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Dopo Pegasus c’è Reign, lo strano dualismo isrealiano tra NSO e QuaDream sui software spia dei governi
Una falla nel software di Apple sfruttata dalla società di sorveglianza israeliana NSO Group per introdursi negli iPhone nel 2021 è stata contemporaneamente sfruttata da una società concorrente.
QuaDream è una ditta israeliana più piccola e di basso profilo che sviluppa anche strumenti di hacking per smartphone destinati a clienti governativi.
Le due aziende rivali hanno ottenuto la stessa capacità l’anno scorso di penetrare in remoto negli iPhone il che significa che entrambe le aziende potrebbero compromettere i telefoni Apple senza che il proprietario abbia bisogno di aprire un link dannoso. Che due aziende abbiano impiegato la stessa sofisticata tecnica di hacking, nello specifico “zero-click” , dimostra che i telefoni sono più vulnerabili ai potenti strumenti di spionaggio digitale di quanto l’industria ci riferisca in merito.
Gli esperti che analizzano le intrusioni architettate da NSO Group e QuaDream dall’anno scorso credono che le due aziende abbiano usato exploit software molto simili, noti come ForcedEntry, per compromettere gli iPhone.
Un exploit è un codice informatico progettato per sfruttare una serie di vulnerabilità specifiche del software, dando a un hacker un accesso non autorizzato ai dati.
Gli analisti hanno creduto che gli exploit di NSO e QuaDream fossero simili perché hanno sfruttato molte delle stesse vulnerabilità nascoste in profondità all’interno della piattaforma di messaggistica istantanea di Apple e hanno usato un approccio comparabile per piantare software dannoso sui dispositivi mirati.
Un portavoce di Apple ha rifiutato di commentare QuaDream o di dire quali azioni, se ce ne sono, hanno pianificato di intraprendere nei confronti dell’azienda.
ForcedEntry è visto come “uno degli exploit tecnicamente più sofisticati” mai rilevati dai ricercatori di sicurezza.
Le due versioni di ForcedEntry erano così simili che quando Apple ha corretto i difetti sottostanti nel settembre 2021 ha reso inefficace sia il software spia di NSO che quello di QuaDream.
In una dichiarazione scritta rilasciata alla Reuters, una portavoce di NSO ha formalmente dichiarato che la società “non ha collaborato” con QuaDream, ma che “l’industria della cyber intelligence continua a crescere rapidamente a livello globale“.
Apple ha citato in giudizio NSO Group su ForcedEntry a novembre, sostenendo che NSO aveva violato i termini di utilizzo di Apple e l’accordo sui servizi. Il caso è ancora nelle sue fasi iniziali.
Le aziende di spyware hanno a lungo sostenuto di vendere tecnologia ad alta potenza per aiutare i governi a contrastare le minacce alla sicurezza nazionale. Ma gruppi per i diritti umani e giornalisti hanno ripetutamente documentato l’uso di spyware per attaccare la società civile, minare l’opposizione politica e interferire con le elezioni.
Apple ha notificato migliaia di obiettivi ForcedEntry a novembre, facendo capire a funzionari eletti, giornalisti e lavoratori dei diritti umani in tutto il mondo che erano stati messi sotto sorveglianza.
In Uganda, per esempio, ForcedEntry di NSO è stato usato per spiare i diplomatici statunitensi, ha riferito Reuters.
Oltre alla causa di Apple, anche WhatsApp di Meta è in causa per il presunto abuso della sua piattaforma. A novembre, NSO è stata messa su una lista nera commerciale dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti per questioni di diritti umani.
A differenza di NSO, QuaDream ha mantenuto un profilo più basso pur servendo alcuni degli stessi clienti del governo. L’azienda non ha un sito web che promuove la sua attività e ai dipendenti è stato detto di tenere qualsiasi riferimento al loro datore di lavoro fuori dai social media per non fornire prove della sua esistenza.
QuaDream è stata fondata nel 2016 da Ilan Dabelstein, un ex ufficiale militare israeliano, e da due ex dipendenti della NSO, Guy Geva e Nimrod Reznik, secondo i documenti aziendali israeliani.
