Intelligenza Artificiale
UFFICIALE: Gmail per Android fa il riassunto con Gemini AI
Tempo di lettura: < 1 minuto. La funzione di riassunto powered by Gemini AI su Gmail per Android aiuta gli utenti a gestire le email in modo più efficiente
Gmail per Android sta per arricchirsi di una nuova funzionalità che promette di semplificare la gestione delle email: una funzione di riassunto automatizzato, alimentata dall’intelligenza artificiale Gemini di Google. Questo sviluppo rappresenta un passo avanti significativo nell’ottimizzazione dell’esperienza utente, offrendo una soluzione pratica per gestire email lunghe e dettagliate.
Funzionalità del Riassunto di Gemini AI
La nuova funzione di riassunto, attivata nella versione 2024.04.21.626860299 dell’app Gmail, permette agli utenti di ottenere un riassunto conciso delle loro email con un semplice tocco. Situata sotto la linea dell’oggetto dell’email, la funzione “Riassumi questa email” genera automaticamente un sunto del contenuto, rendendo più facile e veloce la comprensione del messaggio senza dover leggere tutto il testo.
Valutazione e miglioramento del Servizio
Gli utenti avranno l’opportunità di valutare la qualità dei riassunti forniti da Gemini tramite pulsanti di approvazione o disapprovazione, aiutando Google a perfezionare ulteriormente le capacità di sintesi dell’IA. È anche possibile copiare il riassunto negli appunti per un uso facile e veloce in altre applicazioni.
Possibile lancio e implicazioni future
Si ipotizza che Google possa ufficializzare il rilascio di questa funzione durante il prossimo evento Google I/O 2024, dove sono attese anche altre importanti novità, inclusi potenziali annunci riguardanti hardware come il Pixel 8a. L’integrazione di Gemini AI non solo migliora l’efficienza nell’uso di Gmail ma apre anche nuove possibilità per l’uso dell’IA nella gestione quotidiana delle comunicazioni digitali.
Intelligenza Artificiale
Spazio, chatbot di Intelligenza Artificiale sarà il prossimo Voyager?
Tempo di lettura: < 1 minuto. Andrej Karpathy propone l’utilizzo di AI come messaggeri interstellari, esplorando le potenzialità dell’intelligenza artificiale
Andrej Karpathy, noto ricercatore di AI e figura di spicco in aziende come OpenAI e Tesla, ha recentemente condiviso una proposta intrigante: utilizzare modelli linguistici avanzati come chatbot AI per comunicare con civiltà aliene nello spazio. Quest’idea, benché presentata in tono giocoso, riflette il potenziale di sfruttare l’intelligenza artificiale in contesti non terrestri.
Dettagli del progetto
Karpathy ha lavorato su un progetto chiamato “llm.c”, che implementa il processo di formazione per il modello linguistico GPT-2 di OpenAI utilizzando il linguaggio di programmazione C. Questa implementazione semplifica il codice e lo rende più veloce, mantenendo la struttura essenziale che potrebbe essere certificata per l’uso nello spazio. Karpathy suggerisce che, una volta adattato agli standard di sicurezza spaziali, questo AI potrebbe funzionare come un ambasciatore AI nello spazio, simile agli storici messaggi inviati da Arecibo e ai dischi d’oro delle sonde Voyager.
Implicazioni tecniche e filosofiche
La proposta di Karpathy esplora il concetto di software spaziale che deve soddisfare standard di sicurezza e affidabilità rigorosi. Il progetto llm.c, con la sua struttura semplice e prevedibile, potrebbe incontrare questi standard. La visione di Karpathy estende la possibilità che non solo gli esseri umani possano viaggiare verso le stelle, ma che i nostri rappresentanti AI potrebbero farlo al nostro posto, aprendo nuove frontiere nella comunicazione interstellare.
Riflessioni finali
Questa idea pone domande significative sull’evoluzione della tecnologia e del suo ruolo nell’universo. Potrebbe un giorno l’AI rappresentare l’umanità, o addirittura altre specie, nell’esplorazione spaziale? E cosa significherebbe per il futuro dell’esplorazione spaziale se potessimo affidare questi compiti a entità non umane, ma create dall’uomo? Karpathy vede questa possibilità come una fascinosa speculazione scientifica e un argomento interessante di discussione.
Intelligenza Artificiale
OpenAI Sora realizza un altro video musicale rivoluzionario
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri il nuovo video musicale di OpenAI Sora per Washed Out, che utilizza l’IA per creare effetti visivi innovativi e tematiche ricorrenti.
OpenAI ha recentemente utilizzato il suo strumento di generazione video testo-a-video, Sora, per creare un altro video musicale sorprendente per l’artista synth-pop Washed Out. Questo segna un ulteriore passo nell’uso dell’intelligenza artificiale per innovare nel campo dei video musicali, mostrando sia le potenzialità che le limitazioni della tecnologia.
