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Il mese di giugno si è concluso con numeri interessanti per quanto riguarda la presenza e l’influenza dei maggiori quotidiani italiani sui social. Secondo l’analisi OSINT Mainstream di Matrice Digitale tramite la piattaforma Antares, sono stati esaminati 196.300 tweet che hanno generato 1.122.558 like, 1.080.069 condivisioni, 15.900 citazioni e 13.202 commenti.
Chi domina la scena social?

Tra le testate più attive ed analizziamo troviamo: Repubblica, Corriere della Sera, La Stampa, Il Tempo, Il Manifesto, Il Fatto Quotidiano, La Verità, Avvenire, Libero, Il Giornale. La leadership nel coinvolgimento social è andata a Repubblica, soprattutto grazie all’enorme interesse per il calciomercato, che ha invaso la conversazione su tutte le principali piattaforme e si è rivelato il motore principale di like e condivisioni.

Il fenomeno del calcio non riguarda solo i giornali: profili come Transfer News Live, Madrid Zone e Real Madrid Brasile hanno raggiunto il podio dei più coinvolti, mentre per trovare un nome più noto fuori dall’ambiente sportivo, bisogna scendere fino al quinto posto, occupato da Tommaso Cerno.
Le voci e i tweet più commentati e menzionati
Sul fronte dei commenti, emerge la discussione sul referendum: Massimo Giannini dichiara che “nessun referendum, nessun vincitore, solo uno sconfitto: la democrazia”, e nel suo podcast su Repubblica sottolinea la gravità dell’astensionismo. Analogo appello all’astensione arriva da Celestini. Altri temi forti includono la gestione di Gigi Donnarumma, portiere della nazionale italiana, e la grande piazza per Gaza con 14 milioni di voti mobilitati, in chiara opposizione alla linea politica di Meloni.

In parallelo, tra i profili personali, guadagnano visibilità anche Francesco e Mauro Biani, mentre Daniele Capezzone questo mese supera il famosissimo Paolo Berizzi sulla piattaforma di Elon Musk. Altri nomi di rilievo sono Simona e Lello Scavo per Avvenire, e Mariano Giustino per Radio Radicale, che offre preziose corrispondenze dalla Turchia, con un focus su Iran e conflitto israelo-iraniano.

Sul fronte dei profili più commentati, il podio vede Paolo Berizzi in cima, seguito da Massimo Giannini (che tuttavia non compare nella classifica dei like) e, subito dopo, dal direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno. Completano la graduatoria anche Carlo Calenda, che si distingue per la condivisione di link e articoli, e Ilaria Salís.
I tweet più popolari: dal podio antifascista ai casi di cronaca
Nel panorama dei tweet con il maggior numero di like, domina il Corriere della Sera, che conquista le prime quattro posizioni della classifica. In particolare, la notizia della revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini da parte di San Giovanni Rotondo ha raccolto ben 3.953 like, una dimostrazione di come i temi antifascisti suscitino ancora forti reazioni. Seguono la rapina a Baggio e la riapertura del caso pakistano.

Il Manifesto si distingue per l’impegno sociale, destinando i ricavi di una campagna a “Emergenza Gaza”, mentre Avvenire adotta una posizione critica verso le guerre di Israele, paragonando Beny Netanyahu a “Dottor Stranamore” e ottenendo così 1.500 like.
Argomenti chiave: politica, esteri e fenomeni virali
Dal punto di vista degli argomenti discussi, la leadership nei trend digitali spetta ancora una volta a Giorgia Meloni, che mantiene una posizione di centralità, pur con numeri inferiori al passato. Alle sue spalle, al secondo posto, si posiziona il tema Gaza, che raggiunge un’incidenza del 5,3% sulle conversazioni social.

Seguono a ruota Israele, Iran, Trump e il ritorno in auge del caso Garlasco. Nel mese si è distinto anche il fenomeno dei meme, come quello legato al vicepresidente J.D. Vance, protagonista di una vicenda curiosa che ha visto un turista norvegese respinto per aver salvato sul telefono un meme su di lui.
Sentiment, crisi di consenso e polarizzazione

L’analisi del sentiment, affidata anche alla piattaforma “Aldebaran”, evidenzia che Libero è il quotidiano più gradito, seguito da Avvenire. Si tratta di testate che raccolgono pubblico fedele e con un sentiment prevalentemente positivo. Al contrario, testate più moderate come Repubblica, Corriere della Sera e La Stampa risultano in crisi di consenso e meno capaci di fidelizzare nonostante si muovano su numeri e interazioni più grandi.
Il dominio del calciomercato e le nuove dinamiche del dibattito
Nonostante il permanere al centro della scena di temi come Gaza e Israele, non sorprende l’ascesa del calciomercato anche su piattaforme, come X, storicamente dedicate al dibattito politico e geopolitico.
In parallelo, tra i protagonisti del mese troviamo sempre Tommaso Cerno, Lello Scavo, Mariano Giustino (con le sue corrispondenze sull’Iran dalla Turchia) e Massimo Giannini: figure che continuano a dominare la scena e a generare dibattito, tra consenso e contestazione. Il quadro che emerge è quello di una scena mediatica polarizzata, con testate e giornalisti capaci di dividere e coinvolgere, e un pubblico digitale sempre più selettivo, critico e attento ai temi del momento. Segui Matrice Digitale su X