Truffe online
Attenzione: Axel Arigato Italia è una truffa colossale
Tempo di lettura: 3 minuti. Il marchio non lo sa, ma in Italia truffano promettendo i suoi prodotti
Questa volta la truffa stava colpendo anche noi di Matrice Digitale che abbiamo denunciato la presenza di siti Internet aventi i domini con il nome di aziende reali, ed ignare, con cui vendevano prodotti ad un forte sconto che non sarebbero mai arrivati.
Una strategia di phishing molto pericolosa che abbiamo provato a spiegare in più occasioni, a cui è seguita una segnalazione di domini internet da evitare assolutamente
Chi è Axel Arigato?
Un marchio della moda che da anni si sta facendo spazio tra i big players con prodotti dal valore medio alto. Uomo, donna e bambino è il target del brand ed il costo di un paio di scarpe ha in media un valore di 200 euro. Il sito originale è www.axelarigato.com e non ha delle sotto sezioni geolocalizzate al di fuori di esso.
Italiani attenti alla truffa
Cercando Axel Arigato scarpe su Google compare questo risultato che comprende dei link di negozi che trattano i prodotti del marchio, il sito americano e poi quello italiano.
Questo ci fa comprendere che la strategia di posizionamento è perfetta, da manuale, ed è associata alle parole Saldi Italia oltre al pezzo forte della casa di moda rappresentato dalle sneakers.
Un menu perfetto e falso originale
Una volta entrati nel sito c’è un ottimo menu che riproduce alla meglio la composizione del catalogo originale con la suddivisione dei generi e anche di colori. Da notare che le scarpe hanno un valore uguale a quelle sul sito originale, ma con una scontistica molto appetibile perchè con il costo di una scarpa, se ne portano a casa ben 4.
Difficile farci caso, ma il link che compare su Google è axelarigatoitalia.it, ma la barra dell’indirizzo, una volta entrati nel portale, rimanda ad axelarigatoitaLLa.com. Perfetta, invece, la striscia gialla in alto, perchè riproduce una simile presente sul sito originale.
Riempiamo il carrello e procediamo al pagamento
La fortuna di aver già acquistato sul portale originale ha iniziato a sollevare i primi dubbi perché il sito originale non obbliga alla registrazione e consente di acquistare nella modalità ospite. Noi abbiamo fatto la registrazione e abbiamo già compromesso i dati reali, indicando l’indirizzo ed il numero di telefono per poter accedere al pannello di controllo del carrello.
Qui è evidente che al prezzo di una scarpa, se ne portano a casa 4.
Modalità di pagamento ci ha salvato dalla truffa
In un portale serio che si rispetti, abbiamo più volte evidenziato che c’è bisogno di diffidare dalle piattaforme che acquisiscono direttamente i dati di pagamento. Quello che ha messo in guardia sul sito in questione è stato proprio il fattore di aver visto l’assenza di servizi come Pay Pal in favore delle carte di credito che non hanno filtri.
L’immissione di tutte le informazioni personali in fase di registrazione unite ai dati di pagamento, compresi quelli del codice segreto delle carte, rappresentano la giusta pozione per clonare o effettuare pagamenti a nostra insaputa.
Conclusioni
Il sito è perfetto, indicizzato benissimo, c’è anche il lucchetto in alto ed il sistema di rilevazione truffe dell’anti malware-phishing non è stato sollecitato da alcuna notifica. Quello che emerge però è che le anomalia principali sono:
La forte scontistica iniziale, a cui si aggiunge in fase di saldo un extra sconto del 36 per cento
La necessità di registrarsi al portale per procedere al pagamento
L’immissione diretta dei dati delle carte di credito
Non è detto che sarebbe arrivato un addebito, ma dopo giorni ci sarebbe stato sicuramente un acquisto indesiderato di un importo molto più alto di quello della piattaforma. Immaginate se si fossero inseriti i dati di un American Express che ha plafond più alti, come sarebbe cresciuto il rischio.
