Economia
La Commissione Europea presenta un reclamo contro Google AdSense
Tempo di lettura: 2 minuti. La Commissione Europea ha presentato un reclamo formale antitrust contro Google e il suo business pubblicitario, affermando che solo la cessione obbligatoria da parte di Google di parte dei suoi servizi risolverebbe le sue preoccupazioni sulla concorrenza.
La Commissione Europea ha presentato un reclamo formale antitrust contro Google e il suo business pubblicitario. La sua visione preliminare è che “solo la cessione obbligatoria da parte di Google di parte dei suoi servizi risolverebbe le sue preoccupazioni sulla concorrenza”. Si tratta di una mossa significativa che prende di mira la principale fonte di entrate del gigante della ricerca.
Le preoccupazioni della Commissione Europea
“La nostra preoccupazione preliminare è che Google possa aver utilizzato la sua posizione di mercato per favorire i propri servizi di intermediazione”, ha dichiarato in una nota Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione incaricata della politica di concorrenza.
Il processo di indagine dell’UE
La dichiarazione di obiezioni emessa oggi rappresenta un passo importante nell’indagine dell’UE. Google avrà ora l’opportunità di rispondere per iscritto e richiedere un’udienza, dopodiché la Commissione deciderà se Google ha violato la legge antitrust nel blocco. Se ritenuta colpevole, l’autorità di regolamentazione della concorrenza dell’UE può multare Google fino al 10% delle sue vendite globali e (forse più significativamente) costringerla a cambiare il modo in cui opera.
L’importanza del business pubblicitario per Google
Si tratta di un’accusa significativa contro quella che rimane una fonte principale di entrate per Google. Sebbene la società di proprietà di Alphabet sia conosciuta come fornitore di tutto, dalla ricerca agli OS ai termostati, è la pubblicità che fornisce la maggior parte delle sue entrate. Bloomberg, che ha riportato per primo il reclamo di oggi, ha notato che il business pubblicitario di Google ha portato circa 225 miliardi di dollari all’azienda nel 2022, rappresentando circa l’80% delle sue entrate annuali.
L’indagine dell’Unione Europea sulle tecnologie pubblicitarie di Google
L’indagine dell’Unione Europea sulle tecnologie pubblicitarie di Google risale al 2021, quando ha affermato di essere in fase di indagine per stabilire se Google favorisca ingiustamente i propri servizi rispetto ai concorrenti e limiti il loro accesso ai dati degli utenti. All’epoca, il zar digitale della Commissione, Margrethe Vestager, ha notato che “Google è presente a quasi tutti i livelli della catena di approvvigionamento per la pubblicità online” e ha detto che l’UE è “preoccupata che Google abbia reso più difficile per i servizi di pubblicità online concorrenti competere nella cosiddetta pila di tecnologia pubblicitaria”.
Le possibili conseguenze per Google
Se ritenuta in violazione, sarebbe la quarta grande penalità emessa dall’UE contro Google a seguito di una serie di multe tra il 2017 e il 2019 per un totale di oltre 8 miliardi di euro (circa 8,6 miliardi di dollari). L’UE ha precedentemente ritenuto Google colpevole di “favorire sistematicamente” il proprio servizio di comparazione shopping, di abusare della sua dominanza nel mercato Android raggruppando il suo motore di ricerca e le app Chrome, e di impedire ai clienti AdSense di accettare pubblicità da motori di ricerca rivali. Google sta contestando queste multe precedenti nei tribunali, come precedentemente riportato da Bloomberg.
Indagini al di fuori dell’UE
Il business pubblicitario di Google è oggetto di indagine anche al di fuori dell’UE. L’Autorità per la Concorrenza e i Mercati (CMA) del Regno Unito sta indagando sulla società per timori che le sue pratiche stiano ingiustamente congelando i concorrenti. Nel frattempo, negli Stati Uniti, il Dipartimento di Giustizia e otto stati hanno citato in giudizio la società all’inizio di quest’anno e hanno chiesto che il suo business di tecnologia pubblicitaria venga spezzato.
Economia
Pornhub Charity per combattere gli abusi sui minori
Tempo di lettura: < 1 minuto. Pornhub collabora con una charity del Regno Unito per combattere gli abusi sui minori e migliorare la sicurezza dei contenuti online.
Pornhub, uno dei più grandi siti di contenuti per adulti al mondo, ha annunciato una partnership con una charity del Regno Unito dedicata alla lotta contro gli abusi sui minori. Questo passo rappresenta un tentativo significativo da parte della piattaforma di migliorare la sicurezza dei suoi contenuti e di contribuire alla protezione dei minori online.
Dettagli della collaborazione
La partnership mira a rafforzare le misure di sicurezza di Pornhub per prevenire la diffusione di contenuti illegali e dannosi, in particolare quelli che coinvolgono minori. L’iniziativa si concentra su:
- Implementazione di Tecnologie di Rilevamento: Utilizzo di strumenti avanzati per identificare e rimuovere tempestivamente qualsiasi contenuto sospetto.
- Formazione del Personale: Miglioramento della formazione dei moderatori di contenuti per riconoscere e gestire in modo più efficace i materiali inappropriati.
- Collaborazione con le Forze dell’Ordine: Cooperazione più stretta con le autorità per denunciare e agire contro i responsabili di abusi.
Impegno per la Sicurezza
Pornhub ha affrontato critiche significative in passato per la presenza di contenuti inappropriati sulla sua piattaforma. Questa collaborazione rappresenta un tentativo di rispondere a tali critiche e dimostrare un impegno concreto verso la sicurezza e la protezione dei minori. La charity del Regno Unito coinvolta ha una lunga storia di lotta contro gli abusi sui minori e offrirà a Pornhub competenze preziose e risorse per migliorare le sue pratiche di sicurezza. Questa partnership tra Pornhub e una charity del Regno Unito segna un passo importante nella protezione dei minori online. Attraverso l’implementazione di tecnologie avanzate e una stretta collaborazione con le autorità, Pornhub mira a creare un ambiente più sicuro per tutti gli utenti.
