Economia
Russia restia alla CBDC: solo il 17% investirebbe più di 200 dollari
Tempo di lettura: 2 minuti. Mentre la Russia esplora le potenzialità del rublo digitale, un recente sondaggio rivela che solo il 17% dei cittadini sarebbe disposto a conservare più di 212 dollari in CBDC
Secondo un recente sondaggio condotto dal team congiunto della Saint Petersburg Exchange e del Russian Trading System (RTS), oltre la metà dei cittadini russi è disposta a conservare i propri soldi in una valuta digitale della banca centrale (CBDC). Tuttavia, quando si tratta di conservare più di 20.000 rubli (circa 212 dollari), solo il 17% si fida del rublo digitale.
Dettagli del sondaggio
Il sondaggio ha coinvolto oltre 2.000 intervistati in tutto il paese, di età compresa tra 18 e 65 anni. I risultati, pubblicati sul giornale locale Izvestia il 24 agosto, rivelano che il 58,3% degli intervistati è teoricamente pronto a investire i propri soldi in CBDC. Tuttavia, la maggior parte di loro (23,8%) trasferirebbe solo una somma compresa tra 5.000 (53 dollari) e 20.000 rubli (212 dollari) in moneta digitale. Il 9% degli intervistati può immaginare di conservare da 20.000 a 50.000 rubli (da 212 a 529 dollari) in CBDC, mentre solo il 2% un importo fino a 100.000 rubli (1.058 dollari). Riguardo all’idea di conservare tutti i loro soldi in valuta digitale della banca centrale, solo il 2,4% è disposto a farlo.
Preoccupazioni principali
Le principali preoccupazioni citate dagli intervistati includono la mancanza di informazioni sufficienti sulla tecnologia (22%) e le preoccupazioni riguardo al furto cibernetico e ai guasti del sistema (21%).
Sviluppi recenti in Russia
Il 15 agosto, la Russia ha iniziato a testare operazioni con rubli digitali. Questi test pilota coinvolgono la partecipazione di 13 banche e un gruppo ristretto dei loro clienti. La fase iniziale si concentra sul perfezionamento delle operazioni fondamentali, priorizzando processi chiave come la creazione e il finanziamento di conti in rubli digitali, facilitando le transazioni in rubli digitali da individuo a individuo, semplificando i pagamenti automatizzati e utilizzando in modo innovativo i codici QR per transazioni di acquisto e servizio senza interruzioni. Secondo la prima vice governatrice della Banca di Russia, Olga Skorobogatova, la strategia della banca prevede di portare il rublo digitale a un uso diffuso entro il 2025-27.
Con l’introduzione e i test del rublo digitale, la Russia sta esplorando le potenzialità e le sfide delle valute digitali della banca centrale, con una risposta mista da parte della sua popolazione.
Economia
USA blocca miners della Cina per rischi di sicurezza nazionale
Tempo di lettura: < 1 minuto. Gli USA bloccano una compagnia di minatori di criptovalute legata alla Cina vicino a una base nucleare, citando rischi per la sicurezza nazionale.
Il governo USA ha recentemente intrapreso azioni decisive contro un’azienda di estrazione di criptovalute legata alla Cina, bloccandone le operazioni dei miners vicino a una base nucleare, citando preoccupazioni di sicurezza nazionale.
Dettagli dell’intervento
L’azienda, che aveva acquistato il terreno nel 2022, è stata accusata di iniziare i lavori senza aver effettuato le necessarie comunicazioni al Committee on Foreign Investment in the United States (CFIUS). Un suggerimento ha innescato un’indagine su tale acquisizione, rivelando potenziali rischi legati alla sicurezza nazionale a causa della prossimità dell’operazione mineraria a una base militare nucleare degli USA.
Implicazioni per la Sicurezza Nazionale
La preoccupazione principale è che le operazioni di estrazione potrebbero mascherare altre attività che potrebbero minacciare la sicurezza delle infrastrutture critiche statunitensi, inclusi i siti nucleari. La decisione di bloccare queste operazioni riflette l’aumento della vigilanza e del controllo sugli investimenti esteri in settori sensibili.
Reazioni e conseguenze
La decisione ha suscitato dibattiti sull’equilibrio tra sviluppo economico e sicurezza nazionale, specialmente nel contesto crescente delle tensioni tra USA e Cina riguardo alla tecnologia e alla sicurezza informatica. Mentre alcuni sostengono la necessità di proteggere le infrastrutture nazionali, altri vedono queste azioni come potenzialmente dannose per il clima di investimento internazionale.
Il blocco delle attività dei miners di questa azienda cripto legata alla Cina vicino a una base nucleare USA sottolinea l’importanza di una sorveglianza rigorosa e di politiche chiare per la gestione degli investimenti stranieri in settori critici. Continueranno a sorgere questioni su come bilanciare sicurezza e sviluppo economico in un panorama globale sempre più interconnesso e tecnologicamente avanzato. Questo sviluppo evidenzia la crescente complessità delle relazioni internazionali nel contesto della sicurezza digitale e della gestione delle nuove tecnologie, come la blockchain e le criptovalute, nei contesti di sicurezza nazionale.
