Sommario
Google annuncia un cambiamento significativo nell’ambito della sicurezza aziendale: la crittografia end-to-end (E2EE) per Gmail diventa disponibile per tutte le organizzazioni, indipendentemente dalla loro dimensione o settore. L’iniziativa rientra nel piano più ampio di potenziare la privacy, la sovranità dei dati e la difesa contro le minacce, offrendo agli amministratori IT un controllo senza precedenti sui flussi di comunicazione aziendale.
Crittografia lato client: sicurezza dei dati fuori dall’infrastruttura Google
La nuova funzionalità si basa su un sistema di crittografia lato client (Client-Side Encryption, CSE), che consente alle organizzazioni di gestire le proprie chiavi di crittografia e archiviarle al di fuori dei server di Google, in località scelte dagli stessi amministratori. Questo approccio garantisce che i messaggi siano cifrati direttamente sul dispositivo dell’utente prima di essere inviati o salvati nel cloud, rendendoli inaccessibili a Google o a qualsiasi altro intermediario.

In pratica, le email crittografate diventano documenti controllabili, simili a file in Google Drive: l’accesso può essere revocato anche dopo l’invio, e la visibilità è limitata solo ai destinatari autorizzati, in linea con normative come HIPAA, GDPR, requisiti di sovranità dei dati e controlli sulle esportazioni.
Protezione e gestione centralizzata: strumenti avanzati per gli amministratori

Oltre alla crittografia end-to-end, Google ha reso disponibili ulteriori strumenti di governance e sicurezza:
- Modalità predefinita CSE: gli amministratori possono configurare Gmail affinché i messaggi E2EE siano attivi per impostazione predefinita in team che trattano dati sensibili, garantendo protezione automatica senza necessità di intervento manuale da parte dell’utente.
- Etichette di classificazione: permettono di identificare il livello di sensibilità dei messaggi e di applicare policy personalizzate per la loro gestione e condivisione, secondo i criteri aziendali o normativi.
- Data Loss Prevention (DLP): integra regole che bloccano o deviano l’invio di email contenenti dati riservati, secondo le etichette di classificazione applicate. Questo consente di impedire in automatico che messaggi potenzialmente pericolosi lascino l’ambiente controllato.
- Nuovo modello di protezione basato su AI: Gmail adotta un modello di intelligenza artificiale olistico, capace di analizzare migliaia di segnali simultanei — provenienti da miliardi di endpoint — per rilevare in anticipo phishing e spam. Il sistema agisce come un supervisore ai modelli AI/ML già esistenti, elevando ulteriormente la capacità difensiva dell’infrastruttura Google Workspace.
Controllo sugli accessi anche verso utenti esterni
Una delle opzioni più avanzate è la possibilità per i team IT di imporre che i destinatari esterni — anche se utenti Gmail — utilizzino versioni “ristrette” di Gmail per leggere i messaggi crittografati. In questo modo, l’organizzazione può:
- Evitare che i messaggi siano archiviati su server di terze parti
- Revocare l’accesso anche dopo l’invio
- Applicare policy di sicurezza anche fuori dal dominio aziendale
Il tutto senza compromettere la fruibilità del servizio per l’utente finale.
Accesso anticipato e disponibilità globale
Google sta progressivamente rendendo disponibile l’E2EE Gmail per tutte le aziende. Le organizzazioni interessate possono richiedere l’accesso anticipato tramite apposito modulo. È inoltre possibile approfondire i dettagli attraverso la documentazione ufficiale e i materiali dedicati alla funzione Assured Controls, pensata per garantire la piena conformità normativa nei contesti regolamentati.
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Le nuove funzionalità saranno al centro della prossima edizione di Google Cloud Next ’25, dove saranno presentate in sessioni dedicate.