Economia
Google dona 15 milioni alla “democrazia” in Europa
Tempo di lettura: 2 minuti. Google lancia un fondo da 15 milioni di euro per rafforzare la democrazia in Europa, supportando iniziative civili e tecnologiche
Durante il Copenhagen Democracy Summit, Google ha riaffermato il suo impegno a sostenere la democrazia in Europa attraverso il lancio della nuova iniziativa “Google.org Impact Challenge: Strengthening Democracy in Europe“. Questo fondo di 15 milioni di euro aiuterà gruppi della società civile e innovatori sociali a promuovere la resilienza democratica utilizzando tecnologie avanzate e intelligenza artificiale (AI).
Responsabilità della tecnologia
Per molti europei, le aziende tecnologiche hanno una responsabilità evidente nel supportare la democrazia. Google, come azienda privata, vede la protezione delle istituzioni democratiche europee come un dovere fondamentale, sia per sostenere la cooperazione e l’innovazione sia per garantire la sicurezza e la prosperità delle comunità locali.
Investimento nella democrazia europea
Il fondo “Google.org Impact Challenge: Strengthening Democracy in Europe” non è mirato a un singolo ciclo elettorale, ma rappresenta un impegno a lungo termine. Il fondo sosterrà iniziative che promuovono l’integrità delle elezioni, migliorano la sicurezza informatica delle infrastrutture critiche e potenziano la capacità cyber delle organizzazioni non profit che lavorano in supporto della democrazia.
Supporto alle elezioni europee
Google continuerà a supportare le elezioni dell’UE attraverso due principali modalità:
Prodotti e politiche: Fornendo informazioni di alta qualità agli elettori, proteggendo le piattaforme dagli abusi e dotando le campagne di strumenti di sicurezza all’avanguardia e formazione.
Supporto alle organizzazioni della società civile: Il fondo da 15 milioni di euro aiuterà a scalare iniziative ad alto impatto che utilizzano l’AI per rafforzare la democrazia.
Focus su sicurezza e coinvolgimento civico
Un’attenzione particolare sarà rivolta alla protezione dell’integrità elettorale e al supporto delle organizzazioni che promuovono l’impegno civico, l’educazione e il dialogo. Tra le organizzazioni già supportate da Google.org ci sono:
- ThinkYoung: Un think tank belga che organizza hackathon guidati dai giovani per sviluppare soluzioni innovative a sfide elettorali.
- Full Fact: Un’organizzazione britannica di fact-checking che ha sviluppato un tool AI con l’aiuto di Google.org per aumentare la capacità di verifica delle informazioni.
- Bodyguard.ai: Una startup francese che ha sviluppato tecnologia anti-cyberbullismo per creare spazi civici online più sani.
Con questa iniziativa, Google mira a garantire che la tecnologia continui a sostenere e rafforzare la democrazia in Europa, fornendo risorse e supporto per affrontare le sfide più pressanti in questo ambito.
Economia
40 Milioni di persone si abbonano al piano con Pubblicità di Netflix
Tempo di lettura: 2 minuti. Il piano con pubblicità di Netflix raggiunge 40 milioni di utenti attivi mensili, contribuendo a una crescita significativa degli abbonati e delle entrate.
Il piano di streaming supportato dalla pubblicità di Netflix ha raggiunto 40 milioni di utenti attivi mensili globali, con un incremento di 35 milioni rispetto all’anno precedente, ha annunciato oggi Netflix durante la presentazione pubblicitaria Upfront. Netflix ha un totale di 270 milioni di abbonati in tutto il mondo, quindi la maggior parte dei suoi utenti è ancora sui piani senza pubblicità.
Aumento della popolarità
Netflix ha resistito per molti anni all’implementazione di un piano con pubblicità, ma ha confermato nel 2022 l’intenzione di offrire un’opzione più economica per aumentare le entrate. Il piano “Standard con pubblicità” è stato lanciato alla fine del 2022 e la sua popolarità è cresciuta con l’aumento dei prezzi dei piani senza pubblicità.
Prezzi e Caratteristiche
Negli Stati Uniti, il piano “Standard con pubblicità” ha un prezzo di $6,99 al mese per lo streaming in HD su due dispositivi contemporaneamente, con la maggior parte dei film e degli spettacoli TV disponibili. Il piano base senza pubblicità costa $15,49 al mese, mentre il piano premium costa $22,99 al mese. Il piano supportato dalla pubblicità non include l’opzione di scaricare contenuti per la visione offline e non supporta l’audio spaziale.
Statistiche di Utilizzo
Secondo Netflix, oltre il 40% di tutte le iscrizioni nei paesi in cui è disponibile il piano con pubblicità riguarda questo piano. Più del 70% degli utenti del piano con pubblicità guarda contenuti Netflix per più di 10 ore al mese, e Netflix afferma che gli abbonati sono due volte più propensi a rispondere a un annuncio rispetto agli abbonati di altri servizi di streaming.
Collaborazioni e Prospettive Future
Dall’introduzione del piano supportato dalla pubblicità, Netflix ha collaborato con Microsoft per la gestione degli annunci, ma nel 2025 lancerà una piattaforma pubblicitaria interna. Oltre a incrementare le entrate con un’opzione più economica, Netflix ha anche intensificato le misure contro la condivisione delle password. Dopo aver messo fine all’uso multi-famiglia degli account, Netflix ha registrato una forte crescita degli abbonati e un aumento delle entrate.
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