Tech
Libreboot 20240225 estende il supporto hardware
Tempo di lettura: 2 minuti. Libreboot 20240225 arriva con supporto esteso a nuovi hardware e l’introduzione di flashprog, maggiori prestazioni e affidabilità.
Libreboot, la soluzione open-source e gratuita alternativa al firmware BIOS/UEFI, si arricchisce con il rilascio della versione 20240225 annunciata da Leah Rowe. Quest’ultima aggiunta estende il supporto a una gamma più ampia di hardware e introduce significative migliorie, consolidando la posizione di Libreboot come alternativa credibile al firmware proprietario.
Novità e supporto aggiuntivo
Il rilascio di Libreboot 20240225 segue a distanza di un mese dalla precedente versione, posizionandosi come un’ulteriore release di “testing”. Gli utenti che desiderano sostituire il loro firmware BIOS/UEFI proprietario con una soluzione open-source sono incoraggiati a sperimentare questa nuova versione, tenendo presente che una release stabile di Libreboot è prevista per giugno o luglio 2024.
Tra le novità più rilevanti, Libreboot 20240225 introduce il supporto per nuove schede madri, tra cui HP EliteBook 8560w, diverse varianti della serie Dell Latitude (E5520, E5530, E6520, E6420) e Dell OptiPlex (9020/7020 SFF e MT, XE2 SFF e MT), ampliando così la compatibilità hardware.
Migliorie tecniche e strumenti aggiornati
Un cambiamento importante in questa release riguarda l’adozione del software flashprog in sostituzione di flashrom. Questo strumento è utilizzato per l’identificazione, la lettura, la scrittura, la verifica e la cancellazione dei chip flash. L’integrazione di flashprog in Libreboot migliorerà il supporto hardware futuro, rendendo il processo di flashing del firmware più efficiente e affidabile.
Inoltre, l’utilità pico-serprog è stata aggiornata per supportare il controllo di multipli chip-select, facilitando operazioni di flashing esterno su sistemi basati su Intel IFD, dove è necessario gestire correttamente le linee di dati condivise.
Verso un futuro Open-Source
Con il rilascio di Libreboot 20240225, gli sviluppatori dimostrano un impegno costante verso la promozione di soluzioni open-source nel mondo del firmware, offrendo agli utenti un’alternativa più trasparente e personalizzabile rispetto alle opzioni proprietarie. Il supporto hardware in espansione e le migliorie tecniche apportate in questa versione rappresentano passi importanti verso l’obiettivo di rendere Libreboot una scelta sempre più valida per un’ampia varietà di utenti e configurazioni hardware
Tech
Apple Vision Pro sarà venduto nel mondo dopo WWDC
Tempo di lettura: 2 minuti. Apple annuncia l’espansione internazionale del Vision Pro post-WWDC, mirando a mercati in Asia e Europa dopo il lancio USA.
Apple sta preparando una significativa espansione del suo headset Vision Pro, annunciando il lancio nei mercati internazionali subito dopo la Worldwide Developers Conference (WWDC) di quest’anno. Questa mossa segue il successo iniziale negli Stati Uniti e mira a capitalizzare un interesse globale crescente.
Dettagli dell’Espansione
Secondo le informazioni rilasciate, il Vision Pro sarà disponibile in paesi come Australia, Cina, Germania, Francia, Giappone, Corea del Sud e Singapore, segnando la prima grande espansione internazionale del dispositivo. Dipendenti dei negozi Apple da questi paesi sono stati invitati a Cupertino per sessioni di formazione di più giorni, simili a quelle organizzate prima del lancio statunitense. Questi incontri mirano a preparare il personale a fornire dimostrazioni efficaci e a rispondere alle domande dei clienti riguardo il nuovo dispositivo.
WWDC e Vision Pro
La WWDC di quest’anno, prevista dal 10 al 14 giugno, sarà probabilmente il palcoscenico per annunciare ufficialmente questa espansione. L’evento è noto per essere un momento chiave per Apple per introdurre nuove tecnologie e espansioni di prodotto, e il Vision Pro è atteso come uno dei protagonisti principali.
Riflessioni sul Mercato USA e Prospettive Internazionali
Nonostante un interesse inizialmente alto, la domanda per il Vision Pro negli USA ha mostrato segni di calo nei mesi successivi al lancio. Apple ha persino ridotto le spedizioni del dispositivo. L’espansione internazionale potrebbe quindi rappresentare un tentativo di ravvivare l’entusiasmo globale per il Vision Pro, nonostante il prezzo elevato di $3,500 USD. I prezzi per i mercati non statunitensi non sono ancora stati annunciati.
L’espansione internazionale del Vision Pro è un passo importante per Apple nel consolidare la presenza del dispositivo nel mercato globale degli headset high-tech. Con la formazione intensiva del personale e una strategica pianificazione post-WWDC, Apple si prepara a introdurre il Vision Pro a un pubblico più ampio, sperando di replicare il successo iniziale ottenuto in patria. Questo momento rappresenta un’opportunità significativa per Apple di posizionare il Vision Pro come un leader nel settore emergente dei dispositivi wearable avanzati, combinando innovazione tecnologica con una strategia di marketing globale aggressiva.
Smartphone
Google Pixel 9 Pro XL: eccolo in immagini reali
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri il Pixel 9 Pro XL con immagini reali e specifiche tecniche, inclusi display da 6.73″, tre lenti da 50MP e design premium.
