Tech
Siti falsi. Come riconoscerli evitando di essere truffati
Tempo di lettura: 3 minuti. Prima di visitare un sito web, fare acquisti o condividere informazioni in rete dovremmo sempre verificarne l’affidabilità e la sicurezza
Truffe online e phishing sono ormai all’ordine del giorno. Pertanto, prima di visitare un sito web, fare acquisti o condividere informazioni in rete dovremmo sempre verificarne l’affidabilità e la sicurezza.
Tipologia di dati che vengono rubati
Il tipo di dati carpiti e appetibili, in genere, agli scammer sono tutte quelle informazioni che possono essere monetizzate per ottenere introiti: informazioni su carte di credito e su conti correnti bancari, credenziali, dati privati e sensibili.
Le vittime potenziali
Chiunque, potenzialmente, può cadere nel tranello teso da un sito trappola e nessuno può considerarsi escluso, poiché l’interesse dei criminali informatici non è tanto chi colpire ma i dati da carpire ed eventualmente rivendere o sfruttare in modo illecito. Non a caso i siti web fraudolenti sono progettati ad arte proprio per indurre il visitatore poco attento a concedere informazioni.
Navigare in sicurezza
Per sapere riconoscere quando un sito web potrebbe effettivamente nascondere una truffa, essere fraudolento o essere allestito per carpire informazioni, ecco alcuni aspetti e consigli da tenere sempre ben presenti raccolti in sette punti:
- Il certificato SSL/TLS. Il primo elemento che bisogna prendere in considerazione per verificare la sicurezza di un sito web è sicuramente la presenza di un certificato SSL “Secure Sockets Layer”, necessario per la trasmissione di informazioni, tra il client browser e il server del sito visitato, in modo criptato e sicuro tramite l’utilizzo del protocollo HTTPS. Tuttavia questo controllo non può comunque dare da solo una completa garanzia di affidabilità ma occorrerà sempre contestualizzare il contenuto della pagina con l’URL. L’HTTPS inoltre non garantisce una protezione dei dati prima e dopo le operazioni crittografiche. Pertanto se i client ed i server coinvolti nella comunicazione fossero stati già contaminati con un malware, l’utente potrebbe essere comunque a rischio.
- L’indirizzo URL del sito web. Controllare sempre, come buona pratica, l’URL di una pagina web soprattutto se lo si riceve tramite collegamenti contenuti in e-mail e annunci pubblicitari oppure è ospitato su altri siti online, cercando in particolare la presenza di trattini, underscore, caratteri o parole extra inseriti negli indirizzi web stessi. Un collegamento falso può benissimo apparire molto simile a quello reale, riportando solo alcune piccole differenze. Al riguardo i criminali informatici usano spesso domini dai caratteri somiglianti ai siti web ufficiali. I siti web che si presentano come legittimi e ufficiali, ma hanno grammatica e ortografia scadenti dovrebbero mettere sempre in dubbio la relativa credibilità e attendibilità. Trattini o simboli nel nome di dominio, la presenza di grossolani errori di ortografia e di sintassi, la presenza di annunci pubblicitari invadenti possono essere tutti interpretati come dei segnali di allarme.
- Proprietario del dominio. WHOIS è un servizio di verifica del dominio, la cui consultazione rappresenta un metodo efficace per identificare il titolare e i dati di registrazione di un dominio. La registrazione fatta in forma anonima o la presenza di indirizzi e-mail non corrispondenti all’intestatario potrebbero essere degli elementi sospetti.
- Tool di verifica online. Online sono fruibili degli strumenti per la verifica della sicurezza e l’affidabilità degli URL. Tra questi i più noti sono VirusTotal un servizio che ispeziona i siti in tempo reale utilizzando servizi di terze parti adibiti alla sicurezza informatica e Google SafeBrowsing, un servizio di Google che testa e presenta un report di reputazione riguardo all’URL inserito.
- Pagina di contatti e informazioni. La maggior parte dei siti internet mette a disposizione degli utenti una pagina per i contatti e le informazioni da cui è possibile reperire numeri di telefono, indirizzi e-mail e ulteriori dettagli sulle attività svolte e prestazioni offerte. Se il sito non presenta né informazioni e né contatti o in alternativa, le relative pagine risultano vuote o non cliccabili è molto probabile che si tratti di un sito truffa.
- Le recensioni online. Un altro modo per testare l’affidabilità di un sito web è quello di verificare le recensioni lasciate online dagli altri utenti. Qualora si trovassero recensioni sulla inaffidabilità del sito o non si riuscisse a trovare nulla al riguardo, si dovrebbe procedere con cautela.
