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Outlook va in crash con account live.com: Microsoft veloce nel rispondere MALE
Oggi parliamo di una pessima esperienza avuta con Microsoft, sia account di posta sia lato assistenza che ha dimostrato di essere fuoco di paglia come le sue guide online e fa perdere molto tempo. Dopo aver letto l’articolo chi ha avuto riscontri negativi con l’assistenza reale e virtuale, ci informi.
Scenario del problema
Computer con Office 2013 Business “Originale” installato e Windows 10 “sempre originale” ed Outlook con 6 profili mail installati di cui 2 Google, 3 Aruba e 1 Legalmail perfettamente funzionanti insieme da più di tre mesi.
Problema che Microsoft non ha capito
Se doveste decidere di appoggiare un account live.com a Microsoft Outlook, fate molta attenzione. Dopo aver aggiunto l’account tramite la configurazione automatica che si appoggia ad Exchange, la casella di posta funzionava. Una volta chiuso Outlook e riaperto, prima di caricare la schermata blu di che comprende la procedura di avvio e di elaborazione, è comparsa una maschera di inserimento utente/password dove come user non figurava indirizzo mail, ma MicrosoftAccountnome+indirizzomail.
Nemmeno all’inserimento della password si è riusciti a superare la schermata iniziale, anzi, ripetutamente si richiedeva ancora la password, come se si inserisse la parola chiave sbagliata. Mentre se si cliccava annulla, Outlook si apriva regolarmente.
Al terzo riavvio, dinanzi all’ennesima richiesta di password non andata a buon fine, si è proceduto a modificare l’utente, escludendo Microsoft Account e lasciando il solo indirizzo mail.
La password questa volta è andata sebbene Outlook abbia iniziato ad avere problemi e ad inizio caricamento, quando lo schermo blu era su elaborazione, l’applicazione andava in crash.
Esperienza con il supporto Microsoft
Il punto di forza di questa vicenda grottesca è che appena si segnala al profilo Twitter di Microsoft Italia una problematica, l’utente Microsoft_Aiuta entra in contatto sul direct message della piattaforma e ti chiede di fornirgli tantissime informazioni firmandosi con un nome proprio.
C’è qualcosa che però non torna e fa insospettire chi usufruisce del servizio e precisamente il fatto che l’interlocutore non risponde alle domande in modo pertinente e di consenguenza da l’impressione di seguire un protocollo talmente rigido che a tratti diventa scostumato, perché insiste nel dirci che non gli vengono fornite le giuste informazioni per risolverlo.
Eppure, nonostante gli avessimo fornito delle informazioni molto dettagliate e precise, l’operatore risponde con il protocollo e continua ad inviare dei links che tra l’altro non trovano riscontri efficaci.
I consigli inutili del robot, umano?
Nonostante autonomamente si fosse superato l’impiccio che il software andava in crash non aprendosi, digitando Outlook.exe /safe (avvio modalità provvisoria) nel cerca, l’assistenza Microsoft mi ha invitato a:
- Usare supporto online per Outlook, ma il mio account non era abilitato a farlo.
- Usare ripristino di Office attraverso lo scan sia Rapido che Lungo, ma presentava sempre lo stesso problema
- Rivedere l’attivazione di Componenti Aggiuntivi che mandavano in tilt Outlook, ma seppur risultava qualche anomalia, non erano segnalati i componenti che davano fastidio e la procedura sul sito Microsoft non era congruente con quanto realmente accadeva.
- Di utilizzare ScanPst.exe per correggere i file di memorizzazione di ogni profilo mail, ma questo applicativo stranamente era assente nel percorso del PC indicato dalla guida.
La soluzione trovata autonomamente
L’unica soluzione possibile era disinstallare e reinstallare Outlook. Quindi siamo andati nello store di Microsoft e:
- abbiamo scaricato attraverso la voce account-ordini l’Office.
- Poi cancellato definitivamente il profilo creato con la mail live.com
- E promesso che mai e poi mai si sarebbe proceduto ad appoggiare il profilo live.com ad Outlook
Perché la vera notizia di questa vicenda è che appoggiando un profilo Microsoft all’Outlook, prodotto da Microsoft, 6 profili mail di lavoro hanno rischiato di sparire dal computer.
Immaginate se un utente medio-basico avesse impattato con la celere assistenza Microsoft, che non esce mai allo scoperto dichiarandosi umano o macchina, cosa sarebbe accaduto?
