Tech
Anteprima iPhone 16: cosa sappiamo dai nuovi modelli
Tempo di lettura: 2 minuti. Le nuove immagini dei modelli dummy rivelano dettagli sugli iPhone 16 e 16 Pro, incluso il pulsante Capture e le dimensioni aggiornate.
Le recenti immagini trapelate mostrano i modelli dummy della famiglia iPhone 16 in anteprima, rivelando caratteristiche come il nuovo pulsante Capture e una rinnovata disposizione della fotocamera. Queste anticipazioni suggeriscono interessanti novità per la prossima generazione di iPhone, prevista per settembre.
L’ultimo sguardo alla lineup degli iPhone 16 e iPhone 16 Pro arriva tramite nuove immagini pubblicate sui social, che presentano la famiglia completa degli iPhone 16 sotto forma di modelli dummy. Queste immagini offrono un’anteprima dettagliata delle novità, tra cui il pulsante Capture e un design rinnovato per il modulo fotocamera.
Caratteristiche emergenti dai modelli dummy
Tra le novità più interessanti svelate dai modelli dummy ci sono:
Pulsante Azione: Presente su tutti e quattro i modelli di iPhone 16, attualmente questa funzionalità è esclusiva degli iPhone 15 Pro e 15 Pro Max, guarda offerta su Amazon.
Pulsante Capture: Posizionato sul lato destro dei dispositivi, nello stesso punto dove attualmente si trova l’antenna mmWave 5G negli Stati Uniti. Il pulsante Capture avrà un design meccanico ma con una superficie capacitiva che supporta gesti per lo zoom in e out.
Dimensioni: Gli iPhone 16 Pro e iPhone 16 Pro Max saranno leggermente più grandi rispetto ai modelli iPhone 16 e iPhone 16 Plus. Si prevede che l’iPhone 16 Pro avrà un display da 6,3 pollici (rispetto ai 6,1 pollici attuali) e l’iPhone 16 Pro Max un display da 6,9 pollici (rispetto ai 6,7 pollici attuali).
Disposizione della fotocamera: Sui modelli iPhone 16 e iPhone 16 Plus, le fotocamere saranno disposte verticalmente, una scelta che potrebbe permettere ai modelli standard di iPhone 16 di registrare video spaziali per Vision Pro.
Con l’annuncio ufficiale degli iPhone 16 e iPhone 16 Pro atteso per settembre, è probabile che emergeranno ulteriori dettagli e rumor. Che ne pensate delle modifiche finora trapelate? State considerando l’acquisto di un iPhone 16 quest’anno? Condividete la vostra opinione nei commenti.
Robotica
Robot autonomi con cervelli AI animali
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri come l’intelligenza artificiale ispirata al cervello animale sta rivoluzionando i droni autonomi, rendendoli più veloci ed efficienti dal punto di vista energetico.
Un team di ricercatori della Delft University of Technology ha sviluppato un drone che vola autonomamente utilizzando l’elaborazione delle immagini neuromorfica e il controllo basato sul funzionamento dei cervelli animali. I cervelli animali usano meno dati ed energia rispetto alle attuali reti neurali profonde che funzionano su GPU. I processori neuromorfici sono quindi molto adatti per piccoli droni poiché non necessitano di hardware e batterie pesanti. I risultati sono straordinari: durante il volo, la rete neurale profonda del drone elabora i dati fino a 64 volte più velocemente e consuma tre volte meno energia rispetto a una GPU.
Apprendimento dai cervelli animali: reti neurali a Spike
L’intelligenza artificiale può fornire ai robot autonomi l’intelligenza necessaria per le applicazioni nel mondo reale. Tuttavia, l’attuale AI si basa su reti neurali profonde che richiedono una notevole potenza di calcolo. I processori per eseguire le reti neurali profonde (GPU) consumano molta energia, un problema per piccoli robot come i droni volanti che possono trasportare risorse limitate.
I cervelli animali elaborano le informazioni in modo diverso dalle reti neurali su GPU. I neuroni biologici elaborano le informazioni in modo asincrono, comunicando principalmente tramite impulsi elettrici chiamati spike. L’invio di tali spike consuma energia, quindi il cervello minimizza gli spike, portando a un’elaborazione sparsa. I processori neuromorfici permettono di eseguire reti neurali a spike, risultando molto più veloci ed efficienti dal punto di vista energetico.
Prima Visione e controllo neuromorfici di un Drone Volante
In un articolo pubblicato su Science Robotics, i ricercatori dimostrano per la prima volta un drone che utilizza la visione e il controllo neuromorfici per il volo autonomo. Hanno sviluppato una rete neurale a spike che elabora i segnali da una fotocamera neuromorfica e fornisce comandi di controllo per determinare la posizione e la spinta del drone. La rete è stata implementata su un processore neuromorfico, il chip di ricerca neuromorfico Loihi di Intel, a bordo di un drone.
