Tech
Verrà il giorno in cui un processore ruberà tutti i Bitcoin
Tempo di lettura: 6 minuti. La curva di crescita della potenza elaborativa dei processori fa pensare che un giorno un processore possa violare la cifratura SHA256 alla base delle criptovalute e quindi dei Bitcoin. Come stanno veramente le cose?
…ma non è oggi.
La curva di crescita della potenza elaborativa dei processori fa pensare che un giorno un processore possa violare la cifratura SHA256 alla base delle criptovalute e quindi dei Bitcoin. Come stanno veramente le cose?
E’ sotto gli occhi di tutti la crescita delle capacità di elaborazione dei processori. Diverse sono le tecnologie utilizzate ed anche in rapida evoluzione come ha dimostrato Apple con i suoi processori M1, M1 Pro e M1 Max, che abbiamo approfondito poche settimane fa.
Per comprendere come e se la cifratura utilizzata per i Bitcoin possa essere messa in pericolo, dobbiamo però approfondire due elementi, come funzionano le criptovalute dal punto di vista generale e quale sviluppo è previsto per i processori nei prossimi anni.
Blockchain e Bitcoin
Quando si parla di criptovalute e bitcoin subito si associa il concetto la blockchain, quella catena appunto costituita da robustissimi anelli che nasce sicura proprio per come è concepita.
La sicurezza della blockchain rappresenta proprio l’elemento per il quale si prevedono scenari di utilizzi anche al di fuori del settore delle criptovalute.
Andiamo ora dritti al cuore della questione, perché la blockchain è considerata sicura se implementata secondo le corrette prassi. Gli elementi di base sono i seguenti:
Crittografia su due livelli: le transazioni sono regolate singolarmente da due chiavi, una pubblica che consente a tutti di verificarla, e una privata che consente solo ai legittimi proprietari di utilizzarla.
La cosiddetta “proof of work”: le transazioni vengono validate dai miner, che calcolano un hash SHA-256. L’hash è la colonna portante della blockchain e dipende in maniera univoca dal contenuto del singolo blocco. Anche una piccola modifica alla stringa di partenza può dare vita ad una hash totalmente diversa.
Hash: Con il termine “hash” si intende una stringa di lettere e cifre prodotta da una funzione di hash, cioè un algoritmo matematico capace di convertire una stringa contenente un numero variabile di caratteri in una seconda stringa, contenente invece una quantità fissa di caratteri.
Già da questi elementi è chiaro il perchè riuscire a decifrare un Hash potrebbe mettere in pericolo tutto il sistema, ma vediamo pian piano perchè le cose non stanno proprio così.
Struttura con blocchi concatenati: l’hash di ogni blocco è riportato nell’header del blocco successivo, il che rende impossibile alterare un blocco senza invalidare tutti i blocchi successivi della catena.
Registro distribuito: l’altro elemento di sicurezza della blockchain è il sistema peer-to-peer sul quale si basa, cioè una serie di macchine su cui è installato il suo software di gestione open source.
Trasparenza del software utilizzato: il software è open source, per cui chiunque può verificare i dettagli ma non può apportare modifiche senza il consenso “software” della maggioranza dei nodi coinvolti.
Da quanto sopra si capisce come sia proprio il progetto alla base della blockchain a fare la differenza, dove si sfruttano gli effetti combinati di una serie di tecnologie basate sulla crittografia e di un sistema di autoregolamentazione solido e pubblico. Lo si può vedere più come un Labirinto di operazioni matematiche estremamente complesse che un Muro invalicabile.
Ovviamente i punti deboli ci sono ma nel complesso risultano marginali, l’esempio è proprio la fase di avvio di un sistema basato su blockchain dove alcuni tra i primi nodi della catena potrebbero non essere sicuri, si tratta però, a detta degli esperti, di un rischio più teorico che pratico…almeno fino ad ora.
Per chiudere questa veloce panoramica possiamo sottolineare come la sicurezza della blockchain non si basi solo sulla tecnologia ma a fare la differenza sono i comportamenti di chi la usa e la gestisce. Da un lato infatti abbiamo il registro distribuito che non è soggetto ad una forma di controllo centrale, dall’altro abbiamo il fatto che la nostra disponibilità è vincolata ad una password, quella che ci consente di accedere e gestire il nostro portafoglio o wallet di valuta, per esempio Bitcoin. Smarrire la password significa perdere tutto il nostro wallet, non ci sono possibilità di recuperarlo, questo è il prezzo della sicurezza distribuita.
Quanto è sicura la cifratura SHA-256 di Bitcoin?
