Economia
Cos’è Terra (LUNA)?
AGGIORNAMENTO: La cripto Terra è crollata a causa di una speculazione di mercato che ne ha deprezzato il valore fino allo 0,00001 in meno di 48 ore.
Per maggiori info:
Distrutta LUNA: morte improvvisa di una stable coin o speculazione alla Soros?
Terra è un protocollo blockchain che utilizza stablecoin con pegging fiat per alimentare sistemi di pagamento globali a prezzi stabili. Secondo il suo white paper, Terra combina la stabilità dei prezzi e l’ampia adozione di valute legali con la resistenza alla censura di Bitcoin (BTC) e offre insediamenti rapidi e convenienti. Lo sviluppo su Terra è iniziato a gennaio 2018 e la sua rete principale è stata lanciata ufficialmente nell’aprile 2019. A partire da settembre 2021, offre stablecoin ancorate al dollaro USA, al won sudcoreano, al tugrik mongolo e al paniere di valute dei diritti speciali di prelievo del Fondo monetario internazionale – e intende lanciare ulteriori opzioni. Il token nativo di Terra, LUNA, viene utilizzato per stabilizzare il prezzo delle stablecoin del protocollo. I possessori di LUNA possono anche presentare e votare proposte di governance, conferendogli la funzionalità di un token di governance.
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Chi sono i fondatori di Terra?
Terra è stata fondata nel gennaio 2018 da Daniel Shin e Do Kwon. I due hanno concepito il progetto come un modo per guidare la rapida adozione della tecnologia blockchain e della criptovaluta concentrandosi sulla stabilità dei prezzi e sull’usabilità. Kwon ha assunto la posizione di CEO di Terraform Labs, la società dietro Terra. Prima di sviluppare Terra, Shin ha co-fondato e diretto Ticket Monster, altrimenti noto come TMON, una delle principali piattaforme di e-commerce sudcoreane. In seguito ha co-fondato Fast Track Asia, un incubatore di startup che lavora con gli imprenditori per costruire aziende completamente funzionali. Kwon ha precedentemente fondato e servito come CEO di Anyfi, una startup che fornisce soluzioni di rete mesh wireless decentralizzate. Ha anche lavorato come ingegnere del software per Microsoft e Apple.
Quante monete Terra (LUNA) ci sono in circolazione?
Terra ha una fornitura di 1 miliardo di token. Se questo numero viene superato, LUNA viene bruciata fino a quando non ritorna al livello di offerta di equilibrio. I nuovi token LUNA vengono coniati tramite l’algoritmo del protocollo, se necessario, al fine di mantenere il prezzo delle stablecoin Terra. LUNA è stato inizialmente reso disponibile per l’acquisto in una vendita di token privata per gli investitori iniziali, che includeva i rami di investimento dei principali scambi come Binance, OKEx e Huobi. La vendita si è conclusa nell’agosto 2018 e, di conseguenza, Terra ha raccolto 32 milioni di dollari. Delle 385.245.974 LUNA coniate per la vendita, il 10% è stato riservato a Terraform Labs, il 20% a dipendenti e collaboratori del progetto, il 20% a Terra Alliance, il 20% a riserve di stabilità dei prezzi, il 26% a finanziatori di progetti e il 4% a genesis liquidità .
Come è protetta la rete di Terra?
La blockchain di Terra è protetta utilizzando un algoritmo di consenso proof-of-stake basato su Tendermint, in cui i possessori di token LUNA puntano i propri token come garanzia per convalidare le transazioni, ricevendo ricompense proporzionali all’importo di LUNA puntato. I titolari di token possono anche delegare altri a convalidare le transazioni per loro conto, condividendo le entrate generate. Terra offre anche una guida aggiuntiva ai nodi di convalida sulle migliori pratiche per aiutare a mantenere la rete sicura. Nel maggio 2019, poco dopo l’attivazione della rete principale di Terra, la società di verifica blockchain e test di penetrazione CertiK ha completato un audit di sicurezza della rete. Ha esaminato il suo modello economico per metterlo alla prova contro la manipolazione del mercato, la sua architettura e il suo linguaggio di codifica. CertiK ha scoperto che la “modellazione e il ragionamento matematico” della rete Terra erano “considerati validi”, sebbene non commentasse le prestazioni della blockchain.
