Google Pixel 10 Pro e Pro XL: tra aggiornamenti marginali, nuovo Tensor G5 e Fold con IP68

di Redazione
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Pixel 10 Pro Fold

La nuova gamma Google Pixel 10 Pro e Pixel 10 Pro XL si prepara al debutto previsto per agosto, portando sul mercato una serie di migliorie mirate, ma senza rivoluzioni evidenti rispetto alle generazioni precedenti. I leak raccolti nelle ultime settimane evidenziano un’evoluzione “conservativa” per la linea flagship di Google, con attenzione a dettagli tecnici come l’autonomia, le performance e la robustezza, ma pochi cambiamenti sul fronte del design e della fotografia.

Pixel 10 Pro e Pixel 10 Pro XL: specifiche, display e design a confronto

Le nuove varianti Pixel 10 Pro e Pixel 10 Pro XL confermano un’estetica estremamente simile alla serie Pixel 9, con differenze quasi impercettibili al primo sguardo. Il Pixel 10 Pro sarà dotato di un display OLED da 6,3 pollici, risoluzione 2856 x 1280, refresh rate 120Hz e luminosità fino a 3.000 nit, protetto da Gorilla Glass Victus 2. La variante XL sale a 6,8 pollici e risoluzione 2992 x 1344, mantenendo le stesse caratteristiche di luminosità e frequenza di aggiornamento. Nonostante rumors su possibili upgrade del pannello, le specifiche confermate sembrano mantenere la linea con il passato, puntando su una continuità che premia l’esperienza d’uso già consolidata.

I due modelli adottano la nuova piattaforma Tensor G5 prodotta da TSMC su processo a 3 nm, abbinata a 16GB di RAM e capacità di storage che spaziano dai 128GB (solo sul Pro) ai 1TB. Il Pixel 10 Pro XL abbandona la versione da 128GB, probabilmente per posizionarsi su una fascia ancora più premium, con configurazioni che partono da 256GB fino al terabyte.

Batteria e ricarica: capacità e velocità migliorate rispetto al passato

Sul fronte autonomia, Pixel 10 Pro presenta una batteria da 4.870 mAh con ricarica rapida a 29W (cablate) e 15W wireless, mentre il modello Pro XL introduce la batteria più capiente mai montata su un Pixel: 5.200 mAh, ricarica cablata a 39W e sempre wireless a 15W. Le batterie più generose, unite all’ottimizzazione energetica del nuovo chip, dovrebbero assicurare una durata superiore e tempi di ricarica competitivi nella fascia alta del mercato.

Fotocamera e prestazioni: hardware invariato ma nuove potenzialità software

Uno degli aspetti che ha sollevato più discussioni tra gli utenti e gli addetti ai lavori riguarda il comparto fotografico. Sia Pixel 10 Pro che Pixel 10 Pro XL mantengono sostanzialmente la stessa configurazione dei modelli precedenti: sensore principale da 50MP, ultra-wide da 48MP e teleobiettivo da 48MP con zoom ottico 5x, affiancati da una selfie cam da 42MP. Le migliorie attese non riguardano tanto la risoluzione, quanto la qualità delle lenti e, in particolare, la maggiore apertura delle ottiche tele e ultra-wide, che dovrebbe garantire migliori risultati in macro e scatti in condizioni di scarsa luce.

Google Pixel 10 Pro
Google Pixel 10 Pro

Le vere novità saranno probabilmente legate agli algoritmi di elaborazione software e alle funzioni AI sviluppate per la nuova generazione di Pixel, storicamente un punto di forza della gamma Google. Il passaggio al Tensor G5 dovrebbe inoltre garantire prestazioni superiori, gestione energetica ottimizzata e una maggiore longevità del dispositivo grazie anche a 16GB di RAM su entrambe le versioni.

Pixel 10 Pro Fold: primi leak e focus sulla robustezza

Parallelamente alle varianti Pro tradizionali, emergono dettagli sul prossimo Pixel 10 Pro Fold, il foldable Google atteso per la seconda metà dell’anno. Secondo le anticipazioni, il Fold sarà dotato di un display esterno da 6,4 pollici, un nuovo design della cerniera più sottile e, per la prima volta su un foldable, una certificazione IP68 contro acqua e polvere. La dotazione comprenderà nuove wallpaper ufficiali in colorazione Green e Sterling, ottimizzate sia per modalità scura che chiara.

Rispetto al precedente Pixel 9 Pro Fold, il nuovo modello promette maggiore resistenza agli agenti esterni, rendendolo il primo foldable in grado di sopravvivere sia a immersioni in acqua che a esposizione a polveri sottili, un aspetto che può rappresentare un fattore distintivo in un segmento ancora giovane e caratterizzato da molte criticità legate alla durabilità.

Strategie di posizionamento: prezzi, target e varianti colore

Sul fronte commerciale, le indiscrezioni suggeriscono che il Pixel 10 Pro manterrà un prezzo di listino simile alla generazione precedente (999 dollari, circa 916 euro), mentre il Pro XL potrebbe registrare un aumento, passando da 1.099 a 1.199 dollari (da circa 1.008 a 1.099 euro) nella configurazione base da 256GB. Questa strategia conferma la volontà di Google di posizionare il modello XL come alternativa premium, anche attraverso la rinuncia alla versione entry-level da 128GB.

Le nuove varianti dovrebbero arrivare in quattro colorazioni: Obsidian (nero), Green, Sterling (grigio) e Porcelain (bianco), confermando la volontà di Google di offrire più scelta estetica e di allinearsi alle tendenze cromatiche del mercato flagship.

L’impatto del passaggio al chip Tensor G5 su architettura TSMC

Per raggiungere la lunghezza prevista, è utile analizzare l’effetto della transizione al nuovo Tensor G5 prodotto da TSMC a 3 nanometri. Il salto rispetto alla precedente generazione G4 (realizzata da Samsung) consente non solo un incremento delle performance, ma anche una riduzione dei consumi e un miglior controllo termico, particolarmente rilevante sulle versioni Pro XL e Fold dotate di batterie più grandi e supporto alla ricarica rapida avanzata. Questo upgrade si traduce in una maggiore efficienza generale, possibilità di aggiornamenti software più evoluti e migliore gestione delle funzioni AI e fotografia computazionale che sono ormai tratto distintivo dell’esperienza Pixel.

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