Sicurezza Informatica
Kinsing malware sfrutta Apache ActiveMQ e diffonde rootkit Linux
Tempo di lettura: 2 minuti. Kinsing malware sfrutta la vulnerabilità CVE-2023-46604 in Apache ActiveMQ per diffondere rootkit su sistemi Linux, aumentando i rischi di sicurezza.
Il malware Kinsing sta sfruttando attivamente la vulnerabilità critica CVE-2023-46604 nel broker di messaggi open-source Apache ActiveMQ per compromettere i sistemi Linux attraverso un rootkit.
Vulnerabilità e attacchi
La falla permette l’esecuzione remota di codice ed è stata corretta a fine ottobre. La divulgazione di Apache spiega che il problema consente l’esecuzione di comandi shell arbitrari sfruttando tipi di classi serializzate nel protocollo OpenWire. I ricercatori hanno scoperto che migliaia di server sono rimasti esposti agli attacchi dopo il rilascio della patch, e gruppi di ransomware come HelloKitty e TellYouThePass hanno iniziato a sfruttare l’opportunità.
Obiettivi di Kinsing
Kinsing malware mira ai sistemi Linux e il suo operatore è noto per sfruttare falle spesso trascurate dagli amministratori di sistema per prendere possesso dei privilegi di amministratore attraverso rootkit. In precedenza, si sono affidati a vulnerabilità come Log4Shell e un bug RCE di Atlassian Confluence per i loro attacchi. “Attualmente, esistono exploit pubblici che sfruttano il metodo ProcessBuilder per eseguire comandi sui sistemi interessati”, spiegano i ricercatori.
Metodologia e impatto
Il malware utilizza il metodo ‘ProcessBuilder’ per eseguire script bash dannosi e scaricare payload aggiuntivi sul dispositivo infetto da processi di sistema di nuovo livello. Questo metodo consente al malware di eseguire comandi e script complessi con un alto grado di controllo e flessibilità, evitando anche il rilevamento.
Prima di lanciare lo strumento di mining di criptovalute, Kinsing controlla la macchina alla ricerca di altri miner di Monero, uccidendo eventuali processi, crontab e connessioni di rete attive. Successivamente, stabilisce la persistenza tramite un cronjob che recupera l’ultima versione del suo script di infezione (bootstrap) e aggiunge anche un rootkit in ‘/etc/ld.so.preload’.
Rischi e prevenzione
L’aggiunta di un rootkit garantisce che il suo codice venga eseguito con ogni processo che si avvia sul sistema, rimanendo relativamente nascosto e difficile da rimuovere. Con l’aumento del numero di attori delle minacce che sfruttano CVE-2023-46604, le organizzazioni di vari settori rimangono a rischio se non correggono la vulnerabilità o controllano i segni di compromissione.
Per mitigare la minaccia, si raccomanda agli amministratori di sistema di aggiornare Apache Active MQ alle versioni 5.15.16, 5.16.7, 5.17.6 o 5.18.3, che affrontano il problema di sicurezza.
Sicurezza Informatica
Apple estende riparazione Zero-Day di iOS ai vecchi iPhone
Tempo di lettura: 2 minuti. Apple ha esteso le patch di sicurezza per un zero-day di iOS ai vecchi modelli di iPhone e iPad, affrontando una vulnerabilità critica nel kernel.
Apple ha recentemente esteso le patch di sicurezza, originariamente rilasciate a marzo, ai modelli più vecchi di iPhone e iPad, affrontando una vulnerabilità zero-day nel kernel di iOS. Questo aggiornamento riguarda una falla critica nel sistema operativo in tempo reale RTKit di Apple, che era stata segnalata come attivamente sfruttata in attacchi.
Dettagli sulla Vulnerabilità
La vulnerabilità, identificata come CVE-2024-23296, è una questione di corruzione della memoria che permette agli aggressori di leggere e scrivere arbitrariamente nella memoria del kernel, eludendo le protezioni della memoria del kernel. Inizialmente, questa patch era stata applicata solo ai nuovi modelli di iPhone, iPad e Mac il 5 marzo. Ora, Apple ha esteso queste importanti aggiornate di sicurezza anche ai dispositivi più datati, come iPhone 8, iPhone 8 Plus, iPhone X, e alcuni modelli di iPad.
Aggiornamenti implementati
Le versioni aggiornate, iOS 16.7.8 e iPadOS 16.7.8, insieme a macOS Ventura 13.6.7, includono miglioramenti nella validazione degli input per mitigare questa vulnerabilità. Apple ha consigliato a tutti gli utenti dei dispositivi interessati di installare immediatamente gli aggiornamenti per proteggersi da potenziali tentativi di sfruttamento.
Implicazioni e consigli
Nonostante Apple non abbia rivelato chi ha scoperto la vulnerabilità né dettagli sugli attacchi che la sfruttavano, è noto che le vulnerabilità zero-day di iOS sono spesso utilizzate in attacchi di spyware sponsorizzati da stati contro individui ad alto rischio, come giornalisti o politici dell’opposizione. Data la natura mirata di questi attacchi, è cruciale che tutti gli utenti interessati aggiornino i loro dispositivi il prima possibile.