Non è facile rispondere ad una domanda come questa perché richiede competenze molto specifiche ma anche strumenti in grado di testare e verificare pacchetti di dati opportunamente predisposti.
Possiamo basarci su un studio fatto dai ricercatori dell’Università di Waterloo in Canada.
Il risultato è che le funzioni di Hash possono reggere all’arrivo dei computer quantistici e gli esperti di crittografia possono ancora dormire sereni. Ma andiamo per gradi.
Lo spauracchio di ogni sistema di cifratura è proprio un computer quantistico. L’avvento di questo tipo di macchine potrebbe in futuro mettere in crisi i sistemi più sofisticati ma i risultati dello studio canadese ridimensionano questo timore almeno per quanto riguarda le funzioni di hash.
La ricerca canadese in particolare cerca di calcolare i tempi necessari per violare i sistemi SHA-256 e SHA3-256 utilizzando uno strumento che sfrutta il calcolo quantistico per violare i sistemi di crittografia, questo strumento è conosciuto con il nome di algoritmo di Grover.
Questo algoritmo attiva i processi di calcolo quantistico che si basano comunque su microchip che, a loro volta, hanno limiti fisici. Se consideriamo per esempio la possibilità di processare qualche milione di hash al secondo il risultato è che per violare SHA-256 e SHA3-256 servirebbero ben 10^32 anni. Se invece si arrivasse a un miliardo di hash al secondo il tempo per “craccare” il sistema sarebbe comunque di 10^29 anni un lasso temporale difficile anche solo da immaginare.
Compreso quindi lo status del labirinto hash resta da capire quali evoluzioni avranno i processori e se potranno diventare pericolosi per hash.
Scenari evolutivi dei microprocessori dal punto di vista computazionale
Quando si parla di scenari legati allo sviluppo dei microprocessori è necessario ricordare chi ha contribuito al loro sviluppo e ne ha delineato gli scenari evolutivi, Gordon Moore.
Nel 1965 Moore ipotizzò, la famosa legge di Moore: il numero di transistori nei microprocessori sarebbe raddoppiato ogni 12 mesi circa. Nel 1975 questa previsione si rivelò corretta e venne integrata ad una piccola modifica che portò i 12 mesi a 24 per tutti gli anni ‘80. La legge è stata poi riformulata negli anni ‘90 ed è ancora valida con il periodo di raddoppio livellato a 18 mesi. Tutte le aziende che operano nel settore ne tengono conto.
Nel corso degli anni queste tecnologie si sono evolute in diversi modi, è cresciuta la potenza di calcolo ma anche l’efficienza energetica. Gli scenari futuri però sono diversi anche in funzione del produttore.
Nell’ultimo anno è diventato normale parlare di processori con oltre 50 miliardi di transistor e, dall’azienda olandese ASML, arrivano alcune interessanti anticipazioni su quanto potrebbe avvenire nei prossimi anni.
ASML è un fornitore di macchinari industriali per la realizzazione di chip basati sull’utilizzo della litografia ultravioletta estrema (EUV).
Queste tecnologie sono utilizzate dai principali produttori mondiali come per esempio TSMC, Intel e Samsung. Sono tre le informazioni interessanti che arrivano da ASML.
La prima informazione indica che entro il 2030 avremo sul mercato chip con 300 miliardi di transistor. Al momento ci troviamo appena sopra i 50 miliardi con processi produttivi a 7nm (nanometri).
La seconda informazione riguarda le velocità di clock che, almeno per questo decennio, non aumenteranno di molto.
Terza ed ultimo informazione riguarda il consumo energetico che al momento resta un punto critico senza l’adozione di nuovi sistemi di interconnessione tra i Core per ottimizzare l’efficienza energetica. Grazie infatti ai nuovi sistemi di packaging come Foveros e EMIB di Intel, per esempio, si ipotizza che il rapporto potenza di calcolo/Watt potrebbe triplicare ogni due anni.
Bisogna però tenere presente che per questa stima è stata presa in considerazione l’architettura più efficiente insieme al sistema di packaging più avanzato del momento.
ASML inoltre fornisce lo scenario di evoluzione sul tipo di produzione. I produttori ora fanno uso della sua tecnologia EUV 0,33 NA per produrre chip tra 7 e 2 nm. Per la prossima generazione ASML ha già pronta la tecnologia EUV 0,55 NA che consentirà di scendere anche sotto i 20 Angstrom (A) dove 1A corrisponde a 0,1 nm e 20A=2nm.
Tornando quindi alle premesse possiamo concludere che ad ora i detentori di Bitcoin e Criptovalute possono dormire sonni tranquilli ma è difficile prevedere quanto durerà questa tranquillità.
