Sommario
Il mese di aprile 2025 segna una transizione cruciale nel panorama delle distribuzioni GNU/Linux, con l’abbandono del kernel Linux 6.13, l’arrivo della stabile release 6.14, il rilascio dell’attesissima Ubuntu 25.04 “Plucky Puffin” e l’aggiornamento dell’ambiente desktop GNOME alla versione 48.1. Questi eventi non rappresentano semplicemente aggiornamenti tecnici, ma l’evidenza di un rinnovamento strutturale nella qualità, interoperabilità e accessibilità dell’esperienza Linux moderna.
Le innovazioni tecnologiche incluse in queste tre release delineano un’integrazione coerente tra kernel, sistema operativo e interfaccia utente, con focus su prestazioni elevate, supporto all’hardware emergente, ottimizzazioni grafiche e maggiore attenzione all’accessibilità e all’usabilità quotidiana.
Linux 6.13 va in pensione, il futuro è nel kernel 6.14
Il ciclo di vita del kernel Linux 6.13 si conclude ufficialmente con il rilascio della versione 6.13.12, come dichiarato dal manutentore Greg Kroah-Hartman. Non essendo una versione LTS, il ramo viene marcato come End of Life, esortando le distribuzioni e gli utenti a migrare verso la nuova versione 6.14, già disponibile nei repository stabili di Arch, Fedora, Ubuntu e Alpine.
Linux 6.13, introdotto il 19 gennaio 2025, ha portato innovazioni fondamentali come:
- supporto al lazy preemption
- user-space shadow stack per AArch64 tramite Guarded Control Stack
- esecuzione in macchine virtuali protette
- supporto per il clustering sub-NUMA a 6 nodi su architetture Intel
- miglioramenti nelle funzionalità PMU per Intel ArrowLake-H e Panther Lake
Il successore Linux 6.14, rilasciato il 24 marzo 2025, introduce numerose ottimizzazioni e nuove funzionalità orientate a gaming, AI e sicurezza:
- supporto al read balancing RAID1 per Btrfs
- nuovo subsystem ntsync per primitive NT (pensato per migliorare la compatibilità con Wine)
- I/O buffered senza cache
- driver per acceleratori AMD XDNA Ryzen AI
- supporto DRM panic in AMDGPU
- SELinux extended permissions
- aggiornamenti mirati all’ottimizzazione di carichi su sistemi con GPU dedicate
Nonostante la ricchezza di nuove funzionalità, anche Linux 6.14 non è una release a lungo termine, con supporto previsto fino a maggio 2025. Per chi cerca stabilità prolungata, restano disponibili i rami 6.6 LTS e 6.12 LTS, entrambi con manutenzione garantita fino al dicembre 2026.
Ubuntu 25.04 “Plucky Puffin”: una release audace, reattiva e ricca di supporto hardware
Nel contesto dell’adozione di Linux 6.14, Ubuntu 25.04, soprannominata “Plucky Puffin”, è la nuova versione stabile dell’ecosistema Canonical. Disponibile dal 17 aprile 2025 in tutte le varianti ufficiali, si caratterizza per l’integrazione stretta con GNOME 48, un kernel all’avanguardia e ottimizzazioni su più livelli, dalle performance desktop alla compatibilità con sistemi Windows con BitLocker.

Tra le novità tecniche più rilevanti figura l’introduzione dell’installer ARM64 generico, capace di supportare macchine virtuali, piattaforme ACPI+EFI e dispositivi WoA con Snapdragon. In parallelo, viene abilitato l’hardware enablement iniziale per Snapdragon X Elite, ampliando l’ecosistema ARM desktop compatibile.
Sul piano della connettività, Netplan guadagna il supporto al protocollo wpa-psk-sha256, migliora la gestione delle policy di routing con backend NetworkManager e introduce un sistema per attendere la configurazione DNS prima del riconoscimento di rete online.
Il nuovo set di pacchetti include:
- xdg-terminal-exec per avvio rapido del terminale con Ctrl+Alt+T
- sostituzione del lettore PDF Evince con Papers
- attivazione di BeaconDB per servizi di geolocalizzazione out-of-the-box
Dal lato grafico e multimediale, Ubuntu 25.04 abilita di default:
- JPEG XL
- NVIDIA Dynamic Boost
- pieno supporto a GPU Intel Arc “Battlemage” B580 e B570
- ottimizzazioni GPU/CPU ray tracing con Intel Embree
- accelerazione hardware per codifica video AVC, JPEG, HEVC, AV1
Il toolchain aggiornato include GCC 15, LLVM 20, Python 3.13.3, Rust 1.84, Go 1.24, Qt 6.8.3, systemd 257.4, OpenSSL 3.4.1, oltre all’adozione di APT 3.0 come gestore predefinito per i pacchetti DEB.