Economia
Spotify entra nel business dei corsi video nel Regno Unito
Tempo di lettura: < 1 minuto. Spotify testa corsi video nel Regno Unito, offrendo contenuti educativi su musica, creatività, business e stili di vita sani in collaborazione con noti fornitori di corsi.
Spotify sta ampliando i suoi orizzonti nel Regno Unito, introducendo corsi di apprendimento basati su video che coprono una varietà di argomenti, da musica e creatività a business e vita sana. La piattaforma di streaming musicale ha annunciato una collaborazione con fornitori di corsi educativi come BBC Maestro, PLAYvirtuoso, Skillshare e Thinkific per offrire questa nuova esperienza educativa.
Nuova frontiera per Spotify
Questa iniziativa segna l’entrata di Spotify nel settore dell’educazione digitale, permettendo agli utenti di accedere a contenuti formativi direttamente dalla piattaforma. I corsi sono disponibili sia per gli utenti gratuiti che per quelli Premium e si affiancano agli altri contenuti già presenti su Spotify.
Per questa fase di test, Spotify consente agli utenti del Regno Unito di provare gratuitamente almeno due lezioni per corso prima di decidere se acquistare lezioni aggiuntive. Questa opportunità permette di esplorare l’offerta formativa senza impegno immediato.
Come accedere ai corsi
Gli utenti mobili possono trovare i corsi nelle schede home e esplora dell’app Spotify, mentre gli utenti desktop dovranno visitare la pagina specifica Corsi su Spotify per accedere ai contenuti.
Prospettive Future
Al momento non è chiaro se Spotify estenderà questo test agli utenti negli Stati Uniti o in altre parti del mondo. Questo nuovo approccio riflette la crescente tendenza delle piattaforme di streaming a esplorare contenuti al di fuori della loro offerta tradizionale, arricchendo l’esperienza utente con opportunità di apprendimento e crescita personale.
Economia
Sanzioni USA colpiscono settore crypto per presunti legami con banche russe
Tempo di lettura: 2 minuti. Avrebbero favorito sistemi di elusione in favore dei sistemi finanziari russi
L’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha recentemente imposto sanzioni a 13 entità e due individui non nominati, accusati di sviluppare servizi crypto volti a facilitare l’elusione delle sanzioni da parte di cittadini russi. Queste misure intervengono in un momento in cui la Russia, secondo quanto affermato dall’OFAC, sta cercando sempre più di adottare meccanismi di pagamento alternativi per aggirare le sanzioni USA e continuare a finanziare il conflitto in Ucraina.
Servizi Crypto sotto la Lente
L’azione dell’OFAC si concentra su aziende che, attraverso i loro servizi o facilitando transazioni specifiche, hanno assistito altre entità già sottoposte a sanzioni nel tentativo di eludere le restrizioni imposte dagli Stati Uniti. Brian E. Nelson, Sottosegretario per il Terrorismo e l’Intelligence Finanziaria, ha evidenziato l’impegno del Tesoro nel continuare a esporre e interrompere le attività di quelle compagnie che permettono a istituzioni finanziarie russe sanzionate di riconnettersi al sistema finanziario globale.
Tra le aziende crypto sanzionate, molte hanno avuto transazioni con banche russe proibite, piattaforme di scambio e mercati darknet, utilizzando criptovalute come mezzo di scambio. Secondo Chainalysis, un’importante azienda di analisi blockchain, la maggior parte delle entità e persone sanzionate sono collegate alla Russia attraverso i servizi offerti. In particolare, due aziende, Netex24 e Bitpapa, sono state identificate per aver facilitato significativi trasferimenti crypto a gruppi sanzionati negli ultimi due anni.
