Connect with us

Notizie

La propaganda occidentale ha fallito ed ora ha paura: il COPASIR monitora le tv italiane

Pubblicato

in data

Tempo di lettura: 5 minuti.

L’intervista a Lavrov di Giuseppe Brindisi su Rete4 ha accelerato il processo di militarizzazione della propaganda occidentale. Il numero 2 del Cremlino ha avuto troppo spazio, a detta di molti, e non è stato in grado di contestare punto per punto le “farneticanti” parole di Lavrov.

Il modus della conduzione è il vero problema della questione sollevata sui social da molti, ma per fornire un minimo di spiegazione tecnica bisogna tenere presente l’enorme ritardo di 20-30 secondi che tutti i canali hanno.

Questo vuol dire che quando si interrompe l’ospite, passano almeno 20 secondi prima che si fermi rallentando di molto il dibattito.

Un’altra contestazione messa in piedi è che dinanzi alle dichiarazioni forti sul battaglione Azov Brindisi non ha fatto opposizione.

Falso.

Brindisi ha chiesto a Lavrov dell’esercito privato russo che risponde al nome di Wagner e la risposta è stata “c’è differenza da Azov perchè Wagner è composto da mercenari mentre Azov fa parte dell’esercito ucraino

La domanda quindi è stata fatta e la risposta è stata precisa, se poi quanto ribadito da Lavrov su Wagner non è piaciuto al pubblico, la colpa non è del giornalista che doveva continuare con altre le domande e non impallarsi sul ping pong scandito da un ritardo di 30 secondi.

L’aspetto più aberrante dell’intervista, che ha lasciato perplessi in molti, è l’augurio di “buon lavoro” a Lavrov in occasione dei saluti finali.

L’intervista di Lavrov ha aperto una quarta fase della propaganda occidentale che è una vera e propria mossa dettata dalla disperazione per l’effettivo fallimento delle diverse strategie attuate fino ad oggi ed è per questo che è necessario passare alla censura.

Per esigenze militari, legittime sia chiaro, la comunicazione ha bisogno di essere instradata perché è controproducente mettere in dubbio la strategia del governo che oramai non esclude anche l’ingresso sul campo di guerra.

Ed è per questo che il COPASIR ha disposto su pressioni dei partiti politici “un approfondimento sulla ingerenza straniera e sulla attività di disinformazione, anche al fine di preservare la libertà e l’autonomia editoriale e informativa da qualsiasi forma di condizionamento, con particolare riferimento al conflitto tra Russia e Ucraina“. Una situazione straordinaria, quella bellica, che però alza la soglia della libertà di informazione dei giornalisti e delle testate che li impegnano.

Cosa ancora più grave è che questa stretta parte direttamente dai giornalisti che sono apertamente schierati non con l’informazione libera, soprattutto plurale, bensì con quella che effettivamente può definirsi la propaganda dell’Occidente.

Molti di questi non hanno saputo valorizzare lo spazio che gli è stato concesso in questi mesi nel portare avanti una attività di informazione senza contradditorio con il fine di alzare la soglia degli italiani favorevoli all’invio delle armi ed alla guerra.

Nell’inchiesta pubblicata pochi giorni prima dell’intervista di Brindisi a Lavrov, si è analizzato il terzo periodo definendolo come quello del riequilibrio, ma si avvisavano i lettori che era incerta la sua durata proprio per l’inizio di pressioni istituzionali. Non è chiaro ancora cosa vorrà fare il COPASIR, ma per molti addetti ai lavori non possono esserci che due strade da perseguire: la prima è quella di un altro apparato italiano vuoto e di facciata, l’altro, quello più probabile visti i tempi, è una sorta di Ministero della Verità di Orwelliana memoria.

I primi giorni di attività del COPASIR chiariranno le funzioni di questa iniziativa, ma nel frattempo è doveroso tornare al ruolo dei giornalisti. Un giornalista deve portare le notizie e garantire una rappresentazione della verità quanto più oggettiva possibile. Per raccontare la verità c’è bisogno di interpellare tutte le voci coinvolte in una notizia.

