Sicurezza Informatica
FTX, 25 anni di carcere per Sam Bankman-Fried: lavatrice dem di Biden
Tempo di lettura: 2 minuti. Sam Bankman-Fried riceve 25 anni di carcere per frode FTX, segnando un momento cruciale nelle indagini su criptovalute e frodi finanziarie.
Sam Bankman-Fried, co-fondatore dell’exchange di criptovalute FTX, è stato condannato a 25 anni di carcere per sette accuse legate al crollo dell’exchange da lui avviato. Il giudice Lewis Kaplan ha emesso una sentenza di 240 mesi per quattro delle accuse, più 60 mesi per altre due, e ha ordinato a Bankman-Fried di cedere oltre 11 miliardi di dollari, come raccomandato dai pubblici ministeri.
Dettagli della sentenza e del Processo
La sentenza è stata inferiore ai 40-50 anni richiesti dalla procura, ma superiore ai sei anni e mezzo proposti dagli avvocati di Bankman-Fried, e molto al di sotto della massima sentenza possibile di 110 anni. Durante il processo, il giudice Kaplan ha evidenziato che Bankman-Fried era consapevole dei rischi a cui esponeva FTX, dell’uso improprio dei fondi dei clienti e del fatto che le sue azioni fossero sbagliate. La giustificazione delle sue azioni come scommessa sul valore atteso è stata descritta come “il gioco” da Kaplan.
Le prove presentate durante il processo hanno rivelato che FTX falsificava i numeri per apparire più sicura di quanto non fosse e concedeva privilegi speciali al fondo di trading Alameda Research, consentendogli di utilizzare i fondi dei clienti di FTX. La difesa di Bankman-Fried durante il processo si è rivelata disastrosa, con Kaplan che è dovuto intervenire durante l’esame diretto e l’esame incrociato che ha svelato diverse dichiarazioni pubbliche dimenticate o negate da Bankman-Fried.
Le conseguenze della condanna
La condanna al carcere riflette la gravità dei crimini commessi da Bankman-Fried e la sua mancanza di rimorso, nonostante le affermazioni degli avvocati sulla sua profonda tristezza per il danno causato. Attualmente detenuto al Metropolitan Detention Center (MDC) dal 11 agosto 2023 per violazione delle condizioni di cauzione, tra cui tentativi di manipolazione dei testimoni, la condanna di Bankman-Fried segna un capitolo significativo nella storia delle criptovalute e delle frodi finanziarie.
Una lavatrice del PD USA
I soldi della truffa sono stati utilizzati anche per finanziare il PD statunitense alle ultime elezioni di Joe Biden e la madre di Sam Bankman-Fried è risultata la seconda donatrice dopo il magnate Soros come raccontato nell’inchiesta di Matrice Digitale. Oltre alla politica, FTX ha donato diversi milioni di euro a Zelensky appena subito l’attacco russo all’Ucraina e lo ha fatto in criptovalute.
Sicurezza Informatica
Biden firma REPORT Act: legge contro abuso sui minori online
Tempo di lettura: 2 minuti. Report ACT firmata da Biden impone alle piattaforme online di segnalare abusi e sfruttamenti di minori, con severe multe per le violazioni.
Il presidente Joe Biden ha firmato una nuova legislazione, nota come REPORT Act, che impone a siti web e piattaforme sociali l’obbligo legale di segnalare crimini legati al traffico di minori, al grooming e all’adescamento di bambini al National Center for Missing and Exploited Children (NCMEC). Questa legge rappresenta un passo significativo nella lotta contro lo sfruttamento sessuale online dei minori.
Dettagli della Legge
La REPORT Act è stata proposta inizialmente dai senatori Jon Ossoff (D-GA) e Marsha Blackburn (R-SC) nel febbraio 2023 e successivamente approvata dal Congresso. Il disegno di legge è stato firmato dal presidente il 7 maggio 2024, rendendo questa misura la prima del suo genere a livello federale negli Stati Uniti.
Implicazioni per le Piattaforme Online
Sotto la nuova legge, le aziende che omettono intenzionalmente di segnalare materiale di abuso sessuale infantile sul loro sito saranno soggette a pesanti multe. Ad esempio, per le piattaforme con oltre 100 milioni di utenti, una prima violazione potrebbe comportare una multa di $850,000. La legge richiede inoltre che le prove siano conservate per un periodo più lungo, fino a un anno, per consentire un’indagine accurata e approfondita da parte delle forze dell’ordine.
Sfide per il NCMEC
Il NCMEC affronta difficoltà nel gestire i milioni di segnalazioni di abuso sessuale infantile ricevute ogni anno a causa di personale insufficiente e tecnologia obsoleta. Anche se la nuova legge non risolverà completamente il problema, si prevede che renderà l’analisi delle segnalazioni più efficiente, permettendo ad esempio lo stoccaggio legale dei dati su servizi cloud commerciali.
Commenti dei Senatori
La senatrice Blackburn ha dichiarato: “I bambini passano sempre più tempo davanti agli schermi e, purtroppo, ciò espone più minori innocenti al rischio di sfruttamento online. Sono onorata di promuovere questa soluzione bipartisan insieme al senatore Ossoff e alla rappresentante Laurel Lee per proteggere i bambini vulnerabili e perseguire i responsabili di questi crimini atroci.” Questo importante sviluppo legislativo segna un punto di svolta nella protezione dei minori nell’ambiente digitale, affrontando direttamente le minacce online e rafforzando le misure preventive contro gli abusi.
