Inchieste
Internet, un futuro sempre più da Prigione dell’Umanità d’Occidente
Tempo di lettura: 5 minuti. Internet, da baluardo della libertà di espressione dell’Occidente, è diventata una prigione dove la libertà è sempre più vigilata
La rete sta diventando la prigione dell’umanità perché sempre più filtrata, censurata e limitata come raggio d’azione ed il futuro non è tanto lontano. Quelli che erano concetti al limite della teoria del complotto e dei paesi canaglia applicati alla Rete come spionaggio, censura e violazione di diritti come la libertà di espressione, oggi sono attuali nell’Occidente democratico e prendono piede attraverso riforme di necessità come sostengono i nostri politici.
A dettare le regole del gioco vi sono le necessità di un maggiore contrasto alla criminalità organizzata ed il contrasto alla propaganda straniera in periodi sempre più bui della guerra, ma c’è un equilibrio che è sempre presente dagli albori ed è quello dei Cinque Occhi “Five Eyes” che impongono al resto del mondo alleato le regole del gioco tecnologico.
Sberle al comparto informatico e agli attivisti da tastiera
Se oggi nel settore c’è ancora chi millanta valori etici sbandierando teorie romantiche dalla propria postazione di lavoro per una multinazionale o da un posto pubblico di tutto rispetto che però va in controtendenza con i suoi buoni propositi. L’esperienza raccolta in questi anni parla di molti gatekeeper che credono di gestire il dissenso vendendoselo a chi detiene il potere decisionale e la storia di Piracy Shield ci ha mostrato ancora una volta questo aspetto bizzaro, quanto comune, dell’attivismo digitale.
Sezione 702: espansione preoccupante delle Sorveglianze
Nel recente dibattito politico statunitense, la discussione della Sezione 702 si è trasformata in un punto di accesa discussione. Elizabeth Goitein, esperta in materia di privacy e libertà civili, ha espresso una critica fervente contro l’ampliamento delle capacità di sorveglianza governativa che questa legge comporta. Goitein ha denunciato su X le manovre e le dichiarazioni fuorvianti adottate durante il processo legislativo ottenendo la massima condivisione di Edward Snowden che, ricordiamolo, oggi lavora per la Russia dove risiede da cittadino e sfugge ad un mandato di cattura internazionale emesso dai suoi ex colleghi della NSA.
Critica alla nuova autorizzazione
Secondo Goitein, la riforma di Sezione 702 rappresenta “una delle più drammatiche e terrificanti espansioni dell’autorità di sorveglianza governativa nella storia“, come ha efficacemente descritto il senatore Ron Wyden. La legge permetterebbe ora alla NSA un accesso pressoché illimitato agli strumenti di comunicazione di quasi tutte le imprese statunitensi, oltre che di numerosi individui e organizzazioni. Questo si traduce in un potenziale regalo per ogni presidente che desideri spiare i propri avversari politici, i giornalisti e gli oppositori ideologici. Questa è l’internet del futuro che i “potenti” sostenitori dei valori democratici non hanno previsto?
Tattiche e dichiarazioni ingannevoli
La modalità con cui l’amministrazione e i leader del comitato di intelligence hanno gestito il dibattito è stata particolarmente allarmante per Goitein, che si è detta “genuinamente scossa” dall’ammontare di menzogne ascoltate. L’uso di tattiche intimidatorie e la diffusione di informazioni false hanno sollevato seri dubbi sulla trasparenza e l’integrità del processo legislativo. Nonostante le numerose critiche, Goitein riconosce alcuni aspetti positivi, come l’impegno di alcuni senatori a proteggere le libertà civili e la partecipazione attiva dei cittadini, che hanno effettuato migliaia di chiamate ai loro senatori. Questo dimostra una comunità civica vivace e impegnata, pronta a lottare per i propri diritti. Mentre la legge è stata approvata, la lotta non è finita. Sono state estratte alcune promesse dall’amministrazione e dal presidente del comitato di intelligence del Senato, promesse che potrebbero tradursi in cambiamenti futuri, specie tramite l’inserimento di modifiche in leggi di spesa indispensabili come il National Defense Authorization Act. Goitein promette di tenere informati i suoi follower sugli sviluppi futuri e di continuare a lottare per una riforma significativa.
USA e Italia Unite contro la disinformazione
In un momento storico in cui la disinformazione e la manipolazione delle informazioni minacciano le fondamenta delle democrazie globali, Stati Uniti e Italia rafforzano la loro collaborazione con la firma di un nuovo memorandum d’intesa. Questo accordo segna un passo significativo nella lotta contro le fake news, soprattutto in vista delle imminenti elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo su cui è alta l’attenzione degli esperti sul tema ed altrettanta preoccupazione c’è da parte delle Istituzioni europee che vogliono chiudere il cerchio stringendolo sempre di più sulla libertà di espressione social.