Dopo il recente leak del modello da 6.1 pollici, sono emerse immagini reali del Google Pixel 9 e del Pro XL. Le nuove immagini offrono uno sguardo più dettagliato sul design e sulle specifiche tecniche di questi attesi dispositivi.
Dettagli del Pro XL
Il Pixel 9 Pro XL, con nome in codice “Komodo”, è stato mostrato con 16GB di RAM, una caratteristica che condivide con il suo fratello minore, il Pro, ma si distingue per il suo ampio display da 6.73 pollici. Questo modello offre 128GB di storage, similmente al resto della gamma.
Caratteristiche fotografiche
Sia il Pixel 9 Pro che il Pro XL vantano tre lenti da 50MP con capacità di zoom che variano da 0.5x a 5x. Questi dettagli suggeriscono un significativo miglioramento nelle capacità fotografiche della serie Pixel, promettendo di offrire agli utenti una versatilità superiore e una qualità delle immagini migliore.
Design e costruzione
Esteticamente, il Pixel 9 Pro XL appare come una versione più grande del Pixel 9 Pro. Entrambi i modelli Pro includono Ultra Wideband (UWB) e presentano una combinazione di una parte posteriore opaca accoppiata a una cornice lucida, che tende a mostrare facilmente le impronte digitali. Questa scelta di design conferisce ai dispositivi un aspetto premium, sebbene possa richiedere una manutenzione più frequente per mantenere l’estetica pulita.
Pixel 9: differenze distinte
Il Pixel 9, soprannominato “Tokay”, è dotato di 12GB di RAM e 128GB di storage. Questo modello presenta un display leggermente più piccolo da 6.24 pollici con cornici più grandi rispetto al 6.34 pollici del Pro. Sebbene tutti e tre i dispositivi abbiano un refresh rate di 120Hz, il Pixel 9 si differenzia per avere una parte posteriore lucida e cornici opache, offrendo un contrasto visivo rispetto ai modelli Pro.
Prestazioni del Chipset
Tutti e tre i telefoni montano il nuovo chip Tensor G4, che si prevede offra miglioramenti significativi in termini di prestazioni e efficienza energetica rispetto ai modelli precedenti. L’imminente lineup del Google Pixel 9 sembra pronta a stabilire nuovi standard nel settore degli smartphone con miglioramenti sostanziali in termini di fotografia, design e prestazioni. L’attesa per ulteriori dettagli e la conferma ufficiale delle specifiche continuerà a mantenere alta l’attenzione su questi dispositivi. Questo nuovo sguardo ai Pixel 9 Pro XL, aumenta l’anticipazione per il lancio ufficiale, promettendo un’esperienza utente migliorata e avanzamenti tecnologici significativi. Guarda le offerte Google su Amazon
Smartphone
UE accusa Microsoft Teams e Booking.com di pratiche Antitrust
Tempo di lettura: 2 minuti. L’UE estende le accuse antitrust a Microsoft Teams e Booking.com per pratiche di bias, segnando un aumento del controllo sui giganti tech.
Dopo aver imposto ad Apple cambiamenti significativi in Europa in conformità con il Digital Markets Act (DMA), la Commissione Europea ha esteso le sue azioni antitrust anche a Microsoft Teams e Booking.com. Queste mosse rappresentano gli ultimi sviluppi nell’ambito del crescente controllo regolatorio su grandi aziende tecnologiche.
Microsoft sotto la Lente per Teams
Microsoft si è trovata sotto esame per la sua app di chat e videoconferenza Teams, lanciata nel 2016 come diretto concorrente di Slack. La questione antitrust emerge dal fatto che Microsoft ha integrato Teams in Microsoft 365, disincentivando così l’uso di prodotti concorrenti come Slack. Questo caso riflette un’azione legale storica negli Stati Uniti del 2001, in cui Microsoft fu accusata per aver integrato il suo browser Internet Explorer in Windows.
Misure proposte e reazioni regolatorie
In risposta alle preoccupazioni antitrust, Microsoft ha proposto di disaccoppiare Teams da Microsoft 365. Tuttavia, rimane incerto se questa mossa sarà sufficiente per soddisfare i regolatori. La Commissione Europea ha concluso la sua indagine e si appresta a formulare formalmente le accuse antitrust, nonostante il piano di disaccoppiamento proposto da Microsoft.
Booking.com e le Accuse di Bias
Parallelamente, il sito di prenotazioni alberghiere Booking.com è stato designato come “gatekeeper” e quindi soggetto al DMA. La piattaforma è accusata di presentare agli utenti elenchi di hotel distorti, favorendo offerte che generano le commissioni più alte per l’azienda piuttosto che quelle più vantaggiose per i viaggiatori.
X: situazione attuale e prospettive
La piattaforma social precedentemente nota come Twitter, ora X, è stata anch’essa oggetto di indagine per valutare se le sue vendite pubblicitarie operassero in modo anticoncorrenziale. Tuttavia, la Commissione Europea ha concluso che non era il caso. Resta da vedere se altri servizi di X potrebbero essere soggetti al DMA.
Questi casi mettono in luce l’importanza crescente del DMA come strumento di regolamentazione per garantire pratiche di mercato eque e aperte nel settore tecnologico. Mentre Microsoft Teams e Booking.com si preparano a rispondere alle accuse, il settore si trova ad affrontare una regolamentazione sempre più stringente che potrebbe avere implicazioni significative per il futuro delle operazioni digitali. Questi sviluppi sottolineano l’approccio rigoroso dell’UE nel garantire che le grandi piattaforme tecnologiche operino in modo equo, con impatti potenzialmente vasti sul panorama tecnologico globale.
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