Come lo spyware Pegasus di NSO, il prodotto di punta di QuaDream – chiamato REIGN – potrebbe prendere il controllo di uno smartphone, raccogliendo messaggi istantanei da servizi come WhatsApp, Telegram e Signal, così come e-mail, foto, testi e contatti, secondo due brochure di prodotto del 2019 e 2020.
Le capacità della “Premium Collection” di REIGN includevano le “registrazioni delle chiamate in tempo reale”, “l’attivazione della fotocamera – anteriore e posteriore” e “l’attivazione del microfono”, diceva una brochure.
Un sistema QuaDream, che avrebbe dato ai clienti la possibilità di lanciare 50 irruzioni di smartphone all’anno, è stato offerto per 2,2 milioni di dollari esclusi i costi di manutenzione, secondo la brochure del 2019 seppur nell’ambiente si sostenga che il prezzo per REIGN sia più alto.
Nel corso degli anni, QuaDream e NSO Group hanno impiegato alcuni degli stessi talenti ingegneristici, ma le aziende non hanno collaborato ai loro software di assalto ai danni dell’iPhone, trovando i propri modi per sfruttare le vulnerabilità.
Diversi acquirenti di QuaDream si sono anche sovrapposti a quelli di NSO tra cui l’Arabia Saudita e il Messico entrambi i quali sono stati accusati di abuso di software spia per colpire gli oppositori politici.
Uno dei primi clienti di QuaDream è stato il governo di Singapore e la documentazione esaminata da Reuters mostra che la tecnologia di sorveglianza della società è stata proposta anche al governo indonesiano.
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Kapeka: nuova backdoor di Sandworm per l’Est Europa
Tempo di lettura: 3 minuti. Kapeka, nuova backdoor utilizzata da Sandworm in attacchi all’Europa orientale, con capacità avanzate di controllo e flessibilità operativa.
Una nuovo backdoor denominata “Kapeka” è stato individuato mentre veniva impiegato in attacchi mirati contro l’Europa orientale, inclusi Estonia e Ucraina. Questo malware, sviluppato dal gruppo di minaccia persistente avanzato (APT) collegato alla Russia, noto come Sandworm, ha mostrato capacità estremamente sofisticate nell’esecuzione di cyber-attacchi, secondo un rapporto di WithSecure.
Caratteristiche del Backdoor Kapeka
Kapeka è una backdoor flessibile scritta in C++ e confezionato come una DLL di Windows. È progettato per mascherarsi da componente aggiuntivo di Microsoft Word per sembrare legittimo e evitare il rilevamento. Il malware è dotato di una configurazione di comando e controllo (C2) incorporata che stabilisce contatti con server controllati dall’attaccante e ottiene istruzioni su come procedere.
Funzionalità del malware
Le funzionalità di Kapeka includono la capacità di leggere e scrivere file, lanciare payload, eseguire comandi shell e persino aggiornare o disinstallare se stesso. Utilizza l’interfaccia COM di WinHttp 5.1 per la comunicazione di rete e impiega il formato JSON per inviare e ricevere dati dal suo server C2. Il backdoor può anche aggiornare la propria configurazione C2 “al volo”, ricevendo una nuova versione dal server C2 durante il polling.
Metodi di propagazione e associazioni
La modalità esatta di propagazione di Kapeka non è ancora stata pienamente identificata, ma le analisi indicano che il dropper del malware viene recuperato da siti web compromessi utilizzando il comando certutil, un esempio di utilizzo di binari legittimi per eseguire attacchi (LOLBin). Kapeka è stato collegato a precedenti famiglie di malware come GreyEnergy e Prestige, suggerendo che potrebbe essere un successore di quest’ultimo, usato in intrusioni che hanno portato al dispiegamento del ransomware Prestige alla fine del 2022.
Implicazioni e significato
L’uso di Kapeka in operazioni di intrusione dimostra un’attività di livello APT, con un alto grado di stealth e sofisticazione, tipico di attacchi attribuibili a origini russe. La sua vittimologia sporadica e il targeting di specifiche regioni geopoliticamente sensibili come l’Europa orientale, evidenziano l’uso strategico di questo malware in operazioni di cyber spionaggio o sabotaggio.