Patto per la Democrazia
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani, hanno sottolineato l’importanza del memorandum come strumento di difesa contro le campagne di disinformazione promosse da entità non democratiche. Queste ultime, attraverso l’uso distorto dei social media e dell’intelligenza artificiale, cercano di influenzare e manipolare l’opinione pubblica nelle democrazie occidentali.
Difesa della libertà di opinione
Entrambi i leader hanno espresso un forte impegno nel proteggere la libertà di opinione dei loro cittadini. Il memorandum non solo mira a combattere le notizie false, ma anche a preservare il diritto degli individui di essere informati correttamente, permettendo loro di fare scelte consapevoli basate su fatti oggettivi, piuttosto che su informazioni fuorvianti.
Importanza della collaborazione Transatlantica
La relazione transatlantica è stata definita da Tajani come la “stella polare” della politica estera italiana, sottolineando il valore di una cooperazione stretta con gli Stati Uniti e l’Unione Europea nella difesa dei principi democratici. Questo partenariato rappresenta un pilastro fondamentale non solo nel contesto del G7 e della NATO, ma anche nella più ampia lotta globale contro le autocrazie.
X e Rumble: pressioni sui contenuti minano libertà di espressione
Chris Pavlovski, fondatore della piattaforma di video sharing Rumble, ha recentemente sollevato preoccupazioni riguardo a richieste di censura provenienti da Australia, Nuova Zelanda e altri paesi, sostenendo che tali richieste violano i diritti umani fondamentali. Questo fenomeno non è isolato, come conferma anche Elon Musk, che ha espresso preoccupazioni simili riguardo alla crescente censura globale.
La censura su Internet è un argomento sempre più dibattuto, con governi che tentano di controllare o limitare i contenuti disponibili online in un futuro non troppo lontano. La questione solleva importanti riflessioni sui diritti umani e sulla libertà di espressione. La denuncia di Pavlovski segna un momento critico per la discussione sulla regolamentazione dei contenuti digitali e sul ruolo delle piattaforme di social media nell’era della comunicazione globale così come dopo le discussioni su alcuni provvedimenti in UK, l’Europol caldeggia la guerra alla crittografia end-to-end delle piattaforme di messagistica come un ostacolo alle indagini e punta il dito contro Meta che presto l’adotterà sulla sua piattaforma, avallando l’azione ambigua della Commissione sul Chat Control, e gli USA si collocano verso il ban di TikTok perchè arma di distrazione di massa e propaganda russo-cinese, ma che in Cina è assente.
Riflessioni dell’autore
E’ davvero singolare che l’Europa assuma provvedimenti che assottigliano l’ecosistema di diritti che fino a ieri contestava aspramente e che si appelli al contrasto della propaganda straniera con strumenti di altrettanta propaganda gestiti da associazioni politicizzate e fedeli ad una narrazione storicamente di parte. Singolare anche che l’Internet di oggi, strumento dove la libertà è sempre più vigilata, sia stato ampiamente anticipato da coloro che ne hanno sempre fatto un’analisi dei provvedimenti intrapresi, tendenze tecnologiche incluse, e delle necessità militari utili al servizio di unità e di scopo dell’Occidente con uno sguardo certosino all’epoca sul futuro. Come spesso avviene, tanti di quei detrattori “titolati” nei tempi non sospetti, oggi occupano posti di rilievo nella società e, da sostenitori dell’attivismo digitale, sono diventati i primi sponsor dei sistemi censori.
Inchieste
Attenti a Mazarsiu.com : offerta lavoro truffa da piattaforma Adecco
Tempo di lettura: 2 minuti. Dalla piattaforma Adecco ad un sito che offre lavoro attraverso le Google Ads: è la storia di Mazarsiu e di una segnalazione in redazione
Nel mese di gennaio abbiamo trattato la notizia di una offerta di lavoro fittizia che usava il blasone di Mark & Spencer. Una lettrice di Matrice Digitale ha prontamente contattato la redazione dopo che, in fase di navigazione su un sito di Adecco, società famosa per il suo servizio di lavoro interinale a lavoratori e aziende, ha cliccato su un banner pubblicitario che l’ha proiettata su questa pagina:
www.mazarsiu.com si presenta come sito web che consente di svolgere dei compiti e di guadagnare una volta finite le 38 “mansioni”. Ogni mansione ha un investimento incrementale che frutta diverse centinaia di migliaia di euro ai criminali.
