Economia
Cinque lavori di livello base nel campo dell’apprendimento automatico
Tempo di lettura: 2 minuti. L’apprendimento automatico è in rapida espansione e le aziende stanno cercando professionisti con competenze in questo campo. Ecco cinque lavori di livello base nell’apprendimento automatico che offrono opportunità entusiasmanti.
L’apprendimento automatico, un settore in rapida crescita che utilizza metodi statistici e analisi dei dati per insegnare ai computer come apprendere e fare previsioni o giudizi senza essere esplicitamente programmati, sta diventando sempre più rilevante in molte industrie. Di conseguenza, c’è una crescente domanda di professionisti con competenze di livello base in apprendimento automatico. Ecco cinque posizioni di livello base che offrono opportunità interessanti per coloro che desiderano avviare la loro carriera in questo campo.
Ingegnere di apprendimento automatico (Machine learning)
- Ruolo: Gli ingegneri di apprendimento automatico sviluppano, implementano e mantengono modelli e sistemi di apprendimento automatico.
- Competenze richieste: Forti competenze di programmazione (Python, R, ecc.), conoscenza degli algoritmi e dei framework di apprendimento automatico, pre-elaborazione dei dati, valutazione dei modelli e distribuzione.
- Titolo di studio: Laurea o superiore in informatica, scienza dei dati o un campo correlato.
- Opportunità di lavoro: Possono lavorare in settori come tecnologia, finanza, sanità e e-commerce. Le opportunità sono disponibili sia in aziende consolidate che in startup.
Scienziato dei dati (Data scientist)
- Ruolo: Gli scienziati dei dati analizzano e interpretano set di dati complessi per ricavare intuizioni e costruire modelli predittivi.
- Competenze richieste: Competenza in programmazione (Python, R, ecc.), analisi statistica, visualizzazione dei dati, algoritmi di apprendimento automatico e manipolazione dei dati.
- Titolo di studio: Laurea o superiore in scienza dei dati, informatica, statistica o un campo correlato.
- Opportunità di lavoro: Gli scienziati dei dati sono richiesti in vari settori, tra cui finanza, sanità, marketing e tecnologia.
Ricercatore in intelligenza artificiale
- Ruolo: I ricercatori di IA si concentrano sull’avanzamento del campo dell’intelligenza artificiale attraverso la ricerca e lo sviluppo.
- Competenze richieste: Solida conoscenza degli algoritmi di apprendimento automatico, framework di deep learning (ad es. TensorFlow, PyTorch), competenze di programmazione, analisi dei dati e capacità di risolvere problemi.
- Titolo di studio: Master o Dottorato in informatica, intelligenza artificiale o un campo correlato.
- Opportunità di lavoro: Possono lavorare in istituti di ricerca, università, aziende tecnologiche o come consulenti indipendenti.
Analista di dati (Data Analyst)
- Ruolo: Gli analisti di dati raccolgono, elaborano e analizzano set di dati per aiutare le organizzazioni a prendere decisioni informate.
- Competenze richieste: Competenze in programmazione (ad es. SQL, Python), analisi dei dati, visualizzazione dei dati e capacità di comunicazione.
- Titolo di studio: Laurea in informatica, economia, statistica o un campo correlato.
- Opportunità di lavoro: Gli analisti di dati possono lavorare in una varietà di settori, tra cui finanza, marketing, sanità e tecnologia.
Ingegnere di visione artificiale
- Ruolo: Gli ingegneri di visione artificiale sviluppano e implementano algoritmi che permettono ai computer di interpretare e comprendere il mondo visivo.
- Competenze richieste: Conoscenza di algoritmi di visione artificiale, competenze di programmazione (Python, C++), deep learning e elaborazione delle immagini.
- Titolo di studio: Laurea o superiore in informatica, ingegneria elettrica o un campo correlato.
- Opportunità di lavoro: Possono lavorare in settori come robotica, automazione, sanità e sicurezza.
Economia
Cy4Gate: accordo da un milione con Innovery
Tempo di lettura: 2 minuti. Cy4Gate rafforza la sua presenza nel mercato con una nuova partnership strategica con Innovery e un contratto da 1 milione di euro
Cy4Gate, un rinomato player nel settore della cybersecurity e della cyber intelligence, ha recentemente annunciato sviluppi significativi che rafforzano la sua posizione nel mercato. Questi includono un importante accordo strategico con Innovery e la firma di un contratto da un milione di euro con una primaria realtà high-tech italiana.
Partnership con Innovery
Cy4Gate ha siglato un accordo strategico con Innovery, una multinazionale specializzata in consulenza e soluzioni innovative nel campo della Cybersecurity. Questa collaborazione designa Innovery come partner per le soluzioni di Cy4Gate nel mercato Corporate italiano, sia in ambito Cybersecurity che Decision Intelligence. Questa mossa è parte della strategia di Go To Market di Cy4Gate per consolidare la sua presenza e visibilità nel mercato target.
Dettagli del Contratto da 1 Milione di Euro
Parallelamente, Cy4Gate ha ottenuto un contratto biennale del valore di 1 milione di euro con una primaria azienda high-tech operante in Italia e all’estero. Il contratto comprende la fornitura della piattaforma di Cyber Threat Intelligence di Cy4Gate, rafforzando ulteriormente la sua reputazione e presenza nel settore.