- Politica di restituzione e sigilli di sicurezza. Nel caso dell’e-commerce i siti dovrebbero avere una politica di restituzione che includa informazioni su come e dove restituire gli articoli acquistati qualora non rispondenti alle aspettative o difettosi e anche dei sigilli/simboli di sicurezza per l’acquisto in sicurezza. Un sito web falso probabilmente non avrà alcuna pagina di reso oppure non fornirà alcuna informazione per esercitare effettivamente tali politiche e presenterà come simboli attestanti la fiducia e la sicurezza per gli acquisti delle immagini contraffatte.
Tech
WhatsApp Beta: nuova funzionalità di Gestione dello Spazio di Archiviazione
Tempo di lettura: 2 minuti. La nuova gestione dello spazio di archiviazione di WhatsApp Beta, che offre agli utenti un controllo avanzato per ottimizzare la memoria del dispositivo.
WhatsApp continua a evolversi con lo sviluppo di nuove funzionalità, puntando sempre a migliorare l’esperienza utente. L’ultima novità nella versione beta per Android riguarda un miglioramento significativo nella gestione dello spazio di archiviazione.
Dettagli della nuova funzionalità
Nella versione 2.24.10.8 della app beta di WhatsApp per Android, è stata introdotta una funzionalità di gestione dello spazio di archiviazione che permette agli utenti di filtrare le conversazioni per tipo. Questo aggiornamento offre agli utenti la possibilità di categorizzare le chat in “Tutte”, “Non lette” e “Gruppi”, facilitando la gestione e l’ottimizzazione della memoria del dispositivo.
Rivoluzione nella Gestione dello Spazio
La funzione di filtro nella sezione di gestione dello spazio di archiviazione di WhatsApp consente agli utenti di concentrarsi su tipi specifici di conversazioni, come chat individuali o canali, quando ottimizzano la memoria del dispositivo. Questo approccio mirato aiuta a identificare le chat e i canali che occupano più spazio, permettendo agli utenti di prendere decisioni informate su dove concentrare gli sforzi di pulizia dello spazio di archiviazione.
Vantaggi dell’identificazione dei Consumi di Spazio
Immagina uno scenario in cui lo spazio di archiviazione del telefono di un utente sta per esaurirsi. Con il nuovo sistema di filtri, è possibile identificare facilmente quali canali, noti per ospitare file multimediali di grandi dimensioni, sono i principali responsabili. Questa chiarezza consente agli utenti di liberare spazio prezioso eliminando selettivamente i media da canali specifici, senza dover esaminare l’intera cronologia delle chat.
Prospettive future
Attualmente in fase di beta testing, l’introduzione del filtraggio delle conversazioni nella gestione dello spazio di archiviazione rappresenta un passo significativo in avanti per WhatsApp. Questa funzionalità innovativa fornisce agli utenti un maggiore controllo sullo spazio di archiviazione del loro dispositivo, migliorando complessivamente l’esperienza utente. Guardando al futuro, è ragionevole aspettarsi che questa funzionalità venga distribuita all’intera base di utenti di WhatsApp in una futura release stabile.
Tech
Red Hat Enterprise Linux 9.4: novità e funzionalità
Tempo di lettura: 2 minuti. Nuove funzionalità e miglioramenti in Red Hat Enterprise Linux 9.4, che rafforzano la sicurezza e la gestione per ambienti aziendali.
Red Hat ha annunciato il rilascio generale di Red Hat Enterprise Linux (RHEL) 9.4, l’ultima aggiunta alla serie di sistemi operativi Red Hat Enterprise Linux 9. Questo aggiornamento introduce numerose nuove funzionalità e miglioramenti, rafforzando ulteriormente la suite di soluzioni enterprise di Red Hat per ambienti cloud ibridi.
Nuove Funzionalità in RHEL 9.4
Tra le novità più rilevanti in RHEL 9.4 ci sono:
- Supporto Personalizzato per Profili di Sicurezza SCAP: Gli utenti possono ora aggiungere file personalizzati ai profili di sicurezza SCAP all’interno di un blueprint.
- Installazione Minima RHEL: E’ possibile installare solo il pacchetto
s390utils-core
, facilitando configurazioni minimaliste per scopi specifici. - Configurazione dei Componenti del Server Keylime: I componenti del server Keylime, compresi il verificatore e il registratore, possono ora essere configurati come container.
Miglioramenti alla Sicurezza e alla Gestione
RHEL 9.4 introduce miglioramenti significativi nella gestione e sicurezza, inclusi:
- Nuove opzioni per la libreria
libkcapi
che permettono di specificare i nomi dei file target nei calcoli delle somme hash. - Controllo più granulare sui MAC in SSH con il pacchetto
crypto-policies
. - Aggiunte di servizi confinati nella politica SELinux, inclusa una nuova politica SELinux per il servizio SAP HANA.