L’ancoraggio alla potenziale vittima è stato fatto attraverso WhatsApp da parte di un numero italiano ( 3511580682 ) con un nome ispanico
L’utente Lara Cruz si presenta a nome di una società che reale con sede a Napoli, ma ha un volto asiatico in foto e un nominativo ispanico. E si propone di aiutare gli utenti nella loro fase di registrazione per poi indirizzarle da subito nel lavoro.
La segnalazione è stata inviata in redazione il 15 ed il sito è stato creato il 14 maggio, un giorno prima, ed il veicolo del sito truffa è stato possibile grazie all’utilizzo di una sponsorizzata su AdWords da una piattaforma legittima di Adecco e, per fortuna, la malcapitata ha letto l’inchiesta di Matrice Digitale che l’ha messa sull’attenti.
Se doveste trovarvi dinanzi a un sito che propone lavoro on line, come Mazarsiu o Mark & Spencer, e l’impiego consiste nell’anticipare dei soldi, contattate subito le Autorità o la redazione di Matrice Digitale nell’apposito form di segnalazione o via WhatsApp
Inchieste
Terrore in Campania: dati sanitari di SynLab nel dark web
BlackBasta ha pubblicato i dati esfiltrati nell’attacco informatico riuscito contro Synlab Italia dove il colosso tedesco è stato colpito nelle sedi della Campania ed i dati dei pazienti sono stati resi disponibili dalla ransomware gang russa. Un disastro annunciato dopo che si è appresa la volontà della multinazionale di non pagare riscatto così come previsto dalla procedura internazionale che vieta alle vittime di recuperare i propri dati alimentando il crimine informatico globale.
Matrice Digitale ha dedicato una serie di approfondimenti sulla vicenda e, pur non essendo entrata in possesso dei dati visualizzati già da circa 4000 persone all’interno della piattaforma dark web dei criminali, ha potuto constatare che la maggior parte delle informazioni riguardano le sedi della Campania sia lato sedi sia fornitori sia pazienti. Un’altra informazione che potrebbe essere utile ed anche allo stesso tempo rincuorante per tutti i pazienti coinvolti, è che la dimensione dei dati non è scaricabile da chiunque visto il tera e mezzo di gigabyte necessari per portare a termine il download completo. Un altro punto di favore in questa terribile vicenda è il fatto che il server sembrerebbe essere poco capace di distribuire simultaneamente la grande mole di informazioni che BlackBasta ha messo a disposizione di tutti coloro che ne hanno accesso attraverso il link dark web.
Qual è stata la reazione dell’azienda ?
SynLab ha annunciato di non voler pagare il riscatto e di essere stata vittima da di un attacco matrice russa, aspetto ininfluente quando si parla di crimine informatico, e di essere in contatto costantemente con le Autorità. Almeno loro hanno acquisito tutte le informazioni esfiltrate dagli aguzzini. L’azienda promette e si impegna nel comunicare, così come previsto da legge vigente, ad ogni singolo paziente l’eventuale esposizione in rete. I risvolti della vicenda però non sono positivi per l’azienda nonostante abbia agito secondo procedure. Dal punto di vista della credibilità e della fiducia dei clienti, quest’ultimi continueranno ad avvalersi delle prestazioni private e convenzionate, ma all’orizzonte si configura una sanzione salata da parte del Garante della Privacy che si spera sia utile nel sensibilizzare gli altri colossi del nostro paese nel correre ai ripari prima di un attacco informatico.
Non basteranno, purtroppo, gli avvisi dell’azienda circa la perseguibilità penale di coloro che entreranno in possesso dei dati per motivi di ricerca, di business o di ulteriori crimini informatici.
Cosa abbiamo imparato da quest’attacco?
Tra le varie criticità emerse in queste settimane c’è quella di attivarsi predisponendo al meglio le proprie infrastrutture per ripristinare quanto prima i servizi dopo un attacco informatico, a maggior ragione quando riguardano settori vitali, ma allo stesso tempo c’è l’esigenza di implementare tecnicamente una infrastruttura di rete che in caso negativo possa essere penetrata in parte perché strutturalmente composta da più sezioni. Da quello che è accaduto, non è ancora chiaro se solo l’intera Campania sia stata compromessa da BlackBasta nell’attacco a Synlab, in attesa di ulteriori risvolti potenzialmente possibili anche in altre regioni dove la società multinazionale tedesca ha ereditato anamnesi intere di una buona fetta della popolazione italiana attraverso in seguito alle acquisizioni di quelli che un tempo erano i centri di analisi e diagnostica più importanti del territorio.