Importante sottolineare che Ubuntu 25.04 non è una release LTS, e sarà supportata fino a gennaio 2026. Per implementazioni enterprise o progetti a lungo termine, la raccomandazione rimane Ubuntu 24.04 LTS “Noble Numbat”, con supporto fino al 2029.
GNOME 48.1: il primo aggiornamento stabile della serie “Bengaluru” migliora HDR, cursori e accessibilità
Rilasciato ufficialmente il 17 aprile 2025, GNOME 48.1 rappresenta il primo aggiornamento manutentivo della serie GNOME 48, nome in codice “Bengaluru”, e introduce correzioni fondamentali e ottimizzazioni mirate alla stabilità, all’accessibilità e al supporto grafico avanzato.

Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda l’HDR (High Dynamic Range). L’ambiente GNOME, attraverso l’aggiornamento del window manager Mutter, implementa ora una gestione intelligente del fallback al colore SDR standard, in tutti i casi in cui un monitor perda temporaneamente o definitivamente la capacità di visualizzare HDR. Questo evita schermate nere o rese cromatiche errate in ambienti multi-display o in caso di disconnessione forzata del pannello.
In aggiunta, Mutter disabilita esplicitamente l’HDR in presenza di driver KMS legacy non-atomici, aumentando la compatibilità con hardware più datato e assicurando una resa uniforme indipendentemente dalla GPU utilizzata.
Risoluzione di bug critici nei cursori e miglioramenti per l’esperienza d’uso con dispositivi input avanzati
La gestione dei cursori è stata uno dei focus principali di questa versione. GNOME 48.1, con Mutter aggiornato fino alla versione 48.2, introduce correzioni che impattano significativamente l’esperienza utente:
- scomparsa dei cursori dopo le animazioni delle finestre
- blocco temporaneo del cursore durante l’uso della lente d’ingrandimento in modalità push
- stuttering del cursore nei casi in cui venga impostato via protocollo shape
- dimensionamento errato dei cursori nei tablet grafici con supporto al cursor shape protocol
Inoltre, viene risolta la gestione delle animazioni del cursore in Drag and Drop (DnD), ora completamente reattiva all’interno del compositor. Il sistema aggiorna il tema e la dimensione del cursore in tempo reale, migliorando la coerenza grafica quando l’utente cambia stile.
GNOME Shell, Nautilus e app di sistema: rifiniture su tutta la linea
Il lavoro di manutenzione in GNOME 48.1 non si limita al compositor. GNOME Shell riceve patch fondamentali per:
- glitches nei controlli a scorrimento
- rilevamento corretto di sospensione/ripresa per i tracker temporali
- immagini deformate con scaling frazionario
- problemi di accesso alla sessione dopo errori di login
Il file manager Nautilus (Files) introduce miglioramenti nell’esperienza di navigazione:
- transizione più fluida tra vista ad albero e griglia
- gestione migliorata dei segnalibri duplicati
- risolto il problema dell’esecuzione di script direttamente dalla loro posizione
La GNOME Calculator implementa ora una gestione ottimizzata dei tassi di cambio, incluso il supporto a tassi GNOME-hosted, e una migliore visualizzazione nei contesti RTL (Right-To-Left).
Altre applicazioni aggiornate includono:
- GNOME Calls, ora avviato direttamente nella sessione
- GNOME Calendar, con pulizia degli avvisi di deprecazione
- GNOME System Monitor, che salva ora lo stato degli elementi espandibili
- GNOME Software, con contrasto migliorato in dark mode per le valutazioni di sicurezza delle app
Un ecosistema coerente e tecnicamente allineato tra distribuzioni
Le release combinate di Linux kernel 6.14, Ubuntu 25.04 e GNOME 48.1 creano una sinergia ottimale tra prestazioni, grafica e sicurezza, dimostrando che la community open source è in grado di coordinare il rilascio di componenti chiave in modo strategico.
Mentre il kernel introduce supporto avanzato per intelligenza artificiale, gaming e ambienti virtualizzati, Ubuntu fornisce una piattaforma moderna, stabile e con pieno supporto a dispositivi emergenti, e GNOME rafforza l’esperienza utente con fluidità visiva, maggiore accessibilità e raffinamenti strutturali.
Questa allineazione tra strati diversi del sistema rappresenta una pietra miliare per la competitività di Linux nel mercato desktop, offrendo una soluzione tecnicamente solida per professionisti, sviluppatori e utenti finali.