Ignorando i russi, non si aiuta un popolo restio ad accettare il conflitto e nemmeno gli si fornisce l’impressione di raccontare “le cose come stanno”. Senza trascurare il fatto che un giornalista ha come scopo quello dell’esclusiva rispetto alla concorrenza. L’intervista a Lavrov è stata un successo mediatico e non solo per le polemiche montate, ma soprattutto per le notizie che sono state estrapolate e citate dalle testate di mezzo mondo dando merito al giornalista di aver fatto il suo lavoro ed alla sua televisione di aver portato a casa un’esclusiva.

In più, sempre per fugare la tesi del troppo spazio concesso al numero 2 del Cremlino, dopo l’intervista c’è stato un dibattito a caldo in studio ed è nota la posizione di Rete4 dall’inizio del conflitto non di certo filo Putin, anzi, più volte lo stesso Brindisi è stato individuato dall’altra parte dei pacifisti come un filo atlantico.

Non si comprende, da giornalista, come sia possibile che ci si opponga a questa regola della professione non scritta, ma basilare. Non è un caso, inoltre, che ad opporsi alle ospitate dei cittadini russi in tv siano per lo più professionisti non impegnati direttamente sul conflitto o editorialisti di parte atlantica che vantano addirittura la pretesa di essere presenti sui media senza un contraddittorio, soprattutto se russo.

Anche abbastanza “ignobile“, aldilà degli scontri che ci possono essere per altri motivi, l’attacco a Rete4 arrivato da strutture editoriali competitor ed ampiamente schierate anche loro dalla parte degli ucraini, che è una cosa nobile, sia chiaro, seppur non implichi direttamente l’essere dalla stessa parte dell’informazione, più precisamente posizionati in piena propaganda.

Un altro attacco è arrivato dal Presidente Draghi che ha voluto sindacare il modus applicato dal giornalista nell’intervistare. Da quale pulpito? Verrebbe da esclamare a molti.

Nessuno si è permesso di confutare quanto Draghi ha detto in questi mesi sulle reali condizioni dell’economia italiana da lui non definita di Guerra seppur i numeri sull’inflazione dicono altro. Così come la frase “armare per ottenere la pace” sia stato un chiaro modo per evitare di pronunciare la parola guerra.

C’è da considerare anche il fatto che molti politici, per non dire tutti, chiedono le domande ai giornalisti prima delle interviste “sedute“, che differiscono da quelle realizzate nell’ambito delle inchieste e dei servizi tg, spesso concordate anche in queste situazioni.

L’ennesimo passo falso dei propagandisti

Questa strategia messa in piedi per correre ai ripari dall’intervista di Rete4 rappresenta un clamoroso errore agli occhi dei cittadini non convinti delle intenzioni bonarie di Zelensky e delle soluzioni proposte per risolvere il conflitto provenienti dall’area NATO.

Mettere in mezzo addirittura il COPASIR per monitorare l’attività giornalistica non è un segnale di tutela della libertà di informazione e di espressione, anzi, è parso da subito a molti un modo per mettere il famoso bavaglio all’informazione.

Altro aspetto da non sottovalutare è che gli ospiti russi chiamati in tv applicano una comunicazione anche loro propagandistica e quindi riconoscibile al grande pubblico straniero e questo è un modo per smascherarli senza troppa fatica.

La doppia dichiarazione sugli ebrei di Lavrov, ad esempio, ha messo il mondo ebraico ed Israele nella condizione di considerare Zelensky il male minore, assolvendolo di fatto dalle dichiarazioni inopportune fatte durante il suo congresso al parlamento israeliano.

Un altro passo falso è quello di continuare a delegittimare con toni da stadio, se non offensivi ed intimidatori, i personaggi pubblici schierati sul fronte pacifista che chiedono maggiore impegno sui negoziati tra le parti. Questo fa insospettire, e non poco, il pubblico italiano che sente molta puzza di bruciato su questa strategia adottata in tv e sui social.

C’è anche un altro dettaglio che rasenta il ridicolo agli occhi dei telespettatori. Il giorno dopo l’intervista a Lavrov, c’è stato squadrismo in molte trasmissioni televisive dove si è arrivati ad offendere i giornalisti russi ospitati. Da Floris ,ad esempio, si è raggiunto lo scandalo più totale: mancanza di rispetto collettiva dello studio nei confronti della giornalista russa Nadana Fridrikhson così evidente che la giornalista francese presente ha richiamato all’ordine ed al rispetto tra colleghi.

