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Kali Linux è out la versione 2022.1

Tempo di lettura: 2 minuti.
Visivamente rinnovato e con una migliore usabilità per gli utenti ipovedenti, viene anche con una nuova immagine “kali-linux-everything“, una più ampia compatibilità per il client SSH di Kali, e nuovi strumenti.
Kali Linux 2022.1 include:
- Nuovi sfondi per il desktop, il login e le schermate di avvio
- Un tema di installazione rinnovato e una pagina di destinazione del browser predefinita
- Miglioramento delle funzioni, del tema e del layout del menu di avvio presente nelle immagini ISO
- Il prompt sul lato destro è stato rimosso dalla shell ZSH predefinita, e il teschio nel prompt di root è stato sostituito con un simbolo K stilizzato (ma gli utenti possono tornare al teschio se lo desiderano)
- Inoltre, la funzione di sintesi vocale per aiutare gli utenti non vedenti e ipovedenti di Kali era rotta, ed è stata ora corretta.
Un nuovo “sapore” e una più ampia compatibilità per il client SSH di Kali
La nuova immagine “kali-linux-everything” dà agli utenti che hanno bisogno che tutti gli strumenti di Kali siano pre-installati una completa immagine standalone offline (ISO). A causa delle sue dimensioni, però, sarà inizialmente offerta solo per il download via torrent.
Il client SSH di Kali può ora essere impostato su Wide Compatibility, per rendere più facile la connessione e la scoperta di vecchi server SSH vulnerabili.
“In modalità di ampia compatibilità, gli algoritmi di scambio di chiavi legacy (come diffie-hellman-*-sha1) e i vecchi cifrari (come CBC) sono abilitati. Come risultato, gli strumenti utilizzati all'interno di Kali sono in grado di comunicare utilizzando questi metodi obsoleti. Questo viene fatto per aiutare ad aumentare la capacità di Kali di parlare con i server SSH più vecchi e obsoleti che utilizzano ancora questi vecchi protocolli. I vecchi servizi che utilizzano questo possono essere a fine vita, aumentando così le possibilità di scoprire vulnerabilità o altri problemi”, hanno spiegato gli sviluppatori.
Nuovi strumenti in Kali Linux 2022.1
- dnsx – Un toolkit DNS multiuso che permette agli utenti di eseguire più query DNS
- email2phonenumber – Uno strumento OSINT per scoprire il numero di telefono di un obiettivo se si ha solo il suo indirizzo e-mail
- naabu – Uno scanner di porte semplice e affidabile
- nuclei – Scansione mirata basata su modelli
- PoshC2 – Un framework C2 proxy-aware con post-exploitation e movimento laterale
- proxify – Uno strumento Proxy coltellino svizzero per la cattura, la manipolazione e il replay del traffico HTTP/HTTPS
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Nuova vulnerabilità in Libwebp: Windows, macOS e Linux sotto attacco
Tempo di lettura: < 1 minuto. Una nuova vulnerabilità nella libreria di immagini WebP di Google mette a rischio Windows, macOS e Linux, con attacchi attivi che sfruttano la falla per eseguire codice arbitrario sulle macchine delle vittime.

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Windows, macOS e Linux sono attualmente sotto attacco a causa di una nuova vulnerabilità scoperta nella libreria di immagini WebP di Google. Gli aggressori stanno sfruttando attivamente questa falla, denominata CVE-2023-0123, per eseguire codice arbitrario sulle macchine delle vittime, compromettendo così la sicurezza dei sistemi.
Vulnerabilità nella libreria di immagini WebP La vulnerabilità è stata scoperta nella libreria software open source libwebp, che è utilizzata per elaborare le immagini WebP. Questo formato di immagine è stato sviluppato da Google e viene utilizzato per la compressione delle immagini con e senza perdita di dati. La falla consente agli attaccanti di eseguire codice arbitrario sulle macchine delle vittime, dando loro la possibilità di prendere il controllo completo del sistema.
Attacchi in corso Gli esperti di sicurezza hanno rilevato che questa vulnerabilità è attualmente sfruttata in modo attivo. Gli attaccanti stanno utilizzando file WebP dannosi per compromettere i sistemi Windows, macOS e Linux. Una volta che il file dannoso viene aperto su un sistema vulnerabile, gli attaccanti possono eseguire codice arbitrario, ottenendo così l'accesso al sistema.
Misure di protezione Gli utenti sono fortemente consigliati ad aggiornare i loro sistemi per mitigare il rischio di compromissione. Gli aggiornamenti di sicurezza rilasciati da Google dovrebbero essere installati immediatamente per proteggere i sistemi da possibili attacchi.
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Phishing “ZeroFont” inganna Outlook mostrando false scansioni antivirus
Tempo di lettura: < 1 minuto. Gli utenti possono proteggersi da queste minacce assicurandosi di avere l’ultima versione di Outlook e di utilizzare soluzioni antivirus aggiornate.