Implicazioni e futuro
Questi sviluppi sono indicativi dell’impegno di Cy4Gate a espandere la sua influenza nel mercato nazionale e internazionale della cybersecurity. L’accordo con Innovery permette a Cy4Gate di avvalersi delle competenze e della rete di Innovery per raggiungere un pubblico più ampio, mentre il nuovo contratto consolida la sua capacità di attirare clienti di grande calibro nel settore high-tech.
L’espansione delle operazioni di Cy4Gate attraverso questi importanti accordi e contratti dimostra il suo continuo impegno nel fornire soluzioni avanzate di cybersecurity e decision intelligence. Con questi passi significativi, Cy4Gate si posiziona come un leader chiave nel settore, pronto a capitalizzare su ulteriori opportunità di crescita. Questi sviluppi non solo rafforzano la posizione di Cy4Gate nel mercato della cybersecurity ma aprono anche nuove opportunità per l’innovazione e la crescita nell’ambito della sicurezza informatica e della decision intelligence.
Economia
Microsoft condannata a pagare 242 milioni per Cortana
Tempo di lettura: < 1 minuto. Microsoft deve pagare $242M per violazione di brevetto a IPA per il software Cortana, con l’intenzione di fare appello.
Un recente verdetto di un tribunale federale del Delaware, USA, ha stabilito che Microsoft dovrà pagare 242 milioni di dollari in danni per aver infranto un brevetto di IPA Technologies relativo al software di assistenza vocale, Cortana. Questo caso segna un punto significativo nelle dispute sui diritti di proprietà intellettuale nel settore tecnologico.
Dettagli della Sentenza e del Caso
La causa, iniziata da IPA Technologies nel 2018, accusava Microsoft di aver violato diversi brevetti legati agli assistenti digitali personali e alla navigazione dati basata su comandi vocali. Durante il processo, che è durato una settimana, il focus è stato ridotto a un solo brevetto di IPA, con Microsoft che ha sostenuto di non aver infranto il brevetto e che quest’ultimo non fosse valido.
IPA Technologies, una sussidiaria della compagnia di licenze di brevetti Wi-LAN e di proprietà congiunta della canadese Quarterhill e di due società di investimento, aveva acquisito il brevetto in questione da SRI International, da cui Apple aveva precedentemente acquistato la tecnologia Siri per il proprio assistente vocale.
Implicazioni future e risposta di Microsoft
In risposta al verdetto, un portavoce di Microsoft ha dichiarato che l’azienda “continua a credere fermamente di non aver infranto i brevetti di IPA e farà appello alla decisione.” Il caso è destinato a continuare mentre Microsoft pianifica di fare appello alla decisione. Se l’appello non avrà successo, Microsoft dovrà pagare i 242 milioni di dollari in danni a IPA Technologies.
Questa sentenza evidenzia la continua battaglia sui diritti di brevetto nell’evolversi del mondo della tecnologia degli assistenti vocali. Man mano che le aziende sviluppano nuovi prodotti, devono navigare il complesso panorama dei diritti di proprietà intellettuale per evitare dispute legali costose. L’industria tecnologica e gli esperti legali seguiranno attentamente l’esito dell’appello di Microsoft e di eventuali controricorsi.
Economia
Ban in Germania per alcuni prodotti Motorola e Lenovo
Tempo di lettura: 2 minuti. Un tribunale tedesco ha imposto un divieto di vendita su alcuni prodotti Motorola e Lenovo a causa di una disputa sui brevetti con InterDigital.
Un recente verdetto del tribunale tedesco ha imposto un ban alla vendita in Germania per alcuni telefoni Motorola e computer Lenovo dotati di modulo wireless. Questa decisione è il risultato di una disputa sui brevetti tra Lenovo, proprietaria del marchio Motorola, e InterDigital, una società che sviluppa tecnologie wireless e detiene brevetti essenziali per gli standard di comunicazione mobile.
Dettagli della disputa
InterDigital ha accusato Lenovo di utilizzare le sue tecnologie brevettate senza ottenere le relative licenze. In risposta, il tribunale ha deciso a favore di InterDigital, portando al divieto temporaneo della vendita dei prodotti Lenovo incriminati. Josh Schmidt, Chief Legal Officer di InterDigital, ha espresso la speranza che Lenovo ora si impegni a ottenere una licenza “giusta e ragionevole”.
Reazione di Lenovo
Lenovo ha espresso disaccordo con la decisione, sostenendo che InterDigital non ha rispettato gli obblighi legali di offrire le proprie tecnologie sotto condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie (FRAND). Il gigante tecnologico ha inoltre annunciato che intende fare appello contro la sentenza, segnalando che la disputa legale potrebbe estendersi ulteriormente.
Implicazioni e prospettive future
Questo caso evidenzia le complessità legate alla licenza dei brevetti essenziali agli standard nelle tecnologie di comunicazione avanzate. Mentre Lenovo prepara la sua difesa per l’appello, il settore osserva attentamente per vedere come questo conflitto influenzerà le pratiche di licenza e la collaborazione tra le aziende tecnologiche nel panorama globale.
Il ban impone a Lenovo di riconsiderare le sue strategie legali e commerciali in Germania, uno dei mercati più importanti d’Europa. Il risultato dell’appello potrebbe avere ripercussioni significative non solo per le parti coinvolte, ma anche per l’intero settore delle telecomunicazioni.
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