Smartphone
Smontaggio Huawei Pura 70 Pro: piccole differenze rispetto all’Ultra
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri le differenze chiave e le specifiche tecniche rivelate nello smontaggio del Huawei Pura 70 Pro rispetto all’Ultra.
Con l’introduzione della serie Pura 70 di Huawei sui mercati globali, è emerso uno smontaggio interessante che mette a confronto i modelli Pura 70 Pro e Pura 70 Ultra. Il canale YouTube popolare WekiHome ha condotto l’analisi dettagliata, scoprendo che i due modelli presentano un’architettura interna molto simile, con solo alcune piccole differenze.
Differenze Chiave
Una delle modifiche significative apportate nel modello Pro riguarda la posizione delle lenti della fotocamera principale e del teleobiettivo. Questa modifica è stata fatta perché il sensore non richiede tanto spazio. Altre somiglianze includono NFC, la bobina wireless e il film di dissipazione del calore, che sono quasi identici nei due modelli. Tuttavia, il cavo del flash è stato riposizionato tra i sensori principale e teleobiettivo.
Caratteristiche del Sensore
Il Pura 70 Pro è dotato di un sensore OmniVision 50H da 50 MP, che misura 1/1.3 pollici. Presenta una lente retrattile a sei pannelli con un’apertura che varia da f/1.4 a f/4.0, e durante l’esperienza pratica sono stati scoperti nove diversi passaggi di apertura.
Design della Scheda Madre
La scheda madre del Pura 70 Pro è progettata con una doppia pila e è quasi identica a quella dell’Ultra. Per il Pro, Huawei ha scelto una lega di rame per il VC (Vapor Chamber) anziché i materiali compositi utilizzati nell’Ultra, rendendo la camera del vapore due volte più pesante.
Materiali e Prezzo
Inoltre, il Pura 70 Pro presenta un pannello posteriore in vetro invece di pelle sintetica, risultando in un peso leggermente inferiore. Il Pura 70 Pro è disponibile in Europa al prezzo di 1.199 euro per la versione da 12 GB + 512 GB. I compratori possono scegliere tra le varianti di colore Bianco e Nero, poiché la variante Viola non sarà disponibile in Europa.
Questo smontaggio rivela che, nonostante le somiglianze generali, ci sono alcune differenze considerabili che distinguono il Pura 70 Pro dall’Ultra, principalmente nella disposizione interna e nei materiali utilizzati, offrendo agli utenti opzioni leggermente diverse a seconda delle loro preferenze.
Smartphone
LibreOffice 24.2.3 rilasciato: correzioni e stabilità migliorate
Tempo di lettura: < 1 minuto. Scopri LibreOffice 24.2.3 con 79 correzioni per migliorare stabilità e affidabilità. Aggiorna ora alla nuova versione
LibreOffice 24.2.3 è ora disponibile, rappresentando il terzo aggiornamento della serie LibreOffice 24.2. Questo aggiornamento apporta un significativo miglioramento alla stabilità e affidabilità del software, risolvendo oltre 79 bug segnalati dagli utenti. Questo rilascio segue il precedente aggiornamento 24.2.2, che aveva già introdotto correzioni a più di 70 bug.
Dettagli del rilascio
LibreOffice 24.2.3 si concentra principalmente sulla risoluzione di problemi che causavano crash e altri inconvenienti, aumentando così la stabilità generale della suite. Gli utenti possono consultare i dettagli sui bug risolti nei changelog di RC1 e RC2 disponibili sul sito della Document Foundation.
Download e installazione
Le nuove versioni binarie per distribuzioni GNU/Linux basate su DEB e RPM sono scaricabili direttamente dal sito ufficiale di LibreOffice. Gli utenti che hanno installato LibreOffice 24.2 dalle repository del proprio sistema operativo GNU/Linux dovranno attendere l’arrivo dell’aggiornamento 24.2.3 in queste repository per eseguire un normale aggiornamento del sistema.
Supporto e prossimi passi
LibreOffice 24.2 sarà supportato con aggiornamenti di manutenzione fino al 30 novembre 2024. Il prossimo aggiornamento, LibreOffice 24.2.4, è previsto per i primi di giugno 2024. Tutti gli utenti di LibreOffice 24.2 sono incoraggiati ad aggiornare alla nuova release appena possibile per garantire la migliore esperienza utente e sicurezza.
Note per le imprese
La Document Foundation ricorda che questa è l’edizione “Community” di LibreOffice, supportata da volontari. Per implementazioni di classe enterprise, si consigliano le applicazioni della famiglia LibreOffice Enterprise disponibili tramite i partner dell’ecosistema.