Economia
Cy4Gate: accordo da un milione con Innovery
Tempo di lettura: 2 minuti. Cy4Gate rafforza la sua presenza nel mercato con una nuova partnership strategica con Innovery e un contratto da 1 milione di euro
Cy4Gate, un rinomato player nel settore della cybersecurity e della cyber intelligence, ha recentemente annunciato sviluppi significativi che rafforzano la sua posizione nel mercato. Questi includono un importante accordo strategico con Innovery e la firma di un contratto da un milione di euro con una primaria realtà high-tech italiana.
Partnership con Innovery
Cy4Gate ha siglato un accordo strategico con Innovery, una multinazionale specializzata in consulenza e soluzioni innovative nel campo della Cybersecurity. Questa collaborazione designa Innovery come partner per le soluzioni di Cy4Gate nel mercato Corporate italiano, sia in ambito Cybersecurity che Decision Intelligence. Questa mossa è parte della strategia di Go To Market di Cy4Gate per consolidare la sua presenza e visibilità nel mercato target.
Dettagli del Contratto da 1 Milione di Euro
Parallelamente, Cy4Gate ha ottenuto un contratto biennale del valore di 1 milione di euro con una primaria azienda high-tech operante in Italia e all’estero. Il contratto comprende la fornitura della piattaforma di Cyber Threat Intelligence di Cy4Gate, rafforzando ulteriormente la sua reputazione e presenza nel settore.
Implicazioni e futuro
Questi sviluppi sono indicativi dell’impegno di Cy4Gate a espandere la sua influenza nel mercato nazionale e internazionale della cybersecurity. L’accordo con Innovery permette a Cy4Gate di avvalersi delle competenze e della rete di Innovery per raggiungere un pubblico più ampio, mentre il nuovo contratto consolida la sua capacità di attirare clienti di grande calibro nel settore high-tech.
L’espansione delle operazioni di Cy4Gate attraverso questi importanti accordi e contratti dimostra il suo continuo impegno nel fornire soluzioni avanzate di cybersecurity e decision intelligence. Con questi passi significativi, Cy4Gate si posiziona come un leader chiave nel settore, pronto a capitalizzare su ulteriori opportunità di crescita. Questi sviluppi non solo rafforzano la posizione di Cy4Gate nel mercato della cybersecurity ma aprono anche nuove opportunità per l’innovazione e la crescita nell’ambito della sicurezza informatica e della decision intelligence.
Economia
Microsoft condannata a pagare 242 milioni per Cortana
Tempo di lettura: < 1 minuto. Microsoft deve pagare $242M per violazione di brevetto a IPA per il software Cortana, con l’intenzione di fare appello.
Un recente verdetto di un tribunale federale del Delaware, USA, ha stabilito che Microsoft dovrà pagare 242 milioni di dollari in danni per aver infranto un brevetto di IPA Technologies relativo al software di assistenza vocale, Cortana. Questo caso segna un punto significativo nelle dispute sui diritti di proprietà intellettuale nel settore tecnologico.
Dettagli della Sentenza e del Caso
La causa, iniziata da IPA Technologies nel 2018, accusava Microsoft di aver violato diversi brevetti legati agli assistenti digitali personali e alla navigazione dati basata su comandi vocali. Durante il processo, che è durato una settimana, il focus è stato ridotto a un solo brevetto di IPA, con Microsoft che ha sostenuto di non aver infranto il brevetto e che quest’ultimo non fosse valido.
IPA Technologies, una sussidiaria della compagnia di licenze di brevetti Wi-LAN e di proprietà congiunta della canadese Quarterhill e di due società di investimento, aveva acquisito il brevetto in questione da SRI International, da cui Apple aveva precedentemente acquistato la tecnologia Siri per il proprio assistente vocale.
Implicazioni future e risposta di Microsoft
In risposta al verdetto, un portavoce di Microsoft ha dichiarato che l’azienda “continua a credere fermamente di non aver infranto i brevetti di IPA e farà appello alla decisione.” Il caso è destinato a continuare mentre Microsoft pianifica di fare appello alla decisione. Se l’appello non avrà successo, Microsoft dovrà pagare i 242 milioni di dollari in danni a IPA Technologies.
Questa sentenza evidenzia la continua battaglia sui diritti di brevetto nell’evolversi del mondo della tecnologia degli assistenti vocali. Man mano che le aziende sviluppano nuovi prodotti, devono navigare il complesso panorama dei diritti di proprietà intellettuale per evitare dispute legali costose. L’industria tecnologica e gli esperti legali seguiranno attentamente l’esito dell’appello di Microsoft e di eventuali controricorsi.
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