Canonical sta preparando la nuova versione Ubuntu 25.10 Questing Quokka con un obiettivo preciso: rendere finalmente possibile una sessione desktop completamente funzionante sull’architettura RISC-V, al costo però di un taglio netto con il passato. Il supporto sarà infatti ristretto ai dispositivi compatibili con il nuovo profilo RVA23, ratificato da RISC-V International nell’ottobre 2024. Questo significa che circa il 90% dell’hardware attualmente in circolazione non sarà più supportato. Una scelta che mira a consolidare l’ecosistema e ad abilitare funzionalità moderne come la virtualizzazione per il cloud, l’accelerazione di carichi AI/ML e la cifratura avanzata.
Le implicazioni per gli utenti RISC-V sono molteplici. Il nuovo Ubuntu sarà in grado di riconoscere automaticamente l’hardware compatibile con RVA23, impedendo l’aggiornamento dai sistemi precedenti non conformi al nuovo standard. Le applicazioni predefinite restano Firefox e Thunderbird, ma ciò che cambia radicalmente è il sottofondo tecnico: il kernel Linux 6.17, l’ambiente desktop GNOME 49, e il supporto nativo a funzionalità come il Variable Refresh Rate (VRR) e la Full Disk Encryption (FDE) con appoggio al TPM. A beneficiarne saranno anche le sessioni Wayland, finalmente più stabili con GPU NVIDIA.
Dal punto di vista infrastrutturale, Ubuntu 25.10 permetterà agli amministratori di sistema di scaricare direttamente le configurazioni autoinstall da Landscape, in fase di provisioning. Una novità pensata soprattutto per l’ambito enterprise, a cui si aggiunge l’impegno per la conformità all’European Accessibility Act (EAA) con miglioramenti all’accessibilità e una nuova strategia per la documentazione desktop.
Il rilascio della beta è atteso per il 18 settembre, mentre la versione stabile sarà disponibile a partire dal 9 ottobre 2025.
Ubuntu 24.10 Oracular Oriole finisce il suo ciclo: si passa a Ubuntu 25.04
Il 10 luglio 2025 è terminato ufficialmente il supporto per la versione Ubuntu 24.10 Oracular Oriole. Rilasciata il 10 ottobre 2024, questa edizione non essendo LTS (Long Term Support) ha ricevuto aggiornamenti solo per nove mesi. Alimentata dal kernel Linux 6.11 e dall’ambiente GNOME 47 Denver, non riceverà più aggiornamenti di sicurezza né patch, esponendo così gli utenti a rischi crescenti.
Canonical raccomanda il passaggio immediato alla versione successiva, Ubuntu 25.04 Plucky Puffin, che garantirà copertura fino al febbraio 2026. Oltre alla sicurezza, questa release introduce diverse novità tecniche come il kernel Linux 6.14, lo stack grafico Mesa 25 e GNOME 48. L’aggiornamento richiede circa 30 minuti, ma va preceduto da un backup completo dei file. Chi desidera maggiore stabilità può optare per Ubuntu 24.04 LTS Noble Numbat, supportato per ben 10 anni.
KDE Frameworks 6.16 migliora il rilevamento GPU e risolve crash storici
Il progetto KDE ha rilasciato l’ultima versione della propria suite di librerie: KDE Frameworks 6.16. Con oltre 70 componenti aggiuntivi per Qt, questa nuova release migliora sensibilmente l’esperienza desktop, soprattutto per quanto riguarda il rilevamento automatico della GPU più potente disponibile. Questo aggiornamento migliora anche il comportamento delle finestre di dialogo di apertura/salvataggio, introducendo l’opzione di ordinamento dei file per data in modo decrescente, una funzione molto richiesta dagli utenti.
Sul piano dell’interfaccia, KDE Frameworks 6.16 introduce lo scrolling inerziale per tutte le applicazioni basate su QtQuick, offrendo un’esperienza utente più fluida quando si utilizza un touchpad. Inoltre, vengono risolti problemi cronici che affliggevano il file manager Dolphin durante l’interazione con condivisioni Samba, oltre a crash specifici in Plasma System Monitor e nella barra dei menu dell’app Merkuro Calendar.
Una parte significativa del lavoro è stata dedicata anche alla risoluzione di bug nei componenti Kirigami, fondamentali per le applicazioni Plasma. Tra questi, due crash critici legati allo scrolling con mouse in presenza di rendering software e all’assenza globale di animazioni.
Il team invita gli utenti a consultare l’annuncio ufficiale per un elenco completo dei miglioramenti. I pacchetti aggiornati saranno presto disponibili nei repository stabili delle principali distribuzioni Linux, ed è consigliato procedere con l’aggiornamento non appena disponibili.