Sommario
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intrapreso azioni legali contro Apple, accusando l’azienda di monopolizzare illegalmente il mercato degli smartphone e di sfruttare la sua posizione dominante a scapito di consumatori, sviluppatori, creatori di contenuti, piccole imprese e commercianti.
Le accuse principali
La causa, presentata presso il Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto del New Jersey, sostiene che Apple abbia adottato una serie di tattiche sleali per consolidare la propria posizione di mercato e limitare l’innovazione. Tra queste:
- Ostacolare lo sviluppo di “Super App”, che faciliterebbero il passaggio tra piattaforme smartphone.
- Imporre un divieto effettivo sui servizi di streaming cloud per contenuti come i giochi.
- Peggiorare l’esperienza degli utenti per le app di messaggistica cross-platform.
- Limitare la compatibilità di smartwatch non Apple con i suoi telefoni.
- Bloccare lo sviluppo di portafogli digitali di terze parti impedendo l’accesso alla funzionalità tap-to-pay dell’iPhone.
Contesto internazionale e Regolamentazioni Europee
Queste azioni legali arrivano in un momento in cui Apple è stata costretta a rivedere molte di queste politiche nell’Unione Europea a causa del Digital Markets Act. Sebbene i regolatori europei abbiano deciso di non obbligare Apple ad aprire iMessage, l’azienda è ora tenuta a permettere app store di terze parti su iPhone nell’UE e a consentire agli sviluppatori l’accesso alla funzionalità tap-to-pay del dispositivo.
Implicazioni della causa legale
Questa battaglia legale solleva questioni importanti sulla concorrenza nel settore tecnologico e sul controllo esercitato dalle grandi aziende sull’ecosistema digitale. Il risultato potrebbe avere implicazioni significative non solo per Apple ma per l’intero settore, spingendo verso una maggiore apertura e innovazione.