Con la sua visione e controllo neuromorfici, il drone può volare a diverse velocità in condizioni di luce variabili, da scure a luminose. Può persino volare con luci tremolanti, che fanno inviare alla fotocamera neuromorfica un gran numero di segnali non correlati al movimento.
Applicazioni future dell’AI Neuromorfica per Piccoli Robot
“L’AI neuromorfica permetterà a tutti i robot autonomi di essere più intelligenti,” afferma Guido de Croon, professore di droni bio-ispirati. “Ma è un fattore abilitante assoluto per piccoli robot autonomi.” All’Università di Tecnologia di Delft, i ricercatori lavorano su piccoli droni autonomi utilizzabili per applicazioni che vanno dal monitoraggio delle colture nelle serre al controllo delle scorte nei magazzini. I vantaggi dei piccoli droni includono sicurezza, capacità di navigare in ambienti stretti e costi ridotti, permettendo di essere dispiegati in sciami. La realizzazione di queste applicazioni dipenderà dall’ulteriore miniaturizzazione dell’hardware neuromorfico e dall’espansione delle capacità verso compiti più complessi come la navigazione.
Tech
Android 15 Beta ecco i telefoni di terze parti dove si può installare
Tempo di lettura: < 1 minuto. La beta di Android 15 è ora disponibile su dispositivi di terze parti come Xiaomi, OnePlus e Nothing ecco come installarla
Google ha appena rilasciato la seconda beta pubblica di Android 15, introducendo una serie di nuove funzionalità. Questa seconda beta è disponibile su dispositivi di produttori terzi come Xiaomi, Nothing, Honor, OnePlus, OPPO, Vivo, iQOO e altri. Sebbene la beta sia utilizzabile, presenta ancora diversi bug, quindi è consigliabile non installarla su un dispositivo di uso quotidiano.
Dispositivi supportati
Ecco l’elenco dei dispositivi che possono installare la beta di Android 15:
- Honor: Honor Magic 6 Pro, Honor Magic V2
- Xiaomi: Xiaomi 14, Xiaomi 13T Pro, Xiaomi Pad 6S Pro 12.4
- OnePlus: OnePlus 12, OnePlus Open
- OPPO: Find X7
- Vivo: Vivo X100
- iQOO: iQOO 12
- Nothing: Nothing Phone 2a
- Realme: Realme 12 Pro+ 5G
- Lenovo: Lenovo Tab Extreme
- Sharp: Sharp Aquos sense8
- Tecno: Tecno Camon 30 Pro 5G
Considerazioni per l’installazione
Installare la beta di Android 15 su un dispositivo secondario è consigliato per chi è interessato a provare le nuove funzionalità, considerando che ci sono molti bug relativi alla connettività e alla fotocamera. Per installare la beta, visita i link forniti per ciascun produttore per scaricare e flashare la build sul tuo dispositivo.
Tech
Controlla il tuo iPhone o iPad con gli occhi
Tempo di lettura: < 1 minuto. Apple introduce il tracciamento oculare su iPhone e iPad con iOS 18, insieme a nuove funzionalità di accessibilità per migliorare l’esperienza utente.
Apple annuncia una nuova serie di funzionalità di accessibilità in arrivo “entro quest’anno” per i suoi iPhone e iPad, presumibilmente parte di iOS 18 e iPadOS 18 e la più interessante tra queste è il tracciamento oculare, che consentirà di controllare i dispositivi con gli occhi.
Tracciamento oculare
Il tracciamento oculare, alimentato dall’intelligenza artificiale, sarà supportato su entrambi i dispositivi iPhone e iPad e questa funzione è progettata principalmente per utenti con disabilità fisiche, che potranno così usare gli occhi, ma sarà accessibile a tutti. Dopo una breve fase di calibrazione tramite la fotocamera frontale, gli utenti potranno navigare tra gli elementi delle app con gli occhi e attivarli con il controllo di fissazione.
Altre funzionalità
Oltre al tracciamento oculare, Apple introdurrà altre funzionalità:
Music Haptics: Il motore Taptic riprodurrà vibrazioni sincronizzate con la musica, inizialmente disponibile solo con Apple Music, ma sarà aperto agli sviluppatori tramite API.
Vehicle Motion Cues: Aiuta a ridurre il mal di movimento per i passeggeri con animazioni che rappresentano i cambiamenti nel movimento del veicolo.
Controllo Vocale per CarPlay: Consente di navigare e controllare CarPlay con la voce.
Sound Recognition: Notifica ai non udenti la presenza di clacson e sirene.
Filtri di Colore: Migliora la visibilità per gli utenti daltonici.
Queste nuove funzionalità dimostrano l’impegno di Apple nel rendere i suoi dispositivi più accessibili e utili per tutti gli utenti, migliorando l’interazione e l’esperienza complessiva.
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