Il vero problema di questo stato “monitorato” dell’informazione non è tanto l’esigenza attuale per motivi bellici, ma il rischio che finita la guerra, tutti i paletti di controllo messi in campo oggi non vengano rimossi.

Chi si siede prima in questa fase, si accomoderà di certo meglio in futuro, ed in forma esclusiva.

Altro che Lavrov!

Leggi l’inchiesta sulla propaganda dei primi giorni di guerra

Notizie

Kapeka: nuova backdoor di Sandworm per l’Est Europa

Tempo di lettura: 3 minuti. Kapeka, nuova backdoor utilizzata da Sandworm in attacchi all’Europa orientale, con capacità avanzate di controllo e flessibilità operativa.

Pubblicato

in data

Tempo di lettura: 3 minuti.

Una nuovo backdoor denominata “Kapeka” è stato individuato mentre veniva impiegato in attacchi mirati contro l’Europa orientale, inclusi Estonia e Ucraina. Questo malware, sviluppato dal gruppo di minaccia persistente avanzato (APT) collegato alla Russia, noto come Sandworm, ha mostrato capacità estremamente sofisticate nell’esecuzione di cyber-attacchi, secondo un rapporto di WithSecure.

Caratteristiche del Backdoor Kapeka

Kapeka è una backdoor flessibile scritta in C++ e confezionato come una DLL di Windows. È progettato per mascherarsi da componente aggiuntivo di Microsoft Word per sembrare legittimo e evitare il rilevamento. Il malware è dotato di una configurazione di comando e controllo (C2) incorporata che stabilisce contatti con server controllati dall’attaccante e ottiene istruzioni su come procedere.

Funzionalità del malware

Le funzionalità di Kapeka includono la capacità di leggere e scrivere file, lanciare payload, eseguire comandi shell e persino aggiornare o disinstallare se stesso. Utilizza l’interfaccia COM di WinHttp 5.1 per la comunicazione di rete e impiega il formato JSON per inviare e ricevere dati dal suo server C2. Il backdoor può anche aggiornare la propria configurazione C2 “al volo”, ricevendo una nuova versione dal server C2 durante il polling.

Metodi di propagazione e associazioni

La modalità esatta di propagazione di Kapeka non è ancora stata pienamente identificata, ma le analisi indicano che il dropper del malware viene recuperato da siti web compromessi utilizzando il comando certutil, un esempio di utilizzo di binari legittimi per eseguire attacchi (LOLBin). Kapeka è stato collegato a precedenti famiglie di malware come GreyEnergy e Prestige, suggerendo che potrebbe essere un successore di quest’ultimo, usato in intrusioni che hanno portato al dispiegamento del ransomware Prestige alla fine del 2022.

Implicazioni e significato

L’uso di Kapeka in operazioni di intrusione dimostra un’attività di livello APT, con un alto grado di stealth e sofisticazione, tipico di attacchi attribuibili a origini russe. La sua vittimologia sporadica e il targeting di specifiche regioni geopoliticamente sensibili come l’Europa orientale, evidenziano l’uso strategico di questo malware in operazioni di cyber spionaggio o sabotaggio.

Il backdoor Kapeka rappresenta una minaccia significativa per la sicurezza delle informazioni nelle aree colpite. Le organizzazioni in regioni potenzialmente a rischio dovrebbero rafforzare le loro difese e monitorare attivamente per rilevare segni di questo malware sofisticato, adottando misure proattive per proteggere i loro sistemi dagli attacchi.

APT44: pericolo globale del gruppo Sandworm

APT44, noto anche come Sandworm, è una delle unità di sabotaggio informatico più pericolose, attiva nell’ambito dei conflitti geopolitici a favore degli interessi russi. Questo gruppo è associato a numerosi attacchi di alto profilo e continua a rappresentare una minaccia elevata per governi e operatori di infrastrutture critiche a livello mondiale.

