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GoTrim: la nuova botnet che prende di mira i siti WordPress
Tempo di lettura: 3 minuti. Una minaccia da tenere d’occhio, data la popolarità del CMS WordPress a livello globale
I ricercatori Fortinet avrebbero scoperto di recente una campagna malevola che tramite un nuovo malware botnet (con funzionalità di scanner e brute forcer per piattaforme CMS) scritto nel linguaggio di programmazione Golang starebbe prendendo di mira siti Web WordPress self-hosted nel tentativo di forzare password amministrative per assumere il controllo completo degli obiettivi.
Un’eventuale compromissione potrebbe comportare diversi scenari di attacco successivi e pesanti ripercussioni in considerazione della popolarità del CMS WordPress e del bacino utenze a livello globale.
La catena d’attacco
Il nuovo malware botnet chiamato GoTrim dai ricercatori (perché verrebbe utilizzata la stringa ” :::trim:::” per dividere i dati comunicati da e verso il server C2), utilizzerebbe una rete di bot per eseguire attacchi brute force in modo distribuito contro il target designato.
Secondo lo schema d’attacco ricostruito in figura, l’operatore malevolo fornirebbe un elenco di siti Web bersaglio e una serie di credenziali. Il malware proverebbe quindi a connettersi su ciascuno di questi siti tentando di forzare gli account amministrativi tramite le credenziali ricevute.
In caso di successo, GoTrim accederebbe al sito violato per installare un client bot (tramite uno script downloader PHP per recuperare il client bot da un URL hardcoded), segnalando la nuova infezione al server C2 e restando in attesa di ricevere ulteriori comandi dagli attaccanti, espandendo così la botnet.
Infine GoTrim per nascondere le proprie tracce non manterrebbe la persistenza nel sistema infetto ma piuttosto eliminerebbe lo script PHP e il componente brute force.
Comunicazione e comandi C2
GoTrim comunicherebbe con il suo server di comando e controllo secondo due modalità (e scambiando i dati crittografandoli tramite AES-GCM con una chiave derivata da una passphrase incorporata nel file binario dello stesso malware):
- una modalità client, in cui si inviano richieste HTTP POST al server C2;
- una modalità server (impostazione predefinita solo se l’indirizzo IP della vittima risulta essere pubblico), in cui si avvia un server HTTP per l’ascolto delle richieste POST in arrivo.
I comandi crittografati inviati al bot GoTrim consentirebbero di:
- Rilevare i CMS. GoTrim tenta di identificare se viene utilizzato sul sito Web in esame uno dei quattro CMS tra WordPress, Joomla!, OpenCart e DataLife Engine, controllando stringhe specifiche nel contenuto della pagina web;
- convalidare le credenziali fornite rispetto ai domini WordPress e OpenCart;
- Terminare il malware.
Tecniche di evasione
Per quanto riguarda le tecniche di evasione impiegate è interessante notare che GoTrim sarebbe in grado di:
- prendere di mira solo siti Web WordPress self-hosted, poiché i provider WordPress gestiti solitamente implementano più misure di sicurezza per monitorare, rilevare e bloccare i tentativi di attacchi brute force rispetto ai quelli self-hosted;
- rilevare le tecniche anti-bot utilizzate dai provider di web hosting e CDN, come Cloudflare e SiteGround;
- cercare di imitare le richieste legittime di Mozilla Firefox su Windows a 64 bit utilizzando le stesse intestazioni HTTP inviate dal browser e supportando gli stessi algoritmi di codifica dei contenuti: gzip, deflate e Brotli;
- rilevare la presenza di plug-in CAPTCHA in siti WordPress, riuscendo a caricare il risolutore per alcuni di questi plugin.
