Sommario
L’Università di Washington ha presentato MobiPrint, un innovativo sistema di stampa 3D mobile autonomo progettato per rivoluzionare il modo in cui oggetti personalizzati e soluzioni accessibili possono essere integrati in ambienti domestici e lavorativi. Sviluppato da un team di ricercatori della Paul G. Allen School of Computer Science & Engineering e basato su un robot aspirapolvere modificato, MobiPrint è dotato di tecnologia LiDAR per mappare con precisione le superfici interne e adattarsi a specifiche esigenze degli utenti.
Applicazioni di accessibilità e personalizzazione
MobiPrint è concepito per aggiungere facilmente elementi come marcatori tattili, utili per le persone con disabilità visive, che possono indicare percorsi o segnalare ostacoli come scalini. Il robot può inoltre creare piccole rampe in corrispondenza di transizioni irregolari di pavimento, facilitando l’accesso e il movimento di sedie a rotelle e carrozzine. Questa funzionalità di stampa rende la tecnologia un’innovazione importante in ambito accessibilità, un’area in cui tradizionalmente la personalizzazione e la funzionalità dipendono da costose soluzioni permanenti.
Tecnologia e funzionamento
Il processo di stampa inizia con l’esplorazione dello spazio da parte di MobiPrint, che utilizza il LiDAR per mappare l’ambiente e generare un modello tridimensionale dello spazio da stampare. Attraverso un’interfaccia grafica intuitiva, gli utenti possono selezionare modelli predefiniti dalla libreria di MobiPrint o caricare disegni personalizzati, come una ciotola per animali o elementi decorativi. Una volta definita la posizione e la scala dell’oggetto, MobiPrint si dirige automaticamente sul punto designato e inizia la stampa direttamente sul pavimento utilizzando PLA, un bioplastico comune e facilmente rimovibile.
Espansione delle possibilità e futuri sviluppi
Attualmente, il team di ricerca sta lavorando a miglioramenti per MobiPrint, come la capacità di stampare su superfici verticali (muri) e orizzontali (tavoli) e l’uso di materiali diversi come il calcestruzzo per applicazioni esterne. L’obiettivo a lungo termine è quello di estendere l’utilizzo del robot anche in ambienti pubblici, ad esempio per costruire rampe temporanee su marciapiedi e superfici urbane, supportando l’accessibilità temporanea in contesti cittadini.
Questo progetto è stato presentato il 15 ottobre 2024 all’ACM Symposium on User Interface Software and Technology e riceve il supporto della National Science Foundation. I ricercatori coinvolti, tra cui il dottorando Daniel Campos Zamora e il professore Jon E. Froehlich, si dichiarano entusiasti delle potenzialità di questa tecnologia, in grado di rendere accessibili e personalizzabili gli spazi in modo autonomo e senza interventi permanenti.
MobiPrint dimostra come la stampa 3D mobile possa contribuire a rendere ambienti domestici e urbani più inclusivi e adattabili. Con un sistema che combina tecnologia avanzata e usabilità, MobiPrint rappresenta una promettente soluzione per migliorare l’accessibilità e la personalizzazione degli spazi con il minimo sforzo da parte degli utenti.