Caratteristiche e attività di APT44

APT44 è un gruppo avanzato di minaccia persistente (APT) che ha mostrato una capacità notevole e una tolleranza al rischio elevata nei suoi sforzi per supportare la politica estera russa. L’ampio mandato di questo gruppo lo rende una minaccia imprevedibile, pronta a colpire a breve termine ovunque i suoi obiettivi si allineino agli interessi nazionali russi.

Rischio di proliferazione di nuove tecniche

Le continue innovazioni di APT44 nell’uso di capacità cyber distruttive hanno potenzialmente abbassato la barriera all’ingresso per altri attori statali e non statali interessati a sviluppare i propri programmi di attacco informatico. Questo rischio di proliferazione è una preoccupazione crescente, poiché potrebbe portare a un aumento globale di attacchi cyber sofisticati e distruttivi.

Protezione e Azioni della Comunità

La ricerca di Google ha portato all’identificazione di varie misure per proteggere gli utenti e la comunità più ampia:

  • Protezione attraverso Google’s Threat Analysis Group (TAG): I risultati della ricerca migliorano la sicurezza dei prodotti di Google.
  • Aggiunte a Safe Browsing: I siti e i domini identificati sono stati aggiunti per proteggere gli utenti da ulteriori sfruttamenti.
  • Allerte per attacchi supportati dal governo: Gli utenti di Gmail e Workspace coinvolti ricevono notifiche.
  • Programmi di notifica delle vittime: Dove possibile, le vittime vengono informate tramite programmi dedicati.
  • Risorse di VirusTotal: Una collezione di indicatori di compromissione legati ad APT44 è disponibile per gli utenti registrati.

Il continuo impegno di APT44 nel campo del cyber sabotage rappresenta una delle minacce più severe e pervasive a livello globale. È essenziale che la comunità internazionale rimanga vigile e preparata a fronteggiare le sfide poste da gruppi come Sandworm, specialmente in contesti geopolitici delicati.

Prosegui la lettura

Notizie

Miner di criptovalute arrestato per aver evaso pagamenti di Server Cloud per 3,5 Milioni di Dollari

Tempo di lettura: 2 minuti. Un miner di criptovalute è stato arrestato per aver evaso pagamenti per 3,5 milioni di dollari in servizi di server cloud

Pubblicato

in data

Tempo di lettura: 2 minuti.

Charles O. Parks III, noto anche come “CP3O”, è stato arrestato e accusato di aver utilizzato server cloud noleggiati per minare criptovalute, causando un debito di 3,5 milioni di dollari con due fornitori di servizi cloud, senza mai saldare i conti.

Dettagli del caso

Parks ha ideato un sistema ingegnoso creando identità aziendali fittizie, come “MultiMillionaire LLC” e “CP30 LLC”, per aprire numerosi account presso fornitori di servizi cloud, ottenendo così accesso a una potenza computazionale significativa. Anche se il Dipartimento di Giustizia (DOJ) non ha nominato esplicitamente i fornitori coinvolti, le indicazioni geografiche suggeriscono che si tratti di Amazon e Microsoft, situati rispettivamente a Seattle e Redmond, Washington.

Metodologia e abuso

Utilizzando questi account, Parks è riuscito a ottenere l’accesso a server dotati di potenti schede grafiche, essenziali per il mining di criptovalute come Ether (ETH), Litecoin (LTC) e Monero (XMR). Ha lanciato decine di migliaia di queste istanze di server, utilizzando software di mining e strumenti per massimizzare l’efficienza energetica e monitorare l’attività di mining in varie pool.

Riciclaggio e lifestyle

Le criptovalute estratte venivano poi riciclate acquistando token non fungibili (NFT), convertendole e trasferendole su varie piattaforme di scambio di criptovalute, o attraverso pagamenti online e conti bancari tradizionali. I proventi, convertiti in dollari, erano utilizzati da Parks per finanziare uno stile di vita lussuoso, includendo viaggi in prima classe e l’acquisto di articoli di lusso e auto.

Implicazioni legali e prevenzione

Parks è stato arrestato il 13 aprile 2024 nel Nebraska, con una prima udienza programmata il giorno successivo in un tribunale federale di Omaha. L’imputazione include accuse di frode informatica, riciclaggio di denaro e transazioni monetarie illegali, con una pena massima prevista di 30 anni di prigione. Il caso evidenzia anche l’importanza per i fornitori di servizi cloud di adottare misure più rigorose per verificare l’identità degli utenti, stabilire limiti di uso per i nuovi account e migliorare i sistemi di rilevamento delle anomalie per minimizzare le perdite.

