Sicurezza Informatica
ChatGPT nelle scuole: a Seattle c’è il divieto, ma è destinato a fallire
Tempo di lettura: 2 minuti. La crescente popolarità degli strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT nelle scuole sta cambiando il panorama dell’istruzione, ma come affrontare questo fenomeno nel migliore dei modi?
Le scuole di Seattle hanno imposto un divieto sull’utilizzo di ChatGPT, un potente strumento di intelligenza artificiale, temendo che possa facilitare la truffa e il plagio tra gli studenti. Tuttavia, gli esperti sostengono che bloccare completamente l’uso di tali strumenti potrebbe non essere la soluzione e suggeriscono piuttosto di abbracciare le nuove tecnologie per migliorare l’istruzione.
L’impotenza nel fermare l’uso di ChatGPT
Le scuole di Seattle possono impedire l’accesso a ChatGPT attraverso dispositivi e connessioni Internet di proprietà del distretto, ma gli studenti possono facilmente utilizzare lo strumento sui loro dispositivi personali o a casa. Inoltre, una volta che piattaforme come Bing, Meta e Google Bard integreranno ChatGPT, potrebbe diventare impossibile bloccare l’accesso. Di conseguenza, i distretti scolastici si trovano a dover affrontare una sfida complessa e in costante evoluzione.
I vantaggi di ChatGPT per l’istruzione
Nonostante le preoccupazioni legate al plagio e alla truffa, ChatGPT può offrire numerosi vantaggi nel campo dell’istruzione. Gli insegnanti possono utilizzare lo strumento per generare domande per un quiz, identificare le fonti primarie in un saggio studentesco o riscrivere compiti a diversi livelli di lettura. Inoltre, gli studenti possono sfruttare ChatGPT per prepararsi ai test, ricercare argomenti e scrivere e-mail a professori o potenziali datori di lavoro.
L’approccio di Bellevue: creare un gruppo di lavoro per integrare responsabilmente ChatGPT
A differenza di Seattle, il distretto scolastico di Bellevue sta creando un gruppo di lavoro per formulare raccomandazioni su come incorporare responsabilmente ChatGPT nell’insegnamento e nell’apprendimento. Questo approccio collaborativo potrebbe essere più efficace nel gestire le sfide poste dalla crescente presenza dell’intelligenza artificiale nel settore dell’istruzione.
Il futuro dell’istruzione e il ruolo di ChatGPT
La questione dell’utilizzo di ChatGPT nelle scuole sottolinea l’importanza di adattarsi alle nuove tecnologie e di trovare il giusto equilibrio tra i potenziali benefici e le sfide che esse presentano. Invece di tentare di bloccare completamente l’uso di strumenti come ChatGPT, gli educatori e i responsabili delle politiche potrebbero cercare di sviluppare strategie che ne promuovano un utilizzo responsabile e consapevole.
Formazione degli insegnanti e consapevolezza degli studenti
Una possibile soluzione per affrontare le preoccupazioni legate a ChatGPT potrebbe includere la formazione degli insegnanti sull’uso etico e appropriato degli strumenti di intelligenza artificiale, nonché l’educazione degli studenti sui rischi associati al plagio e alla dipendenza da queste tecnologie. Creare un ambiente in cui gli studenti comprendano l’importanza di sviluppare le proprie competenze e capacità di pensiero critico potrebbe scoraggiare l’uso improprio di ChatGPT e simili strumenti AI.
Adattare le modalità di valutazione e insegnamento
Un altro aspetto cruciale per affrontare l’uso di ChatGPT nelle scuole è modificare le modalità di valutazione e insegnamento. Gli educatori potrebbero progettare compiti e valutazioni che incoraggiano gli studenti a dimostrare la loro comprensione e la loro capacità di pensiero critico, rendendo meno utile l’uso di strumenti AI. Inoltre, promuovere l’apprendimento basato sui progetti e la collaborazione tra studenti potrebbe ridurre la tentazione di affidarsi a ChatGPT per completare i compiti.
Sicurezza Informatica
Ebury Botnet ha infettato 400.000 Server Linux dal 2009
Tempo di lettura: 2 minuti. La botnet Ebury ha infettato centinaia di migliaia di server Linux, con attacchi che continuano a evolversi e a rappresentare una minaccia significativa per la sicurezza informatica globale.