Il backdoor Kapeka rappresenta una minaccia significativa per la sicurezza delle informazioni nelle aree colpite. Le organizzazioni in regioni potenzialmente a rischio dovrebbero rafforzare le loro difese e monitorare attivamente per rilevare segni di questo malware sofisticato, adottando misure proattive per proteggere i loro sistemi dagli attacchi.
APT44: pericolo globale del gruppo Sandworm
APT44, noto anche come Sandworm, è una delle unità di sabotaggio informatico più pericolose, attiva nell’ambito dei conflitti geopolitici a favore degli interessi russi. Questo gruppo è associato a numerosi attacchi di alto profilo e continua a rappresentare una minaccia elevata per governi e operatori di infrastrutture critiche a livello mondiale.
Caratteristiche e attività di APT44
APT44 è un gruppo avanzato di minaccia persistente (APT) che ha mostrato una capacità notevole e una tolleranza al rischio elevata nei suoi sforzi per supportare la politica estera russa. L’ampio mandato di questo gruppo lo rende una minaccia imprevedibile, pronta a colpire a breve termine ovunque i suoi obiettivi si allineino agli interessi nazionali russi.
Rischio di proliferazione di nuove tecniche
Le continue innovazioni di APT44 nell’uso di capacità cyber distruttive hanno potenzialmente abbassato la barriera all’ingresso per altri attori statali e non statali interessati a sviluppare i propri programmi di attacco informatico. Questo rischio di proliferazione è una preoccupazione crescente, poiché potrebbe portare a un aumento globale di attacchi cyber sofisticati e distruttivi.
Protezione e Azioni della Comunità
La ricerca di Google ha portato all’identificazione di varie misure per proteggere gli utenti e la comunità più ampia:
- Protezione attraverso Google’s Threat Analysis Group (TAG): I risultati della ricerca migliorano la sicurezza dei prodotti di Google.
- Aggiunte a Safe Browsing: I siti e i domini identificati sono stati aggiunti per proteggere gli utenti da ulteriori sfruttamenti.
- Allerte per attacchi supportati dal governo: Gli utenti di Gmail e Workspace coinvolti ricevono notifiche.
- Programmi di notifica delle vittime: Dove possibile, le vittime vengono informate tramite programmi dedicati.
- Risorse di VirusTotal: Una collezione di indicatori di compromissione legati ad APT44 è disponibile per gli utenti registrati.
Il continuo impegno di APT44 nel campo del cyber sabotage rappresenta una delle minacce più severe e pervasive a livello globale. È essenziale che la comunità internazionale rimanga vigile e preparata a fronteggiare le sfide poste da gruppi come Sandworm, specialmente in contesti geopolitici delicati.
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Miner di criptovalute arrestato per aver evaso pagamenti di Server Cloud per 3,5 Milioni di Dollari
Tempo di lettura: 2 minuti. Un miner di criptovalute è stato arrestato per aver evaso pagamenti per 3,5 milioni di dollari in servizi di server cloud
Charles O. Parks III, noto anche come “CP3O”, è stato arrestato e accusato di aver utilizzato server cloud noleggiati per minare criptovalute, causando un debito di 3,5 milioni di dollari con due fornitori di servizi cloud, senza mai saldare i conti.
Dettagli del caso
Parks ha ideato un sistema ingegnoso creando identità aziendali fittizie, come “MultiMillionaire LLC” e “CP30 LLC”, per aprire numerosi account presso fornitori di servizi cloud, ottenendo così accesso a una potenza computazionale significativa. Anche se il Dipartimento di Giustizia (DOJ) non ha nominato esplicitamente i fornitori coinvolti, le indicazioni geografiche suggeriscono che si tratti di Amazon e Microsoft, situati rispettivamente a Seattle e Redmond, Washington.
