Corea del Sud: divieto di acquisti Cripto con Carte di Credito

di Redazione
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Banca Centrale Corea del Sud progetta pagamento con CBDC

La Corea del Sud sta prendendo in considerazione una proposta normativa che mira al divieto d’acquisto di cripto tramite carte di credito. Questa mossa, proposta dalla Financial Services Commission (FSC) del paese, è motivata da preoccupazioni riguardanti il flusso illegale di capitali all’estero, rischi di riciclaggio di denaro e la promozione di attività speculative.

Dettagli della Proposta

Secondo la proposta, le criptovalute verrebbero classificate come “proibite per il pagamento” secondo le leggi sulla finanza del credito del paese. Se attuata, questa regola impedirebbe ai consumatori di acquistare asset digitali con carte di credito sia da piattaforme di scambio cripto nazionali che estere. Attualmente, le regole che richiedono la verifica dell’identità degli utenti si applicano solo alle piattaforme di trading nazionali. L’obiettivo delle autorità è chiudere un presunto vuoto normativo estendendo le restrizioni agli scambi esteri.

Impatto sul Trading di Criptovalute

Le regole stringenti implementate dal 2021, che riguardano licenze e partnership bancarie, hanno portato a una consolidazione delle attività verso un numero ristretto di principali piattaforme cripto sudcoreane. Secondo i dati di CCData, la quota di mercato totale delle borse con sede in Corea del Sud è salita al 12,9% nel novembre 2023, rispetto al 5,2% nel gennaio 2023. Queste regole hanno reso più difficile per i sudcoreani scambiare asset virtuali in modo anonimo su piattaforme nazionali, ma le piattaforme estere e gli scambi decentralizzati rimangono un’alternativa per coloro che cercano di eludere i controlli di identità e altre rigide normative locali.

Prospettive e Consultazioni Pubbliche

Il periodo di consultazione pubblica per questa proposta durerà fino al 13 febbraio 2024, mentre le modifiche sono previste per essere approvate nel processo legislativo nella prima metà del 2024, se approvate. La Corea del Sud ha adottato finora un approccio regolamentare piuttosto rigoroso sulle cripto, con il divieto per le istituzioni finanziarie di gestire direttamente le transazioni di asset virtuali, sebbene le banche possano ancora fornire servizi di pagamento e mantenere conti di scambio di criptovalute.

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