Sommario
Anonfiles, noto per permettere agli utenti di condividere file in modo anonimo, ha annunciato la sua chiusura. La decisione è stata presa a seguito dell’incapacità di gestire l’abuso eccessivo da parte degli utenti.
Popolarità e abuso
Sebbene Anonfiles fosse stato creato per condividere file senza registrare l’attività degli utenti, è rapidamente diventato uno dei servizi di condivisione file più utilizzati da attori minacciosi. Questi ultimi lo utilizzavano per condividere dati rubati, credenziali e materiale protetto da copyright. Recentemente, gli utenti hanno segnalato problemi nel caricamento dei file sul sito.
Chiusura del servizio
Il team di Anonfiles ha deciso di chiudere il servizio, citando come motivo principale la chiusura da parte del loro fornitore di proxy. Hanno inoltre sottolineato la difficoltà nel gestire l’enorme quantità di materiale abusivo caricato sul sito. Nonostante gli sforzi per automatizzare la gestione degli abusi e la rimozione di centinaia di migliaia di file, il volume di contenuti inappropriati non ha mostrato segni di diminuzione.
Problemi con la pubblicità
Oltre ai problemi legati all’abuso, Anonfiles ha ricevuto critiche per l’uso di inserzionisti poco chiari. Gli utenti hanno segnalato che il sito reindirizzava spesso a malware, truffe di supporto tecnico e estensioni indesiderate per Chrome e Firefox. Ad esempio, tentando di scaricare un file da Anonfiles, gli utenti venivano reindirizzati a siti che scaricavano file ISO contenenti malware, tra cui trojan di accesso remoto e clicker pubblicitari.
Avvertenze precedenti
Nel 2021, il ricercatore Germán Fernández aveva avvertito che la malvertising di Anonfiles stava distribuendo il malware RedLine Stealer, noto per rubare credenziali e portafogli di criptovalute. Altre campagne malvertising su Anonfiles hanno portato all’installazione di estensioni di dirottamento della ricerca, botnet Amadey, Vidar stealer e persino ransomware STOP.
Futuro di Anonfiles
Gli operatori di Anonfiles stanno ora cercando qualcuno interessato all’acquisto del loro dominio, probabilmente con l’intenzione di lanciare un nuovo servizio di condivisione file. Nel frattempo, la chiusura del sito ha reso molti file, utilizzati sia da ricercatori di cybersecurity che da attori minacciosi, non più disponibili.