Questo caso di cryptojacking sottolinea la necessità di una vigilanza continua e di politiche più severe da parte dei fornitori di servizi cloud per prevenire abusi simili, proteggendo così l’integrità dei loro servizi e dei loro clienti.

Prosegui la lettura

Notizie

USA, arrestata per un’accusa di Sextortion da 1,7 Milioni di Dollari

Tempo di lettura: 2 minuti. Una donna del Delaware è stata arrestata per aver preso di mira giovani ragazzi in uno schema di sextortion che ha fruttato 1,7 milioni

Pubblicato

in data

hacker olandese arrestato su raidforums
Tempo di lettura: 2 minuti.

Una donna del Delaware, Hadja Kone, è stata arrestata per il suo presunto coinvolgimento in un vasto schema internazionale di sextortion che ha mirato a giovani maschi, guadagnando circa 1,7 milioni di dollari tramite estorsioni. Questo caso sottolinea la crescente problematica della sextortion su Internet, che colpisce migliaia di giovani in tutto il mondo.

Dettagli del caso

Hadja Kone, 28 anni, è stata collegata a un’operazione che mirava principalmente a giovani uomini e minori negli Stati Uniti, Canada e Regno Unito. I truffatori si fingevano giovani donne attraenti online, iniziando conversazioni con le vittime e invogliandole a partecipare a sessioni di video chat dal vivo, durante le quali venivano registrate segretamente. Successivamente, le vittime venivano minacciate di diffondere i video a meno che non pagassero somme di denaro, generalmente tramite Cash App o Apple Pay.

Implicazioni Legali e Risposta delle Autorità

Kone e i suoi co-conspiratori sono accusati di cyberstalking, minacce interstatali, riciclaggio di denaro e frode via cavo. Siaka Ouattara, un altro presunto co-conspiratore di 22 anni dalla Costa d’Avorio, è stato arrestato dalle autorità ivoriane a febbraio. Se condannati, entrambi potrebbero affrontare fino a 20 anni di prigione per ciascun capo di imputazione.

Preoccupazioni crescenti e misure di prevenzione

Questo caso rientra in una tendenza allarmante di aumento dei casi di sextortion, specialmente tra i minori. Nel gennaio 2024, il FBI ha lanciato un avvertimento sulla crescente minaccia di sextortion, sottolineando che i giovani maschi di età compresa tra 14 e 17 anni sono particolarmente a rischio, ma qualsiasi bambino può diventare vittima. Piattaforme come Instagram e Snapchat hanno iniziato a implementare nuove protezioni e risorse educative per combattere la sextortion e proteggere i giovani utenti.

Il caso di Hadja Kone evidenzia l’importanza di una maggiore consapevolezza e educazione sulle pratiche di sicurezza online. Le piattaforme social stanno rispondendo con nuove misure, ma è essenziale che i genitori, gli educatori e i giovani stessi siano informati sui segni di avvertimento e sulle strategie di prevenzione della sextortion

Prosegui la lettura

Facebook

CYBERSECURITY

Economia1 giorno fa

Apple, Regno Unito vuole più sicurezza informatica e l’Europa indica iPadOS Gatekeeper

Tempo di lettura: 2 minuti. Apple, nuove sfide normative con l'introduzione del PSTI Act nel Regno Unito e la designazione...

ACN: tutto quello che c'è da sapere sulla relazione annuale 2023 ACN: tutto quello che c'è da sapere sulla relazione annuale 2023
Cyber Security2 giorni fa

ACN: tutto quello che c’è da sapere sulla relazione annuale 2023

Tempo di lettura: 9 minuti. L'ACN presenta la relazione annuale sulle attività della cybersecurity in Italia nel 2023 ed i...

Cisco logo Cisco logo
Cyber Security6 giorni fa

Vulnerabilità critiche nel software Cisco: dettagli e soluzioni

Tempo di lettura: 2 minuti. Cisco affronta vulnerabilità critiche nel suo software ASA e FTD, rilasciando aggiornamenti per prevenire attacchi...