La botnet malware denominata ‘Ebury’ ha infettato quasi 400.000 server Linux dal 2009, con circa 100,000 dispositivi ancora compromessi alla fine del 2023. La ricerca di ESET, che segue questa operazione motivata finanziariamente da oltre un decennio, rivela aggiornamenti significativi nelle capacità del payload nel 2014 e nel 2017.
Evoluzione delle Infezioni di Ebury
Il grafico delle infezioni di Ebury mostra una crescita notevole nel volume delle infezioni nel tempo, suggerendo un’espansione significativa delle sue operazioni. L’ultima analisi pubblicata evidenzia le attività della botnet nel corso degli ultimi quindici anni, offrendo uno spaccato dettagliato dell’impatto di Ebury.
Tattiche Recenti di Ebury
Le recenti attacchi di Ebury dimostrano una predilezione degli operatori di violare i provider di hosting e condurre attacchi alla catena di fornitura ai clienti che affittano server virtuali presso il provider compromesso. Il compromesso iniziale viene eseguito tramite attacchi di credential stuffing, utilizzando credenziali rubate per accedere ai server.
Come Funziona Ebury
Una volta compromesso un server, il malware esporta un elenco di connessioni SSH in entrata e in uscita e ruba le chiavi di autenticazione SSH, che vengono poi utilizzate per tentare di accedere ad altri sistemi. Inoltre, Ebury intercetta il traffico SSH sui server bersaglio all’interno di quei data center, utilizzando il spoofing dell’Address Resolution Protocol (ARP) per reindirizzare il traffico a un server sotto il loro controllo.
Strategie di monetizzazione
Le strategie di monetizzazione variano e includono il furto di informazioni di carte di credito inserite nei siti di pagamento, il reindirizzamento del traffico web per generare entrate da annunci e programmi affiliati, l’utilizzo di server compromessi per inviare spam e la vendita delle credenziali catturate.
Il rapporto dettagliato di ESET evidenzia la sofisticazione e la pervasività di Ebury, una botnet che continua a rappresentare una minaccia significativa per la sicurezza dei sistemi Linux a livello globale. L’operazione mostra quanto sia critica una vigilanza costante e l’adozione di misure di sicurezza robuste per proteggere le infrastrutture vitali. Questa profonda analisi della minaccia di Ebury serve come un promemoria critico per le organizzazioni di rafforzare le loro difese contro le botnet sofisticate e persistenti che mirano a compromettere e sfruttare infrastrutture critiche.
Sicurezza Informatica
CISA nuova vulnerabilità e Avvisi ICS
Tempo di lettura: 2 minuti. CISA aggiorna il catalogo con una nuova vulnerabilità sfruttata e rilascia avvisi per migliorare la sicurezza degli ICS
La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha recentemente aggiunto una nuova vulnerabilità al suo catalogo di vulnerabilità sfruttate note e ha rilasciato quattro avvisi per i sistemi di controllo industriale. Queste azioni evidenziano la continua attenzione dell’agenzia alla mitigazione delle minacce cyber e al rafforzamento della sicurezza delle infrastrutture critiche.
Aggiornamento del Catalogo delle Vulnerabilità
CISA ha inserito la vulnerabilità CVE-2024-4671 nel suo catalogo. Questo problema riguarda un uso improprio della memoria (Use-After-Free) in Google Chromium e può essere sfruttato da attori malevoli per eseguire codice arbitrario. Tale vulnerabilità è particolarmente pericolosa poiché riguarda una piattaforma ampiamente utilizzata e rappresenta un rischio significativo per le reti federali.
Avvisi per Sistemi di Controllo Industriale
Parallelamente, CISA ha emesso quattro avvisi per i sistemi di controllo industriale che coinvolgono diversi produttori:
- ICSA-24-135-01 Rockwell Automation FactoryTalk Remote Access
- ICSA-24-135-02 SUBNET PowerSYSTEM Center and Substation Server
- ICSA-24-135-03 Johnson Controls Software House C-CURE 9000
- ICSA-24-135-04 Mitsubishi Electric Multiple FA Engineering Software Products
Questi avvisi si concentrano su vulnerabilità che potrebbero compromettere la sicurezza operativa di importanti infrastrutture industriali, indicando misure specifiche di mitigazione e aggiornamenti software raccomandati.
