Sommario
L’ecosistema Apple si appresta a vivere mesi intensi con il debutto di iPhone 17 Pro e Pro Max, il lancio della piattaforma M5 su cinque dispositivi di punta e un orizzonte già tracciato verso gli Apple Smart Glasses. Cupertino accelera su rinnovamento di design, autonomia e performance dei flagship, prepara il salto generazionale della famiglia Mac e iPad e, in parallelo, pianifica l’ingresso definitivo nel mercato degli indossabili smart, tracciando una strategia multi-front che mira a consolidare la supremazia in ogni segmento chiave.
iPhone 17 Pro e Pro Max: batterie maggiorate, design rinnovato e nuovi standard fotografici
Le anticipazioni su iPhone 17 Pro e Pro Max delineano una strategia di differenziazione chiara, con il modello Max che sfonda il tetto dei 5.000 mAh di capacità batteria e introduce un telaio leggermente più spesso del 5% per garantire autonomia record. Il display OLED da 6,9 pollici per il Pro Max e da 6,3 per il Pro, la nuova disposizione delle fotocamere con sensori principali da 48MP e una frontale da 24MP segnano un passo avanti sul fronte imaging, con aspettative di miglioramento anche sulla gestione termica grazie a un sistema di raffreddamento a camera di vapore. Entrambi i modelli abbandonano il titanio in favore di un telaio in alluminio con retro “part-glass, part-aluminum”, e la nuova Dynamic Island mantiene la centralità come elemento distintivo della UI, in attesa di un redesign più profondo per la prossima generazione.

Lato hardware, il chip A19 Pro sviluppato a 3nm con TSMC promette efficienza energetica superiore e prestazioni incrementali, mentre l’adozione di un modulo Wi-Fi 7 sviluppato internamente sottolinea la volontà di Apple di affrancarsi da fornitori terzi come Broadcom. Novità anche sulla memoria: tutti iPhone 17 Pro disporranno di 12GB di RAM, elemento chiave per l’elaborazione AI locale e multitasking avanzato. A livello multimediale, sono attese funzioni come dual video recording, 8K video e una maggiore capacità di gestione termica, mentre il layout MagSafe riceve una revisione per migliorare compatibilità e dissipazione.
Piattaforma M5: la nuova era Apple tra Mac, iPad e potenza AI
Apple si prepara a introdurre la piattaforma M5, cuore tecnologico destinato a equipaggiare almeno cinque nuovi prodotti di punta. Secondo le fonti industriali, il MacBook Pro sarà il primo device a beneficiare del chip M5, seguito a ruota da una nuova generazione di iMac, da un Mac mini rinnovato, da un iPad Pro di prossima generazione e probabilmente anche da una versione aggiornata del Mac Studio. Il passaggio all’architettura M5 sancisce una spinta decisiva sull’intelligenza artificiale on-device: Apple investirà su NPU sempre più avanzate e su funzioni che sfruttano modelli generativi, come Gemini, direttamente a livello locale, senza dipendenza dal cloud.

Il chip M5, atteso per la seconda metà del 2025, punterà su consumi ridotti e potenza computazionale superiore, con una GPU potenziata e un processo produttivo ottimizzato da TSMC a 3nm. L’adozione simultanea della piattaforma su più prodotti segna la maturità della strategia Apple Silicon, in una convergenza sempre più stretta tra i mondi Mac e iPad. Analisti e sviluppatori guardano con particolare attenzione alle capacità AI, elemento centrale anche nelle future versioni di macOS e iPadOS, che saranno profondamente integrate con i framework Gemini e con nuove API Apple destinate a rivoluzionare la produttività e la creatività.
Apple Smart Glasses: la risposta a Meta Ray-Ban e la corsa agli indossabili
Sul fronte indossabili, Apple punta a rivoluzionare la categoria con il lancio degli Apple Smart Glasses, previsti per il 2027. Secondo le ultime indiscrezioni, i prototipi sono già in fase avanzata e la produzione di massa potrebbe iniziare nel secondo trimestre di quell’anno. Le Apple Glasses saranno pensate come risposta diretta alle Meta Ray-Ban: integreranno fotocamera, video 1080p, riproduzione musicale, comandi touch e vocali, ma senza display AR nella prima generazione, privilegiando semplicità e design iconico. Il lancio potrebbe avvenire in partnership con brand storici dell’occhialeria, con l’obiettivo di replicare il successo di Meta, che ha già superato i due milioni di unità vendute negli USA.

L’ambizione di Apple è di superare la Vision Pro in termini di diffusione: le previsioni indicano tra 3 e 5 milioni di Apple Glasses vendute nei primi 12 mesi, grazie a un prezzo accessibile e a una strategia marketing focalizzata sulla vita quotidiana, la privacy e l’ecosistema integrato. La scelta di posticipare il debutto dei display AR consente ad Apple di affinare la tecnologia e di attendere il momento più propizio per rivoluzionare realmente l’interazione uomo-macchina, mentre la concorrenza (Meta, Google, Samsung) accelera lo sviluppo di soluzioni ibride tra wearable e smart assistant.