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Nel mese di aprile 2025, Apple si ritrova nel mezzo di una fase di forte espansione e sperimentazione, sia sul piano hardware sia su quello software. A dominare l’attenzione è il futuro iPhone pieghevole, che promette un’inedita rivoluzione nel segmento smartphone premium, ma a un costo mai visto prima. In parallelo, iOS 18.5 e le versioni beta di watchOS 11.5 e macOS Sequoia 15.5 mostrano l’evoluzione controllata delle piattaforme attuali, mentre all’orizzonte si intravedono già gli aggiornamenti radicali di iOS 19 e iPadOS 19, destinati a rimodellare l’interazione quotidiana. Al centro, la visione strategica di Tim Cook, sempre più determinato a trasformare Apple nella prima vera azienda di realtà aumentata consumer.
Il pieghevole di Apple esiste, ma il prezzo sposterà l’asticella del lusso
Il progetto iPhone Fold entra nel vivo. Secondo indiscrezioni affidabili emerse da più fonti interne e dal mercato cinese, Apple lancerà due varianti pieghevoli in stile libro, con display OLED forniti da Samsung Display. Le dimensioni dei pannelli interni saranno prossime ai 7,6 pollici, con risoluzioni da 2713 × 1920 pixel per l’interno e 2376 × 968 per lo schermo esterno. Ma la novità più significativa riguarda la scelta di eliminare il Face ID a favore di una fotocamera sotto il display, ancora in fase di validazione.
Questa transizione comporterà una modifica sostanziale all’esperienza d’uso dell’iPhone, abbandonando uno degli elementi più distintivi dell’ecosistema Apple. La fotocamera invisibile sarà presente solo nel display pieghevole interno, mentre lo schermo esterno integrerà una soluzione punch-hole tradizionale.
Le prime indiscrezioni parlano di un prezzo di lancio superiore di 1000 euro rispetto all’attuale iPhone 15 Pro Max, portando il modello base oltre il tetto dei 2600 euro. Questa cifra, giustificata da materiali, componenti e costi di ricerca e sviluppo, posiziona l’iPhone Fold al vertice assoluto del mercato mobile, superando anche i pieghevoli Galaxy Z Fold di Samsung e i Mate X di Huawei.
Samsung fornisce i display, ma Apple impone i propri standard di qualità
Il cuore dell’iPhone Fold sarà rappresentato da due pannelli OLED pieghevoli forniti da Samsung, ma Apple ha già avviato una fase di test accelerato e personalizzazione, con l’obiettivo di superare i limiti di flessibilità, durata e rifrazione tipici di questa categoria. Il rischio di pieghe visibili e la fragilità intrinseca del vetro flessibile sono aspetti che Apple intende minimizzare, puntando su una resa visiva impeccabile e una durata estesa nel tempo.
Parallelamente, l’azienda sta esplorando l’integrazione di materiali compositi innovativi per la scocca e per la cerniera, con l’obiettivo di ottenere la certificazione IP68 anche sui pieghevoli, obiettivo ancora fuori portata per la maggior parte dei competitor.
iOS 18.5: piccole modifiche prima della transizione verso iOS 19
La seconda beta pubblica di iOS 18.5, insieme alla versione corrispondente per iPadOS, introduce cambiamenti minori ma significativi. Tra questi, la possibilità di rimuovere le foto dei contatti dall’app Mail e un accesso più intuitivo alle informazioni di AppleCare all’interno delle impostazioni. Sul piano funzionale, le modifiche servono a rifinire l’esperienza utente in vista del lancio di iOS 19, che sarà presentato durante il WWDC di giugno.
Apple punta a una chiusura stabile e ottimizzata di iOS 18, limitando nuove funzionalità per concentrare gli sforzi su miglioramenti strutturali, ottimizzazione della batteria e tracciamento più trasparente delle performance.
macOS Sequoia 15.5 beta e watchOS 11.5: evoluzioni conservative in attesa del salto generazionale
Anche le piattaforme desktop e wearable seguono la stessa filosofia. macOS Sequoia 15.5 beta 2 introduce miglioramenti di compatibilità con app di terze parti e ottimizzazioni nei consumi energetici per i portatili con chip M4, mentre watchOS 11.5 beta 2 affina il comportamento delle notifiche e la reattività delle animazioni nelle complicazioni personalizzate.

Queste release, sebbene minori, sono essenziali per garantire stabilità nella transizione verso le future versioni: watchOS 12 è atteso con modifiche visive e nuovi paradigmi di interazione per Apple Watch Ultra, mentre macOS 16 potrebbe unificare ulteriormente l’ecosistema con Vision Pro e iPadOS.
Il dominio nel mercato smartphone e l’obiettivo strategico degli occhiali AR
Sul piano commerciale, Apple ha riconquistato il primo posto nel mercato globale smartphone per il primo trimestre 2025, superando Samsung e Xiaomi. A spingere la crescita è l’adozione del segmento Pro e Pro Max, unita al successo del programma di trade-in negli Stati Uniti, Canada ed Europa.

Ma l’ambizione più audace riguarda gli occhiali per realtà aumentata (AR). Il CEO Tim Cook, in una recente intervista, ha ribadito di essere “determinato fino all’ossessione” nella realizzazione di un visore leggero, quotidiano e accessibile, in grado di sostituire gradualmente lo smartphone.
Il progetto, noto internamente come Project Iris, punta a una prima versione limitata entro il 2026, con una versione consumer nel 2027, in coincidenza con il ventesimo anniversario dell’iPhone. Gli AR Glasses saranno dotati di chip dedicati, display microLED, connessione UWB e assistente Siri 2.0 basato su Apple Intelligence, il modello LLM proprietario attualmente in fase di test presso i team Siri e Vision.
Tra schermi pieghevoli e realtà aumentata, Apple prepara il post-iPhone
La strategia Apple per il 2025 evidenzia una traiettoria chiara: transizione verso il computing distribuito, basato su più dispositivi che collaborano in sinergia – iPhone, Apple Watch, Vision Pro, Mac e in futuro AR Glasses. Il foldable rappresenta il primo passo verso un iPhone ibrido, estendibile, ma non più centrale.
Il rilascio graduale di iOS 18.5, macOS 15.5 e watchOS 11.5 si configura come il consolidamento prima del salto, con iOS 19, iPadOS 19 e watchOS 12 pronti a ridefinire profondamente l’interazione utente, soprattutto nell’ottica della produttività, del multitasking e della modularità.
Nel frattempo, i display pieghevoli forniti da Samsung, l’assenza di Face ID nel foldable e le prime indiscrezioni sui prezzi record aprono un nuovo fronte competitivo. Apple non solo vuole innovare, ma vuole imporsi come unico brand in grado di offrire esperienze coese su dispositivi fisicamente differenti. L’iPhone non sparirà, ma sarà solo uno dei terminali di un’architettura più grande, in cui l’intelligenza e la continuità dell’esperienza valgono più dell’hardware in sé.