 minuto. Jack Dorsey lascia Bluesky e il suo ruolo nel consiglio di amministrazione, spostando l’attenzione su nuovi progetti.
Jack Dorsey, ex CEO di Twitter e noto pioniere del web decentralizzato, ha annunciato la sua uscita da Bluesky, la piattaforma di social networking decentralizzata che ha contribuito a fondare. Questa mossa segna un momento significativo per l’industria della tecnologia e per la stessa Bluesky.
Dettagli della partenza
Dorsey ha rivelato la sua decisione di lasciare non solo la posizione nel consiglio di amministrazione di Bluesky ma anche qualsiasi ruolo operativo all’interno dell’organizzazione. Secondo quanto riportato, la sua uscita non è stata motivata da divergenze interne o problemi con la direzione del progetto, ma da una decisione personale di concentrarsi su altri impegni e progetti.
Impatto su Bluesky
La partenza di Dorsey potrebbe avere un impatto significativo su Bluesky, dato il suo ruolo nel dar vita al progetto e nel sostenerlo nei suoi stadi iniziali. Dorsey è stato una figura chiave nel promuovere l’idea di una piattaforma social decentralizzata, visione che ha attirato l’interesse di investitori e tecnologi.
Reazioni del Mercato e della Comunità
La notizia ha suscitato reazioni miste nel mondo della tecnologia e dei media. Mentre alcuni vedono la sua partenza come un possibile rallentamento per Bluesky, altri credono che il progetto possa continuare a crescere e evolversi anche senza la sua presenza diretta, grazie alle fondamenta già solide che sono state create.
Prospettive Future
Bluesky continua a svilupparsi e ad attrarre attenzione come alternativa decentralizzata ai tradizionali social media. Con o senza Dorsey, il progetto si trova ad un bivio importante, con la comunità e gli sviluppatori che ora dovranno navigare il futuro senza una delle sue figure più emblematiche. L’uscita di Jack Dorsey da Bluesky rappresenta un momento di riflessione per il settore dei social media, stimolando discussioni su come i progetti decentralizzati possano maturare e operare indipendentemente dalle figure che li hanno ispirati.
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