Sicurezza Informatica
Minori e tecnologia: Nethive annuncia un parental control efficiente
Tempo di lettura: 3 minuti. La soluzione HiveFlow4C di Nethive è elemento fondamentale per sviluppare un nuovo framework che assicuri un rapporto più sano e sicuro tra minori e tecnologia: programma congiunto di formazione e ricerca con l’Università di Padova a favore del Digital Wellbeing
Nethive, azienda italiana specializzata in servizi e progetti di networking e security, si propone come promotore per lo sviluppo di un progetto di ricerca di natura scientifica mirato a realizzare un nuovo framework che tenga in considerazione l’attuale stato dell’arte in ambito pedagogico/educativo nella regolazione del rapporto tra minori e tecnologia, integrandolo con la propria soluzione tecnologica HiveFlow4C.
La sempre maggiore diffusione delle tecnologie digitali anche negli ambienti educativi, ha prodotto radicali cambiamenti in tutti i settori della nostra vita, alimentando un crescente dibattito sull’utilizzo di tali dispositivi da parte dei minori e come questo possa influire sul loro percorso di crescita e formazione.
In collaborazione con la Fondazione dell’Università di Padova, Nethive ha avviato un programma di formazione e ricerca con l’obiettivo di promuovere il benessere digitale, attraverso un modello di parental control. Si tratta di un progetto che, partendo dall’individuazione degli effetti di utilizzo dei dispositivi digitali sulla salute psicofisica dei minori e sulle applicazioni web che impattano maggiormente sulla formazione e sul loro benessere psicosociale, permetterà di impostare abitudini digitali corrette per ogni fascia d’età, proteggendo i minori dalla fruizione di contenuti inappropriati e da un’eccessiva sovraesposizione ai social network e ai messaggi pubblicitari.
Garantire una corretta educazione in termini di benessere digitale permette, infatti, ai minori di sfruttare i benefici della tecnologia, senza compromettere la loro attenzione e le capacità di interagire con il mondo esterno. Il framework verrà integrato all’interno della soluzione HiveFlow4C che diventerà una componente importante dell’offerta di servizi digitali da parte dei principali operatori telefonici italiani, con un impatto sociale complessivo molto significativo.
HiveFlow è la soluzione agentless di Nethive per il controllo e la sicurezza di tutti i dispositivi familiari dalle minacce più diffuse e pericolose; grazie a profili personalizzati, consente di impostare regole di utilizzo per ogni componente della famiglia, creare abitudini digitali sane e proteggere i minori da contenuti inadeguati. Attraverso l’Application Control e al Web Content Filtering è possibile avere il pieno controllo e visibilità del traffico dati di tutti i device per rimanere sempre aggiornati sulle attività online della famiglia e ricevere notifiche puntuali attraverso diversi canali di comunicazione e-mail, SMS e notifiche in-app.
“Vogliamo posizionarci in maniera sempre più netta come un’azienda che promuove la digital education per le famiglie e gli individui, con l’intento di far crescere l’interesse sociale sulla digital wellness, un tema spesso sottovalutato e trascurato,” sottolinea Alessandro Bellato, Co-Founder & Owner di Nethive. “La nostra soluzione HiveFlow4C, grazie all’integrazione diretta con l’infrastruttura dei maggiori operatori telefonici italiani, si inserisce in uno dei principali anelli della catena di distribuzione dei contenuti digitali. Per tale motivo riteniamo fondamentale diffondere questi temi in modo corretto ed efficace, al fine di costruire una società digitale sana, equilibrata e consapevole dei potenziali rischi e delle interessanti opportunità offerte dalla tecnologia.”
Grazie alla convenzione stipulata con UniSMART, Fondazione dell’Università di Padova nell’aprile del 2023, abbiamo avviato una preziosa collaborazione accademica. Questa partnership darà il via al nostro entusiasmante progetto di Dottorato di Ricerca con l’Università degli Studi di Padova a partire da ottobre 2023, con prevista conclusione entro ottobre 2026.
Fasi del progetto di ricerca
- Indagine relativa all’attuale stato dell’arte e individuazione dei criteri secondo cui devono essere scelte le applicazioni/contenuti web destinati alle diverse fasce d’età.