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Gli aggressori stanno sfruttando una nuova tecnica di phishing chiamata “ZeroFont” per ingannare Microsoft Outlook affinché mostri false scansioni antivirus nei messaggi di posta elettronica. Questa tecnica sfrutta il modo in cui Outlook elabora le email in HTML per visualizzare contenuti che normalmente sarebbero nascosti.
Come funziona la tecnica ZeroFont
La tecnica ZeroFont implica l'uso di caratteri di dimensione zero all'interno di un'email in HTML. Quando Outlook riceve un'email che contiene questi caratteri, non li visualizza, rendendo il testo circostante invisibile all'utente. Tuttavia, quando Outlook esegue la scansione dell'email per contenuti sospetti o phishing, vede il testo nascosto e lo considera legittimo.
Gli aggressori possono quindi inserire contenuti legittimi nascosti all'interno dell'email, ingannando Outlook e facendo sì che mostri false scansioni antivirus o altri messaggi ingannevoli all'utente.
Implicazioni per gli utenti di Outlook
Questa nuova tecnica rappresenta una minaccia significativa per gli utenti di Outlook, poiché potrebbero essere indotti a credere che un'email sia sicura quando in realtà contiene collegamenti o allegati dannosi. È essenziale che gli utenti siano consapevoli di questa tecnica e siano cauti nell'aprire email da mittenti sconosciuti o sospetti.
Misure di protezione
Gli utenti possono proteggersi da queste minacce assicurandosi di avere l'ultima versione di Outlook e di utilizzare soluzioni antivirus aggiornate. Inoltre, è sempre una buona pratica non fare clic su collegamenti o scaricare allegati da email sospette o non riconosciute.
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Sony indaga sul presunto attacco informatico
Tempo di lettura: < 1 minuto. Sony è al centro di un’indagine riguardo a un presunto attacco informatico, mentre diversi gruppi di hacker rivendicano la responsabilità dell’attacco, creando confusione e incertezza sulla reale entità del danno.

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Sony è attualmente al centro di un'indagine interna riguardo a un presunto attacco informatico. La notizia è emersa dopo che diversi gruppi di hacker hanno rivendicato la responsabilità dell'attacco, creando confusione e incertezza sulla reale entità del danno.
Dettagli dell'attacco
Nonostante la mancanza di dettagli concreti sull'attacco, Sony ha preso molto seriamente le rivendicazioni e ha avviato un'indagine interna per verificare l'entità del presunto attacco informatico. La società sta lavorando attivamente per identificare eventuali vulnerabilità nei propri sistemi e per assicurarsi che i dati degli utenti siano al sicuro.
Disaccordo tra gli hacker
La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che diversi gruppi di hacker hanno rivendicato la responsabilità dell'attacco a Sony. Questo ha creato un clima di incertezza e confusione, rendendo difficile per gli investigatori determinare chi sia effettivamente dietro l'attacco. I gruppi di hacker sono in disaccordo tra loro, ognuno affermando di essere il vero responsabile dell'attacco a Sony.
Risposta di Sony
Sony ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di essere a conoscenza delle rivendicazioni e di stare lavorando incessantemente per verificare la loro veridicità. La società ha inoltre assicurato agli utenti che sta adottando tutte le misure necessarie per proteggere i loro dati e prevenire futuri attacchi informatici.
Mentre l'indagine è ancora in corso, è fondamentale che gli utenti restino vigili e adottino misure di sicurezza aggiuntive per proteggere i propri dati e informazioni personali. La situazione è in continua evoluzione e ulteriori dettagli emergeranno nei prossimi giorni.
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