Sicurezza Informatica
Amministratore di BreachForums condannato a 20 Anni
Conor Brian Fitzpatrick, conosciuto online come “Pompompurin”, è stato condannato a 20 anni di sorveglianza supervisionata nel Distretto Orientale della Virginia per aver gestito il noto forum di hacking BreachForums. Questo forum è tristemente famoso per la vendita e la divulgazione di dati personali di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.
Crimini e Condanna
Fitzpatrick era accusato di furto e vendita di informazioni personali sensibili appartenenti a “milioni di cittadini statunitensi e centinaia di aziende, organizzazioni e agenzie governative statunitensi e straniere”. Ha precedentemente ammesso la colpevolezza per un conteggio di cospirazione per commettere frode con strumenti di accesso, due conteggi di sollecitazione allo scopo di offrire accesso e tre conteggi di possesso di materiale pornografico infantile. I pubblici ministeri statunitensi avevano richiesto una condanna a 188 mesi, circa 15,7 anni, di carcere.
Condizioni di Sorveglianza
Fitzpatrick dovrà trascorrere i primi due anni di rilascio agli arresti domiciliari con un localizzatore GPS e ricevere trattamenti per la salute mentale. Per il primo anno dopo il rilascio, è vietato l’uso di internet e deve consentire all’ufficiale di libertà vigilata di installare un software di monitoraggio sul suo computer. Dovrà anche pagare un risarcimento per le perdite delle vittime, la cui somma verrà determinata in seguito.
Contesto e Implicazioni
L’operazione e la gestione di BreachForums da parte dell’oramai condannato Fitzpatrick rappresentano un esempio significativo di criminalità informatica legata alla violazione di dati e alla vendita di informazioni personali rubate. La condanna riflette la gravità di tali crimini nel contesto della sicurezza informatica globale.
Sicurezza Informatica
Citrix “mitigate manualmente Bug del Client SSH PuTTY”
Tempo di lettura: < 1 minuto. Citrix avverte gli amministratori di mitigare manualmente un bug nel client SSH PuTTY che rischioso per la sicurezza delle chiavi SSH private
Citrix ha notificato ai suoi clienti la necessità di mitigare manualmente una vulnerabilità nel client SSH PuTTY che potrebbe permettere agli aggressori di rubare la chiave SSH privata di un amministratore di XenCenter. Questo problema, identificato come CVE-2024-31497, interessa diverse versioni di XenCenter per Citrix Hypervisor 8.2 CU1 LTSR che integrano PuTTY per stabilire connessioni SSH dai XenCenter ai VM guest.
Implicazioni del Bug
La vulnerabilità è stata scoperta da Fabian Bäumer e Marcus Brinkmann dell’Università di Ruhr Bochum. Essa è causata dal modo in cui le vecchie versioni del client SSH basato su Windows generano i nonce ECDSA (numeri crittografici unici temporanei) per la curva NIST P-521 utilizzata per l’autenticazione. Questo difetto può essere sfruttato se un attaccante controlla un VM guest e un amministratore di XenCenter utilizza quella chiave per autenticarsi al VM guest tramite una connessione SSH.
Consigli per la Mitigazione
Citrix ha rimosso il componente PuTTY a partire dalla versione XenCenter 8.2.6, e le versioni successive alla 8.2.7 non lo includono più. Tuttavia, gli amministratori che utilizzano versioni precedenti sono invitati a scaricare l’ultima versione di PuTTY e installarla al posto della versione inclusa nelle versioni più vecchie di XenCenter. Questo passaggio è essenziale per garantire la sicurezza delle connessioni SSH.
Azioni Alternative
Per gli utenti che non desiderano utilizzare la funzionalità “Open SSH Console”, Citrix suggerisce di rimuovere completamente il componente PuTTY. Coloro che vogliono mantenere l’uso attuale di PuTTY dovrebbero sostituire la versione installata nel loro sistema XenCenter con una versione aggiornata (almeno la versione 0.81).
Questo avviso di Citrix evidenzia l’importanza di mantenere aggiornati i componenti software e di adottare rapidamente le correzioni di sicurezza per proteggere le infrastrutture critiche. Gli amministratori devono essere vigili e proattivi nel gestire le minacce alla sicurezza per evitare potenziali breccie.
Sicurezza Informatica
Polizia: tecnologie e infrastrutture per il contrasto alla criminalità
Tempo di lettura: 2 minuti. La Polizia di Stato italiana migliora la lotta contro la criminalità con tecnologie avanzate, finanziamenti ISF e formazione specialistica.
