Arresti nell’estrema destra e fermato Daniil Kasatkin per ransomware

di Redazione
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La lotta alle truffe online e agli attacchi di ransomware si rafforza grazie a iniziative congiunte tra pubblico e privato e a operazioni di polizia internazionali fino ad arrivare alla operazione Articolo 52 che smantella una rete di cittadini volta ad organizzare spedizioni punitive verso gli immigrati incitando all’odio in rete. In Italia, la collaborazione tra Polizia di Stato ed Eni segna un importante passo avanti nella prevenzione delle frodi digitali rivolte ai cittadini e alle imprese, mentre a livello globale continuano gli arresti di soggetti coinvolti nei maggiori gruppi di criminalità informatica perfino nel mondo del basket come Kasatkin.

Polizia di Stato ed Eni: campagna informativa e strumenti per prevenire le truffe online

La nuova campagna informativa promossa dalla Polizia di Stato, tramite la Polizia Postale, e da Eni punta a ridurre l’impatto delle frodi informatiche fornendo agli utenti strumenti concreti per riconoscere e contrastare i tentativi di phishing, furto di credenziali e truffe via email, SMS e portali clone. Eni, tramite i siti Enilive e Plenitude, dedica sezioni specifiche all’educazione digitale, mentre la Polizia Postale diffonde costantemente consigli e avvisi sulle minacce emergenti. Il focus dell’iniziativa è la condivisione di best practice, come la verifica delle fonti, la gestione sicura delle password e il riconoscimento dei messaggi fraudolenti.

Un supporto aggiuntivo è rappresentato dal podcast “Truffe online, strumenti e consigli per evitarle”, in cui esperti di Eni e della Polizia di Stato spiegano le modalità di evoluzione delle frodi digitali e le azioni concrete per difendersi. Gli utenti possono restare aggiornati e segnalare incidenti direttamente tramite il sito del Commissariato PS Online, rafforzando così la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine.

Questa sinergia tra pubblico e privato si dimostra fondamentale nella costruzione di una cultura della sicurezza digitale, elemento essenziale per prevenire il cybercrime in tutte le sue forme. L’impegno congiunto, che si estende anche alla cooperazione operativa e allo scambio di informazioni, aumenta la resilienza della società contro i tentativi di frode sempre più sofisticati.

Arrestato a Parigi un noto giocatore russo per presunto coinvolgimento nel ransomware

Parallelamente, a livello internazionale, la lotta contro il ransomware vede risultati concreti grazie alla cooperazione tra autorità. Di recente, il cestista russo Daniil Kasatkin è stato arrestato a Parigi su richiesta degli Stati Uniti con l’accusa di aver agito come negoziatore per una gang di ransomware che, secondo gli investigatori, ha colpito oltre 900 aziende, inclusi enti federali, tra il 2020 e il 2022. Le indagini evidenziano un legame con il gruppo Conti, noto successore di Ryuk, già protagonista di massicce campagne di attacco e, secondo il Dipartimento di Giustizia USA, responsabile di ingenti danni a livello mondiale.

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Daniil Kasatkin

L’arresto di Kasatkin segue una serie di operazioni che hanno coinvolto anche i gestori del forum di hacking BreachForums e attori minori come IntelBroker e ShinyHunters. L’azione congiunta delle autorità internazionali sottolinea il peso crescente delle operazioni di intelligence e collaborazione transnazionale nel contrasto al cybercrime organizzato.

Smantellata una rete dedita a ronde punitive e propaganda online

La Polizia di Stato ha eseguito nove perquisizioni nelle province di Milano, Pavia, Monza e Brianza e Como nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano. I destinatari dei provvedimenti sono cittadini italiani sospettati di far parte di un’associazione per delinquere, attiva nell’organizzazione di ronde punitive contro cittadini stranieri ritenuti autori di reati e nell’istigazione a delinquere tramite social network e chat di messaggistica istantanea.

Struttura del sodalizio e strategie di coordinamento digitale

Le indagini, condotte dalla DIGOS di Milano e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale Lombardia con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, hanno permesso di ricostruire la struttura del gruppo che si identificava nella pagina Instagram “Articolo 52”, ispirata a una distorta interpretazione dell’articolo 52 della Costituzione italiana. Gli appartenenti, riconducibili ad ambienti dell’estremismo di destra e residenti nell’hinterland milanese, pianificavano azioni punitive contro cittadini di origine straniera, definiti “maranza”, attraverso sopralluoghi organizzati e un capillare utilizzo delle piattaforme digitali per coordinarsi.

Diffusione virale di video e propaganda online

L’attività della rete ha avuto ampia risonanza mediatica grazie alla pubblicazione di video delle aggressioni su canali come Instagram e Telegram, con particolare riferimento al canale “notizie_dal_mondo” e al gruppo “Gli Orgogliosi”. Un episodio chiave si è verificato nella notte tra l’8 e il 9 marzo 2025, quando un giovane extracomunitario è stato aggredito in zona Darsena a Milano: il video è divenuto rapidamente virale, con numerosi commenti sui principali social network da parte di soggetti interessati a sostenere il gruppo, sebbene non tutti effettivamente coinvolti nelle azioni criminali.

Escalation della violenza e coinvolgimento di gruppi estremisti

Il gruppo, attraverso il proprio canale Instagram, ha rivendicato esplicitamente la paternità delle ronde e annunciato l’intenzione di proseguire le azioni finché, secondo la loro narrazione, “lo Stato continuerà a ignorare la situazione”. Le successive indagini hanno portato all’identificazione degli autori di un ulteriore episodio di violenza diffuso l’11 marzo 2025 e di un altro attacco, avvenuto il 28 marzo nel quartiere San Siro, descritto sui social come “assalto al parco dello spaccio” a opera della “milizia del movimento anticrimine e antimaranza Articolo 52”. L’attività degli indagati si è estesa anche a presidi e manifestazioni organizzati da movimenti di estrema destra come Forza Nuova, evidenziando la natura ideologicamente connotata delle iniziative.

Monitoraggio digitale, prevenzione e ricostruzione delle responsabilità

Oltre all’analisi delle immagini raccolte tramite le videocamere comunali, la Polizia Postale ha svolto un monitoraggio approfondito delle attività online del gruppo, intercettando anche la pianificazione di una riunione Zoom promossa dall’amministratore del gruppo Telegram “Articolo 52”, con la partecipazione di numerosi soggetti interessati alle tematiche della sicurezza urbana. Questo lavoro investigativo ha consentito non solo di prevenire ulteriori episodi di violenza, ma anche di ricostruire la dinamica operativa del sodalizio e individuare nove presunti membri dell’associazione, alcuni dei quali collegati ad altri atti violenti già oggetto di inchiesta.

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