Inchieste
Melinda lascia la Bill Gates Foundation e ritira 12,5 Miliardi di Dollari
Tempo di lettura: 5 minuti. Melinda French Gates lascia la Gates Foundation, portando con sé 12,5 miliardi di dollari per le sue iniziative filantropiche
Melinda French Gates ha annunciato il suo ritiro dalla Bill and Melinda Gates Foundation, portando con sé un capitale di 12,5 miliardi di dollari. Questa decisione arriva tre anni dopo il suo annuncio di separazione da Bill Gates, il cofondatore di Microsoft.
Dettagli della transazione
Melinda ha comunicato che investirà i 12,5 miliardi di dollari in iniziative filantropiche personali, focalizzate principalmente sul supporto a donne e famiglie. Le disposizioni per questo trasferimento di fondi sono state già messe in atto. In seguito alla sua uscita, la fondazione subirà anche un cambio di nome da Bill and Melinda Gates Foundation a Gates Foundation, un titolo già in uso non ufficiale per brevità e chiarezza. Bill Gates rimarrà l’unico amministratore della fondazione.
Impatto e prospettive future
La Gates Foundation, una delle maggiori organizzazioni filantropiche private del mondo, detiene un patrimonio di 75,2 miliardi di dollari e ha contribuito con 77,6 miliardi di dollari a vari progetti nel corso di quasi tre decenni, con un focus particolare su progetti medici. Melinda French Gates, dal canto suo, continua il suo impegno per la promozione delle opportunità per donne e minoranze negli Stati Uniti tramite la sua iniziativa Pivotal Ventures, fondata nel 2015.
Dalla medicina alla rappresentanza femminile
Pivotal Ventures è un’impresa di investimento e incubazione fondata da Melinda French Gates nel 2015. La missione di questa organizzazione è accelerare il progresso sociale negli Stati Uniti, rimuovendo le barriere che impediscono alle persone di realizzare il loro pieno potenziale. Pivotal Ventures opera attraverso investimenti ad alto impatto, partenariati e iniziative di advocacy, focalizzandosi in particolare sul potenziamento delle donne e delle minoranze.
Le attività di Pivotal Ventures sono diverse e comprendono sia il sostegno a iniziative volte a promuovere la diversità e l’inclusione nei settori della tecnologia e della politica, sia l’investimento in soluzioni innovative che mirano a risolvere problemi sociali complessi. L’organizzazione lavora in stretta collaborazione con altri filantropi, fondazioni e aziende per creare un impatto duraturo e significativo. Tra le iniziative di spicco vi sono programmi per aumentare la rappresentanza femminile nelle posizioni di leadership e per sviluppare strumenti educativi e risorse che supportano i giovani svantaggiati. Pivotal Ventures si impegna così a creare un futuro più equo e inclusivo, utilizzando una combinazione di capitali privati e collaborazione pubblica per catalizzare il cambiamento sociale.
Filantropia o elusione fiscale?
Non ci sono informazioni specifiche sulle cifre esatte del risparmio fiscale di Bill e Melinda Gates attraverso le loro fondazioni. Tuttavia, possiamo discutere di come funzionano generalmente le fondazioni private e il loro impatto fiscale negli Stati Uniti.
Le fondazioni private, come la Bill & Melinda Gates Foundation, sono organizzazioni filantropiche esenti da tasse federali sul reddito. Queste fondazioni beneficiano di diversi incentivi fiscali, che includono la deducibilità delle donazioni e l’esenzione da tasse sui redditi d’investimento, soggetti a una tassa di excise dello 1,39%. Questi vantaggi fiscali incentivano la creazione e il sostegno di fondazioni filantropiche, consentendo ai donatori, come Bill e Melinda Gates, di detrarre le donazioni dalle loro imposte personali.
Il processo funziona così: quando i Gates donano denaro o altri beni alla loro fondazione, possono ricevere una detrazione fiscale significativa. Questo riduce l’imposta sul reddito che devono pagare. Inoltre, le risorse trasferite alla fondazione crescono e vengono utilizzate esentasse, permettendo alla fondazione di aumentare il suo impatto filantropico. Tuttavia, le fondazioni sono obbligate a distribuire almeno il 5% del loro patrimonio netto medio di mercato ogni anno per scopi caritatevoli per mantenere il loro status di esenzione fiscale.
Perchè c’è del marcio in questa operazione?
Negli Stati Uniti, il trasferimento di capitali tra fondazioni, come nel caso di donazioni da una fondazione privata a un’altra entità caritatevole, è regolato da specifiche normative fiscali che mirano a incoraggiare le attività filantropiche pur mantenendo un certo livello di controllo sugli abusi.
