Trattative tra Meta e i moderatori di contenuti crollano in Kenya

di Redazione
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Meta, verifica a pagamento

Le trattative fuori dal tribunale tra i moderatori di contenuti, Meta e Sama, ex partner di revisione dei contenuti del gigante dei social media in Africa, riguardo a una controversia lavorativa davanti a un tribunale keniota, sono fallite.

Dettagli sulla controversia

Oltre 180 moderatori stanno citando in giudizio Sama e Meta per “licenziamento illegittimo”. I moderatori sostengono che Meta e Sama non abbiano emesso loro avvisi di ridondanza secondo la legge keniota e che le loro indennità finali fossero legate alla firma di accordi di non divulgazione. Stanno inoltre citando in giudizio Majorel, un altro partner di moderazione dei contenuti di Meta in Africa, per presunta discriminazione, sostenendo che Majorel abbia messo in “lista nera” gli ex dipendenti di Sama.

Risposta delle aziende

Mentre Meta ha scelto di non commentare, un portavoce di Sama ha dichiarato di essere “deluso che la mediazione non abbia portato a un accordo”. Ha inoltre aggiunto che sono riusciti a raggiungere una risoluzione concordata con circa 60 moderatori al di fuori del processo di mediazione, dimostrando il loro impegno e la volontà di trovare una soluzione amichevole e vantaggiosa. Sama ha sottolineato di essere in piena conformità con tutti gli ordini del tribunale.

Richieste dei moderatori

I moderatori chiedono un risarcimento per “lo stress subito” e che Sama annulli l’avviso di ridondanza. Esigono inoltre che Meta istituisca un sistema di supporto per la salute mentale simile a quello fornito ai dipendenti nei suoi hub globali. Desiderano anche che Meta, Sama e Majorel riconoscano il loro diritto di sindacalizzazione. È probabile che le loro richieste non siano state soddisfatte, portando al crollo delle trattative.

Contesto aggiuntivo

Sama ha licenziato 260 moderatori di contenuti nel suo hub in Kenya dopo che l’azienda finanziata da venture ha chiuso il suo braccio di moderazione dei contenuti per concentrarsi sul lavoro di etichettatura (annotazione di dati di visione computerizzata). Meta e Sama sono state anche citate in giudizio da Daniel Motaung, un sudafricano, per traffico di esseri umani, relazioni lavorative ingiuste, repressione sindacale e mancata fornitura di adeguato supporto psicologico e di salute mentale.

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