Tech
Galaxy Watch 7: Wear OS 5.1 e rilevamento dell’apnea notturna
Tempo di lettura: 2 minuti. Galaxy Watch 7 con rilevamento dell’apnea notturna e Wear OS 5.1 in arrivo: scopri come la tecnologia Samsung migliora la vita degli utenti.
Samsung continua a migliorare l’esperienza utente dei suoi smartwatch con il lancio del Galaxy Watch 7 e Galaxy Watch Ultra, dispositivi che hanno introdotto nuove funzionalità all’avanguardia. Due aspetti fondamentali emergono: il continuo sviluppo del sistema operativo Wear OS 5.1 e l’introduzione di una funzione di rilevamento dell’apnea notturna, già apprezzata dagli utenti.
Galaxy Watch 7 e Wear OS 5.1: aggiornamento atteso
Samsung potrebbe presto implementare l’aggiornamento One UI 6.5 Watch sui suoi dispositivi Galaxy Watch, basato sul Wear OS 5.1 di Google. Questo aggiornamento, ancora in fase di sviluppo, si fonda su Android 15, la versione più recente del sistema operativo di Google. Wear OS, noto per i suoi aggiornamenti meno frequenti rispetto ad Android per smartphone, potrebbe adottare un ciclo annuale di aggiornamenti per mantenere alta la competitività nel mercato degli smartwatch, in forte crescita.
Il Galaxy Watch 7 e il Galaxy Watch Ultra, già dotati di Wear OS 5, potrebbero beneficiare di nuove funzionalità introdotte da Google con Wear OS 5.1. Se Google decidesse di apportare cambiamenti significativi al sistema, l’aggiornamento potrebbe essere denominato Wear OS 6, mentre un aggiornamento minore potrebbe mantenere il nome di Wear OS 5.1. Tuttavia, il Galaxy Watch 4 e 4 Classic potrebbero non ricevere ulteriori aggiornamenti significativi, riservando tali innovazioni ai modelli più recenti come il Galaxy Watch 6 e il Galaxy Watch 7.
Galaxy Watch 7: rilevamento dell’apnea notturna che salva vite
La funzione di rilevamento dell’apnea notturna, introdotta per la prima volta con il Galaxy Watch 7 e Galaxy Watch Ultra, ha già dimostrato di essere un’innovazione rivoluzionaria per la salute degli utenti. Due utenti coreani hanno condiviso le loro esperienze su Naver, raccontando come il loro smartwatch abbia rilevato livelli critici di ossigeno nel sangue durante il sonno, portandoli a cercare assistenza medica. In entrambi i casi, i medici hanno confermato la presenza di apnea notturna grave e hanno prescritto l’uso di macchine PAP (Pressione Positiva Continua delle Vie Aeree), migliorando significativamente la qualità del sonno e della vita di questi utenti.
Uno degli utenti ha riportato che, dopo una settimana di utilizzo della macchina PAP, i suoi punteggi del sonno sono migliorati drasticamente, passando da 35 a 95, con livelli di ossigeno nel sangue stabilizzati sopra il 90%. Un altro utente ha condiviso un’esperienza simile, sottolineando come il Galaxy Watch 7 sia stato fondamentale nel migliorare il suo riposo notturno.
Il Galaxy Watch 7, scopri su Amazon, rappresenta un significativo passo avanti nel monitoraggio della salute personale e nell’evoluzione degli smartwatch grazie all’imminente aggiornamento di Wear OS 5.1. Le funzionalità avanzate di rilevamento dell’apnea notturna non solo migliorano la qualità del sonno, ma possono anche salvare vite. Samsung continua a dimostrare come la tecnologia possa essere al servizio della salute, offrendo soluzioni sempre più avanzate e user-friendly.
Smartphone
Vivo T3 Ultra e Vivo V40 Lite: due nuovi smartphone
Tempo di lettura: 2 minuti. Vivo lancia il T3 Ultra in India e si prepara al lancio del V40 Lite con varianti 4G e 5G, puntando su specifiche avanzate e prezzi competitivi.
Il mercato degli smartphone continua a evolversi con il lancio di nuovi modelli da parte di Vivo, come il Vivo T3 Ultra e il Vivo V40 Lite. Mentre il T3 Ultra si rivolge al mercato con specifiche elevate e un prezzo competitivo, il V40 Lite, nelle varianti 4G e 5G, mira a espandere la presenza internazionale di Vivo.
Vivo T3 Ultra: caratteristiche e disponibilità in India
Il Vivo T3 Ultra è stato lanciato ufficialmente in India come parte della serie Vivo T3, che include già modelli come il Vivo T3x e il T3 Lite. Con un prezzo iniziale di circa 31.999 INR (circa 365 euro) per la versione base da 8GB di RAM e 128GB di memoria interna, il dispositivo si posiziona nel segmento medio-alto del mercato. Tra le caratteristiche principali troviamo un display AMOLED curvo 3D da 6,78 pollici con una risoluzione 1.5K e supporto HDR10+, una batteria da 5.500 mAh con ricarica rapida da 80W e un processore Mediatek Dimensity 9200+. Il comparto fotografico è composto da una fotocamera principale Sony IMX921 da 50MP con stabilizzazione ottica e una fotocamera frontale da 50MP.