Continuate a segnalarci truffe
Le Guide per sopravvivere alle truffe online
Notizie
Arresti in Europa per una Truffa da 645 Milioni di Euro nel Caso JuicyFields
Tempo di lettura: 2 minuti. Un’operazione coordinata ha portato all’arresto di 9 sospetti nella frode d’investimento JuicyFields da 645 milioni di euro.
Una vasta operazione di polizia, supportata da Europol e Eurojust, ha portato all’arresto di nove sospetti coinvolti nella frode d’investimento “JuicyFields”, una delle più grandi truffe di crowdsourcing legate alla coltivazione di cannabis a scopo medicinale. Gli arresti sono il risultato di un’indagine congiunta che ha coinvolto più di 400 agenti di polizia in 11 paesi.
Dettagli dell’Operazione
Il giorno dell’azione, l’11 aprile 2024, sono stati eseguiti nove mandati di arresto e 38 perquisizioni domiciliari. Durante l’indagine e l’operazione, sono stati sequestrati o congelati beni per un totale di circa 8.921.000 euro, tra cui 4.700.000 euro in conti bancari, 1.515.000 euro in criptovalute, 106.000 euro in contanti e 2.600.000 euro in beni immobili. Sono stati inoltre sequestrati veicoli di lusso, opere d’arte, vari oggetti di lusso, nonché un gran numero di dispositivi elettronici e documenti.
Il Caso JuicyFields
JuicyFields è stata pubblicizzata come una piattaforma di crowdsourcing per la coltivazione, la raccolta e la distribuzione di piante di cannabis per uso medicinale. Gli investitori, che dovevano investire almeno 50 euro, erano stati attratti con la promessa di profitti elevati dalla vendita di marijuana a compratori autorizzati. Nonostante le promesse di rendimenti annuali del 100% o più, la piattaforma non ha mai rivelato come avrebbe raggiunto tali risultati. Alla fine, si è rivelato un classico schema Ponzi, dove i soldi degli investitori venivano usati per pagare i rendimenti agli investitori precedenti, piuttosto che per generare profitti legittimi.
Implicazioni Legali e di Sicurezza
L’intera operazione ha richiesto una coordinazione significativa a causa della complessità della frode e della vasta gamma di paesi coinvolti. Il team di investigazione congiunto, guidato dalle autorità di polizia tedesche e spagnole, dalla Gendarmerie francese e supportato da Europol, ha dovuto ricostruire una complessa rete di evidenze digitali per preparare questo ondata di arresti. Un obiettivo ad alto valore, ritenuto uno degli organizzatori principali dello schema, è stato rintracciato nella Repubblica Dominicana e arrestato con la collaborazione delle autorità locali.
Ruolo di Europol
Europol ha avuto un ruolo cruciale nell’indagine, coordinando le operazioni e fornendo supporto analitico su misura. Inoltre, ha condiviso i risultati delle indagini finanziarie e altre informazioni di intelligence con i paesi coinvolti. Il giorno dell’azione, Europol ha dispiegato ufficiali con uffici mobili in varie località globali per assistere con la coordinazione delle misure coercitive legali.
Questa operazione dimostra l’efficacia della cooperazione internazionale nel combattere le frodi online complesse e transnazionali. Inoltre, evidenzia l’importanza per gli investitori di rimanere vigili e scettici di fronte a opportunità d’investimento online che sembrano troppo belle per essere vere.
Truffe online
Truffa dei buoni SHEIN da 300 euro, scopri come proteggerti
Tempo di lettura: < 1 minuto. La truffa dei buoni SHEIN da 300 euro sta facendo nuovamente vittime in Italia, con un’impennata di segnalazioni soprattutto su piattaforme come TikTok. In questo articolo, esploreremo le dinamiche di questa truffa e ti forniremo consigli utili su come difenderti.
Il ritorno della truffa SHEIN
Dopo essere stata affrontata nel corso del 2023, la truffa delle fake gift card SHEIN è tornata a far parlare di sé, con una nuova ondata di attacchi tra marzo e aprile 2024. Questa volta, i truffatori stanno sfruttando i social media per raggiungere le loro vittime.