Inchieste1 settimana fa

Managed Service Providers in Italia: numeri di un mercato in crescita

Tempo di lettura: 5 minuti. Nel contesto italiano, caratterizzato da un tessuto imprenditoriale prevalentemente composto da piccole e medie imprese,...

Inchieste1 settimana fa

Mercato ITC in Italia nel 2024: numeri e crescita vertiginosa rispetto al paese

Tempo di lettura: 4 minuti. L’Italia è sempre più digitale grazie al trend globale di trasformazione dei processi analogici verso...

Fortinet: vulnerabilità FortiClient EMS minaccia le aziende media Fortinet: vulnerabilità FortiClient EMS minaccia le aziende media
Cyber Security2 settimane fa

Fortinet: vulnerabilità FortiClient EMS minaccia le aziende media

Tempo di lettura: 2 minuti. Cybercriminali sfruttano CVE-2023-48788 in FortiClient EMS, minacciando aziende con SQL injection.

trasformazione digitale trasformazione digitale
Cyber Security2 settimane fa

Come Nominare il Responsabile per la Transizione Digitale e Costituire l’Ufficio per la Transizione Digitale

Tempo di lettura: 2 minuti. La nomina del RTD può avvenire tramite due modalità principali: Determina del Sindaco o Delibera...

Notizie2 settimane fa

Intensificazione delle operazioni di influenza digitale da parte di Cina e Corea del Nord

Tempo di lettura: 2 minuti. Nuovi report evidenziano l'intensificarsi delle operazioni di influenza digitale da parte di Cina e Corea...

hacker che studia hacker che studia
Cyber Security3 settimane fa

Dove studiare Sicurezza Informatica in Italia: Guida alle migliori opzioni

Tempo di lettura: 2 minuti. Ci sono molte opzioni disponibili per coloro che desiderano studiare sicurezza informatica in Italia. Che...

trasformazione digitale trasformazione digitale
Cyber Security3 settimane fa

Il Ruolo e le Responsabilità del Responsabile per la Transizione Digitale nelle Pubbliche Amministrazioni

Tempo di lettura: 2 minuti. Il Responsabile per la Transizione Digitale svolge un ruolo fondamentale nell'accelerare e guidare la trasformazione...

Truffe recenti

Shein Shein
Truffe online3 settimane fa

Truffa dei buoni SHEIN da 300 euro, scopri come proteggerti

Tempo di lettura: < 1 minuto. La truffa dei buoni SHEIN da 300 euro sta facendo nuovamente vittime in Italia,...

OSINT2 mesi fa

USA interviene per recuperare 2,3 Milioni dai “Pig Butchers” su Binance

Tempo di lettura: 2 minuti. Il Dipartimento di Giustizia degli USA interviene per recuperare 2,3 milioni di dollari in criptovalute...

dimarcoutletfirenze sito truffa dimarcoutletfirenze sito truffa
Inchieste2 mesi fa

Truffa dimarcoutletfirenze.com: merce contraffatta e diversi dalle prenotazioni

Tempo di lettura: 2 minuti. La segnalazione alla redazione di dimarcoutletfirenze.com si è rivelata puntuale perchè dalle analisi svolte è...

sec etf bitcoin sec etf bitcoin
Economia4 mesi fa

No, la SEC non ha approvato ETF del Bitcoin. Ecco perchè

Tempo di lettura: 3 minuti. Il mondo delle criptovalute ha recentemente assistito a un evento senza precedenti: l’account Twitter ufficiale...

Notizie4 mesi fa

Europol mostra gli schemi di fronde online nel suo rapporto

Tempo di lettura: 2 minuti. Europol’s spotlight report on online fraud evidenzia che i sistemi di frode online rappresentano una grave...