Miglioramenti Specifici del Pacchetto e Politiche SELinux:
- Il modulo SELinux
glusterd
è stato spostato in un pacchetto separatoglusterfs-selinux
. - La libreria
fips.so
per OpenSSL è ora disponibile come pacchetto separato. - Il servizio
chronyd-restricted
è confinato nella politica SELinux.
Altri cambiamenti degni di nota:
- Supporto per la creazione di utenti e gruppi in OpenSSH nel formato
sysusers.d
. - Nuove opzioni per ridurre le capacità in Rsyslog.
- Supporto per la creazione di immagini RHEL FIPS-enabled per Edge.
- Aggiornamento dell’utilità
nft
per resettare gli stati contenuti nelle regole dinftables
.
Supporto hardware e driver aggiornati
RHEL 9.4 aggiunge pieno supporto per il driver dell’acceleratore di streaming dati di Intel e la tecnologia Intel SGX per la protezione del codice e dei dati software. Inoltre, aggiorna il servizio firewalld
per evitare flush inutili delle regole del firewall.
Red Hat Enterprise Linux 9.4 rappresenta un passo avanti significativo per gli utenti aziendali, offrendo nuove funzionalità e miglioramenti che rafforzano la sicurezza, la gestione e l’efficienza operativa. Disponibile per tutti i clienti esistenti tramite il portale clienti di Red Hat, questo aggiornamento sottolinea l’impegno continuo di Red Hat nel fornire soluzioni robuste e affidabili per ambienti aziendali complessi.
Robotica
Robot con sensibilità tattile umana: nasce la e-skin
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri come la nuova pelle elettronica estensibile sviluppata all’Università del Texas potrebbe rivoluzionare la robotica con sensibilità tattile umana.
Ricercatori dell’Università del Texas ad Austin hanno sviluppato una pelle elettronica estensibile (e-skin) che potrebbe dotare i robot e altri dispositivi della stessa morbidezza e sensibilità tattile della pelle umana. Questo sviluppo apre nuove possibilità per l’esecuzione di compiti che richiedono una grande precisione e controllo della forza.
Caratteristiche dell’E-Skin
La nuova e-skin estensibile supera un importante ostacolo nelle tecnologie emergenti. A differenza delle tecnologie e-skin esistenti che perdono accuratezza di rilevamento quando il materiale si allunga, questa nuova versione mantiene una risposta costante alla pressione indipendentemente dall’estensione. Questo rappresenta un notevole successo, come sottolineato da Nanshu Lu, professore presso la Cockrell School of Engineering, che ha guidato il progetto.
Applicazioni potenziali
Lu immagina l’e-skin estensibile come componente critico per una mano robotica capace della stessa morbidezza e sensibilità tattile di una mano umana. Questo potrebbe essere applicato nell’assistenza medica, dove i robot potrebbero controllare il polso di un paziente, pulire il corpo o massaggiare una parte del corpo. L’e-skin può trovare impiego anche in scenari di disastro, dove i robot potrebbero cercare persone ferite o intrappolate, ad esempio in un terremoto o in un edificio crollato, e applicare cure immediate, come la rianimazione cardiopolmonare.
Innovazione tecnologica
Il cuore di questa scoperta è un sensore di pressione a risposta ibrida innovativo su cui Lu e i collaboratori hanno lavorato per anni. A differenza delle e-skins convenzionali, che sono o capacitive o resistive, l’e-skin a risposta ibrida impiega entrambe le risposte alla pressione. Perfezionare questi sensori e combinarli con materiali isolanti e elettrodi estensibili ha reso possibile questa innovazione nell’e-skin.
Prospettive future
Lu e il suo team stanno ora lavorando sulle potenziali applicazioni e collaborano con Roberto Martin-Martin, professore assistente presso il Dipartimento di Informatica del College of Natural Sciences, per costruire un braccio robotico dotato dell’e-skin. Gli ricercatori e l’Università del Texas hanno presentato una domanda di brevetto provvisorio per la tecnologia e-skin e Lu è aperta a collaborazioni con aziende di robotica per commercializzarla.
Con la sua capacità di emulare la sensibilità tattile umana e la sua applicabilità in una varietà di contesti, dalla medicina alla ricerca e soccorso, l’e-skin estensibile potrebbe rivoluzionare il modo in cui interagiamo con i robot, rendendoli strumenti più sensibili e adattabili per affrontare sfide complesse.
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