Quando una fondazione privata effettua una donazione a un’altra organizzazione esentasse, come un’altra fondazione privata, un’università o un ente di beneficenza, queste donazioni sono generalmente deducibili dalle tasse della fondazione donante. Ciò significa che tali trasferimenti possono ridurre l’ammontare del reddito imponibile della fondazione donante, diminuendo così l’ammontare delle tasse dovute, a patto che l’organizzazione ricevente sia riconosciuta dal Servizio delle Entrate Interne (IRS) come un’entità esente da tasse.
Aspetti chiave della regolamentazione:
- Status di Esenzione Fiscale: Perché i trasferimenti siano deducibili, entrambe le fondazioni devono mantenere lo status di esenzione fiscale sotto l’Internal Revenue Code Section 501(c)(3). L’organizzazione ricevente deve essere qualificata come esente da tasse e non deve operare per il profitto personale dei suoi membri.
- Distribuzione Minima Richiesta: Le fondazioni private sono soggette a una regola di distribuzione minima annuale, che richiede loro di distribuire almeno il 5% del valore del loro patrimonio netto non caritativo per scopi caritativi ogni anno. I trasferimenti a altre organizzazioni caritative possono essere utilizzati per soddisfare questo requisito.
- Documentazione e Conformità: Le fondazioni devono mantenere una documentazione accurata di tutte le donazioni per garantire la conformità con le regole IRS. Questo include la conservazione dei record che confermano lo status di esenzione fiscale dell’organizzazione beneficiaria.
- Evitare Benefici Personali: È essenziale che i trasferimenti di fondi non risultino in benefici personali per i dirigenti o i donatori della fondazione. Le regole di auto-dealing dell’IRS cercano di prevenire situazioni in cui i fondi delle fondazioni sono usati per benefici personali piuttosto che per scopi caritativi.
Queste regolazioni aiutano a garantire che il trasferimento di fondi tra fondazioni sia utilizzato per promuovere effettivamente attività filantropiche e non per eludere gli obblighi fiscali o per fini personali. L’IRS monitora attentamente queste attività per prevenire abusi del sistema di esenzione fiscale.
L’amicizia tra Gates ed Epstein
Il divorzio tra Bill Gates e Melinda French Gates, annunciato nel maggio 2021, ha suscitato grande attenzione non solo per le sue implicazioni finanziarie, ma anche per i dettagli personali emersi, inclusi i rapporti di Bill Gates con Jeffrey Epstein. Secondo vari report, tra cui uno del New York Times, Melinda aveva espresso preoccupazioni riguardo alla relazione del marito con Epstein, un finanziere noto per le sue condanne per reati sessuali. Queste preoccupazioni sono emerse dopo che Bill Gates aveva partecipato a numerosi incontri con Epstein, che si sono protratti fino a tarda notte e sono stati descritti come tentativi di Epstein di lavorare con la fondazione Gates.
Questi incontri sono avvenuti nonostante le precedenti condanne di Epstein e la sua reputazione discutibile, fatti che hanno aggravato le tensioni all’interno del matrimonio Gates. Melinda ha rivelato in un’intervista di aver avuto incubi dopo aver incontrato Epstein una volta, sottolineando che aveva chiarito a Bill la sua disapprovazione per qualsiasi ulteriore interazione con lui. Questi elementi hanno contribuito a creare un contesto complesso che ha influenzato la decisione di Melinda di procedere con il divorzio, un processo che, secondo le rivelazioni, era in preparazione da alcuni anni prima dell’annuncio ufficiale.
Il precedente di Bezos e l’ex Lady Amazon
I divorzi nel mondo delle Big Tech sono stati spesso fonte di interesse pubblico, data la loro portata finanziaria e mediatica. Ad esempio, uno dei divorzi più noti è stato quello tra Jeff Bezos, fondatore di Amazon, e MacKenzie Scott. Dopo 25 anni di matrimonio, la coppia si è separata nel 2019, con un accordo che ha visto MacKenzie Scott ricevere circa il 4% delle azioni di Amazon, valutate allora circa 36 miliardi di dollari. Questo accordo ha reso MacKenzie una delle donne più ricche del mondo.
L’uscita di Melinda French Gates dalla fondazione che ha co-fondato segna un nuovo capitolo sia per lei che per l’organizzazione. Questo movimento riflette un cambiamento significativo nel panorama filantropico globale e pone le basi per future iniziative indipendenti da parte di Melinda che continueranno a influenzare positivamente le comunità di tutto il mondo. Questi sviluppi rappresentano un momento significativo per la filantropia globale, evidenziando come anche i leader del settore possono evolvere e adattarsi a nuove realtà e sfide personali e professionali.
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