L’iniziativa di Apple di applicare queste patch di sicurezza ai dispositivi più vecchi dimostra un impegno continuo a mantenere la sicurezza across tutte le versioni del suo ecosistema. Gli utenti di vecchi dispositivi Apple possono ora beneficiare delle stesse protezioni dei modelli più recenti, assicurando che la loro sicurezza digitale rimanga robusta contro minacce emergenti. Questo aggiornamento sottolinea l’importanza della vigilanza e della prontezza nella gestione della sicurezza informatica, ribadendo il bisogno di risposte rapide e efficaci a minacce che evolvono costantemente.
Sicurezza Informatica
FCC etichetta “Royal Tiger” come primo attore di minaccia Robocall
Tempo di lettura: 2 minuti. La FCC ha designato “Royal Tiger” come primo attore di minaccia robocall, sottolineando il suo ruolo in frodi e campagne di truffa
La Federal Communications Commission (FCC) ha identificato “Royal Tiger” come primo attore di minaccia ufficialmente etichettato nel contesto delle campagne di robocall dannose. Questo gruppo, operativo tra India, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti, è noto per le sue chiamate automatisate che impersonano enti governativi e banche, spesso ingannando i consumatori con false promesse legate a riduzioni dei tassi delle carte di credito.
Dettagli sull’Operazione di Royal Tiger
Royal Tiger è stato condotto da Prince Jashvantlal Anand e il suo associato Kaushal Bhavsar. Questo gruppo gestisce entità multiple negli Stati Uniti, incluse compagnie di VoIP come Illum Telecommunication Limited, PZ Telecommunication LLC e One Eye LLC. Queste organizzazioni hanno collaborato con la Great Choice Telecom, basata in Texas, che in precedenza è stata oggetto di un ordine di confisca di $225 milioni e di lettere di cessazione e desistenza sia dalla FCC che dalla Federal Trade Commission (FTC) per le sue attività illegali di robocall.
Sistema di Classificazione dei Bad Actors della FCC
La FCC ha sviluppato il sistema di classificazione Consumer Communications Information Services Threat (C-CIST) per aiutare le controparti regolatorie statali, federali e internazionali, oltre alle forze dell’ordine, a identificare e tracciare gli attori di minaccia che abusano delle infrastrutture di telecomunicazioni. Questo sistema facilita l’adozione di azioni appropriate contro tali minacce.
Potenziali Azioni di Enforcement
Le azioni di enforcement contro gruppi come Royal Tiger possono includere lettere di cessazione e desistenza, rimozione dal Robocall Mitigation Database e ordini di confisca. Queste misure sono essenziali per prevenire l’accesso di questi gruppi di minacce allo spazio delle telecomunicazioni degli Stati Uniti e proteggere i consumatori dalle frodi.
Con l’identificazione di Royal Tiger, la FCC rafforza il suo impegno a combattere le frodi legate ai robocall, mirando a eliminare queste molestie e truffe che colpiscono milioni di americani ogni anno. Questa classificazione aiuta anche le forze dell’ordine e il settore a considerare Royal Tiger una minaccia significativa per i servizi di informazione delle comunicazioni. Questo sforzo della FCC dimostra un passo importante verso l’eliminazione delle pratiche fraudolente che sfruttano le telecomunicazioni per perpetrare vasti schemi di truffa e abuso.
Sicurezza Informatica
Nuovo attacco malware via steganografia su PyPI
Tempo di lettura: 2 minuti. Un attacco malware su PyPI nasconde un binario malevolo in un’immagine PNG, mettendo in evidenza nuove tecniche di steganografia e rischi di sicurezza.
Un recente attacco malware su Python Package Index (PyPI) ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle librerie open source. Il pacchetto in questione, requests-darwin-lite
, è stato scoperto da Phylum, utilizzando un approccio sofisticato di steganografia per nascondere un binario Go malevolo all’interno di un’immagine PNG.
Dettagli dell’Attacco
Il pacchetto requests-darwin-lite
mirava specificamente agli utenti di macOS, modificando il processo di installazione per eseguire codice arbitrario tramite una classe PyInstall
modificata nel file setup.py
. Questa classe era programmata per decodificare e eseguire comandi nascosti in una stringa codificata in base64, solamente se il sistema corrispondeva a un UUID specifico. Il binario Go era nascosto all’interno di un’immagine PNG sovradimensionata, apparentemente innocua, che era molto più grande del normale.
Tecniche di Steganografia Usate
L’attacco utilizzava tecniche di steganografia, nascondendo dati binari all’interno di un file immagine PNG senza alterarne la visualizzazione normale. L’immagine, pur funzionando come un logo legittimo, conteneva dati malevoli alla fine del file, che venivano estratti e eseguiti durante l’installazione del pacchetto.
Risposta e Misure di Sicurezza
Phylum ha immediatamente segnalato la scoperta a PyPI, che ha prontamente rimosso il pacchetto e tutte le sue versioni. Questo incidente sottolinea l’importanza di un’attenta verifica del codice e delle dipendenze, soprattutto in ambienti open source dove il codice può essere facilmente manipolato da attori malevoli.
Questo attacco evidenzia una crescente sofisticatezza nelle tecniche utilizzate dagli attaccanti per sfruttare le piattaforme di distribuzione di software. Gli sviluppatori e gli utenti di sistemi basati su pacchetti devono essere estremamente vigilanti e implementare robuste misure di sicurezza e verifiche per proteggere le infrastrutture software dai malware. Questo caso di malware tramite PyPI è un chiaro promemoria dei rischi associati alle librerie e dipendenze open source e della necessità di adottare pratiche di sicurezza informatica avanzate e continue verifiche del codice.
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