Possibili mitigazioni del rischio
Poiché le campagne di attacchi brute force possono comportare non solo la violazione dei server ma anche la distribuzione di malware, per mitigare la minaccia GoTrim, Fortinet consiglia ai proprietari di siti WordPress di:
- utilizzare password amministrative complesse difficili da forzare;
- di aggiornare il software CMS di base e tutti i relativi plug-in presenti sui propri siti all’ultima versione disponibile. Ciò ridurrebbe anche il rischio di infezioni da malware che sfruttano eventuali vulnerabilità non sanate.
E ammonisce
“Sebbene questo malware sia ancora un work in progress, il fatto che abbia un brute force WordPress perfettamente funzionante combinato con le sue tecniche di evasione anti-bot lo rende una minaccia da tenere d’occhio, specialmente con l’immensa popolarità del CMS WordPress, che alimenta milioni di utenti di siti web a livello globale“.
Secondo il rapporto, la campagna malware GoTrim individuata nel settembre 2022 sarebbe purtroppo ancora in corso.
Smartphone
Rivelazioni sul design dell’iPhone 16 dalle dummy units?
Tempo di lettura: < 1 minuto. Le nuove unità dummy dell’iPhone 16 mostrano design innovativi e un iPhone 16 Pro Max più grande, anticipando il lancio a settembre.
Una recente fuga di notizie ha svelato quattro unità dummy che mostrano i design previsti per la serie iPhone 16 di Apple. Le immagini confermano le speculazioni precedenti, offrendo un’anticipazione affidabile di ciò che potremmo aspettarci dai nuovi modelli.
Dettagli sui Dummy Units
Le unità dummy rivelano alcuni cambiamenti significativi rispetto ai modelli precedenti. Gli iPhone 16 e 16 Plus presentano un nuovo design del modulo della fotocamera, che sembra una fusione tra il design della fotocamera dell’iPhone X e quello della serie iPhone 15. Sebbene sia prematuro giudicare completamente il design, è chiaro che Apple sta cercando di innovare l’aspetto dei suoi dispositivi.
Un’altra novità degna di nota è la dimensione del modello iPhone 16 Pro Max, che, con il suo schermo da 6.9 pollici, sarà il più grande mai visto nella linea Pro Max. Per dare un’idea, l’iPhone 15 Pro Max aveva uno schermo da 6.7 pollici, quindi l’aumento di dimensioni non è trascurabile.
Caratteristiche Anticipate
Oltre ai cambiamenti estetici, si prevedono miglioramenti interni significativi. I modelli Pro dovrebbero includere un nuovo chipset, mentre iOS 18 potrebbe introdurre nuove funzionalità AI e aggiornamenti alle specifiche tradizionali. Tuttavia, questi dummy non mostrano tutte le potenziali novità, come il nuovo pulsante che potrebbe essere dedicato ai controlli della fotocamera, suggerito in precedenti fughe di notizie.
Lancio e aspettative
L’iPhone 16 è atteso per il lancio a settembre, e sicuramente emergeranno ulteriori dettagli nei mesi a venire. Con ogni probabilità, ci saranno altre fughe di notizie che potranno confermare o aggiustare le aspettative attuali.
Queste unità dummy offrono uno sguardo intrigante sui possibili cambiamenti nella prossima generazione di iPhone. Mentre il design e le dimensioni ricevono aggiornamenti notevoli, sarà interessante vedere come queste modifiche si tradurranno in termini di funzionalità e accoglienza del mercato.
Smartphone
Vivo V40 Lite: certificazione Bluetooth anticipa lancio a breve
Tempo di lettura: 2 minuti. Vivo V40 Lite prossimo al lancio con certificazione Bluetooth, promettendo nuove evoluzioni nella gamma medio-alta di Vivo.
Vivo è pronta a rinnovare la sua linea di dispositivi con il lancio imminente del Vivo V40 Lite, seguito da poco dalla presentazione della serie V30 e del modello V40 SE in Europa. Il nuovo smartphone ha recentemente ricevuto la certificazione Bluetooth, suggerendo che il suo debutto sul mercato sia ormai prossimo.
