Amazon sotto accusa per presunto monopolio negli Stati Uniti

da Redazione
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Gli enti regolatori statunitensi hanno citato in giudizio Amazon, sostenendo che il gigante di internet mantenga illegalmente il potere di monopolio. La Federal Trade Commission (FTC) ha dichiarato che Amazon utilizza “un insieme di strategie anticoncorrenziali e ingiuste” per aumentare i prezzi e soffocare la concorrenza. Amazon ha replicato che la causa è “errata sui fatti e sulla legge” e attende di dimostrarlo in tribunale.

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L’ascesa di Amazon e le accuse della FTC

Nel 2017, Lina Khan, allora solo ventinovenne, pubblicò un importante articolo accademico sostenendo che il rivenditore online fosse sfuggito al controllo anticoncorrenza. Dalla sua sorprendente nomina a presidente della FTC nel 2021, questo caso è stato ampiamente atteso e visto come un cruciale test della sua leadership. La dominanza di un pugno di potenti aziende tecnologiche ha spinto alcuni politici statunitensi a chiedere azioni che promuovano una maggiore concorrenza nella ricerca online, nel retail e nei social media. Tuttavia, la FTC sotto la Khan ha avuto poco da mostrare per la sua forte retorica contro Big Tech.

Le accuse specifiche e la risposta di Amazon

L’agenzia, insieme a 17 procuratori statali, afferma che Amazon è un “monopolista” che impedisce a concorrenti e venditori di abbassare i prezzi. La FTC ha anche sostenuto che le azioni del gigante di internet “degradano la qualità per gli acquirenti, sovraccaricano i venditori, soffocano l’innovazione e impediscono ai rivali di competere equamente contro Amazon”. Tuttavia, Amazon afferma che se l'”infondata” causa della FTC avrà successo, significherà meno prodotti tra cui scegliere, prezzi più alti e consegne più lente per i consumatori.

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