- Stesura delle linee guida per la realizzazione del Framework di ricerca.
- Elaborazione di un modello di parental control, implementabile nell’esistente infrastruttura tecnologica del prodotto HiveFlow.
Nethive, grazie a un talentuoso team di R&D, realizza piattaforme software e sviluppa middleware di integrazione e automazione custom. In questo contesto si inserisce, a partire dal 2018, lo sviluppo e la commercializzazione di HiveFlow4C, una soluzione agentless per monitorare tutte le attività online della famiglia che oggi si arricchisce ulteriormente della preziosa collaborazione con l’Università di Padova.
“I figli trascorrono quotidianamente molto tempo online e spesso i genitori non hanno strumenti adeguati per controllare le loro attività digitali e proteggerli da contenuti inadeguati – conclude Bellato di Nethive -. HiveFlow, già oggi, consente di impostare regole di utilizzo per ogni componente della famiglia, creando abitudini digitali sane e bloccando le minacce più diffuse e pericolose. Riteniamo che equilibrio e benessere digitale siano la strada per instaurare un dialogo quanto più proficuo e produttivo con le nuove generazioni, sia all’interno degli ambienti familiari che in quelli formativi.”
Sicurezza Informatica
Sviluppatore di Tornado Cash condannato a 64 mesi
Tempo di lettura: 2 minuti. Alexey Pertsev, sviluppatore del mixer di criptovalute Tornado Cash, è stato condannato a 64 mesi per riciclare oltre 2 miliardi di dollari.
Alexey Pertsev, uno dei principali sviluppatori del mixer di criptovalute Tornado Cash, è stato condannato a 64 mesi di prigione per aver contribuito a riciclare oltre 2 miliardi di dollari in criptovalute. La sentenza riflette la crescente pressione delle autorità legali contro le piattaforme che possono essere utilizzate per attività illecite.
Il caso di Tornado Cash
Tornado Cash è una piattaforma decentralizzata e open-source che era intesa a fornire anonimato ai possessori di criptovalute. La piattaforma funzionava accettando depositi e trasferendo gli asset tra numerosi nodi di servizio prima di consentire il prelievo a un indirizzo di portafoglio diverso da quello originale. Questo metodo è stato utilizzato da criminali informatici per nascondere l’origine dei fondi e riciclare grandi somme da attività illegali, incluso il noto gruppo di hacker nordcoreano Lazarus.
Implicazioni legali e azioni delle Autorità
Nel 2022, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato la piattaforma, e nel 2023, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha incriminato due dei fondatori per cospirazione di riciclaggio di denaro e violazione dell’International Economic Emergency Powers Act. Queste azioni sottolineano la determinazione delle autorità di combattere il riciclaggio di denaro attraverso tecnologie che offrono elevati livelli di anonimato.
Difesa e la Sentenza
Pertsev ha affermato che il suo obiettivo era solo di fornire privacy alla comunità delle criptovalute e non di facilitare operazioni criminali. Tuttavia, la corte ha respinto queste affermazioni, sottolineando che Tornado Cash non includeva misure anti-abuso e che gli sviluppatori non avevano fatto sforzi significativi per prevenire il riciclaggio di denaro attraverso la piattaforma. Inoltre, è stato sottolineato il mancato cooperazione di Pertsev con le autorità investigative.
Confische e Conseguenze
Oltre alla sentenza carceraria, sono stati confiscati beni per un valore di 1,9 milioni di euro in criptovalute e una Porsche di proprietà di Pertsev. Con l’arresto dei tre principali sviluppatori, il futuro del progetto Tornado Cash rimane incerto, con il principale sito web e la pagina GitHub ancora online, ma con molte delle attività comunitarie e transazionali sospese o terminate.
Sicurezza Informatica
BreachForums è offline e sotto il controllo dell’FBI
Tempo di lettura: < 1 minuto. Il noto portale di annunci legati al crimine informatico dove si vendono i dati trafugati al miglior offerente, BreachForums, è ora dell’FBI
L’FBI ha messo sotto scacco il sito BreachForums sia nel clear sia nel dark web e risulta offline. L’operazione, ancora sconosciuta alla stampa è emersa in seguito a diverse segnalazioni in rete che ne hanno dato evidenza attraverso gli screenshot dei propri browser.