Importanza della compliance e delle azioni di mitigazione
Il Binding Operational Directive (BOD) 22-01, istituito da CISA, richiede che le agenzie del Federal Civilian Executive Branch (FCEB) rimedino alle vulnerabilità note entro le date stabilite per proteggere le reti FCEB da minacce attive. Anche se questa direttiva è specifica per le agenzie FCEB, CISA esorta tutte le organizzazioni a dare priorità alla risoluzione di queste vulnerabilità come parte della loro pratica di gestione delle vulnerabilità.
Gli aggiornamenti di CISA sulle vulnerabilità sfruttate conosciute e gli avvisi sui sistemi di controllo industriale sottolineano l’importanza di una vigilanza continua e di pratiche proattive di sicurezza cyber per proteggere le infrastrutture critiche e le reti governative. Le organizzazioni sono incoraggiate a implementare le raccomandazioni di CISA per mitigare il rischio di attacchi cyber. Questi sforzi da parte di CISA rafforzano le strategie di difesa contro le minacce cyber crescenti e dimostrano un impegno continuo nel proteggere sia il settore pubblico che quello privato da potenziali cyber attacchi.
Sicurezza Informatica
Talos e CISA collaborano contro minacce Cyber a ONG e attivisti
Tempo di lettura: 2 minuti. Talos e CISA collaborano per proteggere le organizzazioni della società civile da minacce cyber, promuovendo sicurezza e resilienza attraverso l’iniziativa HRCP.
Cisco Talos ha annunciato una collaborazione rafforzata con la U.S. Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) per combattere le minacce cyber che colpiscono le organizzazioni della società civile, come attivisti, giornalisti e accademici. Questa partnership fa parte dell’iniziativa High-Risk Community Protection (HRCP) del Joint Cyber Defense Collaborative (JCDC).
Partnership Talos e CISA
Talos sta lavorando con CISA attraverso il JCDC, condividendo informazioni strategiche sui pericoli che minacciano le comunità a rischio. L’obiettivo è contrastare gli attacchi informatici che possono compromettere i valori democratici e mettere in pericolo la libertà di individui e organizzazioni che operano in ambiti cruciali per la democrazia.
HRCP e la protezione delle Comunità a rischio
L’iniziativa HRCP unisce governo, aziende tecnologiche e organizzazioni della società civile per rafforzare la sicurezza delle entità a rischio maggiore di attacchi cyber e repressione transnazionale. Gli output di HRCP includono una guida per la mitigazione delle minacce, prassi operative migliori e risorse online per le comunità a rischio, mirate a contrastare le minacce da parte di attori statali e, sempre più, da attori privati offensivi.
Spyware e minacce alla democrazia
Il software spyware commerciale, che può tracciare la posizione esatta degli individui, rubare messaggi e informazioni personali o intercettare chiamate telefoniche, rappresenta una minaccia significativa. Questi strumenti consentono ai governi di sorvegliare i cittadini in modo occculto, minando i diritti alla privacy e alla libertà di espressione.
Misure contro lo Spyware Commerciale
Gli Stati Uniti e i suoi partner hanno adottato misure per limitare la proliferazione di questi strumenti pericolosi, inclusi ordini esecutivi, restrizioni all’esportazione, sanzioni e sforzi diplomatici. Anche l’industria privata ha un ruolo importante, pubblicando ricerche, attribuendo pubblicamente la responsabilità a PSOA e paesi coinvolti nella repressione digitale e sviluppando tecnologie anti-sorveglianza.
La collaborazione tra Talos e CISA è un passo fondamentale per proteggere le comunità vulnerabili da cyber minacce avanzate. Questo sforzo congiunto dimostra l’importanza delle partnership tra il settore pubblico e quello privato nel contrastare le minacce cyber e rafforzare la resilienza delle comunità a rischio. Questa iniziativa di Talos e CISA rappresenta un impegno vitale per difendere i valori democratici e proteggere le comunità più vulnerabili dall’avanzare delle minacce cyber moderne.
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