Netex24 e Bitpapa nel mirino
Netex24 è stata segnalata per offrire servizi di conversione da criptovaluta a moneta fiat a banche russe sanzionate, quali Tinkoff e Sberbank, mentre Bitpapa è stata evidenziata per il suo funzionamento come piattaforma di scambio peer-to-peer (P2P) accessibile ai cittadini russi. Entrambe le aziende sono state collegate a un aumento del valore trasferito a entità sanzionate e mercati darknet, specialmente dopo l’inizio del conflitto in Ucraina.
La strategia dell’OFAC sembra sempre più concentrata sul contrasto all’elusione delle sanzioni attraverso imprese crypto che facilitano i canali di entrata e uscita per le banche russe sanzionate. Questo approccio mira a tagliare i punti di accesso al sistema finanziario globale per coloro che sono oggetto di restrizioni, sottolineando l’importanza di una vigilanza costante nel settore delle criptovalute.
Economia
Cina ban semiconduttori USA dai PC governativi
Tempo di lettura: 2 minuti. Cina bandisce semiconduttori Intel e AMD nei PC governativi, promuovendo CPU nazionali per autonomia tecnologica e risposta a sanzioni USA
La Cina ha recentemente introdotto una serie di nuove linee guida che segnano una svolta significativa nella politica tecnologica del paese, con profonde implicazioni per l’industria globale dei semiconduttori e per le relazioni internazionali in ambito tecnologico. Al centro di questa mossa c’è la decisione di escludere i processori prodotti da giganti statunitensi come Intel e AMD dall’utilizzo nei computer e nei server governativi cinesi, favorendo invece l’adozione di alternative prodotte internamente.
Una mossa strategica
Queste linee guida, annunciate dal Ministero delle Finanze e dal Ministero dell’Industria e dell’Informazione Tecnologica cinese il 26 dicembre dell’anno scorso, sono parte di una strategia nazionale volta a ridurre la dipendenza della Cina dalle tecnologie estere, in particolare in risposta alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti. Le aziende statali sono state informate che la transizione verso soluzioni locali dovrà essere completata entro il 2027.
Implicazioni per i Giganti Tecnologici
La Cina rappresenta un mercato cruciale per molte aziende tecnologiche internazionali, inclusi AMD, Nvidia e Intel. Nel solo ultimo anno, il mercato cinese ha generato il 27% delle vendite globali, con entrate pari a 54 miliardi di dollari per Intel e 23 miliardi di dollari per AMD. Inoltre, si prevede che il governo cinese sostituirà anche il sistema operativo di Microsoft con alternative domestiche, influenzando una quota significativa delle entrate di quest’ultima.
Sfide e prospettive
Nonostante gli ambiziosi piani della Cina, la strada verso l’autosufficienza nei semiconduttori non è priva di ostacoli. La Cina dovrà investire miliardi in ricerca e sviluppo e affrontare sfide tecniche significative per colmare il divario tecnologico con i leader del settore. Anche con la tecnologia acquisita o reverse-engineered, le fabbriche di semiconduttori dipendono da materie prime e tecnologie provenienti da tutto il mondo.
Il futuro del Settore
Mentre la Cina avanza verso l’indipendenza tecnologica, le aziende di semiconduttori come TSMC e Intel stanno costruendo nuovi impianti di fabbricazione negli Stati Uniti, con il sostegno del governo guidato da Biden. Questo sottolinea un cambiamento nel panorama globale della produzione di semiconduttori, con potenziali ripercussioni sulle catene di approvvigionamento e sulla geopolitica tecnologica.
La mossa della Cina di favorire l’uso di processori domestici riflette una tendenza crescente verso il nazionalismo tecnologico e solleva interrogativi su come le economie e le aziende globali si adatteranno a questo nuovo paradigma. Mentre la Cina si sforza di consolidare la sua indipendenza nel settore dei semiconduttori, il mondo osserva attentamente le implicazioni di queste politiche per il futuro dell’innovazione tecnologica e della cooperazione internazionale.
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