Il sito è irraggiungibile sia via web normale sia dal dominio .onion. BreachForums è un forum con un template grafico “old style” dove gli utenti si scambiano notizie riguardanti il crimine informatico e pubblicano annunci dei dati trafugati in seguito ad attacchi ad Enti e Aziende per venderli al miglior offerente ed è ufficiale che sia offline per via di un’azione dell’FBI.
L’amministratore di BreachForums è stato condannato per i reati di diffusione di materiale vietato e per possesso di Contenuti sessuali esplitici di minori.
articolo in aggiornamento.
Sicurezza Informatica
Apple App Store bloccate transazioni fraudolente per oltre 7 miliardi
Tempo di lettura: 2 minuti. Apple ha bloccato oltre 7 miliardi di dollari in transazioni fraudolente sull’App Store negli ultimi quattro anni, rafforzando la sicurezza per utenti e sviluppatori.
Apple ha annunciato di aver prevenuto oltre 7 miliardi di dollari in transazioni potenzialmente fraudolente sull’App Store nel corso degli ultimi quattro anni, dimostrando il suo impegno continuo nel proteggere sia gli utenti che gli sviluppatori da attività dannose.
Dettagli dell’azione anti-frode di Apple
Tra il 2020 e il 2023, Apple ha impedito transazioni fraudolente per un valore di più di 1,8 miliardi di dollari solo nel 2023. Inoltre, ha bloccato l’uso di oltre 14 milioni di carte di credito rubate e ha impedito a più di 3,3 milioni di account di effettuare ulteriori transazioni.
Apple ha adottato misure severe contro la frode, respingendo più di 1,7 milioni di proposte di app nel 2023 per mancato rispetto degli standard rigorosi di privacy, sicurezza e contenuto dell’App Store. Questo ha comportato la terminazione di quasi 374 milioni di account di sviluppatori e clienti e la rimozione di circa 152 milioni di valutazioni e recensioni per preoccupazioni legate alla frode.
Implicazioni per gli sviluppatori e l’ecosistema dell’App Store
Le azioni di Apple riflettono il suo impegno a mantenere un ambiente sicuro e affidabile per i suoi utenti e sviluppatori. Con la crescente concorrenza e le pressioni regolamentari, in particolare nell’Unione Europea dove le leggi richiedono una maggiore apertura del sistema operativo iOS a store di app di terze parti, Apple continua a sottolineare l’importanza della sicurezza come caratteristica distintiva del suo ecosistema.
Il blocco di transazioni fraudolente e la gestione proattiva della sicurezza dell’App Store rappresentano un aspetto fondamentale della strategia di Apple per mantenere la fiducia degli utenti e degli sviluppatori, nonostante le sfide poste dall’apertura forzata del suo ecosistema a maggiori opzioni di distribuzione delle app. Mentre Apple si adatta alle nuove normative e risponde alla concorrenza, l’azienda si impegna a proteggere la sicurezza e l’integrità dell’App Store, evidenziando il suo ruolo come leader nell’offrire un ambiente sicuro e protetto per l’acquisto e il download di app.
- Editoriali2 settimane fa
Chip e smartphone cinesi ci avvisano del declino Occidentale
- Inchieste2 settimane fa
Ransomware in Italia: come cambia la percezione del fenomeno nell’IT
- Economia2 settimane fa
Internet via satellite: progetto europeo IRIS² in grande difficoltà
- Editoriali1 settimana fa
Anche su Giovanna Pedretti avevamo ragione
- L'Altra Bolla1 settimana fa
Jack Dorsey getta la spugna e lascia Bluesky
- Inchieste1 settimana fa
Perchè il motore di ricerca OpenAI fa paura ai giornalisti?
- L'Altra Bolla1 settimana fa
Meta arriva l’intelligenza artificiale per la Pubblicità
- Smartphone1 settimana fa
Richiesta di Class Action contro Samsung per il Galaxy S24 Ultra