Metodologia e abuso
Utilizzando questi account, Parks è riuscito a ottenere l’accesso a server dotati di potenti schede grafiche, essenziali per il mining di criptovalute come Ether (ETH), Litecoin (LTC) e Monero (XMR). Ha lanciato decine di migliaia di queste istanze di server, utilizzando software di mining e strumenti per massimizzare l’efficienza energetica e monitorare l’attività di mining in varie pool.
Riciclaggio e lifestyle
Le criptovalute estratte venivano poi riciclate acquistando token non fungibili (NFT), convertendole e trasferendole su varie piattaforme di scambio di criptovalute, o attraverso pagamenti online e conti bancari tradizionali. I proventi, convertiti in dollari, erano utilizzati da Parks per finanziare uno stile di vita lussuoso, includendo viaggi in prima classe e l’acquisto di articoli di lusso e auto.
Implicazioni legali e prevenzione
Parks è stato arrestato il 13 aprile 2024 nel Nebraska, con una prima udienza programmata il giorno successivo in un tribunale federale di Omaha. L’imputazione include accuse di frode informatica, riciclaggio di denaro e transazioni monetarie illegali, con una pena massima prevista di 30 anni di prigione. Il caso evidenzia anche l’importanza per i fornitori di servizi cloud di adottare misure più rigorose per verificare l’identità degli utenti, stabilire limiti di uso per i nuovi account e migliorare i sistemi di rilevamento delle anomalie per minimizzare le perdite.
Questo caso di cryptojacking sottolinea la necessità di una vigilanza continua e di politiche più severe da parte dei fornitori di servizi cloud per prevenire abusi simili, proteggendo così l’integrità dei loro servizi e dei loro clienti.
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USA, arrestata per un’accusa di Sextortion da 1,7 Milioni di Dollari
Tempo di lettura: 2 minuti. Una donna del Delaware è stata arrestata per aver preso di mira giovani ragazzi in uno schema di sextortion che ha fruttato 1,7 milioni
Una donna del Delaware, Hadja Kone, è stata arrestata per il suo presunto coinvolgimento in un vasto schema internazionale di sextortion che ha mirato a giovani maschi, guadagnando circa 1,7 milioni di dollari tramite estorsioni. Questo caso sottolinea la crescente problematica della sextortion su Internet, che colpisce migliaia di giovani in tutto il mondo.
Dettagli del caso
Hadja Kone, 28 anni, è stata collegata a un’operazione che mirava principalmente a giovani uomini e minori negli Stati Uniti, Canada e Regno Unito. I truffatori si fingevano giovani donne attraenti online, iniziando conversazioni con le vittime e invogliandole a partecipare a sessioni di video chat dal vivo, durante le quali venivano registrate segretamente. Successivamente, le vittime venivano minacciate di diffondere i video a meno che non pagassero somme di denaro, generalmente tramite Cash App o Apple Pay.
Implicazioni Legali e Risposta delle Autorità
Kone e i suoi co-conspiratori sono accusati di cyberstalking, minacce interstatali, riciclaggio di denaro e frode via cavo. Siaka Ouattara, un altro presunto co-conspiratore di 22 anni dalla Costa d’Avorio, è stato arrestato dalle autorità ivoriane a febbraio. Se condannati, entrambi potrebbero affrontare fino a 20 anni di prigione per ciascun capo di imputazione.
Preoccupazioni crescenti e misure di prevenzione
Questo caso rientra in una tendenza allarmante di aumento dei casi di sextortion, specialmente tra i minori. Nel gennaio 2024, il FBI ha lanciato un avvertimento sulla crescente minaccia di sextortion, sottolineando che i giovani maschi di età compresa tra 14 e 17 anni sono particolarmente a rischio, ma qualsiasi bambino può diventare vittima. Piattaforme come Instagram e Snapchat hanno iniziato a implementare nuove protezioni e risorse educative per combattere la sextortion e proteggere i giovani utenti.
Il caso di Hadja Kone evidenzia l’importanza di una maggiore consapevolezza e educazione sulle pratiche di sicurezza online. Le piattaforme social stanno rispondendo con nuove misure, ma è essenziale che i genitori, gli educatori e i giovani stessi siano informati sui segni di avvertimento e sulle strategie di prevenzione della sextortion
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