Tech
LibreOffice 7.6.3: 110 correzioni per la Suite Office Open-Source
The Document Foundation ha annunciato il rilascio di LibreOffice 7.6.3, la terza versione aggiornata della serie LibreOffice 7.6, suite office open-source e gratuita. Questo aggiornamento arriva quasi un mese dopo LibreOffice 7.6.2 e porta con sé un ulteriore strato di correzioni di bug e miglioramenti di sicurezza, mirando a rafforzare la stabilità, l’affidabilità e la sicurezza dell’ultima serie di LibreOffice 7.6.
Dettagli e Novità di LibreOffice 7.6.3
In termini numerici, LibreOffice 7.6.3 introduce più di 100 correzioni di bug. Secondo i changelog di RC1 e RC2, questo aggiornamento include un totale di 116 fix, rendendolo fortemente raccomandato a tutti gli utenti di LibreOffice 7.6. I binari di LibreOffice 7.6.3 per distribuzioni GNU/Linux basate su DEB o RPM sono disponibili per il download direttamente dal sito ufficiale. Questi installer binari sono pacchettizzati da The Document Foundation, e il tarball sorgente è disponibile per il download per gli integratori di sistema o per chi desidera compilare da sorgenti.
Supporto e Aggiornamenti Futuri
Gli utenti che hanno installato LibreOffice 7.6 dai repository software della loro distribuzione GNU/Linux dovranno attendere l’arrivo di questo aggiornamento nei loro repository stabili. Pertanto, è consigliato tenere d’occhio i repo della propria distro e aggiornare regolarmente le installazioni. LibreOffice 7.6 è stato rilasciato il 21 agosto 2023, con funzionalità come il supporto per i gesti di zoom sui touchpad, il supporto per i temi dei documenti, la capacità di importare ed esportare definizioni di temi per documenti ODF e OOXML, oltre a numerosi miglioramenti nella gestione dei font, specialmente per gli script da destra a sinistra, CJK e alfabeti asiatici.
The Document Foundation supporterà la serie di suite office LibreOffice 7.6 fino al 12 giugno 2024. Il prossimo aggiornamento pianificato, LibreOffice 7.6.4, è attualmente previsto per la prima settimana di gennaio 2024.
Edizione Community e Applicazioni Enterprise
The Document Foundation ricorda che questa è l’edizione “Community” di LibreOffice, supportata da volontari. Per le implementazioni a livello aziendale, The Document Foundation raccomanda la famiglia di applicazioni LibreOffice Enterprise dai partner dell’ecosistema. Inoltre, oggi The Document Foundation ha rilasciato l’app LibreOffice Viewer per dispositivi Android, che permetterà agli utenti Android di visualizzare documenti basati sul formato standard ODF (Open Document Format), così come il formato proprietario MS Office.
Robotica
Tesla Optimus, il nuovo video visto con attenzione
Tempo di lettura: < 1 minuto. Tesla pubblica su Twitter/X un nuovo video del proprio automa “Optimus” mentre smista delle batterie. Video molto impressionante che sta facendo il video del mondo.
Tesla pubblica su Twitter/X un nuovo video del proprio automa “Optimus” mentre smista delle batterie. Video molto impressionante che sta facendo il video del mondo.
In alcuni passaggi veloci del video si osserva la stessa scena da un’angolazione diversa dove si vede che il nostro caro amico Optimus in realtà viene controllato da un operatore.
Non sappiamo se il robot sia capace già di svolgere tutte le operazioni in completa autonomia, quello che è sicuro è che sia in fase di addestramento.
Esseri umani svolgono le operazioni controllando l’automa e tutta una serie di informazioni relative ai movimenti vengono salvate e riutilizzate per addestrare i modelli di Intelligenza Artificiale che saranno poi messi alla prova in operazioni autonome.
La corsa al video
Altri produttori di robot pubblicano ogni tanto dei video sbalorditivi. Questo credo che comporti sia un senso di sfida nei confronti della concorrenza, ma sicuramente un segnale capace di deviare milioni di euro di investimenti da parte dei fondi che vogliono accaparrarsi quote nelle startup più promettenti nel campo della robotica.
Intelligenza Artificiale
OpenAI pronta a lanciare un concorrente di Google Search
Tempo di lettura: 2 minuti. Si attende l’annuncio ufficiale del nuovo motore di ricerca Web di OpenAI
OpenAI ha in programma di annunciare il suo prodotto di ricerca alimentato dall’intelligenza artificiale lunedì, secondo due fonti vicine alla questione, alzando la posta in gioco nella sua competizione con il re della ricerca, Google.
La notizia
L’annuncio potrebbe essere cadenzato un giorno prima dell’inizio della conferenza annuale I/O di Google, prevista per martedì, dove ci si aspetta che il gigante tecnologico sveli una serie di prodotti correlati all’IA. Il prodotto di ricerca di OpenAI è un’estensione del suo prodotto principale, ChatGPT, e consente a ChatGPT di estrarre informazioni dirette dal Web e includere citazioni, secondo Bloomberg. ChatGPT è il prodotto chatbot di OpenAI che utilizza i modelli di IA all’avanguardia dell’azienda per generare risposte simili a quelle umane a prompt di testo.
ChatGPT un’alternativa per cercare informazioni online
Gli osservatori del settore hanno a lungo considerato ChatGPT un’alternativa per raccogliere informazioni online, anche se ha avuto difficoltà a fornire informazioni accurate e in tempo reale dal Web. In precedenza, OpenAI gli aveva dato un’integrazione con il motore di ricerca Bing di Microsoft per gli abbonati paganti.
