Robotica
Robot Bipedale Bioibrido: Innovazione ispirata alla Camminata Umana
Ricercatori giapponesi hanno sviluppato un robot bipedale bioibrido, unendo tessuti muscolari e materiali artificiali, ispirandosi alla camminata umana. Pubblicato il 26 gennaio sulla rivista Matter, il robot rappresenta un avanzamento significativo nel campo dei robot bioibridi, che fondono biologia e meccanica. Questo approccio consente al robot di camminare e girarsi con movimenti efficienti e silenziosi, grazie all’uso dei muscoli come attuatori.
Caratteristiche e Funzionamento del Robot
Il design bipedale innovativo del robot si basa sull’eredità dei robot bioibridi azionati da muscoli, che fino ad ora erano capaci di strisciare e nuotare, ma non di effettuare svolte nette. Per superare questo limite, il robot è progettato per operare in acqua, con una parte superiore in schiuma per galleggiare e gambe zavorrate per mantenere la posizione eretta. Il suo “scheletro” in silicone flessibile si adatta ai movimenti dei muscoli, ai quali sono attaccate strisce di tessuto muscolare scheletrico coltivato in laboratorio.
Prestazioni e Potenzialità
Mediante stimolazione elettrica alternata sui tessuti muscolari, il robot è in grado di “camminare” con una velocità di 5,4 mm/min e di eseguire svolte di 90 gradi, dimostrando la capacità di fermarsi e girare con precisione. Le future integrazioni prevedono l’inserimento di elettrodi nel robot per aumentare l’efficienza e la velocità, oltre all’aggiunta di articolazioni e tessuti muscolari più spessi per movimenti più complessi e potenti.
Sfide e Prospettive Future
Prima di poter potenziare il robot con ulteriori componenti biologici, sarà necessario integrare un sistema di somministrazione di nutrienti per sostenere i tessuti viventi e sviluppare strutture che consentano al robot di operare anche in aria. L’entusiasmo del team di ricerca è palpabile, con grandi aspettative per il futuro dei robot bioibridi, che con questi piccoli ma significativi passi avanti aprono nuove frontiere nella robotica.
Robotica
Gatti e Robot: studio mostra cosa occorre per fidarsi
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri come uno studio innovativo ha utilizzato gatti e un braccio robotico per esplorare la fiducia interspecie nei robot, offrendo intuizioni sul design dei robot e sull’interazione in ambienti multispecie.
Uno studio innovativo dell’Università dello Stato dell’Ohio esplora la fiducia nei confronti dei robot attraverso un’interazione particolare tra felini e tecnologia. Questa ricerca, condotta in collaborazione con artisti di Blast Theory, ha esaminato come i gatti reagiscono e interagiscono con un braccio robotico in un ambiente controllato, fornendo intuizioni sulla fiducia interspecie nei confronti delle macchine.
Dettagli dello Studio
L’esperimento, chiamato Cat Royale, si è svolto in un ambiente appositamente progettato dove tre gatti e un braccio robotico hanno convissuto per sei ore al giorno in un periodo di dodici giorni. L’installazione, parte di un progetto artistico, ha vinto un Webby Award per la sua esperienza creativa. L’obiettivo era osservare e analizzare come i gatti interagiscono con il robot e quale ambiente facilita una coesistenza armoniosa.
Caratteristiche dell’installazione
Il robot era programmato per eseguire attività come trascinare un giocattolo a forma di topo, sollevare un “uccello” di piume e offrire premi alimentari. Un’intelligenza artificiale è stata addestrata per personalizzare l’esperienza basandosi sulle preferenze di gioco individuate per ciascun gatto. Il design dell’ambiente includeva spazi sicuri da cui i gatti potevano osservare o avvicinarsi al robot, oltre a decorazioni che aiutavano il robot a riconoscere i gatti in avvicinamento.
Implicazioni della Ricerca
Questo studio non solo mette in luce l’importanza di considerare il design dell’ambiente in cui i robot operano, ma evidenzia anche la necessità di coinvolgimento umano per la manutenzione e il benessere degli animali. Le conclusioni suggeriscono che la fiducia nei robot può essere costruita attraverso interazioni positive e un ambiente ben progettato, aspetti fondamentali per il futuro della robotica in contesti multispecie.