Notizie5 mesi fa

Polizia Postale: attenzione alla truffa dei biglietti ferroviari falsi

Tempo di lettura: < 1 minuto. Gli investigatori della Polizia Postale hanno recentemente individuato una nuova truffa online che prende...

app ledger falsa app ledger falsa
Notizie6 mesi fa

App Falsa di Ledger Ruba Criptovalute

Tempo di lettura: 2 minuti. Un'app Ledger Live falsa nel Microsoft Store ha rubato 768.000 dollari in criptovalute, sollevando dubbi...

keepass pubblicità malevola keepass pubblicità malevola
Notizie6 mesi fa

Google: pubblicità malevole che indirizzano a falso sito di Keepass

Tempo di lettura: 2 minuti. Google ospita una pubblicità malevola che indirizza gli utenti a un falso sito di Keepass,...

Notizie7 mesi fa

Nuova tattica per la truffa dell’aggiornamento del browser

Tempo di lettura: 2 minuti. La truffa dell'aggiornamento del browser si rinnova, con i criminali che ora ospitano file dannosi...

Notizie7 mesi fa

Oltre 17.000 siti WordPress compromessi negli attacchi di Balada Injector

Tempo di lettura: 2 minuti. La campagna di hacking Balada Injector ha compromesso oltre 17.000 siti WordPress sfruttando vulnerabilità nei...

Tech

HMD XR21 HMD XR21
Smartphone4 ore fa

HMD Global rilascia XR21 e T21: prezzi e specifiche rivelati

Tempo di lettura: 2 minuti. HMD Global lancia l'HMD XR21 e l'HMD T21, rivelando prezzi e dettagli per i nuovi...

Samsung Galaxy Watch 7 Ultra Samsung Galaxy Watch 7 Ultra
Tech4 ore fa

Samsung Galaxy Watch 7 Ultra avrà monitoraggio del glucosio con AI

Tempo di lettura: 2 minuti. Samsung Galaxy Watch 7 Ultra potrebbe rivoluzionare il monitoraggio della salute con una nuova funzione...

Amarok 3.0: Il Ritorno del Riproduttore Musicale Open-Source Amarok 3.0: Il Ritorno del Riproduttore Musicale Open-Source
Tech4 ore fa

Amarok 3.0: il ritorno del riproduttore musicale Open-Source

Tempo di lettura: 2 minuti. Amarok 3.0 è stato rilasciato con un'interfaccia utente aggiornata e nuove funzionalità, portando il riproduttore...

Xiaomi HyperOS logo Ufficiale Xiaomi HyperOS logo Ufficiale
Smartphone5 ore fa

Xiaomi rinnova con HyperOS: Evoluzioni per SU7 e MIX 4

Tempo di lettura: < 1 minuto. Xiaomi aggiorna HyperOS per la vettura elettrica SU7 e il MIX 4, introducendo funzioni...

Facebook Tiktok Instagram Facebook Tiktok Instagram
Smartphone6 ore fa

Meta e TikTok destini diversi, problemi comuni in Europa

Tempo di lettura: 3 minuti. L'Europa avvia indagine su Meta per i contenuti non moderati su Facebook ed Instagram mentre...

RISC-V RISC-V
Tech8 ore fa

Android ritira il supporto RISC-V dal Kernel Comune

Tempo di lettura: 2 minuti. Google ha rimosso il supporto RISC-V dal suo Android Common Kernel, segnando una battuta d'arresto...

HMD Global HMD Global
Smartphone9 ore fa

Nokia lancia nuovi cellulari Base 4G: Nokia 215, 225 e 235

Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri i nuovi telefoni cellulari base 4G di Nokia: il Nokia 215, 225 e 235,...

OnePlus Nord 4 OnePlus Nord 4
Smartphone12 ore fa

OnePlus Nord 4: anteprima su chipset, batteria e Geekbench

Tempo di lettura: 2 minuti. Il OnePlus Nord 4, atteso da tempo come una possibile rivisitazione del OnePlus Ace 3V...

Smartphone12 ore fa

iPad Pro con Chip M4 e iPhone 16 Pro migliora la fotocamera

Tempo di lettura: 2 minuti. I nuovi iPad Pro potrebbero includere il chip M4 e gli iPhone 16 Pro con...

Meizu 21 Note Meizu 21 Note
Smartphone13 ore fa

Meizu 21 Note emerge in foto dal vivo con una Fotocamera da 50 MP

Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri il Meizu 21 Note, un sorprendente ritorno nel mondo degli smartphone per Meizu con...

Tendenza