Il timore di Google e l’IA generativa
Nel frattempo, Google ha annunciato funzionalità di IA generativa per il suo motore di ricerca omonimo. Con le nuove funzionalità Google mira ad una maggiore comprensione degli argomenti, coprendo nuovi punti di vista ed approfondimenti sugli argomenti cercati.
Le attività di Perplexity.ai
Perplexity, una startup valutata 1 miliardo di dollari, è stata fondata da un ex ricercatore di OpenAI e ha guadagnato consensi fornendo un’interfaccia di ricerca nativa dell’IA che mostra citazioni nei risultati e immagini oltre al testo nelle sue risposte. Ha 10 milioni di utenti attivi al mese, secondo un post del blog di gennaio della startup.
Le condizioni attuali del progetto Search di OpenAI
In passato, il prodotto ChatGPT di OpenAI è stato definito l’applicazione più veloce ad aver mai raggiunto 100 milioni di utenti attivi mensili dopo il lancio alla fine del 2022. Tuttavia, il traffico mondiale verso il sito web di ChatGPT è stato altalenante nell’ultimo anno ed è solo ora tornato al picco di maggio 2023, secondo la società di analisi Similarweb, e l’azienda di IA è sotto pressione per espandere la sua base utenti. Un precedente tentativo di portare informazioni aggiornate e reali in ChatGPT, chiamato plugin ChatGPT, è stato ritirato in aprile, secondo un post sul centro assistenza sul sito web di OpenAI.
I rumors legati al nuovo servizio di OpenAI sono legati anche al fatto che siano stati individuati nei DNS dei sottodomini “search.openai.com”. Lo stesso dominio abituale “chat.openai.com” adesso è raggiungibile anche visitando “www.chatgpt.com”.
Le evoluzioni della ricerca Web ed il dramma per gli esperti SEO
La SEO è quella disciplina informatica che studia come ottimizzare i siti Internet per favorire il loro posizionamento nelle ricerche web. Molti proprietari di siti web si affidano a queste tecniche per ricevere visite.
La questione di cui si sta prendendo sempre più coscienza è che motori di ricerca come Google ormai forniscono come risultato delle ricerche un elenco di link a siti solo dopo aver cercato di rispondere alle domande degli utenti.
Il tipo di ricerca che gli utenti effettuano è variegato, e molte delle risposte possono essere date da modelli di intelligenza artificiale senza indirizzare gli utenti a siti esterni.
E’ questa la nuova sfida nel mondo dei motori di ricerca?
Leggi l’inchiesta di Matrice Digitale
Tech
Lo spot iPad e la pressa maledetta, le scuse di Apple
Tempo di lettura: 2 minuti. Lo spot Apple per il lancio del nuovo iPad Pro fa indignare la Rete
La comunità della Rete ha subissato di critiche il nuovo spot pubblicitario della Apple che aveva lo scopo di presentare il nuovo iPad Pro con display oled e chip M4.
In occasione del keynote di quest’anno Apple ha presentato il nuovo modello di iPad Pro utilizzando un video promozionale in cui una pressa idraulica comprime diversi oggetti distruggendoli. Quando la pressa idraulica si risolleva, questi oggetti tipicamente utilizzati da artisti si trasformano in un iPad.
Il messaggio era chiaro, un pianoforte, delle latte di vernice, un giradischi, una tromba, una sveglia, un videogioco vintage e tanto altro vengono compressi in un oggetto potente come un tablet. Non avrete bisogno di tutto questo, vi basta un iPad.
Lo spot Apple, intitolato “Crush”, aveva intenzione di comunicare tutte le possibilità creative di uno strumento innovativo, ma la comunità di utenti Internet ha dato una chiave di lettura diversa.
La distruzione dell’esperienza umana
Sono sicuro che tutti i musicisti amanti dei prodotti hardware e software di Apple, non abbiano gradito vedere strumenti musicali distrutti, come anche nessun artista che si occupa di grafica o cinema o altro.
Lo spot è stato considerato, a giudicare dai numerosi commenti sotto il tweet di Tim Cook, come una profonda mancanza di rispetto verso tutte le persone che hanno ideato quegli strumenti. Strumenti che hanno rappresentato la storia di discipline artistiche e che forse sono stati scelti proprio per questo motivo.
Il pungente commento dell’attore britannico Hugh Grant è stato : “La distruzione dell’esperienza umana. Per gentile concessione della Silicon Valley”.
L’iconico spot del 1994 ideato da Steve Jobs
Impossibile non ricordare lo spot che nel 1984 fu presentato dall’allora CEO di Apple in cui veniva combattuto un futuro distopico, che all’epoca era rappresentato da IBM.
Apple all’epoca entrava nel cuore degli artisti e creatori proprio perchè portava nel grigio mondo dei personal computer una botta di colore. I caratteri del monitor diventavano fonts che seguivano regole calligrafiche, le interfacce diventavano intuitive ed alle caratteristiche tecniche dei freddi calcolatori veniva donata una cosa che si chiama “stile”.
Le parodie e la pressione mediatica
Nel giro di poche ore Internet è stato teatro di lamentele e critiche, alcune dure, altre sotto forma di meme e parodie.
Le scuse della Apple
Il risultato di questa spontanea manifestazione di dissenso ha prodotto un comunicato di Tor Myhren, responsabile della comunicazione marketing di Apple, che ha dichiarato:
Il nostro obiettivo è celebrare sempre la miriade di modi in cui gli utenti si esprimono e danno vita alle proprie idee attraverso iPad. Abbiamo mancato il bersaglio con questo video e ci dispiace
Apple inc.
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