Crimini digitali contro i minori: nuove operazioni della Polizia postale

Operazioni “Stream” e “Parabantes”: la Polizia postale smantella reti di pedopornografia online, chiusa la piattaforma Kidflix e arrestate 9 persone.

da Redazione
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Nel mese di aprile 2025, la Polizia di Stato ha condotto due distinte e significative operazioni contro l’abuso dei minori online, confermando la centralità della cooperazione internazionale e delle attività di cyber intelligence nella lotta alla criminalità sessuale minorile in rete. Le operazioni, battezzate “Stream” e “Parabantes”, hanno portato all’arresto di nove persone e alla denuncia di altre tre, con il sequestro di migliaia di file e contenuti video illegali.

Operazione “Stream”: smantellata rete nazionale e scoperta piattaforma globale “Kidflix”

L’operazione “Stream”, coordinata dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online e dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica (COSC) di Napoli, ha coinvolto 15 indagati su tutto il territorio italiano, con 4 arresti immediati. I reati contestati includono la detenzione di una quantità ingente di CSAM, custodito in dispositivi digitali e associato a wallet di criptovalute utilizzati per i pagamenti illeciti.

Tra gli elementi più allarmanti, è emersa l’esistenza di una pagina nel dark web denominata “Wikipedo”, ispirata a Wikipedia ma dedicata a fornire un manuale operativo per pedofili, con guide dettagliate e una struttura editoriale sofisticata. Questo canale rappresenta una delle espressioni più gravi della cultura deviante digitale, in grado di amplificare i comportamenti criminali attraverso strumenti di divulgazione interna.

L’operazione si inserisce in un’iniziativa coordinata da Europol che ha visto la partecipazione di forze dell’ordine di oltre 35 Paesi, fra cui Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Canada e Italia. Punto focale dell’indagine è stata la chiusura della piattaforma Kidflix, uno dei principali portali di CSAM (Child Sexual Abuse Material) accessibili nel dark web. Con oltre 91.000 video unici caricati dal 2021, Kidflix rappresentava una centrale globale di distribuzione di contenuti pedopornografici, anche in modalità streaming. Al momento della chiusura, le autorità tedesche e olandesi hanno bloccato l’accesso a 72.000 file attivi sul server.

Operazione “Parabantes”: colpo alla rete pedopornografica in Sicilia

Parallelamente, un’azione autonoma condotta dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Sicilia occidentale e dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online di Roma ha portato alla luce un’altra rete criminale. L’operazione, denominata “Parabantes”, ha permesso l’arresto di cinque soggetti e la denuncia di altri tre, tutti residenti tra Palermo e provincia.

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Le otto perquisizioni domiciliari hanno portato al sequestro di immagini e video che documentano lo sfruttamento sessuale di minori. Gli investigatori stanno attualmente analizzando i dispositivi informatici sequestrati per identificare le vittime coinvolte e verificare eventuali collegamenti con altre reti nazionali o internazionali.

Tecniche e canali utilizzati: dalla crittografia alle criptovalute

Le due operazioni mettono in luce elementi ricorrenti nel modus operandi dei criminali: uso intensivo del dark web, scambio di materiale tramite canali criptati e sistemi di pagamento anonimi come wallet di criptovalute. La rete di condivisione sfrutta l’anonimato e le architetture decentralizzate per rendere più difficile l’individuazione dei responsabili.

In particolare, la presenza di wallet nei dispositivi sequestrati durante l’operazione “Stream” suggerisce un’economia sommersa parallela, alimentata dalla compravendita di materiale pedopornografico, in cui il pagamento avviene in asset digitali difficili da tracciare, come Bitcoin o Monero.

L’evoluzione della minaccia digitale: una sfida globale

Secondo Europol, il fenomeno dello sfruttamento sessuale online dei minori è oggi una delle principali minacce alla sicurezza digitale dell’Unione Europea. L’evoluzione tecnologica e la facilità di accesso a piattaforme cifrate hanno reso più semplice non solo il contatto con le vittime, ma anche la produzione e la condivisione dei contenuti illeciti.

Le operazioni “Stream” e “Parabantes” rappresentano quindi due tasselli cruciali nel contrasto al CSAM. Esse dimostrano l’efficacia di una strategia congiunta basata su intelligence digitale, cooperazione internazionale e capacità di intervento in tempo reale.

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