DeFi
ChatGpt lancia Plus: versione a pagamento. Vale la pena spendere 20 dollari?
Tempo di lettura: < 1 minuto. Svelati pochi dettagli e sembra poco per scaldarsi

L’applicativo di intelligenza artificiale ChatGpt lancia una versione a pagamento da 20 dollari al mese di cui si sa ancora poco. Dopo l’esplosione di utenti simultanei che ne hanno provocato più volte un crollo dei sistemi, il CEO di OpenAI ha annunciato l’ingresso nel mercato della versione a pagamento ed ha annunciato un sondaggio a cui ha partecipato anche la redazione di Matrice Digitale.
Nel sondaggio era chiesto quale fosse il prezzo minimo, massimo e massimo sopportabile ed il valore indicato è stato di 20 dollari massimo. L’applicativo sarà in vendita a 20 dollari come annunciato e per il momento ci sono poche indiscrezioni sulle caratteristiche che avrà in più alla versione a pagamento.
Sicuramente, a detta di molti, chi paga avrà una corsia preferenziale e non sarà buttato fuori nei momenti di picco. Pare che la versione sia anche più estesa in termini di “competenze” anche se verrà implementata ulteriormente in corso d’opera tramite dei feedback degli utenti che potranno richiedere servizi in base alle loro esigenze.
Sarà più veloce ottenere risposte, ma non c’è nessun riferimento al limite di caratteri imposto da OpenAI nella versione free e nemmeno all’utilizzo di fonti instantanee prese dalla Rete. In poche parole, ChatGpt molto probabilmente impiegherà meno tempo a dare risposte, soluzioni, ma senza Internet sarà limitato e non esprimerà il suo potere massimale.
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Fondatore di Terra, Do Kwon, arrestato in Montenegro: ecco i dettagli dell’indagine
Tempo di lettura: < 1 minuto. Ricercato da 11 mesi

Il fondatore di Terraform Labs, Do Kwon, è stato arrestato in Montenegro con l’accusa di possesso di documenti falsificati. La notizia è stata riportata da Filip Adzic, ministro dell’interno del Montenegro, che ha annunciato l’arresto sul suo profilo Twitter. Le autorità montenegrine stanno ora aspettando la conferma ufficiale dell’identità di Kwon.
Do Kwon è sotto inchiesta da 11 mesi in seguito al crollo di Terra/LUNA, che ha cancellato circa 40 miliardi di dollari dal mercato delle criptovalute. Nel settembre scorso, Kwon aveva negato di essere in fuga e di nascondersi dalle autorità, sostenendo di essere in piena cooperazione con gli organismi governativi interessati.
Tuttavia, le sue dichiarazioni sono state smentite dai procuratori, e a fine settembre Interpol ha emesso un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti. Poco dopo, il governo sudcoreano ha ordinato a Kwon di consegnare il suo passaporto o di rischiare la revoca dello stesso.
Do Kwon ha affermato che le accuse mosse nei suoi confronti dai procuratori sudcoreani sono infondate e politicamente motivate. In un’intervista rilasciata ad ottobre, aveva dichiarato di avere intenzione di appellarsi e fare tutto il possibile per ottenere un “risultato migliore”.
A febbraio, i procuratori sudcoreani si sono recati in Serbia, sospettando che Kwon si trovasse lì. A metà febbraio, la U.S. Securities and Exchange Commission ha accusato Terraform Labs e Kwon di aver truffato gli investitori statunitensi che avevano acquistato i suoi asset criptovalutari, LUNA e la stablecoin Terra.
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Hacker travestito da Zelensky intervista Lagarde sull’euro digitale?
Tempo di lettura: < 1 minuto. Verità o deep fake? Non è dato saperlo se si riflette

Un hacker russo ha intervistato Christine Lagarde spacciandosi per Zelensky, chiedendole informazioni sull’Euro Digitale. La notizia è stata pubblicata dal giornalista Giorgio Bianchi con video allegato, ma non c’è riferimento sui media ordinari.
La notizia è assente su Google, figura essere stata diffusa da un canale Telegram, ma ricorda un evento già avvenuto in passato, quando criminali informatici “travestiti” da Angela Merkel provarono ad aggirare sempre Christine Lagarde.

Alcuni sollevano sospetto sulla veridicità del filmato, se sia un deep fake, ma per il momento non ci sono riscontri e nemmeno smentite, solo un grande silenzio. C’è però una coincidenza: nei giorni scorsi la presidente Lagarde ha parlato proprio dell’Euro Digitale ammettendo che è meno “anonimo” rispetto al contante, ma che non trasformerà le banche in “controllori”. Dichiarazione che cozza molto con quanto sostenuto nel video.
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Securities and Exchange Commission: “regole più severe sulla sicurezza informatica”

La Securities and Exchange Commission (SEC) ha presentato nuovi requisiti per diversi attori chiave del settore al fine di affrontare i rischi legati alla sicurezza informatica. I requisiti proposti riguardano broker-dealer, agenzie di compensazione, partecipanti principali di swap basati su titoli, borse nazionali di titoli, la Municipal Securities Rulemaking Board, i depositari di dati swap basati su titoli, i dealer di swap basati su titoli e gli agenti di trasferimento.
Secondo la SEC, le entità di mercato dipendono sempre più dai sistemi informativi per svolgere le loro funzioni e fornire i loro servizi, diventando così obiettivi per attori malevoli che potrebbero cercare di interrompere le loro funzioni o accedere ai dati per scopi di lucro.
I rischi alla sicurezza informatica possono anche essere causati da errori di dipendenti, fornitori di servizi o partner commerciali. L’interconnessione tra le entità di mercato aumenta il rischio che un grave incidente informatico possa colpire contemporaneamente più entità, causando danni sistemici ai mercati dei titoli statunitensi.
La SEC propone che tutte le entità di mercato implementino politiche e procedure ragionevolmente progettate per affrontare i rischi informatici e ne valutino annualmente l’efficacia, tenendo conto delle variazioni nel tempo. Il provvedimento migliorerebbe anche la capacità della Commissione di ottenere informazioni su gravi incidenti informatici che colpiscono queste entità. Inoltre, i nuovi requisiti di divulgazione pubblica per le entità interessate aumenterebbero la trasparenza sui rischi informatici che possono causare impatti negativi sui mercati dei titoli statunitensi.
La proposta sarà pubblicata nel Federal Register e il periodo di commento pubblico rimarrà aperto per 60 giorni dalla data di pubblicazione. Gli ufficiali della SEC sostengono che la proposta, se adottata, stabilirebbe standard per le pratiche informatiche delle entità di mercato, offrendo protezioni adeguate all’era digitale e promuovendo la protezione degli investitori e l’ordine nei mercati.
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