In questo articolo viene discusso il fenomeno del “staking” nel mondo delle criptovalute. Staking è un modo per gli investitori di guadagnare un reddito passivo sulle loro holding di criptovalute bloccando i token sul network per un periodo di tempo. Tuttavia, c’è una preoccupazione che la SEC (Securities and Exchange Commission) possa vietare questa pratica negli Stati Uniti. Kraken, una delle più grandi borse di criptovalute al mondo, ha recentemente chiuso il suo programma di staking in un accordo da 30 milioni di dollari con la SEC, che ha affermato che la società non aveva registrato l’offerta e la vendita del suo programma di staking come servizio. In genere, gli investitori non effettuano lo staking da soli, ma lo affidano a fornitori di servizi di criptovaluta come Coinbase. Tuttavia, c’è ancora incertezza sul fatto che questi servizi debbano essere registrati come regolatori di valori mobiliari. Il tasso di partecipazione allo staking retail attualmente è del 13,7% e in crescita.
Kraken chiude lo staking: multata dalla SEC per 30 milioni
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Livio Varriale
Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.