Dettagli sulla certificazione e caratteristiche previste
Il Vivo V40 Lite è apparso nel database del Bluetooth SIG con il numero di modello V2341, confermando il supporto per la connettività Bluetooth 5.1. Sebbene la lista non fornisca molti dettagli tecnici, la presenza dell’apparecchio in tale database è un chiaro indicatore che il lancio è vicino.
Inoltre, apparizioni precedenti in altre certificazioni hanno rivelato che il dispositivo supporterà la connettività 5G, sebbene il chipset esatto non sia stato ancora divulgato.
Riepilogo delle specifiche del predecessore, il Vivo V30 Lite
Per dare un’idea di cosa aspettarsi, il predecessore, il Vivo V30 Lite, offre un pannello AMOLED da 6.67 pollici con risoluzione FHD+ e un tasso di aggiornamento di 120Hz. La fotocamera principale da 64MP con OIS è supportata da un sensore ultra-wide da 8MP e un sensore di profondità da 2MP, mentre la fotocamera frontale da 50MP si occupa dei selfie e delle videochiamate. A livello di prestazioni, il V30 Lite è alimentato dal chipset Snapdragon 695, con RAM LPDDR4x e memoria interna UFS 2.2. Infine, è dotato di una batteria da 4800mAh con ricarica rapida a 44W.
Il Vivo V40 Lite si prepara a entrare nel mercato con una serie di funzionalità all’avanguardia, promettendo di migliorare ulteriormente le offerte di medio raggio di Vivo anticipandone il lancio imminente. La certificazione Bluetooth è solo l’ultimo step che precede il lancio ufficiale, che si prevede porterà nuove e interessanti opzioni per gli appassionati di tecnologia.
Smartphone
Huawei Pura 70 è al 90% cinese
Tempo di lettura: 2 minuti. Huawei Pura 70 avanza verso il 100% di produzione cinese, con una forte domanda e componenti prevalentemente locali.
Huawei continua a fare grandi passi avanti verso la completa localizzazione della produzione dei suoi smartphone ed il recente lancio della serie Pura 70 ha non solo scatenato un fervore di acquisti, con scorte esaurite su tutti i principali canali di vendita, ma ha anche evidenziato il forte impegno dell’azienda nel raggiungere l’obiettivo di una produzione totalmente cinese.
Dettagli del dispositivo e produzione
La serie Pura 70 di Huawei, eccezion fatta per il modello top di gamma Pura 70 Ultra, utilizza più del 90% di componenti chiave provenienti da marchi cinesi. Questo include processori, pannelli, custodie, batterie, lenti, sistemi di dissipazione del calore e componenti acustici forniti da aziende come OFILM, Lens Technology, Goertek, Changying Precision, Sunny Optical, BOE, Crystal Optoelectronics, tra gli altri. L’unica eccezione rimane la fotocamera principale fornita da Sony nel modello Pura 70 Ultra.
Impatto e reazioni del Mercato
Questo alto grado di localizzazione dei componenti ha permesso a Huawei di avvicinarsi significativamente all’obiettivo del 100% di produzione nazionale. Esperti del settore prevedono che Huawei spedirà 50 milioni di smartphone quest’anno, con la serie Pura 70 destinata a vendere oltre 10 milioni di unità. La forte domanda e l’offerta limitata hanno portato a prezzi elevati sul mercato secondario, sottolineando la robustezza tecnologica di Huawei e la crescente autosufficienza dell’industria degli smartphone cinese.
La serie Huawei Pura 70 non solo dimostra il progresso significativo di Huawei verso il raggiungimento della produzione completamente all’interno del mercato cinese, ma rafforza anche la posizione dell’azienda come leader nella localizzazione comprensiva della produzione di smartphone. La forte domanda e la limitata disponibilità di questa serie enfatizzano ulteriormente la potenza tecnologica di Huawei e l’autonomia crescente dell’industria degli smartphone cinese.
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