Questo aggiornamento sottolinea l’impegno continuo di LibreOffice nel migliorare e stabilizzare la sua suite di produttività, rendendola sempre più affidabile per utenti privati e aziendali.
Tech
Ultrahuman Ring Air vs Oura Ring Gen 3: quale scegliere?
Tempo di lettura: 3 minuti. Scopri le differenze tra Ultrahuman Ring Air e Oura Ring Gen 3 per scegliere il smart ring ideale per il monitoraggio quotidiano della tua salute.
I dispositivi indossabili sono sempre più popolari per il monitoraggio della salute, e i smart ring stanno diventando un’alternativa interessante agli smartwatch. Tra i modelli più discussi ci sono l’Ultrahuman Ring Air e l’Oura Ring Gen 3, entrambi progettati per offrire un monitoraggio discreto e avanzato senza le distrazioni di uno schermo luminoso.
Design e Comfort
Il comfort è essenziale per un dispositivo indossabile quotidiano. L’Ultrahuman Ring Air si distingue per il suo design uniforme e minimalista, pesando solo 3 grammi e spesso 2.5 millimetri, rendendolo meno ingombrante dell’Oura Ring Gen 3. È disponibile in vari colori tra cui Raw Titanium e Aster Black, mentre l’Oura Ring offre opzioni come Matte Black e Gold. Entrambi i modelli richiedono una prova di dimensionamento per garantire la misura perfetta, ma l’Oura Ring è disponibile anche presso i negozi Best Buy, facilitando l’acquisto diretto.
Sensibilità e Funzionalità
Entrambi i ring sono equipaggiati con sensori avanzati che monitorano parametri come la frequenza cardiaca, il sonno e l’attività fisica. L’Ultrahuman Ring Air utilizza tecnologia PPG per monitorare la frequenza cardiaca e la saturazione dell’ossigeno, ma la recensione di Android Central nota alcune imprecisioni nei dati di saturazione dell’ossigeno rispetto agli smartwatch. L’Oura Ring Gen 3 offre, invece, una nuova metrica di resilienza che valuta la capacità di recupero dello stress durante il giorno.
Batteria e Caricamento
L’Ultrahuman Ring Air ha una batteria da 24mAh che dura fino a 6 giorni per carica, mentre l’Oura Ring Gen 3 dispone di una batteria da 16mAh che offre fino a 7 giorni di autonomia. Entrambi necessitano di sistemi di ricarica efficienti per minimizzare i tempi di inattività.
Prezzo e Disponibilità
L’Oura Ring Gen 3 è disponibile per l’acquisto a partire da $299 per il modello Heritage e $349 per il modello Horizon. L’Ultrahuman Ring Air ha un prezzo di $349.
Specifiche | Ultrahuman Ring Air | Oura Ring Gen 3 |
---|---|---|
Dimensioni | 8.1mm, spessore da 2.45 a 2.8mm | Larghezza 7.9mm, spessore 2.5mm |
Materiali | Titanio duraturo e rivestimento in carbonio tungsteno | Titanio leggero |
Resistenza all’acqua | Resistente all’acqua fino a 100 metri (330 piedi) | Resistente all’acqua fino a 100 metri (330 piedi) |
Colori | Aster Black, Matte Grey, Bionic Gold, Space Silver | Titanio, Stealth, Black, Gold, Rose Gold, Silver |
Taglie | 5-14 | 6-13 |
Connettività | Bluetooth 5 LE, compatibile con iOS 15+ o Android 6+ | Bluetooth 4.0, compatibile con iOS 15+ o Android 8+ |
Sensori | PPG infrarosso (LED Rossi, Verdi, e IR) | PPG infrarosso (LED Rossi, Verdi, e IR) |
Batteria | Batteria LiPo 24mAh (6 giorni per ricarica) | Batteria al litio-ion 16mAh (7 giorni) |
La scelta tra Ultrahuman Ring Air e Oura Ring Gen 3 dipenderà dalle priorità personali in termini di comfort, accuratezza dei dati e prezzo. Se preferisci un design più leggero e non vuoi sottoscrivere un abbonamento mensile, l’Ultrahuman Ring Air, scoprilo su Amazon, potrebbe essere la scelta migliore. Se, invece, desideri un dispositivo da un marchio più affermato con funzionalità software avanzate, l’Oura Ring Gen 3, disponibile sul suo sito Internet, potrebbe essere più adatto, nonostante il costo dell’abbonamento dopo il periodo di prova gratuito.
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