OpenAI innova ChatGPT con stili AI e browser Aura

di Maria Silvano
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OpenAI potenzia ChatGPT con una nuova feature Style integrata per la generazione di immagini, e sviluppa Aura, un browser basato su AI generativa e agentica, che segna un’evoluzione concreta verso esperienze utente multimodali e intuitive. L’azienda statunitense accelera sul fronte dell’intelligenza artificiale, rendendo la creazione visiva più accessibile anche a utenti senza competenze di prompt engineering. All’interno di ChatGPT, è ora possibile trasformare una foto in stili predefiniti, come l’anime ispirato a Ghibli, in modo semplice e gratuito. Contemporaneamente, il progetto Aura si delinea come un’alternativa futura a Chrome, fondato su Chromium ma arricchito da agenti AI. Tracce del browser emergono già nella versione web di ChatGPT, suggerendo l’integrazione di sidebar intelligenti e controlli tipici delle app desktop. L’azienda avrebbe addirittura manifestato interesse ad acquisire Chrome qualora i procedimenti antitrust contro Google ne consentissero la cessione. Il progetto punta alla piattaforma universale, estendendo il modello multimodale AI anche alla navigazione web, con interazioni seamless, maggiore privacy, personalizzazione e automazione. Con queste innovazioni, OpenAI consolida la propria posizione tra i leader nel campo dell’AI generativa, offrendo strumenti concreti per creatività, produttività e interazione.

La nuova feature Style in ChatGPT

La feature Style consente agli utenti di generare immagini AI scegliendo tra stili predefiniti, come anime, direttamente dall’interfaccia di ChatGPT. Non è più necessario costruire prompt complessi: l’utente seleziona lo stile desiderato da una card visiva, con icone sovrapposte che ne evidenziano il contenuto, e la foto viene trasformata in tempo reale. Il sistema fornisce un riassunto iniziale di tre righe, espandibile, e un’immagine cover derivata dall’articolo originale. In alto, compaiono headline e fonte. L’esperienza utente è stata ottimizzata anche per Google app, dove la funzione è attualmente in fase di test. OpenAI raccoglie feedback, monitora l’engagement e affina l’output per garantire accuratezza visiva e inclusività culturale. La nuova funzione è gratuita per tutti, pensata per democratizzare l’arte digitale e ampliare l’accesso a strumenti AI anche tra utenti non esperti. Gli utenti possono salvare le immagini, interagire con i contenuti tramite il tab Activity e beneficiare di una modalità di generazione multimodale che unisce voce, testo e visione.

Il browser Aura powered by ChatGPT

Il progetto Aura si configura come un browser AI-powered basato su Chromium, ma pensato per essere qualcosa di più: una piattaforma di navigazione intelligente potenziata da agenti AI integrati direttamente in ChatGPT. I primi riferimenti concreti emergono dal codice della web app, dove compaiono elementi UI come Aura Sidebar, che anticipano l’esperienza di navigazione assistita.

OpenAI starebbe testando anche combinazioni tra GPT-5, modelli agentici e nuove forme di interazione basate su catene di pensiero simulate. L’obiettivo è fornire interazioni predittive e automatizzabili, riducendo la latenza delle ricerche e offrendo insights contestuali direttamente durante la navigazione. Aura sarà compatibile con più dispositivi e sistemi operativi, integrerà controlli avanzati per la privacy, la sicurezza e il risparmio energetico, e permetterà personalizzazione estesa tramite plugin e funzioni AI dedicate. OpenAI prevede il rilascio di una beta pubblica, puntando a una rapida adozione globale, soprattutto nei mercati dove l’AI sta diventando uno standard. Il progetto si pone come alternativa diretta a Edge con Bing e Chrome, offrendo però un’esperienza più integrata, agentica e fluida. L’utente guadagna così un ambiente intelligente per esplorare, apprendere e interagire, con strumenti pensati anche per la monetizzazione dei contenuti e la creator economy.

Implicazioni per gli ecosistemi OpenAI

Con il rilascio della feature Style e lo sviluppo di Aura, OpenAI compie un salto deciso verso la trasformazione del quotidiano attraverso strumenti AI-driven. L’integrazione tra generazione visiva, navigazione intelligente e automazione crea un ecosistema coerente, dove gli utenti possono creare, interagire e navigare senza interruzioni, barriere tecniche o dipendenza da software esterni. ChatGPT si evolve da chatbot a hub creativo, offrendo generazione d’immagini, sintesi testuali, suggerimenti visivi e interazioni vocali. Contemporaneamente, Aura potrebbe diventare il primo browser agentico, in grado di navigare per l’utente, selezionare contenuti, ottimizzare ricerche e proteggere la privacy in modo attivo.

Entrambi i progetti condividono una struttura etica basata su privacy, trasparenza e accessibilità, e mirano a rendere l’intelligenza artificiale uno strumento realmente universale. Con una user base non tecnica sempre più ampia, OpenAI calibra le sue innovazioni per mercati globali, integrando stili culturali, lingue multiple e una filosofia inclusiva. La roadmap per il 2025 prevede nuove espansioni, collaborazioni con artisti e sviluppatori, e un perfezionamento continuo dell’esperienza multimodale. Le implicazioni sono profonde: dalla semplificazione del lavoro creativo alla ridefinizione del browser moderno, passando per l’etica della generazione visiva e il futuro del web intelligente.

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