Sommario
Con il primo luglio 2024, TIM e KKR hanno perfezionato la cessione della newco Netco a Optics BidCo, segnando l’inizio di una nuova era per le telecomunicazioni in Italia. Questo passaggio coinvolge 20.000 dipendenti e rappresenta un piano di salvataggio fortemente voluto dal governo Meloni.
L’operazione di cessione di Netco rappresenta un cambiamento significativo per TIM, con l’obiettivo di risanare la situazione debitoria dell’azienda e garantire investimenti futuri sulla rete. Alla guida di Netco ci sarà Luigi Ferraris come amministratore delegato, mentre la presidenza sarà affidata a Massimo Sarmi. La creazione di Netco include l’infrastruttura di rete fissa e gli immobili di pertinenza, la gestione delle attività wholesale e l’intera partecipazione nella controllata Telenergia. La divisione comprende oltre 20.000 dipendenti, con ricavi complessivi di 3,5 miliardi di euro, in crescita del 2,8% anno su anno, e un Ebitda di 1 miliardo di euro (+11,6%).
Chi è Luigi Ferraris

Luigi Ferraris, nato nel 1962, ha iniziato la sua carriera in PriceWaterhouse e ha ricoperto ruoli manageriali in diverse aziende tra cui Agusta, Piaggio, Sasib Beverage e Elsag Bailey Process Automation. È stato Chief Financial Officer (CFO) di Elsacom (Gruppo Finmeccanica) e ha ricoperto lo stesso incarico in Enel fino al 2021. Dal 2015 al 2021 è stato CFO di Poste Italiane, e dal maggio 2021 amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. A dicembre 2023, è stato nominato Presidente della Regione Europa dell’International Union of Railways per il periodo 2024-2025. Con una carriera ricca di esperienze in posizioni di vertice, Ferraris porta con sé una vasta competenza nel settore industriale e finanziario, rendendolo una scelta ideale per guidare Netco attraverso questa nuova fase.
Perimetro di Netco
Netco non si limita alla sola gestione delle infrastrutture di rete, ma comprende anche gli immobili e l’intera partecipazione nella controllata Telenergia. Con oltre 20.000 dipendenti, di cui oltre 19.000 già operativi nel settore Wholesale & Network e circa 900 provenienti dalle funzioni staff di TIM, Netco si posiziona come un elemento chiave per il futuro delle telecomunicazioni in Italia. I ricavi complessivi di Netco ammontano a 3,5 miliardi di euro, con un incremento del 2,8% rispetto all’anno precedente. I ricavi dai servizi sono aumentati del 3,4%, raggiungendo i 3,3 miliardi di euro, mentre l’Ebitda ha registrato un incremento dell’11,6%, attestandosi a 1 miliardo di euro. Questi numeri testimoniano la solidità e la crescita costante dell’azienda, ponendo solide basi per futuri investimenti.
Vantaggi della nascita di Netco
Secondo Flavio Palumbo di Fratelli d’Italia, la nascita di Netco porta con sé numerosi vantaggi. La partecipazione dello Stato permette di avere un controllo strategico nella gestione della rete di telecomunicazioni, garantendo una maggiore tutela degli interessi nazionali e dei consumatori. Questo può contribuire a preservare i posti di lavoro nel settore delle telecomunicazioni, fornendo stabilità e sicurezza ai dipendenti. Inoltre, la partecipazione dello Stato incentiva investimenti nell’infrastruttura di rete, migliorando la copertura e la qualità dei servizi per gli utenti e per tutte le aziende del settore. Questo approccio bilancia gli interessi delle aziende private e garantisce un approccio più equo nella gestione della rete.
Critiche e successi
Nei mesi precedenti all’operazione, ci sono state molte critiche riguardo alla gestione del piano e alla partecipazione dello Stato nell’azionariato. Tuttavia, il governo Meloni ha concretizzato un piano sostenibile ed economico nei tempi previsti, senza impatti negativi sui lavoratori. Questa azione ha smentito le preoccupazioni e ha aperto una nuova era per le telecomunicazioni italiane. L’operazione Netco rappresenta un cambiamento radicale per le telecomunicazioni e sancisce l’atlantismo del Governo meloniano che affida l’apparato italiano, noto anche per scandali di intelligence in passato, ad un fondo americano gestito dall’ex direttore della Cia David Petraeus.