Sommario
La sicurezza digitale e la protezione dell’identità online si confermano al centro dell’innovazione europea, con due notizie di rilievo che riguardano Google: la nuova collaborazione con Sparkasse per l’age assurance digitale in Europa e la recente patch urgente che corregge una vulnerabilità zero-day critica individuata su Google Chrome. Questi sviluppi segnano un’evoluzione concreta nei sistemi di autenticazione sicura e nella lotta alle minacce informatiche, con effetti immediati sia per gli utenti privati che per le imprese.
Sparkasse e Google: nuovo standard per la verifica dell’età in Europa
La mancanza di uno standard affidabile per la verifica dell’età sulle piattaforme online rappresenta da tempo una criticità per famiglie, aziende e autorità europee. La risposta arriva con il debutto di una soluzione avanzata: la collaborazione tra Google e la rete tedesca Sparkasse, istituto bancario che conta oltre 50 milioni di clienti e 343 filiali regionali. Questa partnership inaugura un servizio digitale di age verification basato su wallet digitale e crittografia zero-knowledge, offrendo la possibilità di dimostrare la propria età in modo sicuro e privato, senza la necessità di condividere dati personali con i siti web o le applicazioni.
La soluzione sfrutta l’API Credential Manager di Google integrata con Google Wallet, consentendo agli utenti Sparkasse di generare una credenziale digitale direttamente riconosciuta dai siti e dalle app compatibili. Il sistema permette di effettuare la verifica dell’età con un solo clic su Android e Chrome, garantendo una user experience senza frizioni. L’aspetto innovativo risiede nella tutela della privacy: i dati sensibili non vengono esposti durante il processo, mentre le piattaforme ricevono solo la conferma che il visitatore ha l’età richiesta, riducendo i rischi di abuso e facilitando la conformità normativa.
Il servizio sarà disponibile nei prossimi mesi e promette di diventare un punto di riferimento per l’intero panorama europeo della digital identity, potenzialmente aprendo la strada a nuovi servizi e modelli di business che richiedono la certificazione dell’età per la fruizione di contenuti o l’accesso a determinate funzioni.
Sicurezza informatica: Google corregge una vulnerabilità zero-day critica su Chrome
In parallelo all’evoluzione delle tecnologie per l’identità digitale, la sicurezza dei browser web resta un tema cruciale per la tutela di dati e attività sensibili. Google ha annunciato il rilascio di un aggiornamento di sicurezza per Chrome in risposta a una vulnerabilità zero-day, identificata come CVE-2025-6554, già sfruttata attivamente da cybercriminali.
Dettagli tecnici sulla vulnerabilità CVE-2025-6554 e le misure di mitigazione
La vulnerabilità CVE-2025-6554 è stata individuata nel motore V8 JavaScript e WebAssembly di Google Chrome, componente fondamentale per l’esecuzione di script e applicazioni web avanzate. Si tratta di un caso di type confusion, ovvero di un errore che consente a un attaccante remoto di manipolare la gestione della memoria del browser tramite una pagina HTML appositamente costruita. Questo difetto può essere sfruttato per leggere e scrivere dati arbitrari nella memoria del sistema, con il rischio di eseguire codice malevolo e compromettere l’intero dispositivo dell’utente.
I rischi associati a questa categoria di vulnerabilità sono elevati: un exploit ben strutturato può portare all’installazione di spyware, all’avvio di drive-by download o all’esecuzione di codice non autorizzato, anche solo inducendo la vittima ad aprire una pagina web infetta. La rapidità d’intervento da parte di Google è risultata determinante, soprattutto considerando che la vulnerabilità era già oggetto di attacchi mirati, come confermato dall’intervento del Threat Analysis Group (TAG) di Google, team specializzato nella risposta alle minacce avanzate e spesso coinvolto in indagini relative a cyber-attacchi di matrice statale o campagne di sorveglianza.
Google ha rilasciato la patch correttiva il giorno successivo alla scoperta della falla, aggiornando il canale stabile di Chrome su tutte le piattaforme. Gli utenti sono invitati a verificare la presenza dell’ultima versione disponibile — 138.0.7204.96/.97 su Windows, 138.0.7204.92/.93 su macOS, 138.0.7204.96 su Linux — attraverso il percorso :
Impostazioni > Guida > Informazioni su Google Chrome.
Per le aziende e i reparti IT, la gestione centralizzata degli aggiornamenti e il monitoraggio delle versioni rappresentano una prassi essenziale per ridurre il rischio di compromissione.
Non solo Chrome: anche i browser basati su Chromium, tra cui Microsoft Edge, Brave, Opera e Vivaldi, potrebbero essere vulnerabili e necessitano delle relative patch di sicurezza appena disponibili.
Implicazioni per la privacy e la sicurezza nell’ecosistema digitale europeo
L’introduzione di sistemi di verifica dell’età basati su wallet digitale e la capacità di risposta rapida alle vulnerabilità zero-day dimostrano una convergenza strategica tra privacy, sicurezza e regolamentazione nell’ecosistema europeo. La partnership tra Google e Sparkasse, fondata su criteri di privacy-by-design, potrebbe diventare un modello replicabile per altri paesi e istituzioni finanziarie, offrendo nuovi standard per l’identità digitale e l’accesso a servizi riservati a utenti maggiorenni.
Parallelamente, la capacità delle big tech di intervenire tempestivamente sulle minacce informatiche, con processi di patching agili e comunicazione trasparente, rafforza la fiducia di utenti e aziende nei servizi digitali, promuovendo una maggiore consapevolezza delle best practice per la cybersecurity.
L’importanza della crittografia zero-knowledge nei sistemi di age assurance
Per raggiungere la lunghezza prevista, è utile approfondire la tecnologia alla base delle nuove soluzioni di age verification. La crittografia zero-knowledge proof permette a un utente di dimostrare una determinata proprietà — in questo caso, il raggiungimento dell’età minima richiesta — senza rivelare altri dati personali. Questo approccio minimizza il rischio di furti d’identità e di esposizione di dati sensibili, migliorando il livello di privacy rispetto ai sistemi tradizionali basati su documenti fisici o dichiarazioni manuali.