Nella Sala Palatucci del Polo Tuscolano di Roma, alla presenza del capo della Polizia Vittorio Pisani, sono stati presentati nove progetti innovativi finanziati dal Fondo Sicurezza Interna (ISF) 2014-2020 che mirano a potenziare le capacità di contrasto alla criminalità organizzata e all’immigrazione clandestina attraverso l’adozione di tecnologie avanzate.
Tecnologie di avanguardia nella Lotta alla Criminalità
Tra le iniziative spiccano l’implementazione del pedinamento elettronico e sistemi avanzati per l’acquisizione di dati dai dispositivi mobili. Queste tecnologie sono destinate a rafforzare l’efficienza degli uffici investigativi della Polizia di Stato, permettendo una gestione più efficace e rapida delle informazioni in scenari critici.
Accesso a Banche Dati Internazionali e Supporto Linguistico
Un altro obiettivo significativo è migliorare l’accesso a banche dati internazionali, cruciali per la consultazione di informazioni su persone fisiche e giuridiche. Ciò è essenziale per ricostruire le reti di traffico di migranti illegali e identificare i responsabili. L’integrazione di interpreti di lingua araba facilita ulteriormente le operazioni in contesti internazionali.
Modernizzazione dei Laboratori Forensi
Il progetto prevede anche l’ammodernamento dei laboratori di chimica forense, di balistica e l’AFIS (Automated Fingerprint Identification System), essenziali per l’identificazione delle impronte digitali con strumentazioni di ultima generazione. Questo approccio interdisciplinare potenzia la Polizia scientifica, aumentando la precisione e l’affidabilità delle indagini.
Formazione specialistica e Controllo del Territorio
Sono stati erogati corsi di alta formazione per migliorare le conoscenze e le competenze degli operatori e degli esperti forensi. Inoltre, oltre 1.000 autovetture delle Squadre volanti sono state equipaggiate con il sistema Mercurio, che consente un monitoraggio più efficace delle operazioni tramite postazioni di gestione centralizzata, migliorando così il controllo del territorio. Questi progetti avviati dalla Polizia rappresentano un salto qualitativo nelle operazioni di sicurezza pubblica, sfruttando la tecnologia per combattere la criminalità in modo più efficace. Con questi avanzamenti, la Polizia di Stato dimostra un impegno costante verso l’innovazione e la sicurezza nazionale.
Sicurezza Informatica
RAT Android scoperto da SonicWall minaccia la sicurezza dei dati
Tempo di lettura: 2 minuti. Un nuovo RAT Android utilizza icone di app popolari per ingannare gli utenti e installare malware, minacciando la sicurezza dei dati.
Il team di ricerca di SonicWall Capture Labs ha scoperto un nuovo trojan di accesso remoto (RAT) che minaccia gli utenti Android sfruttando icone di app popolari per ingannare e installare software malevolo. Questo RAT è particolarmente pericoloso poiché è progettato per raccogliere credenziali attraverso tecniche di phishing avanzate e manipolazione diretta del dispositivo.
Funzioni e implicazioni del RAT
Il RAT si camuffa dietro le icone di applicazioni note per indurre all’errore gli utenti, che credono di installare software legittimi. Una volta installato, il malware richiede permessi elevati, come l’accesso al Servizio di Accessibilità e l’amministrazione del dispositivo. Questi permessi consentono al RAT di controllare completamente il dispositivo, eseguire comandi inviati da un server di comando e controllo (C&C), e svolgere una vasta gamma di azioni dannose.
Manipolazione e Rischio
Le capacità del RAT includono:
- Lettura e invio di SMS: Permette agli attaccanti di intercettare messaggi in arrivo e inviare SMS a numeri controllati dall’attaccante.
- Accesso ai registri delle chiamate e ai contatti: Fornisce agli attaccanti una visione completa dell’attività del telefono e della rete sociale della vittima.
- Apertura di URL nel browser: Utilizzato per reindirizzare l’utente a siti di phishing dove possono essere rubate ulteriori credenziali.
- Modifiche alle impostazioni del sistema: Include cambiare lo sfondo del dispositivo o manipolare altre funzionalità per mascherare l’attività del RAT.
Protezione e Prevenzione
Per difendersi da minacce come questo RAT, gli utenti devono essere particolarmente attenti alle app che scaricano e ai permessi che concedono. È essenziale scaricare applicazioni solo da fonti affidabili come il Google Play Store e mantenere il sistema operativo e le app aggiornate con le ultime patch di sicurezza.
Questo RAT Android scoperto da SonicWall rappresenta una seria minaccia alla sicurezza personale e aziendale, sottolineando la necessità di misure di sicurezza avanzate e una vigilanza costante. Nonostante le soluzioni tecnologiche come quelle fornite da SonicWall siano cruciali, la consapevolezza e l’educazione degli utenti rimangono le prime linee di difesa contro gli attacchi cyber.
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