Come funziona la truffa
I malintenzionati contattano le persone tramite social media, email e WhatsApp, proponendo la possibilità di vincere buoni del valore di 200, 300 o 500 euro spendibili su SHEIN. Tuttavia, dietro queste promesse si cela un inganno: i link forniti reindirizzano a siti falsi che imitano il vero sito di SHEIN. Una volta lì, viene chiesto agli utenti di compilare sondaggi o fornire dati sensibili, con la falsa promessa di ricevere i premi promessi. In realtà, gli hacker possono accedere ai dati delle carte di credito o di debito degli utenti, utilizzandoli per effettuare transazioni non autorizzate.
Come proteggerti
Per evitare di cadere vittima di questa truffa, è importante seguire alcuni semplici accorgimenti. In primo luogo, ricorda che SHEIN non richiede mai pagamenti tramite email, ma solo attraverso la sua applicazione ufficiale. Inoltre, controlla sempre che i contatti da parte di SHEIN avvengano tramite account ufficiali, identificabili dai domini di posta elettronica @shein.com o @sheingroup.com. Infine, evita di cliccare su link inviati da mittenti sospetti e non fornire mai dati sensibili a siti web non affidabili.
Consigli
La truffa dei buoni SHEIN continua a rappresentare una minaccia per gli utenti di internet, ma seguendo alcuni semplici accorgimenti è possibile proteggersi efficacemente. Ricorda sempre di prestare attenzione ai segnali di allarme e di verificare l’autenticità delle comunicazioni prima di fornire qualsiasi tipo di informazione personale online.
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CERT-AgID scopre campagna di Phishing mirata alle PA tramite Email di Outlook
Tempo di lettura: 2 minuti. Il CERT-AgID avverte di una campagna di phishing che prende di mira le PA italiane, cercando di rubare credenziali di Outlook tramite email ingannevoli.
Il CERT-AgID (Centro di Certificazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale) ha rivelato dettagli su una campagna di phishing attualmente in corso, mirata specificamente alle Pubbliche Amministrazioni italiane. L’obiettivo degli aggressori è di sottrarre credenziali di accesso agli account di posta elettronica MS Outlook, camuffando le loro email fraudolente da comunicazioni ufficiali di reparti HR o contabilità.
Metodologia dell’attacco
Le email di phishing inviate fingono di informare i destinatari su presunti aggiustamenti salariali o accessi a buste paga elettroniche. Questo approccio è calcolato per attrarre l’attenzione dei destinatari e convincerli ad agire, aprendo gli allegati o seguendo link dannosi.
Oggetto dell’email: “Avviso di adeguamento delle buste paga di marzo” Allegato: presenta una doppia estensione .pdf.html, indicando un tentativo di mascherare un file HTML come un innocuo PDF.
Indicatori di Phishing
Per riconoscere questi tentativi fraudolenti, il CERT-AgID mette in evidenza alcuni campanelli d’allarme:
- Sollecitazioni all’azione urgente.
- Allegati sospetti con doppie estensioni.
- Richieste di inserimento credenziali.
- Uso di un linguaggio generico e presenza di errori grammaticali.
Meccanismo dell’Allegato
Una volta aperto l’allegato, l’utente viene indirizzato a una pagina di phishing che simula l’aspetto di una legittima richiesta di login, tentando di catturare le credenziali inserite.
Tecniche di Abuso
Gli aggressori hanno abusato dei servizi di Form builder online, come il sito gratuito formester.com, per creare e gestire le pagine di phishing, rendendo più semplice la raccolta delle informazioni inserite dalle vittime.
Indicatori di Compromissione (IoC)
Per assistere le Pubbliche Amministrazioni nella difesa contro queste minacce, il CERT-AgID ha condiviso gli Indicatori di Compromissione rilevati, facilitando l’identificazione e il blocco di ulteriori tentativi di phishing.
Raccomandazioni
Il CERT-AgID sottolinea l’importanza della vigilanza e dell’adozione di buone pratiche di sicurezza, come il controllo accurato di email e allegati, la verifica dell’attendibilità delle richieste di login e l’uso di soluzioni anti-phishing, per proteggere le infrastrutture delle Pubbliche Amministrazioni da questi attacchi.
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