Letture consigliate:
Smartphone
Vivo V30e 5G: lancio con specifiche di punta
Tempo di lettura: 2 minuti. Vivo V30e 5G lanciato in India con specifiche di rilievo
Vivo ha recentemente lanciato in India il Vivo V30e 5G, l’ultimo aggiunta alla serie Vivo V30. Questo nuovo modello si presenta come successore del Vivo V29e e porta con sé una serie di miglioramenti significativi in termini di hardware e funzionalità.
Prezzi e Disponibilità
Il Vivo V30e 5G è disponibile in due configurazioni: 8GB di RAM con 128GB di storage al prezzo di Rs 27,999, 280 dollari circa, e 8GB di RAM con 256GB di storage a Rs 29,999.
Caratteristiche e Specifiche Tecniche
Il Vivo V30e 5G si distingue per il suo design elegante con una scocca curva e opzioni di colore in Velvet Red e Silk Blue. Il dispositivo è equipaggiato con:
- Display: Un display AMOLED curvo da 6.78 pollici con risoluzione Full HD+ e un tasso di aggiornamento di 120Hz che assicura un’esperienza visiva fluida e dettagliata.
- Processore: Alimentato dal chipset Qualcomm Snapdragon 6 Gen 1, che offre prestazioni migliorate rispetto al predecessore e supporta esperienze di gaming avanzate.
- Fotocamere: Un setup di fotocamere posteriori con un sensore principale da 50MP con supporto OIS e un sensore ultrawide da 8MP. La fotocamera frontale da 50MP è ideale per selfie di alta qualità e videochiamate.
- Batteria: Una batteria robusta da 5,500mAh supportata da una ricarica rapida da 44W, garantendo lunghe ore di utilizzo senza frequenti ricariche.
- Sistema Operativo: Funtouch OS 14 basato su Android 14, offrendo un’interfaccia utente fluida e accesso alle ultime funzionalità Android.
- Extra: Certificazione IP64 per resistenza a polvere e schizzi, sensore di impronte digitali integrato nel display e supporto per la dual SIM 5G.
Offerte speciali e Promozioni
Per gli acquisti offline, Vivo offre fino al 10% di cashback, opzioni di pagamento dilazionato a zero interessi per 12 mesi e uno sconto del 40% su Vivo Shield. Queste promozioni rendono il Vivo V30e 5G un’opzione ancora più attraente per i consumatori.
Il Vivo V30e 5G si posiziona come un forte contendente nel segmento di medio-alta gamma con le sue specifiche avanzate e le promozioni allettanti. È una scelta ideale per chi cerca un dispositivo potente con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Smartphone
Porsche Design Honor Magic 6 RSR: capolavoro di Design e Tecnologia
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri il Porsche Design Honor Magic 6 RSR: design ispirato alle Porsche, top di gamma Snapdragon 8 Gen 3, e tripla fotocamera.
Il Porsche Design Honor Magic 6 RSR, inizialmente lanciato in Cina, ha ora fatto il suo debutto nei mercati internazionali, atterrando recentemente nel Regno Unito. Questo smartphone non è solo un dispositivo di fascia alta, ma un vero e proprio simbolo di lusso e prestazioni, risultato della collaborazione con Porsche Design.
Design e costruzione
Il Magic 6 RSR si distingue per il suo design unico ispirato alle auto Porsche, con un modulo della fotocamera esagonale in titanio e disponibile in due colorazioni. Questo design non solo conferisce un aspetto distintivo ma anche un tocco di eleganza e raffinatezza. La scelta dei materiali e la cura dei dettagli riflettono l’essenza delle prestazioni sportive di alta gamma.
Prestazioni e specifiche tecniche
Sotto il cofano, il Magic 6 RSR è alimentato dal potentissimo processore Snapdragon 8 Gen 3, abbinato a 24GB di RAM e 1TB di storage UFS 4.0, garantendo prestazioni eccezionali anche per le attività più esigenti. Il dispositivo è perfetto per chi cerca una combinazione di design di lusso e potenza tecnologica avanzata.
Fotocamere
Le capacità fotografiche del Magic 6 RSR sono notevoli, con una configurazione di tre fotocamere sul retro che include un sensore primario da 50 MP con LiDAR, PDAF e OIS, un sensore periscopico da 180 MP per uno zoom ottico di 2,5x, e una ultra-wide da 50 MP. Questo setup è ottimizzato per catturare immagini nitide e dettagliate in varie condizioni di illuminazione, perfetto anche per oggetti in rapido movimento come le auto da corsa.