Sicurezza Informatica
Zscaler: Offline l’ambiente di Test dopo voci di una violazione
Tempo di lettura: 2 minuti. Zscaler ha messo offline un ambiente di test dopo voci di una violazione, confermando che non ci sono state compromissioni degli ambienti di produzione o dei dati dei clienti.
Zscaler, un leader nel settore della sicurezza cloud, ha preso misure immediate mettendo offline un ambiente di test dopo che sono circolate voci su un presunto accesso venduto da un attore di minaccia in seguito ad una violazione. Questa azione è stata intrapresa per analizzare e mitigare eventuali rischi associati.
Dettagli dell’incidente
La società ha confermato che durante le indagini iniziali non sono state trovate prove di una compromissione dei loro ambienti di produzione o dei dati dei clienti. Tuttavia, è stato scoperto un ambiente di test isolato, esposto su internet, che è stato prontamente disconnesso e sottoposto ad analisi forense. Questo ambiente non era ospitato su infrastrutture di Zscaler e non aveva connettività con altri ambienti di Zscaler.
Risposta di Zscaler
Zscaler ha ribadito il suo impegno nella protezione degli ambienti dei clienti e ha rassicurato che non vi è stata alcuna compromissione di dati o servizi. La società continua a monitorare la situazione e a condurre ulteriori indagini.
Rumori e speculazioni
Le voci di una violazione sono iniziate quando un noto attore di minaccia, IntelBroker, ha iniziato a vendere quello che sosteneva fosse l’accesso ai sistemi di una compagnia di cybersecurity con un fatturato di 1,8 miliardi di dollari. Sebbene IntelBroker non abbia nominato esplicitamente Zscaler, le correlazioni tra le informazioni condivise e i dati finanziari di Zscaler hanno portato a speculazioni che fosse la compagnia coinvolta.
Implicazioni per la sicurezza
Questo incidente sottolinea l’importanza di proteggere gli ambienti di test tanto quanto quelli di produzione, specialmente quando possono essere esposti a internet e diventare un possibile vettore di attacco. Mentre l’investigazione di Zscaler sulla presunta violazione continua, la rapidità e la trasparenza nella gestione di questa situazione riflettono l’impegno della compagnia nella protezione della sicurezza e della privacy dei suoi clienti.
Sicurezza Informatica
BogusBazaar falsi e-commerce usati per una truffa da 50 milioni
Tempo di lettura: 2 minuti. Oltre 850,000 persone sono state ingannate da una rete di 75,000 falsi negozi online, con il furto di carte di credito e frode per 50 milioni
Un’operazione denominata “BogusBazaar” ha coinvolto una rete di 75,000 falsi negozi online che hanno ingannato oltre 850.000 persone negli Stati Uniti e in Europa, permettendo ai criminali di rubare informazioni delle carte di credito e tentare di processare ordini falsi per un valore stimato di 50 milioni di dollari e questo ricorda le diverse truffe denunciate dagli utenti Matrice Digitale attraverso il modulo di segnalazione alla Redazione.
Dettagli dell’Operazione
Le attività fraudolente hanno avuto luogo attraverso negozi online che vendevano principalmente scarpe e vestiti a prezzi molto bassi, attirando l’attenzione dei consumatori. Questi siti erano ospitati su domini precedentemente scaduti con una buona reputazione, per apparire legittimi agli occhi di Google e dei consumatori.
Modus Operandi
I negozi sono stati creati semi-automaticamente con nomi e loghi personalizzati per alzare la qualità e, con essa, la legittimità percepita del negozio. Le pagine di pagamento di questi siti raccoglievano i dettagli di contatto e le informazioni delle carte di credito delle vittime o rubavano denaro attraverso PayPal, Stripe e pagamenti con carta di credito per ordini inesistenti che non sarebbero mai stati ricevuti.
Infrastruttura e Organizzazione
L’anello di frode era altamente organizzato con squadre distinte e ruoli dedicati, operando sotto un modello di “infrastruttura come servizio”. Un team centrale era responsabile della gestione dell’infrastruttura, mentre una rete decentralizzata di franchising gestiva i negozi fraudolenti quotidianamente.
Rilevamento e Azioni Correttive
I ricercatori di Security Research Labs (SRLabs) hanno scoperto l’operazione e hanno condiviso una lista completa di URL e indicatori di compromissione (IoC) legati a BogusBazaar con le autorità e altre parti interessate. Molte delle operazioni sono state chiuse, ma alcune continuano ad essere attive.
Consigli ai Consumatori
Per verificare l’autenticità di un negozio online, si consiglia di controllare le informazioni di contatto, esaminare la politica di reso, verificare i sigilli di fiducia, navigare nel contenuto del sito web in generale e verificare la presenza sui social media. Inoltre, è utile leggere recensioni online e seguire gli annunci delle agenzie locali di protezione dei consumatori. Questo caso sottolinea l’importanza per i consumatori di essere vigili e critici quando fanno acquisti online, specialmente di fronte a offerte che sembrano troppo belle per essere vere.
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