Dettagli del Progetto
Il video musicale, diretto da Paul Trillo, un regista noto per i suoi lavori con artisti come The Shins, esplora un’idea che Trillo aveva concepito quasi dieci anni fa ma aveva abbandonato. Grazie a Sora, è stato in grado di realizzarla, creando un video che naviga attraverso un collage tunnel di scene scolastiche. La facilità e la velocità di realizzazione grazie a Sora hanno permesso a Trillo di portare finalmente in vita la sua visione con minore complessità rispetto ai metodi tradizionali di animazione 3D.
Tecnica e Innovazione
Washed Out "The Hardest Part" from Paul Trillo on Vimeo.
Il video utilizza una tecnica di “volo onirico” attraverso le scene, che aiuta a mascherare alcune delle imperfezioni della coerenza tra i frame e la sensazione di uncanny valley, spesso presenti nei video generati da Sora. Questa tecnica assicura che i personaggi appaiano solo brevemente, integrando qualsiasi strana trasformazione come parte dell’estetica visiva piuttosto che come un errore evidente.
Implicazioni Culturali e Tecnologiche
I video musicali hanno una lunga storia come pionieri della tecnologia digitale, introducendo effetti speciali rivoluzionari che spesso diventano tendenze dominanti. Mentre i video musicali possono non avere più l’influenza culturale di un tempo, sembrano destinati a rimanere un campo di prova per effetti visivi alimentati dall’IA. Questo video di Washed Out è un esempio di come tali tecnologie possano essere sfruttate in modi creativi, anche se la loro novità potrebbe svanire rapidamente diventando cliché visivi.
Prospettive Future
Mentre Sora è ancora lontano dall’essere abbastanza avanzato per essere utilizzato in film di grande produzione, ci si può aspettare che effetti simili invadano presto altri media, come pubblicità e promozioni su TikTok. Se Sora dovesse svilupparsi al ritmo di strumenti di punta di OpenAI come ChatGPT, potrebbe evolversi in qualcosa di più affidabile, flessibile e mainstream, con Adobe che recentemente ha accennato che lo strumento potrebbe presto diventare un plug-in per Adobe Premiere Pro.
Intelligenza Artificiale
Email mostrano perchè Microsoft ha investito in OpenAI
Tempo di lettura: 2 minuti. Le email rivelano che l’investimento miliardario di Microsoft in OpenAI è stato motivato dalla preoccupazione che Google fosse molto avanti nello sviluppo dell’IA.
Un recente rilascio di email interne mostra che il notevole investimento di Microsoft in OpenAI, che ammonta a oltre 1 miliardo di dollari, è stato in gran parte motivato dalla preoccupazione che Google fosse anni avanti nello sviluppo delle proprie capacità di intelligenza artificiale.
Contesto dell’investimento
Le email, diventate pubbliche in seguito a un caso antitrust del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti contro Google, includono una discussione tra il CTO di Microsoft, Kevin Scott, il CEO Satya Nadella e il co-fondatore Bill Gates. Scott esprimeva preoccupazione per il fatto che Microsoft fosse “molti anni indietro rispetto alla concorrenza in termini di scala di apprendimento automatico,” citando la difficoltà di Microsoft nell’eguagliare i modelli di linguaggio di Google come BERT.
Dettagli dell’Email
Nell’email datata 12 giugno 2019, Scott racconta di come ci siano voluti sei mesi agli ingegneri di Microsoft per replicare e addestrare il modello linguistico BERT di Google, a causa delle carenze dell’infrastruttura di Microsoft. Le impressioni iniziali di Scott sugli sforzi AI di Google erano di scetticismo, ma cambiò rapidamente opinione quando i modelli di elaborazione del linguaggio naturale entrarono in gioco, riconoscendo i significativi vantaggi competitivi che Google aveva acquisito.
Risposte e Azioni di Microsoft
La risposta di Nadella alle preoccupazioni di Scott fu rapida, evidenziando l’urgenza di investire in OpenAI come mezzo per colmare il divario con Google. Questa mossa è stata successivamente supportata da Amy Hood, CFO di Microsoft, che ha giocato un ruolo chiave nella gestione degli obiettivi finanziari dell’azienda.
Impatto dell’investimento
Da allora, Microsoft ha investito più di 13 miliardi di dollari in OpenAI, integrando i suoi modelli in applicazioni di Office, nel motore di ricerca Bing, nel browser Edge e persino nel sistema operativo Windows. Questi passi hanno aiutato Microsoft a posizionarsi come un leader nel campo dell’IA, contrariamente alle paure di rimanere indietro espresse cinque anni fa.
Focalizzazione futura
Satya Nadella ha recentemente dichiarato che l’IA e la sicurezza sono le due principali aree di focus per Microsoft nel 2024 e oltre, segnalando che l’integrazione delle funzionalità IA nei prodotti Microsoft continuerà ad espandersi.
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