La ricerca dimostra che la progettazione di mondi multispecie per robot, gatti e umani richiede un’approfondita considerazione di molti elementi, tra cui il benessere degli animali, il design dell’ambiente e le interazioni tecnologiche. Questi risultati possono influenzare il modo in cui i robot vengono integrati in ambienti domestici e altre aree della vita quotidiana, promuovendo una coesistenza armoniosa tra umani, animali e macchine. Scopri come uno studio innovativo ha utilizzato gatti e un braccio robotico per esplorare la fiducia interspecie nei robot, offrendo intuizioni sul design dei robot e sull’interazione in ambienti multispecie. Questo studio rappresenta un passo importante nella comprensione della dinamica di fiducia tra umani e robot, offrendo spunti fondamentali per i futuri sviluppi in questo campo emergente.
Robotica
Come controllare dei Robot morbidi ? MIT ha un’idea geniale
Tempo di lettura: 2 minuti. I ricercatori del MIT sviluppano un nuovo metodo per controllare i robot morbidi trasformabili, permettendo cambiamenti dinamici della forma per vari compiti.
Un team di ricercatori del MIT ha sviluppato un nuovo metodo per controllare robot morbidi trasformabili che possono cambiare forma in modo dinamico. Questi robot, che potrebbero trovare applicazioni nell’assistenza sanitaria, nei dispositivi indossabili e nei sistemi industriali, presentano sfide uniche di controllo a causa della loro capacità di alterare completamente la propria forma.
Tecnologia e metodo di controllo
I ricercatori hanno creato un algoritmo di controllo che impara autonomamente come muovere, allungare e modellare un robot trasformabile per completare specifici compiti. Questo algoritmo è stato testato con successo su una serie di attività complesse che richiedono cambiamenti di forma multipli. Ad esempio, in uno dei test, il robot doveva ridurre la sua altezza mentre cresceva due piccole gambe per passare attraverso un tubo stretto, poi “retrarre” le gambe e allungare il suo corpo per aprire il coperchio del tubo.
Simulatore DittoGym
Per testare ulteriormente l’efficacia del loro algoritmo, i ricercatori hanno sviluppato un ambiente di simulazione chiamato DittoGym. Questo ambiente presenta otto compiti che valutano la capacità di un robot trasformabile di cambiare forma dinamicamente. Le sfide includono navigare attorno agli ostacoli per raggiungere un punto specifico e cambiare forma per imitare lettere dell’alfabeto o oggetti come stelle.
Implicazioni e potenziali applicazioni
Mentre i robot trasformabili sono ancora in una fase iniziale di sviluppo, la tecnica del MIT potrebbe un giorno consentire la creazione di robot a scopo generale capaci di adattare le loro forme per compiere una vasta gamma di compiti. Questi avanzamenti potrebbero rivoluzionare settori come la medicina, dove robot simili potrebbero essere utilizzati per procedure invasive minime, o nell’industria per compiti che richiedono una grande adattabilità.
Il lavoro del MIT non solo spinge i confini del possibile nel campo dei robot morbidi e trasformabili, ma offre anche nuove prospettive su come questi sistemi possano essere controllati più efficacemente, aprendo la strada a future innovazioni e applicazioni pratiche.
Robotica
Tesla Optimus, il nuovo video visto con attenzione
Tempo di lettura: < 1 minuto. Tesla pubblica su Twitter/X un nuovo video del proprio automa “Optimus” mentre smista delle batterie. Video molto impressionante che sta facendo il video del mondo.
Tesla pubblica su Twitter/X un nuovo video del proprio automa “Optimus” mentre smista delle batterie. Video molto impressionante che sta facendo il video del mondo.
In alcuni passaggi veloci del video si osserva la stessa scena da un’angolazione diversa dove si vede che il nostro caro amico Optimus in realtà viene controllato da un operatore.
Non sappiamo se il robot sia capace già di svolgere tutte le operazioni in completa autonomia, quello che è sicuro è che sia in fase di addestramento.
Esseri umani svolgono le operazioni controllando l’automa e tutta una serie di informazioni relative ai movimenti vengono salvate e riutilizzate per addestrare i modelli di Intelligenza Artificiale che saranno poi messi alla prova in operazioni autonome.
La corsa al video
Altri produttori di robot pubblicano ogni tanto dei video sbalorditivi. Questo credo che comporti sia un senso di sfida nei confronti della concorrenza, ma sicuramente un segnale capace di deviare milioni di euro di investimenti da parte dei fondi che vogliono accaparrarsi quote nelle startup più promettenti nel campo della robotica.
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