Microsoft accusata di violazione della privacy dei bambini: scarica la colpa sulle scuole

da Maria Silvano
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L’organizzazione non governativa NOYB ha depositato due reclami contro Microsoft presso l’autorità garante per la protezione dei dati personali di un paese dell’UE, accusando l’azienda di raccogliere illegalmente i dati dei bambini che utilizzano la suite Microsoft 365 Education.

Secondo NOYB, Microsoft viola il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’UE in diversi modi:

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  • Raccolta eccessiva di dati: Microsoft raccoglierebbe più dati personali degli studenti del necessario per il funzionamento di 365 Education.
  • Trasferimento di dati negli Stati Uniti: I dati degli studenti potrebbero essere trasferiti verso server negli Stati Uniti, dove le normative sulla privacy sono considerate meno severe di quelle europee.
  • Mancanza di basi giuridiche per il trattamento dei dati: Microsoft non avrebbe una base giuridica valida per elaborare i dati personali degli studenti.
  • Mancanza di consenso informato: Il consenso informato per la raccolta dei dati dovrebbe provenire direttamente dagli studenti, che sono minorenni e quindi non possono fornire un consenso valido in base al GDPR.

Microsoft punta il dito contro le scuole

Microsoft respinge le accuse sostenendo che la raccolta dei dati degli studenti avviene solo previa configurazione e consenso da parte delle scuole. L’azienda afferma di fornire alle scuole gli strumenti necessari per garantire la conformità al GDPR e che spetta alle scuole stesse configurare le impostazioni sulla privacy in modo appropriato.

NOYB contesta la posizione di Microsoft

NOYB contesta la posizione di Microsoft, affermando che l’azienda non può semplicemente scaricare la responsabilità sulle scuole. Secondo l’organizzazione, Microsoft dovrebbe progettare i propri prodotti in modo tale da rispettare la privacy fin dall’inizio (“privacy by design”) e offrire alle scuole configurazioni predefinite conformi al GDPR.

Cosa significa per le scuole?

Le scuole che utilizzano Microsoft 365 Education dovrebbero valutare attentamente le impostazioni sulla privacy e assicurarsi di essere conformi al GDPR per tutelare al meglio bambini e minori in generale. Ciò potrebbe richiedere la disabilitazione di determinate funzionalità o la configurazione di impostazioni di privacy più restrittive. È consigliabile alle scuole consultare un esperto di privacy per garantire la conformità.

Si può anche come

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