Le vendite inizieranno il 19 settembre tramite Flipkart e il sito ufficiale di Vivo. Il Vivo T3 Ultra si distingue per il suo design elegante e il suo hardware avanzato, confrontandosi con modelli come il Realme GT 6T e il Motorola Edge 50 Pro.
Vivo V40 Lite: fuga di notizie su design e specifiche
Il Vivo V40 Lite, nelle varianti 4G e 5G, è stato recentemente al centro di indiscrezioni che ne hanno rivelato il design e alcune specifiche chiave. Il modello 4G sarà dotato di un processore Snapdragon 685, mentre la versione 5G includerà il chip Snapdragon 4 Gen 1. Entrambi i modelli avranno una batteria da 5.000 mAh e fotocamere da 50MP sul retro e 32MP sul fronte.
La variante 4G sarà disponibile a partire da un prezzo di circa 18.000 INR (circa 206 euro), mentre la versione 5G costerà intorno ai 24.000 INR (circa 275 euro). Le differenze tra le due versioni si riflettono anche nel design: mentre entrambe saranno disponibili in tonalità Violet e Silver, la versione 5G avrà un design con effetto cangiante.
Tech
Micro reattori nucleari: soluzione da 20 milioni di euro per i data center e l’industria dell’AI?
Con la crescita esponenziale dell’intelligenza artificiale e dei data center, la necessità di fonti di energia affidabili e pulite diventa sempre più urgente. Nano Nuclear Energy sta sviluppando micro reattori nucleari che potrebbero rappresentare una soluzione concreta a partire dal 2031, con prototipi previsti già per il 2027. Questi reattori, compatti e trasportabili via terra, mare o ferrovia, offrono energia sicura e scalabile, ideale per alimentare data center in località remote.
Progettati per essere plug-and-play, i micro reattori di Nano Nuclear Energy richiedono un’infrastruttura minima per l’installazione e offrono un funzionamento sicuro grazie a tecnologie avanzate che evitano il rischio di surriscaldamento. Uno degli ostacoli principali resta l’approvazione normativa, ma i cambiamenti regolatori, come il Progetto Pele del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, potrebbero semplificare il percorso verso il loro impiego commerciale. Il costo previsto di questi reattori è di circa 20 milioni di euro, rendendoli accessibili per un’ampia gamma di industrie.
Sicurezza e gestione dei rifiuti nucleari
James Walker, CEO di Nano Nuclear Energy, ha sottolineato che i reattori nucleari, inclusi quelli su scala micro, rappresentano la forma di energia più sicura in termini di morti per gigawatt ora. Inoltre, ha affrontato la questione dei rifiuti nucleari, affermando che la quantità generata da tutti i reattori operativi negli Stati Uniti, comprese le unità navali, potrebbe essere contenuta in un solo campo da calcio.
Robotica
Robot microscopico in stile kirigami: innovazione millimetrica
Tempo di lettura: 2 minuti. Cornell sviluppa un robot microscopico ispirato al kirigami, capace di trasformarsi in forme 3D e muoversi autonomamente grazie a cerniere attivabili elettrochimicamente.
Il team di ricerca di Cornell ha sviluppato un nuovo robot microscopico ispirato al kirigami, capace di trasformarsi da un foglio bidimensionale a complesse strutture tridimensionali e muoversi autonomamente. Questo robot, grande meno di 1 millimetro, è realizzato come un “metasheet” esagonale, che attraverso una scarica elettrica si piega in forme pre-programmate e può anche strisciare su superfici. Grazie al suo design innovativo, il robot utilizza tagli sottili nel materiale per piegarsi, espandersi e muoversi.
Questa tecnologia è descritta nel recente articolo “Electronically Configurable Microscopic Metasheet Robots”, pubblicato su Nature Materials. I principali autori sono Qingkun Liu e Wei Wang, due ricercatori post-dottorato, sotto la supervisione di Itai Cohen, professore di fisica alla Cornell.
Innovazione basata sul kirigami
Il kirigami, variante dell’origami, consente al robot di piegarsi in forme 3D senza dover nascondere materiale in eccesso, rendendo l’approccio molto più efficiente nella creazione di strutture tridimensionali. Questo robot è composto da circa 100 pannelli di biossido di silicio collegati tramite oltre 200 cerniere attuabili, ognuna delle quali è spessa appena 10 nanometri. Queste cerniere, attivate elettrochimicamente, permettono al robot di cambiare forma, espandersi e contrarsi fino al 40%, oltre che avvolgersi attorno a oggetti.
Uno degli obiettivi del progetto era creare una macchina microscopica in grado di muoversi autonomamente, superando le sfide del contatto e dell’attrito a livello microscopico. Il robot riesce a muoversi attraverso il suo ambiente cambiando forma, sfruttando le forze di resistenza fluidodinamica per nuotare, simile al movimento in un fluido viscoso come il miele.
Applicazioni future
Il team di Cohen prevede di combinare queste strutture flessibili con controlli elettronici, creando materiali “elastronici” in grado di rispondere in modo ultra-reattivo agli stimoli. Questi materiali potrebbero trovare applicazione in micromacchine riconfigurabili, dispositivi biomedicali miniaturizzati e materiali intelligenti che reagiscono agli impatti alla velocità della luce.
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