Sommario
Nel luglio 2025, tre giganti del web rinnovano le loro strategie per consolidare la presenza nei mercati globali dei browser: Google, Brave e Mozilla rilasciano aggiornamenti significativi per Chrome, Brave Search e Firefox, ridefinendo il rapporto tra privacy, performance e monetizzazione. Mentre Google investe su WebGPU, protezione phishing e stabilità cross-platform, Brave evolve la propria infrastruttura con API anonime e un programma Rewards sempre più integrato. Mozilla invece punta su localizzazione globale e pubblicità etica, con il sistema Anonym. Tre visioni differenti che convergono su un punto chiave: l’utente deve tornare al centro.
Chrome Dev e Beta: WebGPU, protezione phishing e prestazioni cross-platform
Google rilascia il 17 luglio 2025 la versione Chrome Dev 139.0.7258.33, portando WebGPU su ChromeOS per la prima volta, consentendo rendering grafico 3D avanzato in tempo reale tramite API Vulkan. Gli sviluppatori possono ora eseguire test di shader complessi con una latenza ridotta del 20% rispetto a WebGL. Sul desktop, l’ottimizzazione si concentra su WebRTC, rendendo le videochiamate più fluide e meno affamate di banda. Su Android, il caricamento delle pagine migliora del 15%, grazie a un nuovo meccanismo di cache predittiva. La versione Chrome Beta 128.0.6613.36, distribuita il 16 luglio, introduce una protezione phishing potenziata, con il sistema Safe Browsing che intercetta il 20% in più di siti malevoli rispetto alle versioni precedenti. Le versioni mobile, su Android e iOS, presentano animazioni dell’interfaccia più fluide, mentre la versione desktop Beta abilita lo streaming 4K via WebRTC. Le versioni Dev e Beta diventano un laboratorio per il rilascio stabile di agosto, con test su Pixel e Galaxy condotti da Google in tempo reale. Gli utenti più avanzati accedono alle funzionalità sperimentali tramite chrome://flags, ma Google consiglia cautela per instabilità ancora presenti. Il ciclo rapido di rilascio e raccolta feedback posiziona Chrome come leader in velocità e reattività nel panorama browser.
Brave Search e Rewards: API anonime e monetizzazione diretta dell’utente
Il 18 luglio 2025 Brave lancia l’API Search su AWS Marketplace, rendendo disponibile a sviluppatori e aziende una ricerca anonima, priva di tracciamento. L’API permette l’integrazione di Brave Search all’interno di app, browser alternativi e tool cloud senza raccogliere dati personali. Il ranking è gestito da algoritmi indipendenti, e le query supportano oltre 50 lingue, con un focus crescente sulla privacy come asset competitivo. Il pagamento è legato al volume di interrogazioni, e la presenza su AWS semplifica billing e deployment per aziende di ogni dimensione.

Parallelamente, Brave espande il programma Rewards introducendo nuovi partner come Skyscanner, NordVPN e Crypto.com. Gli utenti ottengono Basic Attention Token (BAT) visualizzando annunci opt-in. I token possono essere convertiti in gift card, sconti sui voli o abbonamenti VPN. Il valore dei BAT oscilla tra 0,20 e 0,25 per annuncio, con una crescita stimata in oltre 60 milioni di utenti attivi. Brave garantisce l’anonimato nella gestione dei dati Rewards, proponendo un modello alternativo ai tradizionali network pubblicitari.

La combinazione tra ricerca anonima e incentivazione economica diretta rafforza la posizione di Brave nel mercato dei browser indipendenti. L’adozione dell’API Search in ambienti cloud e la scalabilità delle Rewards confermano un percorso che sfida i modelli consolidati di profilazione e revenue advertising.
Firefox tra localizzazione globale e pubblicità etica
Mozilla, da sempre alfiere dell’open-source, potenzia il proprio browser Firefox con un progetto di localizzazione collaborativa attivo in oltre 100 lingue, inclusi idiomi minoritari come isiZulu e Quechua. Il sistema, basato su Pontoon, coinvolge volontari globali, revisori esperti e processi peer-to-peer che garantiscono accuratezza e accessibilità. Il supporto nativo a layout RTL (right-to-left) per arabo ed ebraico migliora l’esperienza in mercati complessi. Mozilla supervisiona ogni commit con controllo qualità su GitHub e monitora l’adozione linguistica mensile, estendendo la presenza in paesi emergenti dove l’inglese non è lingua primaria.

Accanto a questo sforzo culturale, Mozilla introduce il sistema pubblicitario Anonym, annunciato il 20 luglio 2025. Anonym rivoluziona il concetto di targeting pubblicitario, eliminando i cookie di terze parti e operando esclusivamente su dati di prima parte aggregati e anonimi. Gli inserzionisti accedono a dashboard centralizzate, dove possono gestire campagne con metriche trasparenti, mentre gli utenti controllano direttamente le preferenze pubblicitarie da Firefox. Il sistema riduce il tracking cross-site, mantenendo la sostenibilità economica dei contenuti gratuiti. Mozilla testa Anonym con partner selezionati e prevede l’estensione al mobile entro la fine dell’anno. Gli analisti vedono in Anonym un’alternativa concreta a Google Ads, soprattutto in Europa, dove le pressioni normative su GDPR e profilazione comportamentale crescono.
L’evoluzione del mercato browser tra privacy, API e nuove sfide normative
Nel 2025, la competizione tra Chrome, Brave e Firefox non si gioca solo sulle prestazioni, ma su visioni divergenti di cosa debba essere un browser moderno. Google mantiene la leadership in performance, espandendo WebGPU e ottimizzando il ciclo Dev/Beta/Stable con aggiornamenti frequenti. Brave capitalizza sul desiderio di controllo e monetizzazione diretta da parte dell’utente, posizionandosi come alternativa per chi vuole protezione senza rinunciare a servizi di qualità. Mozilla, infine, rafforza il proprio ruolo di garante etico, attraverso una comunità traduttiva internazionale e una pubblicità che non invade la privacy. I tre modelli affrontano le sfide di compliance con normative come GDPR e CCPA, adattandosi alle crescenti richieste di trasparenza e controllo. Gli utenti, da parte loro, sperimentano nuove feature in beta, adottano browser per esigenze mirate, e influenzano il ciclo di sviluppo attraverso feedback attivo. Le imprese, invece, devono scegliere tra l’ecosistema chiuso di Google, l’approccio decentralizzato di Brave e la proposta etica e open di Mozilla. L’introduzione di WebGPU nel Dev Channel di Chrome rappresenta un passo tecnico di rilievo. Utilizzando API Vulkan, il browser consente il rendering 3D nativo con un abbattimento della latenza del 20% rispetto a WebGL, aprendo scenari inediti per web gaming, modellazione e simulazione interattiva. Gli sviluppatori che testano la nuova funzionalità notano una gestione più stabile della pipeline grafica, segnando l’inizio di una nuova era per le applicazioni web immersive.