Display e durata della Batteria
Il display è un innovativo OLED Tandem a doppio strato che promette un incremento della durata fino al 600%. Inoltre, il dispositivo offre una robusta configurazione della batteria e una protezione avanzata NanoCrystal Shield, che insieme alle altre caratteristiche, rendono il Magic 6 RSR una scelta eccellente per gli utenti più esigenti.
Software
Equipaggiato con l’ultima versione di MagicOS, il Magic 6 RSR offre un’interfaccia utente ricca di funzionalità convenienti, ottimizzata per migliorare l’esperienza complessiva e l’usabilità quotidiana.
Prezzo e disponibilità
Lanciato a un prezzo di £1,599 nel Regno Unito (circa $2,002), il Magic 6 RSR, scopri la versione base su Amazon, rappresenta un investimento significativo. Nonostante il costo elevato, offre caratteristiche esclusive che giustificano il prezzo premium, soprattutto per chi apprezza il design di lusso e le alte prestazioni.
In conclusione, il Porsche Design Honor Magic 6 RSR non è solo uno smartphone, ma un simbolo di status che offre un’esperienza utente senza pari, combinando estetica raffinata, tecnologia all’avanguardia e prestazioni eccezionali.
Smartphone
POCO X6 5G Skyline Blue: lancio, prezzi e specifiche in India
Tempo di lettura: 2 minuti. POCO X6 5G Skyline Blue arriva in India con le sue prestazioni di spessore e Android 14 a fare da sistema operativo
POCO ha lanciato una nuova variante di colore Skyline Blue per il suo modello X6 5G in India, aggiungendo un’opzione accattivante alla sua già popolare lineup di smartphone.
Prezzi e Disponibilità
La variante Skyline Blue del POCO X6 5G è disponibile in India a partire da Rs 18,999 per il modello con 8GB di RAM e 256GB di memoria interna. Le versioni con 12GB di RAM e 256GB o 512GB di memoria interna sono disponibili rispettivamente a Rs 20,999 e Rs 22,999. Questi dispositivi sono in vendita tramite Flipkart, dove i clienti possono beneficiare di uno sconto fino a Rs 4,000 e di ulteriori sconti bancari durante le promozioni.
Specifiche Tecniche
Il POCO X6 5G vanta una serie di specifiche tecniche impressionanti:
- Display: Un display AMOLED da 6.67 pollici con risoluzione 1.5K, refresh rate di 120Hz, picco di luminosità di 1800 nits, touch sampling rate di 240Hz, protezione Gorilla Glass Victus e supporto HDR10+.
- Processore: Dotato di chipset Qualcomm Snapdragon 7s Gen 2 con GPU Adreno 710.
- Memoria: Disponibile in configurazioni di 8GB o 12GB di RAM LPDDR4X e 256GB o 512GB di memoria interna UFS 2.2.
- Fotocamere: Un sistema a tre fotocamere sul retro, con una principale da 64MP con OIS, un ultra-grandangolo da 8MP e un sensore macro da 2MP. Una fotocamera frontale da 16MP per selfie.
- Batteria: Una batteria da 5100mAh con supporto alla ricarica rapida da 67W.
- Caratteristiche Aggiuntive: Sensore di impronte digitali integrato nel display, sensori infrarossi, altoparlanti stereo, Dolby Atmos, IR blaster e certificazione IP54.
Sistema operativo e aggiornamenti
Il POCO X6 5G esegue MIUI 14 basato su Android 13 e POCO ha promesso fino a tre aggiornamenti del sistema operativo Android e quattro anni di aggiornamenti di sicurezza per questo modello.
L’aggiunta della variante Skyline Blue non solo amplia le opzioni di colore per i consumatori ma rafforza anche l’attrattiva del POCO X6 5G nel mercato competitivo degli smartphone. Con le sue specifiche avanzate e le opzioni di memoria generose, il POCO X6 5G si posiziona come una scelta eccellente per chi cerca prestazioni e stile.
- Editoriali2 settimane fa
Università, Israele e licenziamenti BigTech
- Robotica2 settimane fa
Atlas di Boston Dynamics non è morto
- Editoriali2 settimane fa
MITRE vittima di zero day Ivanti: anche i migliori le prendono
- Inchieste1 settimana fa
Mercato ITC in Italia nel 2024: numeri e crescita vertiginosa rispetto al paese
- Inchieste1 settimana fa
Managed Service Providers in Italia: numeri di un mercato in crescita
- Inchieste1 settimana fa
Cloud Italiano qual è il Trend del 2024? Aziende e servizi disponibili
- Inchieste1 settimana fa
Cloud Provider Italiani: quali sono le caratteristiche preferite dagli specialisti IT?
- Economia2 settimane fa
Apple rimuove WhatsApp e Threads dall’App Store in Cina